Si preparano “grandi affari” per la Goldman Sachs e le grandi banche estere nel dopo elezioni

di  Luciano Lago

Le ultime dichiarazioni rilasciate da Berlusconi al Corriere della Sera hanno chiarito molte cose sul prossimo assetto della politica italiana dopo le elezioni che, che ogni probabilità, vedranno la vittoria del Centro Destra in Italia.
“L’esperienza insegna che debito pubblico e pressione fiscale crescono insieme, come hanno dimostrato i governi di sinistra in questi ultimi anni. L’unico modo per abbatterlo è un grande piano di privatizzazioni, per 5 punti percentuali circa, che insieme alla ripresa della crescita e all’avanzo primario nei conti pubblici determinato all’aumento del gettito, porterebbe a un rapporto debito/Pil vicino al 100% in cinque anni, con la relativa riduzione della spesa per interessi”.

Così il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi in un’intervista al Corriere della Sera, che afferma di avere “ben chiari i costi” delle promesse fatte finora: “Tagliare le tasse, a regime, non è un costo, anzi è un modo per incrementare il gettito dello Stato”. Il tetto del 3% nel rapporto deficit/Pil, “è una regola forse stupida, ma noi la rispetteremo”, assicura.

Grande tripudio negli ambienti dei potentati finanziari per le dichiarazioni di Berlusconi: finalmente si profilano all’orizzonte “grandi affari” con le nuove privatizzazioni in Italia.
Pochi giorni fa sul Sole 24 Ore Massimo Della Ragione (Goldman Sachs) aveva dichiarato : «L’Italia si alzi e torni a ballare». Naturalmente Della Ragione, al fondo delle sue argomentazioni, intendeva che l’Italia tornasse a mettere in vendita sui mercati le quote delle sue aziende pubbliche che fanno gola ai potentati finanziari transnazionali (come Goldman Sachs e JP Morgan) che faranno a gara per accaparrarrsi il business offerto dal Governo italiano.

Berlusconi ha fatto il patto con il diavolo ed ha ottenuto di accreditarsi come pilastro fondamentale della politica italiana per tornare sulla scena ed offrirsi come garante ai grandi gruppi finanziari che hanno grossi interessi da salvaguardare nella penisola. Non per caso dall’Economist al francese Le Monde, sono comparsi vari articoli di apprezzamento in cui si elogia Berlusconi e la sua capacità politica definendolo la “salvezza per l’Italia”.Vedi: Berlusconi salverà l’Italia

Sono gli stessi giornali che a suo tempo avevano sparato a zero sul cavaliere dipinto come “inadeguato”. quando dovevano aprire la strada al prof. Monti, il fiduciario dei potentati finanziari incaricato di gestire la transizione in Italia.

Possiamo scommettere che anche la JP Morgan, il Fondo Monetario e le altre grandi istituzioni finanziarie questa volta accrediteranno Berlusconi come personaggio in grado di garantire l’Italia dall’ascesa dei populisti e sovranisti che potrebbero eventualmente creare grossi fastidi agli interessi di questi gruppi finanziari.

Meloni Berlusconi Salvini

Indubbiamente la rinascita di Berlusconi dimostra che il “cavaliere” è il più astuto dei politici comparsi sulla scena negli ultimi 30 anni ( forse supera anche Giulio Andreotti), in grado di uscire quasi indenne dai molteplici attacchi della magistratura, capace di dire tutto e il contrario di tutto, con l’abilità di affermarsi come presenzialista in tutte le trasmissioni TV, con grandi e mirabolanti promesse e con una grande capacità di persuasione che molta parte dell’opinione pubblica apprezza, con qualche residua diffidenza. Le sue promesse, per quanto poco verosimili, attraggono una buona parte dell’elettorato, così le pensioni minime a 1.000 euro, l’introduzione del Ministero della Terza età, il dentista gratuito agli anziani, il reddito di cittadinanza, le zero tasse per sei anni a chi assume giovani, come anche le zero tasse su casa, auto, successione, abolizione dell’Irap e tanto altro ancora.

In particolare Berlusconi, agli occhi dei potentati finanziari esterni, ha il merito di aver reso innocue le forze sovraniste come la Lega di Salvini che, da qundo è entrato in coalizione con il Berlusca (attratto dai suoi mezzi finanziari e dalle sueTV) ha messo da parte le velleità anti euro e anti UE per ridursi ad un “discutiamo” se possibile migliori condizioni dei trattati per l’Italia.
Risulta portentoso come il pubblico italiano abbia potuto dimenticare gli anni di Berlusconi al governo e di quanto aveva promesso prima e mai realizzato nella sua permanenza al governo. Le sue giustificazioni, come il tradimento di Gianfranco Fini, l’assalto della magistratura contro di lui, i ricatti contro le sue aziende, non valgono ad assolverlo e basterebbe pensare a chi si era fidato di lui, come ad esempio il colonnello Gheddafi, sia stato allegramente scaricato e lasciato al suo destino. Questo gli italiani se lo sono forse dimenticati ma i libici no.

Si sa che il popolino ha la memoria corta e qualche buona “soap opera” in TV e qualche trasmissione come “L’Isola dei famosi” saranno un ottimo palliativo per distogliere l’attenzione da quanto si sta preparando e i cittadini italiani potranno ancora una volta apprezzare il cavaliere e la sua variopinta corte al Governo. Una cosa però è sicura: non si annoieranno.

23 thoughts on “Si preparano “grandi affari” per la Goldman Sachs e le grandi banche estere nel dopo elezioni

  1. Ho sentito stamattina queste dichiarazioni e sono rimasto gelato; ricordo ancora travaglio dire che Berlusconi “durante i suoi governi non ha privatizzato neanche un canile” e speravo che proseguisse su quella strada,spero solo che sia una mossa per non farsi ostacolare prima delle elezioni e poi, con un giro di valzer, cambiare registro.Non sarebbe la prima volta.

  2. E voi andate a votare, forza, andate.. convinti di cambiare il mondo da soli, chiusi in un seggio elettorale e armati di una matita.. scegliete il vostro rappresentante tra una pletora di servi disposti a tutto per il proprio interesse..pronti a mettervelo al culo senza che nemmeno ve ne accorgete.. solo un deficiente può ancora pensare una cosa del genere, un coglione che merita la fine che farà.. andateci e sbandierate il vostro senso del dovere, il vostro antifascismo, voi si che avete capito tutto della vita, voi contate.. complimenti, state facendo esattamente quello che vogliono i padroni dei prestanome che vanno al governo.. che rabbia..

    1. @Claudio.- Questa smania del voto Freud l’avrebbe chiamata “coazione a ripetere” (che non è poi così difficile da intendere; vuol dire, in chiosa de-letterata:. costrizione psichica a ripetere sempre la stessa azione).
      La cosa più preoccupante è che tutti, proprio tutti, anche i più bertoldi, sanno benissimo come la va a finire….. eppure vanno a votare lo stesso (almeno al 50%, presumo)! Siccome non credo che il voto di scambio copra una percentuale così alta, non vedo altra spiegazione che la replica di automatismi…. coazione a ripetere, appunto.
      – Ma non disperate… Napoli ha prodotto l’ultimo Masaniello. Chissà se dopo il guitto fiorentino avremo il guappo di Avellino.

  3. Berlusconi, Renzi e Di Maio fanno a gara a presentarsi ognuno come il solo ed esclusivo referente italiano della troica e delle lobby. Sono messi nella stessa gabbia a sbranarsi, chi ne uscirà vivo avrà diritto a divenire il nuovo kapò che il sistema metterà al comando della massa di schiavi. Cosa possono offtrire ai padroni? Il M5S porta in dote la funzione di intercettore del dissenso; Berlusconi quella di amalgamare e dissolvere nel calderone liberista le spinte sovraniste; Renzi invece continua a proporsi come il portabandiera, con la sponda di Liberi e Uguali, di una bandiera in verità piuttosto consunta, del trasformismo, quella che ha reso la sinistra l’agente imbonitore del libero mercato. Renzi e Di Maio hanno chance solo alleandosi tra loro, mentre chi ne ha di più, Berlusconi non è molto più avanti nei consensi di Salvini. Il fronte sovranista sulla carta si mostrava piuttosto agguerrito, e se non vuole diventare la ruota di scorta della proposta liberista di Berlusconi dovrebbe al più presto sganciarsi e proporre una lista autonoma. Questa mossa cambierebbe le carte in tavola e darebbe al nuovo fronte molte più chance, raccogliendo voti anche da sinistra e dal M5s. Un nuovo partito senza piglio nostalgico, con ancora un certo federalismo ma concepito per rafforzare la sovranità della nazione, che rimetta al centro il ruolo dello stato, della famiglia, dei valori e della cultura e nazionale, che rilanci la costituzione e dia vigore a un’idea di patria come parte di un tutto dialogante, parte di un ordine internazionale multipolare che, come dice  Putin, dovrà avere come valori di fondo il rispetto della sovranità, della cultura, dell’identità e delle linee di sviluppo che ogni paese si dà.

  4. Il Berlusca aveva pochi spazi di tempo disponibile tra una ciullata e un bunga bunga pero c’e’da ammettere che di sbarchi non CE NE stavano o pochi ,adesso e’ una diga aperta ,messi come siete a sto punto quando si STA per Affogare anche attacarsi a una carogna di un cane puo andar bene pur di Salvar LA vita!

    1. attaccarsi alla carogna di un cane, ” per non annegare” fa annegare con sapore di carogna in bocca e nel naso!
      Che bel consiglio ….!

      1. Per l’appunto…
        Peraltro contraddice palesemente il comportamento precedente di chi da un vero naufragio fu messo a dura prova. Ad esempio, ben dopo il disastro di Capo Matapan – in cui il Capitano di vascello Salvatore Toscano, ben lungi dall’aggrapparsi a qualcosa, si inabissò al comando del cacciatorpediniere Alfieri accendendosi una sigaretta – ebbene dopo quella tragedia, a molti naufraghi sopravvissuti o no all’agonia in mare, vennero assegnati riconoscimenti militari per il comportamento mostrato tra le acque nei confronti degli sfortunati commilitoni. Giuliano Capriotti, nel suo “Morte per acqua a Capo Matapan”, ricorda come in quella tragica occasione furono i più forti a morire spesso per primi perché si presero cura dei compagni più deboli.
        Altro che carogne di cane…

        1. … il presidente portoghese Salazar, nella sua ultima intervista al giornalista che lo accusava di aver tenuto la nazione fuori dalla modernità per decenni, l’anziano economista cattolico rispose: E le pare poco? …

          un signore 😉

          saluti
          Piero e famiglia

          1. In genere chi perlomeno esprime fondati dubbi sul valore intrinseco del modernismo viene tacciato di voler far regredire il cammino dell’umanità, oppure arrestare la marcia del progresso (non occorre essere intelletti sopraffini per capire come un simile orizzonte di scambio dialettico sia già appiattito sull’obbligata alternativa – e non si riesce a comprenderne il perché – di scegliere tra la futuribile ed ultraccessoriata colonia umana su Marte, oppure il rientro in grembo alle caverne…). In questo momento scriviamo attraverso un marchingegno moderno (la cui qualifica di “modernista” dipende dall’attitudine con cui impiegarlo) che ci evita il ricorrere alle penne d’oca, ai piccioni viaggiatori e all’attesa di qualche giorno, se non addirittura settimana, per ottenere una risposta.
            Lo stesso termine “moderno” è dopotutto un’astrazione, essendo l’oggetto “moderno” in se stesso destinato a una senescenza tecnica che lo renderà prima o dopo vetusto anch’esso. Bisognerebbe saper cogliere il continuum ontologico che si snoda tra la versione d’un oggetto e l’altra, tra un accadimento e il suo successivo, tra una modifica psicologica dell’individuo e l’altra per iniziare a comprendere come ogni cosa o circostanza siano già insite una nell’altra, e come il loro sviluppo in progressione per nulla e in nulla possa toccare l’essenzialità (la quale pertanto, proprio in virtù di questa intangibilità, non può nemmeno rappresentare un termine di contrapposizione in sé neppure al flusso contingente; in soldoni più immediati: l’essere comporta anche l’alterazione del divenire senza tuttavia venirne alterato).
            Il modernismo quindi si configura come l’atteggiamento interiore che baratta il valore perenne dell’essenziale con quello indubbiamente utile, ma transitorio, del contingente. E il non esser modernisti come ciò che, lungi dal rifiutare aprioristicamente i vantaggi delle nuove scoperte contingenti, rifiuta tuttavia di soggiacere all’idea che possano sostituirsi all’essenziale eterno.

    2. Come se fosse vero che è possibile scegliere… ormai l’Italia è alla mercé dell’ Europa quindi secondo il mio parere che vada al governo uno o l’altro partito fondamentalmente non cambierà nulla. Possono promettere quello che vogliono, non c’è movimento che tenga, manca il battere moneta, chiederanno sempre di più e noi glielo daremo, a me sembra molto chiaro.

      1. Non è vero sig. Xd, mi creda, basta sempicemente avere la possibilita di sceglieresenza la scure del ricatto. Ecco basta poco per uscire dalle catene che ti sei autoinflitto nella tua testa. Spero tu guarisca da questo, ecome te , gli altri milini di italiani che ne soffrono. Con speranza la saluto

  5. Mi auguro che questo depravato vigliacco (nel 2011 è scappato a nascondersi con la coda fra le gambe) muoia quanto più rapidamente possibile.

    Mi chiedo, inoltre, come ne usciranno Meloni e Salvini che lo appoggiano, non dicono nulla, vanno alle elezioni con forca Italia e il “partito popolare europeo” .
    Sono in sintonia con il piano di privatizzazioni ultraliberista ispirato dalla troika? Sanno quanti nuovi disoccupati produrrà? Rispetteranno pedissequi la regola del 3%, come il vigliacco pagliaccio di Arcore?
    Questa sarà la loro fine, se arriveranno al governo a testa bassa, per difendere l’euro, privatizzare e restare nella trappola mortale europoide!

    Cari saluti

  6. Se voi leggeste Celine sapreste che e’ una sua citazione : ora dal momento che cito e mardunolbo non mi sembrano menti superiori a Celine almeno dal punto di vista letterario sarebbe meglio talvolta tacere ,si fa piu Bella Figura ! Di sproloqui o soliloqui incomprensibili ce NE a Strafottere in internet ,mi riferisco a cito ,per mardunolbo chissa dove sta meglio che venga qui a fare il farang LA dopamina NE gioverebbe

  7. Guardate come sale la borsa italiana, va su come un razzo, perchè i grandi banchi (banche) di squali hanno sentito l’odore del sangue e si stanno precipitando a contendersi le nostre carni.
    Sanno per certo che ci sarà una maggioranza di servi traditori che non esiteranno a darci in pasto a questi animali famelici: Berlusconi, Grillo e Renzi hanno annunciato le MEDESIME POLITICHE ECONOMICHE dunque il banchetto può continuare.
    Per decenni i nostri politicanti hanno svenduto, regalato aziende di stato in attivo, ricordo la CIRIO che Prodi regalò ai suoi amici al prezzo del denaro che c’era in cassa, o Autostrade, regalate ai servi del globalismo i Benetton… Ansaldo… etc etc eppure c’è sempre un 30% di decerebrati di sinistra che comunque vada, votano i ladri e gl’assassini di sinistra (David Rossi l’ultima vittima).
    Un 30% di ebeti che votano Grillo (?!) ed un 30% di italianimediobassi che votano Berlusconi
    Berlusconi, Renzi, Grillo servi delle elitè internazionali, ci vogliono derubare di ogni avere, dalle imprese pubbliche, all’oro della Banca D’Italia ai risparmi e le case di noi cittadini… infine si sono venduti la nostra vita, la nostra Italia, la nostra Storia… dell’Italia non resterà più nulla, nemmeno gl’italiani.
    …e c’è ancora chi li vota… entusiasta, spero che siano solo questi idioti a finire come Geddafi: CON UN PALO SU PER IL CUL# invece ci finiremo tutti noi, mentre i parassiti di regime si godranno i soldi del tradimento in lunghe agiate vacanze…

    1. Sig. Rene’ abbiamo espresso eccetto il calibro lo stesso concetto ma non avevo letto il suo post, sono comunque lieto(si fa per dire) di condividere l’opinione.

  8. Se il quorum per validare le elezioni non esiste, l’astensionismo vale zero, se fosse vera democrazia, sotto una certa soglia di affluenza il risultato dovrebbe essere nullo. Chissa’ se metteranno un secchio nella cabina per vomitare. Come diceva andreotti molti si tapperanno il naso, ma nessuno il culo…cetriolo fatale!

    1. @Brancaleone – La mia nullaggine aveva suggerito, qui o altrove, un marchingegno alternativo: invece di astenersi, andare a votare scheda bianca. E’ vero che questo comporta una coscienza civica quasi rivoluzionaria: alzarsi dal divano di casa per recarsi a un seggio elettorale… e solo per dire a lorsignori: non ne posso più, di VOI TUTTI QUANTI INSIEME.
      Ma se tale consapevolezza – ammesso ma non concesso che sia prevalente -comporta uno sforzo fisico (alzarsi dal divano), questo è troppo, per il popolo italico. Non ce la fa.
      Dico marchingegno “alternativo” perché suppone il quesito: ma cosa mai farebbero lorsignori quando la maggioranza del partito votante è un partito, certificato con numeri e percentuali!, che non ha votato per nessuno di loro? Andrebbe al governo il secondo partito votato, anche se ha molto meno voti delle schede bianche? Legalmente dovrebbe funzionare così, immagino. Ma non è che sarebbe “antidemocratico” fottersene di una MAGGIORANZA che UFFICIALMENTE non ha votato per nessuno dei candidati?… Un bel grattacapo.

      1. Più che la scheda bianca, suscettibile al materializzarsi di croci apposte all’ultimo minuto da rapidi scrutatori di parte, suggerirei l’annullamento della medesima con uno scarabocchio a tutto campo che la renda effettivamente inalterabile: e la fatica d’alzare le chiappe per esercitare il proprio diritto, esprimendovi accanto il relativo disgusto per la misera opportunità di scelta, rimane invariata.

        1. @Citodacal – Utile suggerimento pratico! Come non averci pensato che in sto paese devi diffidare anche degli scrutatori! – Immaginati poi dove gli scrutatori sono capobastone. – Volendo fare i disfattisti potremmo pure pensare che le schede scarabocchiate che proponi tu vengan fatte sparire. In effetti mi torna in mente: quante schede, regolari e meno, sono già state fatte sparire in precedenti elezioni? Vagonate. Ricordo vagamente un caso famoso dalle parti di Roma (migliaia di schede regolarmente votate e imboscate). Ricordo poi un caso famoso a Napoli, che non riguardava schede elettorali, ma denunce di cittadini contro la criminalità: tutte murate in una stanza di cui s’era persa la chiave. Poi, mi pare, questa stanza andò a fuoco.
          Ti ringrazio della tua osservazione che mi ha riesumato un mondo a cui, con in testa il chiodo fisso della mia proposta, non stavo in quel momento pensando. Ho ancora troppa amministrazione asburgica nel mio ideario, si vede. Anch’io son soggetto alle mie “coazioni a ripetere”.
          In ogni modo facciamo come suggerisci tu! … sperando che la fatica d’alzar le chiappe per esercitare il proprio diritto si concluda almeno con una certificazione cartacea della nostra impasse nazional-politica.
          Saluti.

  9. salve
    caro Cito, perfetto; d’altronde una frase che mi calza a meraviglia è questa: il conservatore non è colui che guarda indietro ma chi ti impedisce di cadere in avanti.
    Non contesto la modernità o il progresso in quanto tale (sarei oltretutto ipocrita visto che posseggo e uso auto, computer e telefono cellulare) ma il loro abuso senza ragione (finendo per affidarsi in tutto e per tutto al “progresso” non si è più neanche capaci di allacciarsi le scarpe) e la loro divinazzazione obbligatoria per legge.
    Poi, in campo sociale, politico, economico quanti si interrogano davvero su cosa sia davvero progresso e civiltà, elettori compresi ?
    Un breve esempio: se il “mercato” (con l’olocausto, l’unica “religione” con dogmi attualmente professabile) ritiene che lo stato sociale regalatoci dal ventennio e, in minima parte anche negli anni succesivi al secondo conflitto mondiale debba sparire o “privatizzato”, si può definire progresso e conquista ?
    Direi di no, ma pare che il cosidetto “arco costituzionale” (che della costituzione se ne batte il belino) sia invece un gran beneficio.
    Per chi, lo sappiamo , non per noi però
    un saluto
    Piero e famiglia

    1. Io forse sono troppo ingenuo o un po’ coglione,ma ricordo bene come Berlusconi usci’ dal consorzio Airbus,rifiuto’ di svendere Alitalia (ho assistito ad un colloquio a porte chiuse sulla storia Alitalia,quando la sinistra diceva che non c’erano i soldi per il carburante,e invece resto’ in mani italiane),e le relazioni che instauro’ con Libia,Ageria e Russia,l’arzillissimo vecchietto non e’ certo uno stinco di santo,ma gli affari li sa fare.Spero con tutte le mie forze che sia una melina per non farsi distruggere prima delle elezioni e poi cambiar registro una volta al potere,speranza? illusione?,ai posteri l’ardua sentenza.Cordialmente.

  10. cari amici, non avete capito proprio nulla!! tutto è oramai pronto per la grande abbuffata dei nostri creditori o così almeno si definiscono!!! Le elezioni con questa legge elettorale non le può vincere nessuno e nessuno avrà mai i numeri per governare….ergo…..già è pronta una squadra di governo che deve spolpare i 4000 mld di euro che sono ancora nelle mani dei risparmiatori italiani. Cominceranno dagli artigiani e piccoli imprenditori, quelli che scvhifano le banche e ne hanno ben d’onde e quelli che da generazioni hanno imprese di famiglia solide e capaci e tanti soldini da parte. Cominceranno a indebitarli, a togliergli liquidità fino a che avranno tirato fuori tutto. Poi sarà la volta del pubblico impiego, privatizzazioni selvagge e milioni di licenziamenti, riduzioni drastiche di salario e calci in culo a tutta quella pletora di papponi che è imbucata dentro al pubblico impiego. Non credo che sia un piano poi tanto male, primo perchè i piccoli imprenditori, almeno quelli che sono forti non sono coglioni e quindi potranno ben chiudere le attività e godersi lo spettacolo come i massacri dei cristiani al colosseo, secondo perchè in fin dei conti un bel ripulisti e una famata per questo paese di merda ripulirà da tutti i parassiti mafiosi e non che fino ad ora ne hanno succhiato il sangue.

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