UNASUR esorta gli USA ad astenersi dal sanzionare illegalmente il Venezuela

I paesi che compongono la UNASUR (“Union de Naciones Suramericanas”) hanno manifestato il loro rifiuto verso il progetto di legge con cui il governo Nord Americano pretende di emettere sanzioni contro il Venezuela e che rappresenta un’altra evidente ingerenza dell’Amministrazione di Obama nella politica interna dei paesi della regione.

L’informazione è stata diffusa attraverso un comunicato emesso dal Ministero degli Esteri dell’Organizzazione in data 26 di Dicembre, in cui il blocco dei paesi latinoamericani aderenti all’Organizzazione hanno tutti condannato in forma categorica l’approvazione del progetto di legge con cui la Nazione Nord Americana trasgredisce “il principio di non interferenza nei fatti interni di altri Stati e non contribuisce alla stabilità, alla pace sociale e la democrazia in Venezuela”.

Di conseguenza attraverso questo documento i componenti della UNASUR esortano il Governo degli Stati Uniti ad astenersi ad azioni pretestuose che in nulla contribuiscono alla pace ed alla stabilità politica del Venezuela e della Regione.

Da notare che la UNASUR è una organizzazione che comprende la maggior parte dei paesi sud Americani, inclusi Brasile, Argentina, Perù, Cile, Colombia, Ecuador, Paraguay, Venezuela, ecc., con il Messico e Repubblica del Panama  che partecipano come osservatori.

Il Brasile si prospetta come leader nel continente

Nel frattempo la presidente rieletta del Brasile, Wilma Roussef, si è incontrata a Brasilia con il Presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, ed ha dichiarato che il suo paese desidera “dinamizzare al massimo” le relazioni bilaterali con Caracas nell’ambito di una politica estera che dovrà mettere al primo posto il consolidamento delle relazioni con i paesi dell’America Latina.

In particolare la Roussef ha lasciato intendere che il Brasile intende intraprendere uno stretto rapporto di cooperazione con il Venezuela per aiutare questo paese nei progetti di industrializzazione e di sostegno finanziario rispetto alle sanzioni in corso di approvazione da parte degli USA.

Il Brasile, come prima economia industriale del continente (sesta a livello mondiale), secondo molti osservatori, tende ad assumere il ruolo di leader fra i paesi sud Americani ed orientare una politica di investimenti e sviluppo, sottraendosi ai vincoli  esterni, una politica autonoma  di espansione economica  in contrasto con le prescrizioni del sistema neo liberista dominato dalle centrali finanziarie  anglo USA.

Fonte: Contrainjerencia

Traduzione: Luciano Lago

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