Vivere al tempo della post-verità
di Francesco Lamendola
Lo spartiacque è l’11 settembre 2001. Per dire meglio: lo spartiacque visibile è l’11 settembre 2001, con gli attacchi fasulli alle Torri Gemelle e al Pentagono: talmente fasulli che la ricostruzione di come quei quattro aerei (uno si è “perso” sprofondando letteralmente al suolo) hanno colpito i loro obiettivi ha del surreale, e nessuna seria indagine le avrebbe potute prenderla per buona. Ma, soprattutto, una stampa e una televisione ancora libere, se ci fossero, avrebbero continuato a far domande, a pretendere la verità.
Non si può continuare a sostenere che le Torri Gemelle, e per soprammercato un terzo grattacielo che non era neanche stato colpito, sono crollate in quel mondo, verticalmente, perché colpite da due aerei e per gli incendi che erano scoppiati. Incendi molto limitati, peraltro. E i quei rumori di esplosioni, uditi da più di cento pompieri e soccorritori, che ne hanno dato testimonianza, e che si possono tuttora ascoltare sui cinque o sei filmati esistenti che ne fanno fede?
Quanto all’aero che ha colpito il Pentagono, come mai, prima di andare a schiantarsi, ha descritto un inverosimile cerchio che solo un pilota esperto e in vena di acrobazie avrebbe saputo fare, per colpire l’anello esterno da bassa quota e non, come sarebbe stato assai più logico, il corpo centrale dall’alto, mentre il terrorista che era ufficialmente ai comandi non sapeva nemmeno volare, così come non sapevano volare gli altri terroristi? E che dire del fatto che nessuna telecamera dei rispettivi aeroporti li ha ripresi mentre si apprestavano a salire a bordo, come se si fosse trattato di una ventina di fantasmi? Le incongruenze, le assurdità della versione governativa sono addirittura decine. Eppure, nella democrazia più libera del mondo, questa è stata presa per buona. È stato Bin Laden, hanno detto. Solo che Bin Laden non ha mai rivendicato l’11 settembre.
Altra stranezza: i terroristi avrebbero dovuto farlo, vantandosene, secondo ogni logica e ogni evidenza. E che dire di quei tremila architetti e ingegneri i quali hanno firmato un documento congiunto, mettendo a repentaglio le loro carriere, per dire che grattacieli di quel tipo non cadono, e soprattutto non cadono in quel modo, a causa di un incendio o di un cedimento strutturale? E come mai nel resto del mondo altri giornalisti, come il nostro Alberto Angela, hanno detto, nelle loro trasmissioni, che le Due Torri erano grattacieli fragili, praticamente vuoti all’interno, mentre è vero il contrario, che erano costruiti in moda da avere, al loro interno, praticamente una doppia struttura portante?
La cosa più sconvolgente è infatti questa: non le palesi menzogne del governo americano, ma la palese complicità del sistema dell’informazione mondiale. E la mancata richiesta di verità da parte della politica. Alla faccia della democrazia. Il che vuol dire che viviamo al tempo della post-verità, in cui i governi possono dire quel che vogliono, anche che c’è il sole a mezzanotte; e della post-democrazia, in cui la quasi totalità dell’informazione è pronta a farsi complice di qualunque menzogna e i popoli, in apparenza si accontentano di sentirsi dire tali cose, né pretendono dai loro governanti che si vada un po’ più a fondo nel cercare la verità.
La cosa più angosciante del vivere nel tempo della post-verità non è l’assenza di verità, ma l’assenza di domanda della verità. La gente finisce per abituarsi e adattarsi; del resto, ci si abitua e ci si adatta a tutto. L’uomo regredisce al livello di un animale, pago di sopravvivere in qualsiasi modo; anche se nemmeno questo è garantito, visto che c’erano 3.000 persone nei grattacieli che sono crollati, con tutte le caratteristiche di una demolizione controllata.
Non solo si sa che i giornali, la televisione e i libri mentono; ma si finisce per farci il callo, per non indignarsi, per non protestare, per non esigere la verità. In una democrazia normale, i cittadini avrebbero preteso la verità e non si sarebbero dati pace fino ad averla ottenuta. Non si chiede più la verità, nemmeno sulla morte dei propri parenti; si chiede l’ultimo modello di orologio, o di scarpe, o di telefonino, o di automobile. Le cose importanti, alle quali non si vuol rinunciare, restano quelle superflue: quelle pubblicizzate dal consumismo.
Come volevasi dimostrare. C’è qualcuno che ci guadagna doppiamente da tutta questa operazione: perché le masse vengono abituate a fare a meno della verità, cioè a vivere in un mondo intessuto di menzogne, e intanto le si rende sempre più dipendenti dalle futilità del consumismo, alimentando il meccanismo che arricchisce sempre più le multinazionali e le grandi banche, cioè i padroni del mondo, e ormai anche i Padroni del Discorso, e che impoverisce gradualmente tutti gli altri, fino alla scomparsa delle classi medie e alla proletarizzazione dell’intera umanità. Intanto, i Padroni del Mondo possono pianificare tutti gli 11 settembre che vogliono: ormai il test ha dato esito positivo; e anche se una percentuale di persone non crede alla versione ufficiale, la maggioranza ci crede, oppure se ne disinteressa, ed è questo che conta, in una società basata sulla quantità e sulla legge dei grandi numeri.
Se una voce dice la verità e dieci voci diffondono la menzogna, la società, nel suo insieme, finisce per abbracciare la menzogna: per conformismo, per pigrizia, per pavidità, per indifferenza. Tanto, a chi interessa la verità? La verità vi farà liberi, ha detto, a suo tempo, qualcuno. Ma a chi interessa essere liberi, quando è sufficiente credersi liberi? Quando la libertà consiste nello scegliere se mettere i propri risparmi fra cento banche diverse che hanno tutte le stesse caratteristiche; o scegliere fra cento canali televisivi che offrono lo stesso tipo di programmi; o fra cento tipi di alimenti che sono fabbricati con gli stessi principi e con gli stessi ingredienti, magari altamente nocivi per la salute, ma questo è un dettaglio secondario, visto che la confezione è carina e il cibo si presenta bene? Dopo di che, l’immigrazione controllata dal Sud del mondo verso i Paesi del Nord (altro che incontrollata e incontrollabile!) completa l’opera, abbattendo sempre più il costo del lavoro. È un capolavoro quasi perfetto e, nel suo genere, perfino ammirevole. Solo che è il capolavoro del Male.

Manipolazione dei media
Tutto questo parte da lontano; non è stato improvvisato, ma predisposto da un lavoro paziente e capillare. I nostri intellettuali da moltissimo tempo vanno dicendo in tutte le salse che la verità non esiste, che ciascuno ha la sua verità e che ha tutto il diritto di averla: il che è la stessa cosa che negare che la verità esista. Oggi uno scrittore, o specialmente un filosofo, il quale si permettesse di parlare della verità come di un qualcosa che esiste realmente, verrebbe immediatamente fermato, contraddetto, sbeffeggiato, pesantemente censurato: Ma chi si crede di essere? Vuole forse riportarci al medioevo? E che cosa sarebbe, poi, la verità, una sua proprietà privata? Una volta attaccata frontalmente nella sua cittadella, la filosofia, non restava che passare all’ultimo ridotto: la teologia.
Anche questo è stato fatto: per la precisione, a partire dal Concilio Vaticano II. Ora nemmeno teologi, quelli della nuova scuola, quelli della svolta antropologica, sono più sicuri di avere la verità, o che la verità sia raggiungibile. Si vedano, a titolo di esempio, i titoli dei libri di uno dei più “famosi”, e dei più cialtroni, Hans Küng: sono tutti caratterizzati da un punto di domanda: Dio esiste? Vita eterna? Perché preti? Interrogativi che non riguardano aspetti secondari, ma le basi stesse della fede e della dottrina cristiana. Sarebbe come se uno scienziato intitolasse i suoi libri: La Terra è rotonda? La Terra è un pianeta solido? Gravita intorno al Sole? E perché fare gli scienziati, poi, e non qualcosa d’altro? Domande assurde, evidentemente: pure, ormai i teologi partono da domande di questo tipo; figuriamoci a quali conclusioni possono arrivare. Siamo in pieno relativismo e nel più sfrenato soggettivismo: ciascuno ha la sua risposta, dunque non c’è più la verità, e nemmeno un criterio per riconoscerla, qualora, per miracolo, dovessimo passarle accanto. Tutta la cultura dominante, il cinema, la televisione, ribadiscono il medesimo concetto. Ma il fatto che a dirlo siano proprio i teologi ha un significato decisivo, perché la teologia era l’ultima cittadella della verità nel mare del relativismo dilagante. La conseguenza è che, se si entra in dieci chiese, si potrà assistere a dieci modi diversi di celebrare la santa Messa: ogni prete si sente libero d’improvvisare, di aggiungere qualcosa, di togliere qualcos’altro. Non parliamo del catechismo. Siamo arrivati al punto che non si capisce nemmeno se la Chiesa cattolica è ancora cattolica, o se è diventata, per decisione del signore argentino, protestante.
Costui ha affermato, e nessuno lo ha contraddetto, che Lutero aveva ragione: e che altro significa ciò, se non che la Chiesa cattolica deve diventare protestante? E che altro significato ha il fatto che le Poste Vaticane celebrino i 500 anni della “riforma” luterana emettendo festosamente un francobollo, con Lutero e Melantone ai piedi della Croce, al posto di Maria e di san Giovanni? Cosa c’è da celebrare: lo scisma protestante? La negazione del libero arbitrio? La negazione del valore delle opere buone per la salvezza? Oppure il sacco di Roma, quando le belve luterane incendiarono, massacrarono, stuprarono suore e preti, profanarono chiese e tabernacoli: è questo che merita di essere ricordato e celebrato dalla Chiesa cattolica, a cinquecento anni di distanza? Ma se Lutero aveva ragione, allora la Chiesa cattolica aveva torto; e il Concilio di Trento, in particolare, è stato un gigantesco errore o una tragica menzogna. Da cinquecento anni la Chiesa cattolica è nell’errore e insegna la menzogna: questo è ciò che deriva logicamente dall’affermazione che Lutero aveva ragione. Ma un papa può dire una cosa simile? Un papa può dire una cosa simile e restare papa, restare a capo della Chiesa cattolica, dopo averla indirettamente accusata di essere ignorante e menzognera da cinque secoli almeno? E gli lasciano dire simili cose, e nessuno insorge, nessuno si straccia la vesti? Questa non è solo idolatria nei confronti di un uomo; è anche disprezzo della verità.
Del resto, non abbiamo appena visto il signor Bergoglio cambiare il catechismo con un tratto di penna, sulla questione della liceità della pena di morte: non lo abbiamo visto capovolgere duemila anni di Magistero, così, tranquillamente e senza che nessuno insorgesse? Senza che nessuno, non diciamo nella corte dei suoi accoliti e servitori, ma nella Chiesa tutta, fra i cardinali, fra i vescovi, si alzasse in piedi a dire: Ma questo non è possibile! Un papa non può cambiare, così, da un giorno all’altro, la dottrina della Chiesa! La dottrina della Chiesa è quella, il Deposito della fede è quello, e non si tocca: come si è permesso, questo signore, di fare una cosa del genere? Del resto, è lo stesso signore che qualche giorno fa, il 15 settembre per l’esattezza, si è rifiutato di benedire un gruppo di giovani siciliani, che glielo aveva chiesto, affermando di non voler offendere i non cattolici. Siamo arrivati a questo punto: il papa, o colui che dice di essere papa, si rifiuta di benedire i fedeli, che gli hanno chiesto di esser benedetti, per un senso di “rispetto” nei confronti di chi non è cattolico. Se non è una post-verità, questa…

Il Papa Bergoglio con la Bonino
Qualcuno riesce a immaginarsi Gesù Cristo, il solo modello che dobbiamo avere sempre presente, il quale si rifiuta di dare la sua benedizione alla folla, che gliela chiede, dicendo che non vuol mancare di rispetto a quanti, in quella folla, non in credono in Lui? Siamo arrivati all’assurdo: cioè all’accettazione della non-verità. Eppure, di quel fatto scandaloso, piccolo in apparenza, in effetti di un gravità inaudita, i mass media non hanno parlato. Lo hanno passato sotto silenzio, hanno sorvolato. Perché dire alla gente un fatto così insignificante? E poi, dopotutto, si trattava di un gesto gentile, di un atto di delicatezza verso le persone di altre fedi religiose: perché non bisognerebbe apprezzarlo? Perché non lodare in quel signore argentino, ancora una volta, la straordinaria bontà, la misericordia, la carità, la dolcezza, la premura, l’attenzione rivolta a tutti indiscriminatamente? Per la stessa ragione, cioè perché il signore argentino è il miglior papa che la Chiesa abbia mai avuto la fortuna di avere nei duemila anni della sua storia, sarebbe indelicato andare a chiedergli: Santità, ma è vero o non è vero quel che dice il dossier Viganò? È vero o non è vero che lei sapeva di McCarrick da ben cinque anni, e non ha fatto niente per fermarlo, anzi, ha continuato a dargli tutta la sua fiducia? Per la stessa ragione, cioè per non mancare di rispetto a un papa così buono, così strepitosamente santo, santo già in vita, nessuno ha ritenuto di domandargli: Santità, per quale motivo non ha mai risposto ai quattro cardinali che le chiedevano un chiarimento, per il bene della anime, sui punti controverso di “Amoris laetitia”?
E ancora, sempre per rispetto e per delicatezza verso di lui, nessun giornalista, non diciamo della sua corte e dei suoi manutengoli, ma degli altri, dei laici, degli indipendenti (posto che ve ne siano) ancora) gli ha mai chiesto, in tutti questi cinque anni: Santità, ma cosa hanno fatto, di tanto grave, i Francescani e le Francescane dell’Immacolata? Per quale motivo lei li ha colpiti con tanta durezza? E perché non ha mai dato una spiegazione di tal modo di agire? Niente da fare: silenzio assoluto. Rutti rispettosi, tutti bocca cucita, tutti pronti solo ad applaudire il papa meraviglioso venuto dalla fine del mondo, per portare alla Chiesa una nuova Pentecoste.
Dobbiamo stare all’erta, se vogliamo conservare lo statuto di esseri pensanti. L’era della post-verità inaugura anche l’era della post-umanità. Andiamo incontro a un futuro dove le masse saranno non solo inconsapevoli, non solo ingannate, ma abituate a disinteressarsi di ci che è vero e di ciò che è falso. Questo significa colpire l’umanità al cuore. Gli asini e le scimmie possono anche continuare a vivere in un mondo siffatto; ma gli uomini no, a meno di abdicare alla loro umanità. Dalla società di massa si passa alla società-bestiame; dall’uomo al consumatore post-umano, pago di sopravvivere nella palude in cui è immerso, senza provar neppure la nostalgia del cielo aperto e dell’aria pura…
Fonte: Accademia nuova Italia
STUPENDO ARTICOLO CHE CONDIVIDO IN PIENO ! E spero che giannetto & C. possano leggere e provare qualche dubbio sulle loro fisime anticattoliche !
giannetti a parte (è andato) rifletti a cosa era il cristianesimo prima del Concilio di Nicea del 325 d.c. e sul Vangelo di Barnaba (naturalmente dichiarato apocrifo) ove vi è riportato che Gesù predisse la venuta di Muhammad
Vecchia asinata sostenuta per ignoranza del greco.
Nessuna predizione della venuta di maometto (quel nome non viene fatto in nessun Vangelo canonico o apocrifo che sia), ma del “lodatissimo” che gli islamici identificano con maometto e quelli che sanno il greco identificano con un cialtronesco errore. Infatti non è il lodatissimo, ma il consolatore, cioè lo Spirito santo.
@ Woland- Siamo infatti nel mondo delle allucinazioni bi-partizan ( o anche tri- quando in altri temi fate il tris con gli ebrei). Comunque, chiunque sia il “lodatissimo”… che sempre sia lodato! Amen! Non gli voglio toglier di rispetto.
– Ma Identificarlo è vostra roba bi-partizan di cazzabubbole teologiche, perché la critica testuale e la filologia non possono riconoscerlo né in Maometto né in un fantomatico “Spirito Santo”. La scienza non è in grado di attribuire identità né ai postumi, né agli spiriti santi….. State tornando alle dispute sul sesso degli angeli, mentre Costantinopoli sta bruciando.
PS. – Scusate la mia insistenza, ma vedo che la testa del volgo è ancora zeppa di minchiate. E tale resta e resterà sempre la “base” mentale del poppppolo, indipendentemente dalle sue fedi religiose e politiche, e dalla sua moralità-standard, che pur concedo molto migliore di quel che ha in zucca. Cosa si può ricavare da un popppolo del genere? Direi: poco di veramente utile.
@ Atlas (la risposta precedente era per Mardunolbo). – Per te invece: nel mondo si è sempre profetato tutto e di tutto. Soprattutto i semiti hanno coltivato questo penchant della profezia. Con i greci infatti si preferisce parlare di “indovini”, e le loro divinazioni riguardano per lo più più vicende private, anche se esemplari, e difficilmente destini cosmici, come è nel gusto dei caprai abbacinati dal sole nei deserti medio-orientali. … E basta con sta storia dei vangeli “autentici” e “apocrifi”. … E del “vero” e “falso” nelle religioni, come già aveva notato Robyt. Tutte etichette dovute a secoli di dispute. E infine tutte convenzioni. Chissà chi si è mai domandato se sono “apocrifi” i sinottici rispetto al Vangelo di Giovanni, o il contrario? Visto la loro notevole difformità. Se son più “canonici” i Vangeli o San Paolo? visto che per costui la persona reale del Cristo dei Vangeli pare un illustre ignoto.
– Quanto alle rivelazioni fatte da un angelo a Maometto, ma poi non si sa da chi trascritte la prima volta, soprassediamo, perché le son cose che vellicano troppo il mio encefalo voltairiano.
woland: felicitazioni vivissime, tu almeno tante cose le sai. Però il ‘vangelo’ (per noi Musulmani Sunniti Il Vangelo è UN Libro solo, dato a Gesù, avente effetto e conseguenza di Legge e che è stato abrogato dal successivo Corano) al quale ti riferisci tu è quello di Giovanni e non quello di Barnaba. Nel vangelo di Barnaba (io li ho letti tutti, dal protovangelo di Giacomo all’Evangelo Arabo di Maria; fra quelli invece che i cattolici definiscono canonici ve ne sono 2, Luca e Marco, che non hanno MAI visto Il Messia con i loro occhi, qualsiasi prete te lo può confermare) vi sono scritte molte altre cose interessanti, ma mi fermo qui
n.b. certo però che strana coincidenza. Non serve conoscere bene il Greco per non voler comprendere che solo un piccolissimo segnetto alterato di una sola lettera di quell’alfabeto cirillico verso il latino cambiava il termine ‘Ahmed’ (che ha lo stesso significato di Muhammad ovvero ‘Il molto Lodato’) con ‘il consolatore. Ma che combinazione eh
giannetto: discutere con te è come bere in un bicchiere di carta. Non senti il gusto.
Do assolutamente ragione a Giannetto… l’articolo era interessante ma arrivati in zona cattolicesimo è cascato il palco. Andiamo ancora ad appoggiarci per il nostro comportamento etico alla chiesa? Effettivamente non è cambiato nulla, e molto tempo ancora ci vorrà se l’ essere umano non si sarà già distrutto…
Se sto papa è anticattolico sta a voi dimostrarlo e decretarlo. Ma chi lo può decretare, visto che LUI è per dogma infallibile? Certo che se fosse, in realtà, anti-cattolico, sarebbe grossa! E più che dubbi , in questo caso avrei la certezza che c’è di mezzo un un bidone, in quanto la massima autorità riconosciuta della fede cattolica sarebbe il suo primo apostata. Se poi lui fosse ancora, nonostante tutto, cattolico, avrei un’altra certezza: che è proprio lui ad aver interpretato a mo’ di bidone il messaggio che crede di rappresentare. – Insomma, son tutte gatte da pelare che lascio alla vostra scienza teologica. Come superare l'”impasse” di dichiarare anti-papa un papa che per dogma è infallibile? Sono cz vostri. Non potete neanche appellarvi a brogli elettorali, o a conflitti con potenze mondane, come una volta. Stavolta, da sto punto di vista, è tutto in regola.
L’infallibilità vale solo quando il Papa parla ex cathedra, cosa che Bergoglio non ha mai fatto.
Io queste cose le so fin da bambino, quando studiavo il catechismo, si vede che il giannetto non ha mai studiato, ma faceva il lavativo.
@Woland – Dunque quando lui fa stampare un francobollo con Lutero e Melantone ai piedi della Croce, non parla ancora ex cathedra? – Hai ragione. Infatti non PARLA ex cathedra, ma STAMPA ex solio. E’ un messaggio pittorico, dunque non vale, non è impegnativo! Ah! ah!
– Eccone un altro che mi esce con il trito distinguo dei tempi di Carlo Còtica: il “parlare ex cathedra” come ultima paraculata di tutte le sovversioni ideologiche e dogmatiche che si possono fare senza “parlare ex cathedra”.
– Il mio commentatore dovrebbe chiarirmi, a mo’ d’esempio, se l’antica disciplina cattolica riguardo ai divorziati (problema dell’eucarestia ecc..) era stata, o no, istituita ex cathedra, e poi pure ex cathedra è stata annullata. O se le storiche scomuniche dei papi ai potentati mondani erano atti ex cathedra o atti amministrativi. Certo la sarebbe stata grossa interdire per semplice atto amministrativo (cioè politico, mondano) i sacramenti indispensabili per la salute dell’anima.
– Vedi dunque di rifinire le mie conoscenze, perché è vero che piuttosto di fanfaluche vaticanesche ed ecclesiali ho preferito studiare altre cose, per nulla essendo un lavativo. Ma ho preferito lasciar ste fanfaluche ai tipi (forse come te?… ma se mi sbaglio accetto la correzione) che ne facevano il pieno quotidiano nelle parrocchie.
“caro” Giannetto, impossibile rifinire le tue conoscenze di chiesa che sono talmente farraginose e ingarbugliate, frutto evidente di approssimazione unita a tracotanza di sapere, che personalmente ricuso l’incarico !
Ad altri l’onere di cercare di spiegare a persone come te…Ne ho conosciute abbastanza nella mia vita ultrasessantenne per togliermi via da questa impresa che considero impossibile. Spero solo che il Signore , data la tua costanza a cercare il vero e delineare le cose buone nella politica e nel mondo, abbia pietà e ti illumini almeno prima del trapasso che giungerà per tutti noi.
Ma il meglio è predisporsi con animo umile e pensare: ” Tante cose cose non so nonostante abbia cercato e mi rimetto a Te!” Perchè l’ostinazione accompagnata dalla superbia sono due elementi molto pesanti !
Auguri !
mardunolbo: ma sapessi quanto me ne frega di quello a cui crede o non crede, fatti suoi. Piuttosto, costanza e linea politica ? E quali sarebbero, di grazia. Tu le hai comprese ? A me ha scritto solo che pensa che questo sito è ‘antimmigrazionista’ e quindi ‘antislamico’ ed è per questo che è qui
un grande fenomeno per l’amor di Dio, che passa dal latino alla dialettica veneta senza scomporsi minimamente, da ammirare non c’è che dire. Secondo me però in realtà è un filosofo. Ma anche qui…e chi è il filosofo. Io credo che sia uno che pensa. Ma poi pensa: ma gli altri, penseranno quello che penso io ? Non penso …
e pensa e pensa e pensa e pensa
…
per l’ultimo Mardunolbo. – Ma tu cosa dici di sto papa che mette Lutero e Melantone invece della Vergine e S. Giovanni ai piedi della Croce? Veniamo al sodo una buona volta! Sbilanciat!!, non nasconderti dietro l’ipocrita “umiltà” del “ricuso l’incarico”. Perché interpreti come “tracotanza” il mio banale porre interrogativi? Ce li hai i cojoni per rispondere ad almeno UNA delle domande che ho fatto a Woland? Quanto alle tantissime cose che non so, non te lo contesto. Ma dove starebbe la mia superbia? E dove starebbe la mia farragine quanto alle fanfaluche ecclesiastiche come il “parla ex cathedra”. – Siccome il papa non ha mai avuto un’autorità politica (al di fuori dello Stato della Chiesa) che potesse fondarsi su una POTESTAS terrena (in grado di reprimere, imprigionare, tassare… ecc.. ) ha cercato di ottenere lo stesso scopo con l’AUCTORITAS di capo spirituale, di capo della Chiesa, comminando urbi et orbi sanzioni mascherate della sua infallibilità comunque di default, che diventavano impegnative per la coscienza dei credenti, anche quando non parlava ex cathedra. Casi magistrali furono Canossa e l’Interdetto di Venezia. Avevano sti poareti fatto apostasia dal dogma cattolico, o si opponevano semplicemente alla politica temporale dei papi? Però magari parlava ex cathedra anche lì, con una FRODE RELIGIOSA. Tu cosa mi dici su questo? – In conclusione, alla luce della realtà effettuale, sempre fu una questione di lana caprina distinguere “quando lui parla ex cathedra”, e quando no. Di fatto, è irrilevante. Tale è la mia “farragine” e la mia “superbia”, che però stabilisco su argomenti ed anche episodi storici, cercando di essere razionale… quel tipo di discorsi che tu sei nell’impossibilità già solo di pensare.
Provavo a parlarne con un modernista per il quale tutto è maledettamente uguale. Alla fine, ricevendo le solite gratuite accuse di fariseismo e presunzione, sono riuscito a dirgli che il suo egualitarismo da encefalogramma piatto, negatore di verità oggettive, è sostanzialmente un peccato contro lo Spirito Santo e come tale non sarà perdonato…che lui ci creda o no.
Mi ha risposto con tono egualitario garantito a vita che “Dio” è misericordioso come questo “papa”.
Se tutto è maledettamente uguale, ma che stiamo a dire e fare?!!! Ribollire nella brodaglia sincretistica non provandone neanche noia…
Ma io sono stufo di provare a parlare con questa gente e non lo farò più.
Concordo con Pierino ! Comunque per il giannetto reinvio ancora una volta le osservazioni che delineano questo Bergoglio come non-papa, eletto da un conclave di cardinali già apostati essendo massoni.
Esiste inoltre una teoria dottrinalmente ben solida che definisce il papa attuale come formalmente papa, ma non materialmente, ovvero non nella concretezza di fede.
Ma sono argomenti troppo “astrusi” per chi non crede a priori ed è autoreferente della sua religiosità sciamanica.
Infatti solo gli sciamani sono autoreferenziali della religione. Gli altri, il povero popolo umile, china la testa e si sottomette al volere dello sciamano od all’autorità .
La Chiesa è l’autorità costituita in virtù degli Apostoli che furono testimoni dei fatti di Gesù Cristo, tra cui la Resurrezione. Da qui deriva la chiesa con la sua gerarchia (umana) e la sua dottrina per indirizzare l’umanità verso Dio e la Trinità.
Ma per chi non crede od è autoreferenziale (tipo sciamano) ogni discorso è inutile oerchè è riluttante a priori a riconoscere un’autorità superiore alla sua propria…
L’attuale pseudo-papa detto Francesco, al secolo Jorge Maria Bergoglio sta collezionando una serie ininterrotta di vessazioni agli onesti ed una serie di eresie ed affermazioni di gravità sconcertante, che purtroppo non trovano alcun cardinale o vescovo , con le palle, per dirgli chiaro di tornarsene al suo paese a servire amici giudei e massoni come fatto sempre.
Questo è il grave problema della Chiesa odierna che è diventata una Ong senza fede e senza dottrina poichè la dottrina di sempre è stata rifiutata.
Ovvero la Chiesa attuale, moderna e modernista (nel senso proprio dell’eresia) ha rinunciato ad essere la pietra angolare e di rifugio dei fedeli e preferisce essere una autorità “morale” senza alcuna giurisdizione e fondamento religioso. Ovvero “una religione è uguale all’altra e tutte portano a Dio..”.
Ottimo articolo che ricalca in modo più acceso quel che scrisse lo psicanalista Claudio Risè, qui:
https://www.agerecontra.it/2018/09/alloccidente-servono-regole-piu-che-diritti/comment-page-1/#comment-89283
@Mardunolbo. – Non sono argomenti “troppi astrusi”. Sono dei non-sensi, oppure dei flatus vocis da dimostrare. Ossia, diceva mia nonna: “se parla dumà perché se g’ha la bùca” (si parla solo perché si ha la bocca).
1.I cardinali già apostati essendo massoni !!!?? Tutti quanti? – E chi ha istituito il processo? Chi ha emesso la sentenza? Chi lo ha dimostrato? Quali sono le prove? – Del resto qualche PAPA massone c’è pur stato nella storia, o no? E nessuno ci ha speculato sopra per dir che era un non-papa.
2. Questo papa non è papa “materialmente, ovvero nella concretezza della fede”.- Ah! ah! E chi lo dimostra? Come lo si stabilisce? Chi lo stabilisce? L’ ha stabilito lui “ex cathedra” in che consista la “concretezza” della fede? Oppure in questo caso basta e avanza la stampa del famoso francobollo, per dimostrare che la sua fede non è “concreta”?… Se invece riuscissi ad essere “concreto” tu, e a chiarire un po’ meglio come per te si manifesti la “concretezza della fede”, eviteremmo di girare attorno all’araba fenice.
3.”Infatti solo gli sciamani sono autoreferenziali della religione”. Con questa frase, mio caro, hai raggiunto il top del tuo puro verbiage (come ti direbbe un francese), ossia: parole ad capocchiam. Spiegami che cz. vuoi dire con lo sciamano “autoreferenziale della religione”? Solo a spese del povero sciamano diventi razionalista? Che io sappia lo sciamano entra in contatto, cioè “si riferisce”, ai suoi “spiriti” che lo visitano. Che poi anche queste le sian fanfaluche, o illusioni, va argomentato in ben altra maniera.
4. Autoreferenziale? ma pensa quanto fu “autoreferenziale” il fondatore dottrinario della tua Chiesa, San Paolo, che mai conobbe Cristo di persona e conobbe San Pietro… per litigarci!
Insomma … sarebbe ora di finirla con il tuo mare di TRULLAGGINI. Un pieno di parole vuoto di fatti.
PS. – Vorrei chiederti un piccolo favore, se ci riesci. Smettila di invitarmi a pensare alla mia “serena morte”. Mi sai di prete menagramo, e ogni volta mi costringi al gesto indelicato di toccarmi i cgl. Pensaci tu alla serenità della tua, che almeno resti in coerenza con te stesso.
Provate a leggere Biglino va’! O” l’inganno della croce” di Laura Fezia… Sono comunque letture interessanti anche per chi ha il paraocchi!
@ XD – Forse predichi nel deserto. Biglino è da prender con le pinze, ma è stimolante… non però per certa gente.
– Il Commentario di queso sito, più che far mostra di “alternatività” al Sistema, la fa sempre più di succursale di una sagrestia. – Ho normalmente a che fare con interlocutori che evitano accuratamente di rispondere con dei FATTI a mie domande FATTUALI. Non parliamo poi della disonestà manipolatoria di certuni. Ad es. io avevo scritto che tra migrazione e Islam il binomio è fortissimo, cosa evidente. Con il che non si diceva che TUTTI i migranti sono islamici. Un furbone (degno dei media main stream) falsifica la cosa sostenendo che avrei detto che questo sito, essendo anti-migrazionista, è DUNQUE anti-islamico. Non l’ho mai detto né in principio lo penso. Eh! Quando non si ha onestà intellettuale! Costui è, per sua duplice dichiarazione di fede, un BORBONICO (ossia un fautore della restaurazione borbonica in Sud Italia) e un ISLAMICO (devoto di Allah). Gli ho chiesto varie volte come faccia a far convivere queste due anime. E se per caso non siano provocazioni da troll, tanto una simile sinergia è shockante nella sua apparente assurdità. Immaginatevi retroattivamente Franceschiello pellegrino alla Mecca! MAI avuta una risposta. Mai avuto un chiarimento. – E mai avuti altro che pistolotti da pulpito dall’altro campione, ma della fede nostra, Mardunolbo. A domande fattuali, questa gente replica con ciance, preoccupata di esibire un’anima bella. Ma invano domanderesti al Mardunolbo se, ad es., per lui è, in principio, cristiano più “vero” S.Bernardo, che aizzava alle Crociate, o Madre Teresa, che curava i lebbrosi (molti dei quali islamici). Si arrampicherebbe sui vetri per trovar qualche sofisma poverello e non risponderti.
questo è quanto hai scritto tu:
‘la tua domanda: Che ci fai qui? -la rivolgo a te, piuttosto… Ci troviamo in un sito apertamente anti-migrazionista, e per proprietà transitiva sensibilmente anti-islamico, visto che “migrazione” x “islam” fanno un binomio molto solido.’
questa invece fu la mia risposta; che confermo in toto nel caso ti sia sfuggita
atlas
3 giorni fa
ah si ? Hai compreso tutto benissimo l’indirizzo ideale del sito. Infatti i cani pisciano per delimitare il territorio e in politica è lo stesso. E tu pisci un po’ dappertutto
(non comprendo il latino, limite mio di cui mi scuso, ma tu non credo riusciresti a farti comprendere nemmeno se scrivessi in arabo, che comprendo abbastanza)
https://www.controinformazione.info/marine-le-pen-celebra-il-fatto-che-la-destra-identitaria-governa-in-diversi-paesi-europei-il-ritorno-delle-nazioni-e-inarrestabile/
Articolo bellissimo, condivisibile e scritto magistralmente. Grazie