Pushkov: la versione di Hersh sull’indebolimento del Nord Stream è confermata


Pushkov ha parlato della conferma della versione di Hersh sul sabotaggio dei Nord Stream

Lo scenario delineato dal giornalista americano Seymour Hersh (nella foto) secondo cui gli Stati Uniti hanno minato il Nord Stream sta trovando nuove conferme, ha detto il senatore russo Alexei Pushkov, commentando le dichiarazioni di un altro giornalista John Dugan sulla situazione.

Il materiale di Hersh è precisamente uno scenario, dettagliato e comprovato, e non una versione, poiché “non esiste alcuna altra versione”, ha sottolineato Pushkov nel suo canale Telegram .
Così il politico ha commentato le dichiarazioni del giornalista americano John Dugan a RIA Novosti di aver ricevuto un messaggio anonimo da un partecipante alle esercitazioni NATO Baltops-22, durante le quali una bomba avrebbe potuto essere piazzata sul Nord Stream.
La lettera dice che il 15 giugno un elicottero ha portato un gruppo di americani in abiti civili, che sono stati accolti da un vice ammiraglio della 6a flotta americana e da persone in abiti civili. Gli arrivati avevano con sé attrezzature per immersioni profonde, non utilizzate dai militari convenzionali.

Dopodiché, secondo la lettera, gli arrivati sono salpati con gli scatoloni su un gommone in mare, si sono tuffati in acqua per più di sei ore e sono tornati senza gli scatoloni.

Pushkov ha sottolineato che le smentite del Consiglio di sicurezza nazionale americano e del Dipartimento di Stato “non cambiano nulla qui”, poiché “i gasdotti non esplodono da soli”.

Ricordiamo che il giornalista e vincitore del Premio Pulitzer Seymour Hersh ha rivelato un piano per minare il Nord Stream, secondo lui, gli Stati Uniti ne erano direttamente coinvolti.

Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha affermato che dopo la pubblicazione di Hersh, i media statunitensi sono caduti in uno stato di “afasia collettiva”.

Esplosione gasdotti Nord stream 2

Nota:

Da quando sono state pubblicate le rivelazioni di Hersh i media occidentali, in particolare quelli italiani, si sono sforzati di minimizzare, ignorare e distogliere l’attenzione da queste rivelazioni. Piuttosto hanno cercato si sostenere la tesi del “complottismo” e hanno definito il noto giornalista d’inchiesta, un “giornaista controverso” per screditarlo e metterlo in cattiva luce.
Nessuna meraviglia: trattasi dell’abituale schermo di disinformazione che i media prostituiti al potere alzano sulle notizie scomode per le centrali dominanti.

Fonte: VZGLYAD

Traduzione: Mirko Vlobodic

Nota: Luciano Lago

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