Yemen: in milioni rischiano la morte per la fame

RIYADH (Pars Today Italian) – Due anni fa, l’intelligence tedesca mise in guardia il mondo dal rischio gravissimo che l’Arabia Saudita stava creando in questa regione.
L’Arabia Saudita sta rischiando di diventare il paese più destabilizzante nel mondo arabo, secondo quanto informa l’intelligence tedesca.

Secondo il servizio di intelligence BND, lotte di potere interne e voglie di emergere come principale forza araba minacciano di rendere il maggior alleato dell’Occidente una fonte di instabilità.

Si legge su una nota rilasciata dalla BND alla stampa tedesca : “L’attenta posizione diplomatica dell’ attuale famiglia reale saudita sarà sostituita da una politica di intervento impulsivo”.

L’Arabia Saudita è già stata accusata di fornire armi e finanziamenti al gruppo Daesh (in arabo Isis) che combattono in Siria e in Iraq.

Il soggetto di questo ammonimento della intelligence altri non era che il principe della corona Mohamed bin Salman, o MBS. Io avevo avvertito dei pericoli specifici che la sua personalità razzista e sociopatica presentava da anni, e l’ultima purga finalmente lo ha ammesso sotto i riflettori e tutti hanno potuto vederli.

MBS con le sue politiche sconsiderate e fallimentari ha già portato devastazioni in ampie zone della regione in particolare in Yemen e Qatar.

I tre giorni di blocco dei punti di ingresso in Yemen, posto dalla rabbia, minaccia di far sprofondare un paese già devastato dalla guerra in una carestia che potrebbe far morire di fame milioni di persone, ha dichiarato mercoledì un alto responsabile delle Nazioni Unite.

La crisi dello Yemen è peggiorata da lunedì scorso, quando i Sauditi hanno imposto il blocco, dopo che un missile è stato sparato all’aeroporto Riyad, che ha combattuto contro la coalizione militare guidata dai Sauditi per quasi tre anni, raggingendo il cuore del loro territorio.

Malgrado le assicurazioni dell’Arabia Saudita che questa misura sia solo temporanea, in attesa di verificare le procedure di controllo, praticamente tutti gli aiuti umanitari allo Yemen sono stati bloccati, e tra questi almeno tre aerei delle Nazioni Unite pieni di forniture di emergenza.

Mr. Lowcock ha detto che i Sauditi devono consentire immediatamente l’ingresso di cibo e medicinali in tutti i porti marittimi, l’immediata ripresa dei servizi aerei verso le città di Sana e Aden e che si devono dare “garanzie di non interferire ulteriormente con questi servizi”.

Colera nello Yemen assediato

Senza queste misure, ha affermato, lo Yemen cadrà nella ” più grande fame che il mondo abbia mai visto da molti decenni, con milioni di vittime”.

Il programma alimentare mondiale dell’agenzia delle Nazioni Unite, che ha alimentato 7 milioni di persone ogni mese in Yemen, ora non è più in condizioni di farlo, ha dichiarato Lowcock. “Cio di cui abbiamo bisogno è rompere il blocco per salvare la vita di quelle persone”.

Il paese sta combattendo contro una acuta crisi di fame che ha colpito almeno 17 milioni di persone. Più di un terzo sono considerati vicini alla carestia ed inoltre in Yemen è scoppiato anche il flagello del colera con quasi 1 milione di ammalati.

“Le linee di approvvigionamento umanitario verso lo Yemen devono rimanere aperte”, ha dichiarato Robert Mardini, direttore regionale della Croce Rossa per il Vicino e Medio Oriente. ” Cibo, medicinali e altri rifornimenti essenziali sono fondamentali per la sopravvivenza di 27 milioni di Yemeniti già indeboliti da un conflitto che è arrivato al suo terzo anno”.

Dopo di che i sauditi hanno aperto il porto di Aden e il passaggio di Wadea, ma questo è assolutamente inadeguato.

Mentre ONU e agenzie umanitarie internazionali lanciano un allarme per il blocco saudita agli aiuti inviati in Yemen, europei e americani sono rimasti per lo più in silenzio. Le poche note uscite nelle capitali occidentali nelle ultime settimane non sono state altro che messaggi di sostegno per gli Yemeniti per la loro catastrofica crisi umanitaria – ma in effetti sarebbe il contrario.

Due settimane fa, l’ex Ministro della Difesa britannico Michael Fallon, ha fatto una chiara valutazione della visione del governo sulla controversia. “Devo ripetere, tristemente, a questo comitato che, ovviamente fare altre critiche dell’Arabia Saudita in questo Parlamento non sono utili”, ha detto Fallon al comitato parlamentare di difesa, durante la discussione per la prevista vendita di diversi aerei da combattimento all’ Arabia Saudita. ( fallone ha dato le dimissioni per le molestie sessuali).

In risposta all’ attacco missilistico proveniente dal territorio dello Yemen, destinato all’Arabia Saudita, che ha scatenato l’ultima escalation, Trump ha ignorato allo stesso modo la piaga dei civili in quel paese in guerra e invece ha continuato a complimentarsi per le armi Usa vendute all’Arabia Saudita.

Sia gli USA che GB hanno fatto più soldi che mai con le vendite di armi all’Arabia Saudita. I critici di Human Rights temono che l’Arabia Saudita non si sia comprato solo le armi ma anche la loro accettazione per queste politiche.

5 thoughts on “Yemen: in milioni rischiano la morte per la fame

  1. Che l’ Italia smetta da subito di comprare petrolio dall’ Arabia Saudita. Meglio girare in bicicletta e non vedere quelle situazioni. Fanno schifo!

  2. Come mai Papa Bergoglio non dice una parola precisa su tale disastrosa situazione, in difesa di quei poveri esseri umani? Perché non fa appello a quel Corano che considera essere un libro di pace? Ha timore di contraddirsi? Forse non vuole inimicarsi i musulmani?

    1. Il papa Rincoglio non ha tempo per occuparsi degli yemeniti; hanno un pil troppo basso per lui ed inoltre e’ troppo impegnato a sdoganare l’eutanasia (che riguardera’,sono sicuro i senzatetto e i poveri).

  3. Gli Usa continueranno imperterriti a sostenere l’Arabia saudita del criminale emergente ed erede al trono Mohammed bin Salmān (il padre ottantunenne lascerà a breve, avendo addirittura difficoltà cognitive).
    Uno dei loro miglior sponsor, in Usa, è proprio Jared Kushner, genero di Trump e marito di Ivanka Trump e uno dei migliori alleati è l’entità ebreo-giudeo-sionista israeliana.
    Scontato l’appoggio dell’amministrazione federale Usa agli attuali vertici sauditi – qualsiasi crimine e nefandezza commettano – c’è da chiedersi se, nel caso costoro si trovassero in eccessive difficoltà dal punto di vista militare, gli americani interverrebbero in armi, magari in solido con gli inglesi …
    La prospettiva sarebbe da brivido.

    Cari saluti

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