Si avvicina il punto di non ritorno


di Luciano Lago

Gli avvenimenti corrono con una velocità impressionante  e questi ci indicano che la fase finale della guerra è già  iniziata e, in questa fase, i protagonisti del conflitto non saranno più in grado di fermarlo.
In Ucraina Zelensky ha perso il controllo e tutto indica che non è più lui il comandante delle operazioni e la Nato lo utilizza soltanto come PR per ottenere fondi dai vari governi. Il comandante militare dell’Ucraina non è più in grado di esercitare il suo incarico per le gravi ferite riportate ed è stato accantonato in un rifugio
sicuro.
Pertanto non è ormai necessario speculare su chi sia il reale comandante poichè la risposta è ovvia : la Nato ha preso il comando ed il coordinamento totale delle operazioni e questo porta a una riflessione ineludibile su chi sia il responsabile  degli attacchi al territorio russo (Belgorod)  di cui lo stesso Zelensky ha riconosciuto di non essere al corrente di tali azioni.
Così c’è un responsabile del tentativo di attacco alla nave  russa nel Mar Nero per mezzo di un drone sottomarino, neutralizzato dai russi, ma dove poche ore prima si è visto sorvolare la zona un aereo spia della Nato. Crediamo che, sull’attacco del drone armato nel Mar Nero, la stessa Turchia dovrebbe dare delle spiegazioni al comando russo, visto che questa zona, vicino a Bosforo,  dovrebbe essere  sotto il controllo di Ankara. 
Tuttavia la situazione è arrivata al punto di non ritorno poichè, per entrambi i contendenti, non è possibile cedere posizioni in una guerra esistenziale dove cederle equivarrebbe a perdere la guerra.
Allo stesso tempo questa è diventata una guerra di sussistenza dove si alternano colpi reciproci.
Analizzando le dichiarazioni delle autorità degli USA sulla fornitura di aiuti militari a Kiev, inizialmente questi aiuti erano sul campo destinati al fronte ma adesso, davanti allo stato deplorevole dell’esercito ucraino nel campo di battaglia,  la Nato ha preso il comando direttamente delle operazioni. In Russia questo si era capito da tempo.
A partire da questo momento tutte le azioni si potranno avvicinare alla escalation verso la guerra nucleare che in molti danno per inevitabile.

Missili russi ipersonici

Secondo il capo della PMC Wagner è indispensabile la mobilitazione generale in Russia che è una misura fondamentale in questo momento anche perchè è l’unica che permetta la possibilità di una immediata e rapida difesa territoriale della Russia e questa misura permetterà di preparare centinaia di migliaia di militari ad un impiego immediato.
Il vantaggio è che i soldati della Difesa territoriale  escono di casa propria e sono direttamente sul campo.
Se possiamo dedurre che la Nato controlla ogni cosa che avviene in Ucraina, ieri si è pubblicato che la intelligence Ucraina ha deciso di assassinare Putin come una priorità  assoluta, tanto che lui che è il primo della lista delle persone da eliminare, lo ha detto il vice capo dell’Intelligence ucraina, Vadym Skibitsky, in una intervista con il Die Welt.
Come riporta il magazine tedesco, Vadym Skibitsky, vice capo del servizio di intelligence militare ucraino, ha dichiarato in un’intervista al quotidiano tedesco Die Welt che Kiev voleva assassinare Putin “perché coordina e decide cosa succede” durante la guerra e che il leader russo era consapevole di essere in cima alla lista delle uccisioni dell’Ucraina.
“Ma alla fine, tutti dovranno rispondere delle proprie azioni”, ha detto Skibitsky.
“Putin sta notando che ci stiamo avvicinando sempre di più a lui, ma ha anche paura di essere ucciso dalla sua stessa gente”, ha detto Skibitsky a Die Welt.
Skibitsky ha continuato a nominare altri russi, nella lista di quelli da eliminare,  tra cui il capo mercenario Yevgeny Prigozhin, il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, il capo di stato maggiore Valery Gerasimov e il comandante militare Sergei Surovikin – soprannominato “Generale Armageddon” dai media russi, come obiettivi da eliminare.

Inoltre è stato citato per aver affermato che Putin era un obiettivo difficile perché era “rintanato” per la maggior parte del tempo, ma ora stava iniziando ad apparire in pubblico più spesso.

 Lo stesso Skibitsky non nega che il servizio di intelligence ucraino sia responsabile di tutti i tipi di sabotaggio in territorio russo e che seguiranno questo tipo di azioni contro obiettivi in territorio russo. Una tattica di terrorrismo che sembra ormai divenuta la principale risorsa dell’Ucraina.
Nel frattempo il ministro della difesa russa Shoigu ha avvertito che l’attività della Nato sta obbligando Russia e Bielorussia a prendere misure di rappresaglia contro tutti i soci dell’alleanza,
Secondo lui il sistema di missili  operativi, anche con testata nucleare,  è stato già consegnato a Minsk e, nel contesto di questa escalation,  la Russia si vede obbligata a prendere misure cautelative e cambiamenti importanti si sono presi in Bielorussia per l’aggravarsi della situazione e per causa delle minacce alla frontiere. Queste misure sono una risposta alla sfida lanciata dalla Nato e Shoigu  ha affermato che tutte le misure sono in linea con le disposizioni internazionali e non violano le regole sulla non proliferazione delle armi nucleari.
La Nato ci obbliga a prendere misure di rappresaglia nucleare contro l’occidente collettivo che ha scatenato una guerra non dichiarata contro la Russia e Bielorussia e vediamo che la guerra della Nato e l’attività militare di questa  è la più aggressiva mai conosciuta prima.
Questo  Giovedì  si terrà una riunione dei soci dell’associazione del  Trattato di Sicurezza collettiva nella capitale della Bielorussia, Minsk.
Questa riunione deve studiare una risposta alle esercitazioni della Nato, le maggiori mai svolte in Europa, che si terranno in Germania dal 12 a 23 di giugno a cui parteciperanno decine di migliaia di soldati e centinaia di aerei dei vari paesi dell’Alleanza.
Il segretario della Nato, Stoltenberg, ha dichiarato che il prossimo obiettivo è una avanzata dell’Ucraina sul fronte di guerra delle difese russe e tutta l’attenzione delle forze Nato sarà accentrata nell’abbattere le strutture e fortificazioni realizzate dai russi in questi mesi nel Donbass, con  linee di difesa che si estendono per molti km.. Questo perché se queste non si abbattono non è possibile realizzare un avanzamento della controffensiva ucraina.


Schiramento NATO in Ucraina

Allo stesso tempo Stoltenberg ha riconosciuto che questo potrà costare molte perdite all’esercito ucraino e tutti questi piani hanno lasciato l’impressione che la Nato si appresta a inviare le sue truppe al territorio ucraino per salvare le forze di Kiev.
In particolare si sta studiando di inviare truppe Nato nell’ovest dell’Ucraina per fermare l’avanzata russa.
Dall’altra parte la Russia è pronta ad accogliere le truppe Nato e il vice capo della sicurezza russa Mendvedev ha già avvertito che la Russia, in caso di armi nucleari tattiche fornite a Kiev in Ucraina. è pronta ad un attacco preventivo contro le basi della NATO in Europa e altrove.

Uomo avvisato…….

Quello che gli altri non dicono

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