Quando Grossi (AIEA) diventa un esperto di missili ipersonici, soprattutto iraniani


Tra le reazioni occidentali all’annuncio dell’Iran di essere riuscito a sviluppare un missile balistico ipersonico, per contrastare i sistemi avanzati di difesa aerea, ci hanno colpito due dichiarazioni, la prima del portavoce del Dipartimento della Difesa statunitense Robert Ludwik, e la seconda del Direttore Generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, Rafael Grossi.
Mondo – Reazioni
La dichiarazione di Ludwig, in cui questi ha sollevato dubbi sull’annuncio iraniano, non è stata sorprendente. Lui ha il diritto di dubitare, poiché la tecnologia per la produzione di missili ipersonici è limitata nientemeno che alle dita di una mano. Ludwing e altri americani avevano precedentemente messo in dubbio l’abilità dell’Iran. Non hanno ammesso la verità fino a quando non hanno assaporato la forza di questo potere della tecnoogia iraniana mentre erano un pò più umili. Non pensiamo che Ludvik aspetterà a lungo, finché non riconoscerà la capacità dell’Iran di fabbricare missili ipersonici, quando nella pratica gli verranno esposte le falle dei sistemi di difesa americani.

La dichiarazione che ha più stupito è stata quella di Grossi, che non avrebbe dovuto fare, in quanto non c’era alcun rapporto tra lui, in quanto Direttore Generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, e il programma missilistico iraniano. Tel Aviv e Washington, impressionati dalla notizia del missile ipersonico iraniano, sono stati come colpiti da un fulmine, altrimenti l’intera questione non ha nulla a che fare con il suo lavoro, né da vicino né da lontano.

Per non dire che stiamo insultando Grossi, citeremo quanto lui ha detto all’Agenzia di stampa francese a margine della conferenza sul clima COP27, che si è tenuta a Sharm El-Sheikh in Egitto. “Possiamo guardare le cose in isolamento, questi annunci esacerbano i timori e aumentano l’attenzione sul dossier nucleare iraniano… Questo deve avere un impatto”.

Qui abbiamo il diritto di chiedere: non aveva ragione l’Iran nella sua posizione su Grossi, quando ne ha messo in dubbio l’imparzialità e l’integrità fin dall’inizio, e lo ha accusato di comportarsi come se fosse un impiegato che lavora per l’America e “Israele”, e non come funzionario delle Nazioni Unite?!

I sospetti dell’Iran non sono nati dal nulla, ma si basano su fatti inconfutabili, mentre Grossi utilizza il 25 per cento delle capacità dell’AIEA e delle ispezioni dei suoi esperti, esclusivamente in Iran, mentre l’Iran ha solo il 2 per cento dell’attività nucleare mondiale, e le sue strutture nucleari sono soggette a monitoraggio Le telecamere della sua agenzia e l’ispezione dei suoi esperti senza previa richiesta. Lo vediamo e prima che pubblichi i suoi rapporti sull’Iran, va in Israele per chiedere consiglio, come ha fatto nel suo ultimo rapporto, che è stato emesso un giorno prima della sua visita in Israele.

Missile balistico iraniano

Grossi ha inserito la questione missilistica iraniana con la questione nucleare, ed è chiaro che è il desiderio di “Israele” e dell’America. È un vecchio desiderio. Questo duo ha insistito ed è tuttora, per includere questioni come il programma missilistico e L’influenza dell’Iran nella regione nei negoziati sul nucleare: Grossi non si è forse trasformato qui in un portavoce ufficiale, di Israele e dell’America?

È interessante notare che quando l’Iran chiede la revoca delle sanzioni imposte dall’idiota Trump all’Iran al momento del suo ritiro dall’accordo nucleare , vediamo Grossi, l’America e “Israele” che fondano le regole per il mondo e non demordono, accusando l’Iran di includere altre questioni estranee ai negoziati sul nucleare, mentre il mondo intero sa che sono state imposte sanzioni all’Iran a causa dell’accordo nucleare, e per spingerlo ad alzare bandiera bianca e rinunciare al suo diritto di possedere un programma nucleare pacifico.

Non abbiamo dubitato, nemmeno per un momento, che Grossi non sarebbe mai stato imparziale, e che agisse secondo un’agenda ben nota, che si trasforma in un sordo, cieco muto, viste le oltre 200 testate nucleari di proprietà di “Israele”, pur trasformandosi in occhi, orecchie e denti, quando si parla dell’Iran, dove non ci sono, nemmeno indicazioni, che ci sia una deviazione nella natura pacifica del suo programma nucleare.

Fonte: Al Alam.ir

Traduzione: Fadi Haddad

2 thoughts on “Quando Grossi (AIEA) diventa un esperto di missili ipersonici, soprattutto iraniani

  1. Americani e iraniani ci stanno prendendo in giro, si chiama “propaganda” ovvero: facciamo a chi la dice più grossa (la iper-panzana).
    La capsula Apollo negl’anni ’60, al rientro nell’atmosfera viaggiava a circa 10Km al secondo, che e’ molto, moltissimo, ipersonico.
    Qualunque oggetto che rientri dallo spazio raggiunge velocità ipersoniche, è ovvio, è naturale: lo fanno i meteoriti
    Altro discorso sono i missili russi lanciati da un “lento” aereo, che poi accelerano fino a giungere a velocità incredibili, ipersoniche. Questi sì che sono dotati di tecnologie estreme, che ne USA ne Iran posseggono.
    Dunque, che dei missili lanciati nello spazio, poi rientrino a velocità ipersonica è normale, lo fa anche un sasso, anzi vi dirò che a volte dopo un temporale può capitare di vedere un arcobaleno ma vi assicuro che gli lgbtxy+ non c’entrano nulla è normale, è fisica delle scuole elementari
    La Corea del Nord non è stata aggredita dai vili bulli USA, perchè è dotata di armi nucleari e dei vettori per lanciarle
    L’Iran ambirebbe ad essere lasciato in pace, dotandosi di armi nucleari e dei vettori per lanciarle.
    Israele ha almeno 200 bombe e certamente sono anche su sottomarini, missili etc la quotidiana, insensata, aggressività che questa nazione mostra verso i vicini, ha ovviamente preoccupato tutta la regione.
    Infine:
    TUTTE le organizzazioni internazionali sono SERVE e STRUMENTO degli oligarchi miliardari che governano l’Occidente, dunque occorre denunciare questo fatto inoppugnabile e convincere il resto del Mondo a stracciare le loro iscrizioni a queste organizzazioni, ad iniziare dall’ONU passando per AIEA, (e l’OMS) fino alla FIFA sono soltanto strumenti dei miliardari oligarchi, massoni, per parassitare l’intera Umanità.

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