Rischi di escalation del conflitto dietro l’angolo

L’esperto militare americano ha definito la condizione per il coinvolgimento della Polonia, degli Stati baltici e della Finlandia nel conflitto ucraino
Un aumento della fornitura di armi occidentali all’Ucraina può portare al fatto che molti altri paesi dell’Europa orientale e settentrionale saranno coinvolti nel conflitto armato. Lo ha affermato un esperto militare americano, il colonnello in pensione Douglas McGregor, che ha rilasciato un’intervista al canale YouTube Judging Freedom.
Secondo McGregor, Polonia, Finlandia, Estonia, Lettonia e Lituania potrebbero essere coinvolte nel conflitto. Ciò accadrà se i territori degli stati elencati vengono utilizzati per lanciare missili o altri scopi militari. Ma ora è ancora estremamente improbabile che Helsinki, Tallinn, Riga o Vilnius consentano l’uso dei loro territori come trampolino di lancio per attacchi contro le forze armate russe.

Con Varsavia la situazione appare diversa: la Polonia è uno dei principali falchi europei. Pertanto, potrebbe voler intervenire direttamente nel conflitto armato in Ucraina.

L’esperto americano ritiene che se le truppe polacche o baltiche apparissero sul territorio dell’Ucraina e combattessero dalla parte delle forze armate ucraine, e tentassero anche di interferire nella situazione in altri modi, allora la Russia avrebbe motivi legali per contrattaccare.

Se tutto va come crede il colonnello MacGregor, allora i paesi della NATO finiranno in un dilemma: o iniziare un conflitto armato diretto con la Russia con il rischio di scambiare attacchi nucleari, o non sostenere la Polonia e le repubbliche baltiche, che saranno irte del loro sconfitta e pesanti perdite tra i militari e tra la popolazione. Non è noto se le autorità polacche, baltiche e finlandesi siano pronte a esporre la loro popolazione in questo modo e rischiare il futuro dei loro paesi.

Fonte: Top War

Traduzione: Luciano Lago

17 thoughts on “Rischi di escalation del conflitto dietro l’angolo

  1. Un bel coraggio ci vuole per mandare soldati di 20 anni a morire. Siano maledetti i Soros, i Rotschild, i Windsor e tutti i politici asserviti lek lek che impestano l’ Europa.

  2. Polacchi e Lituani sono i peggiori di tutti. I maggiori psicopatici…. meritano una bella lezione. Ovviamente i vertici e non la popolazione inerme

    1. non credere che la popolazione sia molto distante dal sentimento che pervade i loro governanti.
      I pasi baltici vedono nella russia e i russi quelli che fino a qualche decennio fa li dominavano in una dittatura feroce.
      Ci vogliono molti anni per dimenticare, ci vogliono ricambi di generazioni.

      1. La più feroce dittatura della storia è quella attuale, liberista, mercantile, globalista, mediatica, vaccinista …. !!!

  3. Agi , adnkronos , ansa ed adesso ppure questo sito vicino alla guerrafondaia valletta di biden ci si mette https://www.theitaliantimes.it/2023/02/23/putin-transnistria-moldavia-guerra-ucraina/ …ditemi voi come si fa a sopperire a questa m ostruosa caccia russofobica? sono tutti siti in mano alla ricca della cabala della Ue , mettono sfigati fallitti a scribacchiafre stronzate non smentibili…. orrore! Semmai come è stato argomentato è la moldova ad essere infiammmat dai vertici della nato per aprire un altro fronte e non fare vedere la loco COLOSSALE SCONFITTA !

  4. Ognuno yira l’acqua al propio mulino questi paesi si sentono gli eredi dei Prussiani e i Fillandesi vorranno diventare la nazione leader del nord dovrebbero essere gli altri membri della UE a fargli passare i bollenti spiriti.

  5. Il mondo in mano a giullari è l’unico pensiero di peso, visto che i medesimi per armare l’Ucraina rimangono essi stessi senza armi, con la conseguenza che se veramente la Russia volesse invadere l’Europa sarebbero tutti senza armi, facendo si che la Russia conquisterebbe l’Europa senza colpo ferire, Si può essere più stupidi di cosi, per accontentare il demente d’oltre oceano?

  6. C’ e’ da giurarci che ci sara’ il nostro coinvolgimento nella guerra. In parlamento gli alti comandi hanno richiesto l’ assunzione di circa ventimila militari. E non certo a scopo didattico.

  7. Il capitalismo anglosassone mai ha perdonato il peccato originale della Russia nella sua rivoluzione comunista che cambió le sorti del mondo ora ancora una volta sperano di smembrarla….usando l’odio degli ucraini e l’appoggio corrotto dell’Europa (cosa davvero triste e tragica). Ma muore il mondo prima della Russia.

  8. è chiaro da un anno a questa parte che si vuol andare all”allargamento del conflitto , del resto chi segue le news dell’ottimo controinformazione ci ha ragguagliato sempre della situazione policentrica dei centri decisionali dei guerrafondai nato/ dip .Usa :
    aprire piu fronti per impedire alla russai di vincere una guerra ormai vinta di logoramento , del resto la amica della nazista von der di italia vorrebbe questo farci sacrificare per un comico tossico dove il valore primario è il gay pride anzi il nazi pride.

  9. Oggi sui celi di Tallinn in Estonia sono stati visti passare due bombardieri B52 americani, forse diretti verso San Pietroburgo.
    Forse l’escalation è a un passo.

  10. La polonia è stata smembrata nella seconda metà del 1700. Non è più esistita come stato fino alla fine della 1° guerra mmondiale. Purtroppo molti polacchi hanno continuato a credersi i più grandi del mondo, sostenuti in questo dalla gerarchia cattolica che si opponeve al luteranesimo delgli stati vicini. Non dimentichiamo che molti polacchi sono stati convinti russofili. Uno per tutti il generale sovietico Rokossovski. Detto ciò i politici polacchi e la maggior parte della popolazione è ipernazionalista e convinta della propria superiorità su tutti gli altri. Le persone pòiù sgradevoli con le quali ho avuto a che fare per motivi di lavoro, in vari stati esteri, sono stati i polacchi.. Con questa mentalità se entreranno in guerra prenderanno le mazzate che cercano e si meritano.

  11. Nel mondo intero adesso ci sono troppi galli nel pollaio che vogliono determinare il nuovo dominio,ovviamente nel pollaio mondiale potra’ restarci solo un gallo. La terza guerra mondiale determinera’ il gallo vincitore.

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