Salvini fa da megafono alla propaganda di Israele

di Luciano Lago
Matteo Salvini, da poco arrivato i a Tel Aviv, mediante un suo tweet, si dichiara subito dalla parte di Israele e definisce come «terroristi islamici» gli Hezbollah in quanto « scavano tunnel e armano missili». Più in avanti, dopo un giro in elicottero, dichiara ancora «Chi vuole la pace, sostiene il diritto all’esistenza ed alla sicurezza di Israele. Sono appena stato ai confini nord col Libano, dove i terroristi islamici di Hezbollah scavano tunnel per attaccare il “baluardo della democrazia” in questa regione.
Per combattere il terrorismo islamico e riportare pace e stabilità, per un rapporto sempre più stretto fra scuole, università ed imprese, per cooperare in ricerca scientifica e sanitaria, per rinsaldare collaborazione e amicizia fra popolo italiano e popolo israeliano: io ci sono. Aspettiamo che anche Onu e Unione Europea facciano la loro parte», dice il ministro dell’Interno.

Con le poche parole scritte su un tweet Salvini dimostra si non sapere e di non essere informato chi siano i terroristi, su chi li combatte e chi invece li sostiene con armi, finanziamenti e supporto logistico.
Se si fosse informato meglio, invece di affidarsi all’unica fonte israeliana, forse Salvini avrebbe saputo che Israele sostiene ed arma almeno 12 gruppi terroristi in Siria, come risulta da un rapporto pubblicato dal Foreign Policy (FP), un media istituzionale USA, dove questo ha discusso il “programma segreto israeliano per sostenere i ribelli siriani” – nome in codice per i terroristi, sostenuto dai regimi Trump e Netanyahu, insieme alla NATO e agli stati regionali anti-Assad, compresa la Turchia . Vedi: Inside Israel’s Secret Program to Back Syrian Rebels. Vedi: https://foreignpolicy.com/2018/09/06/in-secret-program-israel-armed-and-funded-rebel-groups-in-southern-syria/.
Il rapporto di FP è stato ripreso da Haaretz, dal Times of Israel e da altri media israeliani, che hanno in alcuni casi criticato la politica del governo Netanyahu.
Secondo FP :
“Israele ha armato e finanziato segretamente almeno 12 gruppi ribelli nel sud della Siria che hanno contribuito a impedire che l’Esercito siriano e combattenti Hezbollah sostenuti dall’Iran prendessero posizioni vicino al confine israeliano negli ultimi anni, secondo più di due dozzine di comandanti e graduati membri di questi gruppi. ”
A Matteo Salvini sono mancate queste informazioni per capire chi sostiene i terroristi e avrebbe sovuto sapere che, per Israele, chiunque si opponga alla occupazione ed al dominio di Israele nella regione, viene etichettato come “terrorista”. Questo è proprio il caso del movimento libanese Hezbollah che, fin dall’inizio della guerra siriana, per evitare che i terroristi jihadisti, armati da USA, Arabia Saudita e Israele, dilagassero anche in Libano, ha inviato i propri reparti a combattere i terroristi jihadisti, dando un forte supporto all’Esercito di Damasco, impegnato a difendere il paese.
Peccato che Salvini non abbia studiato a fondo le cause del conflitto nella vicina Siria, una guerra per procura voluta da Satati Uniti, Arabia Saudita, Israele, Turchia e rispettivi alleati, non certo dai siriani che hanno manifestato in molte occasioni appoggio al loro presidente, Bashar al-Assad, che è rimasto al suo posto per difendere il paese dall’aggressione terrorista. Un conflitto che ha riguardato anche il Libano.
Salvini ignora anche che Hezbollah ha difeso le comunità cristiane in Libano ed in Siria che erano state abbandonate dall’Europa. Sarebbe stato sufficiente che si recasse a parlare con qualche vescovo cristiano rimasto in Siria ed in Libano che gli avrebbe spiegato la realtà delle cose, che non è quella della propaganda israeliana di cui Salvini si è vergognosamante fatto megafono.
A Salvini gli israeliani non hanno raccontato la realtà, ovvero che è stata Israele ad invadere per tre volte il Libano e non il contrario. Che è sempre Israele che scorazza con i suoi aerei nello spazio aereo del Libano per effettuare bombardamenti che fanno vittime fra la popolazione civile e che è sempre Israele che, ancora oggi, occupa una zona del Libano, le fattorie di Sheeba, senza alcuna base legale.
Tanto meno Salvini si è informato da fonti indipendenti su chi sono in realtà i combattenti di Hezbollah. Avreebbe saputo ad esempo che sono gli stessi che sono riusciti a fermare l’ultima aggressione israeliana nel 2006; sarebbe venuto a conoscenza che i militanti di Hezbollah non sono soltanto mussulmani (sciiti in guerra con i terroristi salafiti jihadisti) ma che in Hezbollah opera anche una Brigata cristiana (vedi: http://www.ilgiornale.it/news/mondo/brigata-cristiana-dellesercito-hezbollah-1147050.html ), costituitasi già negli anni scorsi per la difesa delle comunità cristiane in Libano assediate dal terrorismo jihadista. Neppure ha potuto sapere Salvini (perchè i suoi amici sionisti non glielo hanno detto), che ci sono stati combattenti mussulmani di Hezbollah (come anche dell’Esercito siriano) che sono morti combattendo per difendere delle Chiese cristiane, mntre l’Europa aveva voltato le spalle alle comunità cristiane del Libano e della Siria.
Questo Salvini non lo immagina neppure ma se si fosse recato a parlare anche con il primate della Chiesa cristiana in Libano, invece di parlare soltanto con le autorità israeliane, i religiosi gli avrebbero spiegato come stanno davvero le cose.
A proposito di terrorismo, come ha di recente scritto un analista statunitense esperto di Medio Oriente, il dr. Kevin Barret, ” Il terrorismo è una tattica militare ed è una tattica che consiste nel colpire intenzionalmente i civili. Hezbollah non lo fa. Al contrario, Hezbollah è un gruppo di resistenza che sta combattendo per impedire ai terroristi sionisti di continuare a invadere il territorio che non appartiene a loro in Medio Oriente (come il Libano e la Siria) che è essenzialmente tutto in Medio Oriente “.
“Niente in Palestina o nei suoi dintorni appartiene ai sionisti. Sono venuti dall’Europa. Hanno invaso, usato il terrorismo come la loro principale tattica. E i gruppi di resistenza in genere si stanno concentrando su fermare questa invasione e fermare i terroristi “, ha osservato Barret, che è giornalista e conduttore radiofonico con un dottorato di ricerca in Studi islamici e arabi.
La controprova è che Hezbollah ha duramente combattuto contro l’ISIS e AL Qaeda (Al Nusra) e gli altri gruppi terroristi fomentati e armati da USA, Arabia Saudita e Israele per destabilizzare i paesi del Medio Oriente, in un piano predisposto dalle centrali di Washington e Tel Aviv per il “regime change” in Siria e per la balcanizzazione della regione.
Quindi Hezbollah è in realtà un gruppo antiterrorismo, ma ovviamente secondo Trump ed i sostenitori di Israele, i terroristi sono sempre gli altri, quelli che si oppongono alle aggressioni di Israele.
Hezbollah, assieme all’Esercito siriano ed ai suoi alleati, ha fatto fallire quel piano, quello del regime change e della balcanizzazione della regione. Per questo i sionisti e gli americani ce l’hanno a morte con loro.
Salvini si sta prestando inconsapevolmente al loro gioco e questo è un bruttissimo gioco.