Ucraina: Pericolo Di Una “Grande Guerra” Con La Russia Se Il Mar D’Azov sarà Chiuso

di  Paul Antonopoulos

La Russia ha discusso della chiusura del Mar d’Azov alle navi ucraine. Una tale mossa porterebbe ad una “grande guerra” con l’Ucraina, secondo l’ex vice capo di stato maggiore delle forze armate dell’Ucraina, il tenente generale Igor Romanenko.

Secondo la sua opinione, espressa nel suo articolo per il giornale Apostrof, un conflitto militare con Mosca sarebbe inattuabile per Kiev, dal momento che non sarà in grado di dare una risposta all’esercito russo. Allo stesso tempo, Romanenko ha aggiunto che l’Occidente non invierà truppe in Ucraina, poiché teme che ciò possa scatenare una terza guerra mondiale. L’unico aiuto su cui Kiev può contare, ha detto l’ex capo dello staff, è diplomatico ed economico.

“Le truppe della NATO non saranno inviate perché l’Occidente non vuole che questa guerra si diffonda su larga scala e si evolva in una Terza Guerra Mondiale, ma può aiutare l’Ucraina in termini economici, diplomatici e militari.

Inoltre, ha aggiunto Romanenko, le sanzioni contro la Russia potrebbero essere rafforzate, ma dubita della sua efficacia prima ancora che entrino in vigore.

“Le sanzioni contro la Russia non sono paragonabili alle sanzioni di Reagan contro l’Unione [sovietica], cioè le finanze non sono influenzate, l’energia non è influenzata, e il Cremlino ha ancora grandi riserve”, ha spiegato l’esperto militare.

In precedenza, un membro del Consiglio della Federazione Russa, Franz Klintsevich, ha affermato che la Russia potrebbe bloccare il Mar d’Azov dall’attraversare le navi ucraine in risposta alla detenzione effettuata, da parte delle autorità ucraine, di 15 navi che erano entrate precedentemente nei porti della penisola di Crimea.

Kiev ha ripetutamente accusato Mosca di “destabilizzare” la situazione in quella regione, senza fornire alcuna prova delle sue accuse. Pertanto, la parte ucraina ha accusato la Russia di “effettuare una severa politica di detenzione e ispezione delle navi”.

Mosca, a sua volta, considera le azioni di Kiev come “terrorismo marittimo” rafforzando le ispezioni doganali nella sua parte del Mar d’Azov.

Fonte: Fort Russ

Traduzione: Sergei Leonov

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