Situazione nel Mar Nero: Washington ha permesso a Poroshenko di lanciare la sua provocazione

di Luciano Lago
La provocazione della marineria ucraina vicino allo stretto di Kerch, nella giornata di sabato 24, ha provocato reazioni adeguate da parte delle forze della guardia costiera delle guardie di frontiera del Servizio di sicurezza federale della Russia. A seguito di questo incidente, il presidente dell’Ucraina, Petro Poroshenko, ha avviato tempestivamente l’introduzione della legge marziale in Ucraina.
Ci si domanda chi e cosa si cela dietro le azioni del presidente ucraino? Quale scenario sul territorio dell’ex Ucraina si stia profilando con le azioni del governi di Kiev.
Non ci vuole molto a capire che quelle che si stanno verificando intorno al Mar Nero sono prove di guerra.
In sostanza si tratta di un piano americano per l’attuazione di un conflitto su larga scala tra Ucraina e Russia“, questa è l’opinione anche vari analisti internazionali che vedono nell’azione della marina ucraina una provocazione appositamente predisposta.
Si può ipotizzare che il gruppo di potere di Washington abbia istigato l’azione di Kiev scegliendo il momento opportuno per creare la provocazione. A quanto pare, gli Stati Uniti, per attuando il piano contro la Russia, “hanno deciso di puntare su Poroshenko. Tutti sanno che Poroshenko è un fantoccio di Washington e si muove esclusivamente su indicazione degli USA e si muove in modo spericolato perchè sa di avere le spalle coperte da Washington e dalla NATO.
Lo stato di legge marziale è un fattore che potrà favorirlo nell’imminenza delle prossime elezioni per consolidare la sua presa sul potere in Ucraina, visto che i sondaggi lo davano molto in basso.
Washington gli ha dato il permesso di portare avanti questa provocazione e probabilmente ha partecipato allo sviluppo di un piano per creare questa provocazione, questo non si può escludere ed è anzi molto probabile.
Le forze interessate a provocare un conflitto tra Ucraina e Russia, in particolare il gruppo dominante dei neocon nell’Amministrazione Trump, agiscono passo dopo passo, ed hanno profittato delle nuove condizioni createsi nello Stretto di Kerch che da tempo vedevano crescenti tensioni.
“Questa non è la prima provocazione. Le navi ucraine avevano già effettuato altri viaggi attraverso lo stretto di Kerch, nel canale Yenikalsky, c’erano stati due viaggi di navi militari, ma allora, come previsto, avevano chiesto il permesso di servizio per la navigazione su Kerch, e queste sono state effettuate senza alcun incidente “- Come ha ricordato un osservatore ufficiale, Azarov” (il presidente del Comitato di Salvezza ucraino).
Secondo lui, il caso precedente era stato una sorta di esplorazione o di verifica del percorso per saggiare la difesa dello stretto.
“Poi tutto si era svolto senza conflitti. Adesso invece le cose sono andate ad un netto peggioramento della situazione per far avanzare un risultato prevedibile”, – ha detto Azarov.
In questa situazione, non importa che sia Poroshenko – una creatura della precedente amministrazione americana, o altri a rimanere a capo del governo di Kiev. Poroshenko è un personggio – assolutamente irrilevante. Lui è un cameriere di Washington ed esegue le direttive, non ha alcuna autonomia.
Come ha servito Clinton, adesso anche lui serve Trump. Non fa alcuna differenza.
“La strategia americana non è cambiata dal tempo di Obama e della Clinton, Tramp ha stabilito i propri interessi, che, nonostante il cambio di protagonisti, perseguono le medesime politiche di egemonia e di confronto con la Russia e per neutralizzare il progetto dell’Eurasia.
La politica globale degli Stati Uniti ha lo scopo di distruggere o indebolire al massimo i suoi due rivali nell’arena mondiale, La Russia e la Cina. Gli USA hanno calcolato che risulta conveniente, per la loro strategia, provocare un conflitto fra Ucraina e Russia e far logorare quest’ultima in una continua escalation di guerra dove la Russia deve impegnare molte delle sue forze contro una Ucraina che sarà supportata e rifornita dalla NATO.
Siamo ancora una volta di fronte ad una strategia del caos, simile a quella che gli USA hanno esportato in Medio Oriente ed in Afghanistan.

Navi ucraine sequestrate
L’Ucraina ha la funzione del detonatore per far scoppiare il conflitto, da cui la NATO si terrà inizialmente fuori, salvo fornire supporto ed assistenza militare all’esercito ucraino.
I governi europei hanno immediatamente preso posizione a favore dell’Ucraina, sostenendo che le colpe dell’incidente siano da attribuire alla Russia, tuttavia non si comprende come i paesi europei non arrivino a capire che un conflitto in Europa fra Ucraina e Russia sarebbe assolutamente negativo per gli interessi dell’Europa e consentirebbe a Washington di esigere dall’Europa di interrompere ogni rapporto commerciale con la Russia, incluso la collaborazione energetica sul gasdotto Nord Stream 2 che gli USA vedono come il fumo negli occhi.
Da questo si può verificare quanto siano i governi europei subordinati alle direttive USA in contrasto con i propri stessi interessi.
Senza comsiderare poi le conseguenze nefaste di una guerra con la Russia per la popolazione ucraina che pagherebbe un tributo di sangue e distruzioni per favorire gli interessi geopolitici di Washington. Un vero e proprio suicidio.
LA MINISTRA TRENTA::: Come ministro italiano eletto dal M5S della difesa, sarà ben contenta di dare aiuto….
“stanno giocando col fuoco. Poroshenko e i suoi associati stanno cercando di mantenere il potere con l’aiuto delle provocazioni e aumentano la tensione nelle relazioni russo-ucraine. Il cinismo dei politici in Ucraina sta per finire”
ha detto a Izvestia Franz Klintsevich, membro del Comitato per la difesa e la sicurezza del Consiglio della Federazione Russa
Non solo gli ucraini stanno giocando con il fuoco
Credo che sia giunto il momento che la Russia ripristini al più presto la base militare di cui dispone a Cuba e vedremo se i neo-con usa continueranno a pensare di essere al sicuro dal conflitto che vogliono provocare in Europa !!!