Una “strategia della tensione” a livello europeo?
di. Luciano Lago
I fischi e le urla della gente contro il ministro Manuel Valls che partecipava ai funerali delle vittime di Nizza sono indicativi del clima di esasperazione che sta montando in Francia contro un governo ritenuto imbelle ed incapace di fronte alle aggressioni terroristiche islamiche che stanno colpendo il paese.
Nel frattempo in Germania arriva l’islamista con accetta che aggredisce i passeggeri di un treno in Baviera, un giovane afghano rifugiato ed accolto dalle autorità’ tedesche e poi freddato dalla polizia.
Si moltiplicano le aggressioni di membri o di emulatori dell’ISIS in tutta Europa, in particolare in Francia ed in Belgio dove sono state fatte il maggior numero di vittime ma le aggressioni sono frequenti anche in Germania, in Svezia, in Olanda ed in altri paesi, spesso sottaciute dai media che filtrano le informazioni che riguardano i crimini degli immigrati nel tentativo di insabbiare.
In ogni caso il senso d’allarme si diffonde in ogni parte ed i cittadini europei iniziano a prendere coscienza del pericolo del fanatismo islamista che può’ colpire ovunque in modo inaspettato.
Non cosi’ i governanti europei i quali, non più’ tardi di dieci giorni fa si erano riuniti a Varsavia per il vertica NATO in pompa magna, presenti Donald Tusk, Jean C. Junker e l’alto rappresentante Federica Mogherini, per discutere i vari temi dell’alleanza .
Fra le tante chiacchiere, i convenuti hanno di fatto consolidato il clima di guerra fredda con la Russia, indicata da segretario generale come la “principale minaccia” per l’Europa. Questo un fatto indubitabile tanto che il ministro degli Esteri russo Lavrov ha richiesto ” spiegazioni” circa le affermazioni fatte nel corso del vertice. I russi non sono stupidi ed hanno ben interpretato la mobilitazione di truppe e mezzi fatta dalla NATO sotto i loro confini, nei paesi baltici come nel Mar Nero, come un atteggiamento aggressivo verso il quale la Russia si sentirà’ obbligata a rispondere.
Sembra quindi che la sensazione di minaccia del terrorismo che si percepisce in Europa da parte dei cittadini non sia la stessa che percepiscono i governi europei. Questo si spiega con la totale subordinazione dei governi europei alle direttive degli USA che hanno voluto il rinnovo delle sanzioni e l’impegno alla mobilitazione di truppe. Persino l’Italia ha inviato un contingente militare nei paesi baltici, come se nel Mediterraneo spirasse aria di tranquillità’ e di stabilita’.
D’altra parte con la ventilazione continua della “minaccia russa” gli USA si assicurano l’espansione costante della NATO e l’imposizione agli alleati di maggiori acquisti di armamenti Made in USA, un business per l’apparato industriale militare americano che si auto alimenta con il clima di guerra permanente.
Gli acquisti di armamenti USA non si reggerebbero sulla sola minaccia dell’ISIS che non dispone di aerei, navi ed armamento pesante, se non quello fornito dai sauditi.
Tuttavia anche negli USA cresce il conflitto razziale interno che porta la polizia a sparare sui neri ed i neri a sparare sulla polizia. Un esempio di integrazione fallita e di repressione dal paese che pretende di dare lezioni a tutto il mondo.
Questa situazione di scollamento dalla realtà’ da parte dei governanti europei inizia a mostrare le prime crepe anche nei paesi come la Germania , dove cresce l’insofferenza verso le politiche della Merkel come le sanzioni alla Russia che hanno creato enormi danni al paese e che non sembrano giustificate in alcun modo. Perché’ sanzionare la Russia, ci si chiede e non sanzionare i paesi mandanti del terrorismo, come Arabia Saudita, Qatar e Turchia che sono alleati dell’Occidente. Il contrasto tra la realtà’ e le costruzioni propagandistiche degli USA sta diventando troppo evidente.
In tutta Europa crescono in modo impetuoso i movimenti nazionalisti che contestano le attuali politiche perseguite dai paesi europei e fra queste le politiche di sanzioni e di apertura dell’immigrazione che rischia di destabilizzare i paesi europei.
Le elite di potere iniziano a preoccuparsi del dissenso e questo spinge la creazione di eventi prefabbricati di provocazione che tendono a creare un clima di mobilitazione e di limitazione dei diritti per i cittadini che vogliono manifestare la loro repulsione.
Un clima adatto per favorire il consolidamento al potere di Governi sempre più’ impopolari. Esattamente quello che sta avvenendo in Francia. Non è’ fuori luogo pensare che si stia creando il clima adatto per una nuova strategia della tensione a livello europeo. I lupi perdono il pelo ma non il vizio.
L’autore,che stimo per il suo acume e l’onesta’ intelletuale e’ ,dal mio punto di vista, fin troppo prudente nella sua analisi. In realta’ il continente non rischia di essere destabilizzato,lo e’ gia’ da un pezzo,e la strategia della tensione e’ in essere ormai da anni. Siamo bombardati mediaticamente da insulsi proclami da parte delle nostre elites,le quali ,sono molti a pensarlo, sono ricattate da poteri oscuri capaci di mettere in piedi veri attentati e ridicole sceneggiate alla bisogna. Ho seguito con attenzione l’ultimo clamoroso evento di Nizza che ha tutte le caratteristiche di una messa in scena : il camino senza traccia di sangue , i falsi fori dei proiettili, e alcune foto in cui appare evidente l’ uso di manichini. Ho riflettuto e suppongo che sia molto piu’ facile arruolare partecipanti prezzolati per un falso evento che non assassini per una vera strage. Nei paesi periferici dell’ impero invece le stragi sono vere e le immagini agghiaccianti non lasciano spazio a dubbi. Naturalmente posso sbagliare. Chi e’ in grado di sapere cosa effettivamente sta succedendo in questo mondo avviluppato da un potere che fa la guerra attraverso l’ inganno ?
Mettere in dubbio che l’attentato di Nizza sia reale e che addirittura i morti siano manichini mi sembra da folli stile M5S.
I morti sono reali, e se hai fegato puoi vedere http://www.liveleak.com per renderti conto che è tutto vero (video crudi che fanno comprendere la realtà).
Come sono veri tutti gli attentati degli ultimi tempi.
Chi ci sia dietro la regia, chi sono le forze occulte che muovono queste azioni è ormai chiaro.
Chi finanzia e chi li supporta logisticamente è altrettanto chiaro.
Che le TV non informino questo è palese, ma come il mio bisnonno non si limitava a leggere il corriere ma leggeva giornali russi e tirava le sue somme, oggi noi dobbiamo essere capaci di leggere più fonti possibili per cercare di “capire” ciò che avviene.
La verità vera si saprà tra molti anni, ma oggi, più di allora, abbiamo gli strumenti per informarci.
Mettere però in dubbio quei morti è un offesa enorme verso le vittime INNOCENTI.
“…oggi noi dobbiamo essere capaci di leggere più fonti possibili per cercare di “capire” ciò che avviene. La verità vera si saprà tra molti anni…”
Concordo appieno (per rimanere come esempio in casa nostra, la scomoda verità di Caporetto si seppe parecchio tempo dopo; al momento effettivo passò la versione che addebitava ogni responsabilità ai fanti della IIa Armata). E sottolineerei quel “cercare di capire” (che lei mette giustamente in virgolettato), poiché spesso, inconsapevolmente, si è già mossi da tesi preconcette, che non possiedono la dignità nemmeno dell’ipotesi. Mi pare un fatto che, venendo ormai a mancare, o assottigliandosi all’infinitesimale, elementi di gestione delle cose umane che abbiano un riferimento più elevato del mero utilitarismo, gli eventi si intreccino in maniera viepiù intricata. La stessa conduzione della guerra, che conobbe tempi in cui era vissuta in modo più responsabile, seguendo regole che avessero a che fare anche con la ricerca della dignità interiore del combattente stesso, mostra oggidì d’essere simile a un sanguinario, affamato e bestiale Leviatano, sguinzagliato senza alcuna remora, né carattere. In questa arena anarchica, nel senso maggiormente deteriore del termine, non vige più nemmeno la regola del più forte, bensì quella del più odiosamente astuto, di colui che, giunto a un termine di tale disumanizzazione, riesca a cambiar sembiante e strategia disattendendo qualsiasi caratteristica che lo mantenga ancora legato all’essere umano, benché possa, nel sembiante, perpetuarne in modo abile, ma menzognero, i tratti. Dobbiamo dedurre, ancora una volta, che il male sia del tutto proteiforme.
Dario, il tuo bisnonno aveva ragione. Ti invito a cercare qualche altra fonte , senza fornirti links . Purtroppo oggigiorno si viene presi per folli con una certa facilita’ . L’accusa di offendere le vittime poi…. mi ricorda di certi tabu’ che sulle presunte vittime sono diventati potenti strumenti di manipolazione di massa. Proprio perche’ mi informo, dubito delle narrative ufficiali. E’ pressoche’ certo che il 9- 11 non e’ avvenuto come ci hanno raccontato , Kennedy non e’ stato ucciso da un pazzo solitario e con il tempo molti degli odierni eventi non reggeranno ad esami piu’ approfonditi,e soprattutto scevri dall ‘ emozione. La verita’ non ha bisogno di essere difesa ,ne da leggi, ne da false moralita’ . Non si offende nessuno dubitando e indagando, tantomeno eventuali vittime . Ripeto di non essere depositario di nessuna verita’ assoluta, i miei sospetti si basano su informazioni ottenute in rete , e potrei essere caduto in inganno, ma come diceva qualcuno : a pensar male….spesso si coglie nel segno.
sig. luciano Lago, le ricordo che esiste un attrezzo chiamato “Lupara” ( e derivati) che ai lupi gli liscia “u pilo e il contropilu” e gli fa perdere pure il vizio.