Rimanere a casa e “non pensare male”, potrebbe essere anche questo un reato, come gli spostamenti non autorizzati

di Luciano Lago

Qualcosa di strano sta accadendo: il momento è delicato e non si comprende cosa si stia maturando dietro i proclami di stato di eccezione e leggi speciali che hanno permesso di sospendere tutti i diritti costituzionali per la diffusione del “coronavirus”.
La Fiat, (adesso FCA) ha appena comunicato la chiusura dei suoi principali stabilimenti in Italia, Melfi Ponigliano e Cassino, con migliaia di operai che dovranno restare a casa. Seguiranno l’esempio della Fiat altre multinazionali che, per la verità, aspettavano solo l’occasione propizia per chiudere gli stabilimenti in Italia e trasferire le produzioni in paesi a basso costo dove non c’è l’euro, dalla Polonia alla Bulgaria o meglio ancora al Bangladesh e al Vietnam. Non c’è più spazio per parlare della Wirpool o dell’ILVA e delle decine di altre società in procinto di chiudere e lasciare a casa i dipendenti. Non c’è tempo per parlare di tali questioni, adesso si deve parlare solo del Coronavirus.
L’occasione di chiudere le grandi fabbriche la fornisce l’epidemia che non permette di avere operai che si affollano sulle linee di produzione, potrebbero contagiarsi, quindi per “il loro bene”, sarà meglio chiudere gli stabilimenti. Magari in pochi giorni, approfittando della distrazione generale, si potranno trasferire gli impianti e le produzioni altrove, delocalizzare. Meglio farlo in un momento in cui la necessità di bloccare tutti richiede uno stato di polizia, con i militari per le strade, i posti di blocco dappertutto e non sono permessi gli asembramenti, le manifestazioni pubbliche e tantomeno le manifestazioni di protesta sindacale. Un occasione come questa non se la vuole certo perdere il padronato cosmopolita delle multinazionali che cerca sempre il proprio profitto.


Il pubblico è distratto da ben altre notizie ed a tutti viene raccomandato di stare a casa e guardare la TV dove incessantemente si trasmette la propaganda di regime. I lavoratori vivono per la maggior parte in case modeste e non dispongono di ville con piscina e giardino dove meglio si può ingannare il tempo. Loro, il avoratori, vivono per lo più in appartamenti ed il tempo lo passano guardando le Tv e discutendo e litigando con i propri familiari. Nessuno noterà i movimenti che avvengono nottetempo di questo periodo.

A Palermo sono persino passati in strada i carri armati, ma “non vi preoccupate”, hanno detto le l’autorità, è soltanto una esercitazione della NATO. Nei porti di tutta Europa stanno arrivando oltre 30.000 militari USA con centinaia di carri armati e mezzi militari ma “arrivano per difenderci”, hanno precisato le autorità, lo ha detto anche la TV, si tratta di una grande esercitazione per difenderci dalla “minaccia russa” mentre le autorità nazionali ci difendono dalla minaccia del coronavirus.

Carri armati per le strade di Palermo


Meno male , pensa la gente, che le autorità si preoccupano di difenderci e vigilano per “il nostro bene”. Un sentimento di gratitudine attraversa la gente che si sente più sicura.
Qualcuno però potrebbe obiettare: “scusate ma l’Europa, sempre invocata in ogni occasione, cosa fa per noi”? Qui la risposta appare un pò più difficile perchè la gente sente alla Tv che l’Austria, la Svizzera, la Slovenia e quasi tutti gli altri paesi confinanti ci hanno chiuso le frontiere, quelli che non lo hanno fatto, se non le frontiere, hanno chiuso i voli con l’Italia e la penisola è considerata l’appestato d’Europa.
La gente non è ancora del tutto istupidita e qualcuno capisce che dietro l’ Unione Europea c’era il trucco e la truffa ai nostri danni. Non basta che gli esponenti politici ormai screditati, come la Bonino o la Boldrini o Letta , si affannino a dire che “ci vuole più Europa” e che “bisogna cedere più sovranità alla UE”, a queste favole ormai sono rimasti in pochi a crederci. La saggezza popolare e un pò di sano populismo, in qualche caso ha ripreso il sopravvento.
D’altra parte si è visto che nessun aiuto arriva dall’Europa mentre dalla Cina, un paese sempre dipsprezzato (è una dittatura ci raccontavano), arrivano gli aiuti sotto forma di mascherine e presidi sanitari per la rianimazione, di cui c’è tanto bisogno.
Il virus ha avuto comunque un merito: questo virus ha fatto franare il castello di menzogne costruito dalla propaganda sull’Unione Europea che ci presentavano come “un grande vantaggio per tutti”, come sullo slogan sempre ripetuto, “ci vuole meno Stato e più privato”, e si sono visti i risultati dei tagli e dell’austerità propagandata come toccasana dai politici filo UE e della sinistra globalista. Le bugie hanno le gambe corte e la globalizzazione mostra quale mostro ha creato a danno delle classi lavoratrici del paese.
Altro che vantaggi, con l’euro, la UE, l’austerità e la globalizzazine oggi, non solo siamo tutti più poveri ma anche più esposti ai virus come questo coronavirus e meno attrezzati per difenderci.

Di Battista fuori dall’euro

Sembrava che lo Stato nazionale fosse divenuto superfluo, per gli apologeti del mondo globalizzato, e si è visto invece che non era così. Il problema è che sono quasi tutti gli stessi che hanno deciso, negli anni passati, i tagli alla sanità in nome dell’austerità e del “ce lo chiede l’Europa” quelli che adesso gestiscono l’emergenza. Qualche cosa non quadra perchè non sono stati neppure rieletti ma sono sempre loro a dirigere.
Tuttavia non bisogna pensare male e riflettere, questo potrebbe essere già un reato, come gli spostamenti non autorizzati, adesso bisogna stare in casa e vedere le TV che ci dicono sempre le cose giuste. Inutile fare polemiche: c’è l’emergenza, ascoltiamo le autorità. La situazione è talemnte critica che, da quando è scoppiata l’epidemia, nel paese non sbarcano più neppure i barconi con i migranti, le ONG che li raccattano in mare evitano le coste della penisola e dirigono i barconi verso la Spagna, Malta e la Grecia, paesi considerati meno pericolosi.
In ogni caso, a prescindere dallo stabilire da quale laboratorio bio militare provenga il virus, una cosa è certa: è in atto il più grande esperimento di controllo sociale mai verificatosi in questo paese e ne vedremo presto le conseguenze, così come ne capiremo a breve le finalità.

Quello che gli altri non dicono

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