Pushkov: il piano dell’UE per la Bielorussia ripete quasi letteralmente lo schema del colpo di stato in Ucraina

Il senatore russo Alexei Pushkov ha commentato quanto riportato dai media sull’esistenza di un certo piano che l’Unione Europea vuole proporre per “risolvere” la situazione in Bielorussia.
I punti principali del piano sono:
Imposizione di sanzioni contro Bielorussia e Lukashenko
La proposta di creare un cosiddetto Consiglio nazionale di conciliazione (il nome può essere diverso), che includerà rappresentanti del governo e del movimento di protesta.
Trasferire al Consiglio nazionale di conciliazione la funzione di un trasferimento pacifico e coerente del potere al “popolo”, il che significa sia alla Sviatlana Tikhanovskaya (leader dell’opposizione) che ai leader delle formazioni di protesta.
Fornire a Lukashenko, se accetta il piano, un’immunità temporanea che non fornisce protezione da ulteriori procedimenti legali.
Invio di deputati e consiglieri dell’UE nella Repubblica, che aiuteranno a risolvere la situazione.
Creazione di un fondo UE per la Bielorussia e offerta di prestiti per lavoro legati alla riforma delle autorità.
“Il piano dell’Ue, se è così, ed è molto probabile, sembra una ripetizione quasi parola per parola del piano del colpo di stato ucraino e della rimozione di Yanukovich dal potere. Un accordo analogo era stato firmato nel febbraio 2014 da Yanukovich con l’opposizione a Kiev sotto le GARANZIE dei ministri degli esteri dei tre paesi dell’UE e su loro iniziativa.

Il suo obiettivo è di legalizzare l’opposizione e riconoscerla come una forza che rivendica il potere o la partecipazione al potere. Inoltre, guardate cosa è successo a Yanukovich con l’indispensabile mossa di lavarsi le mani dei partner occidentali e i riferimenti a “una rivoluzione che ha le sue leggi”.
È difficile immaginare che Lukashenko accetterà questo piano: non sarà in grado di liberarsi da queste grinfie. Un’altra domanda è se ha qualche scelta “, ha scritto Pushkov nelle sue dichiarazioni al canale televisivo.
Nota : L’obiettivo del piano (ispirato dal Dipartimento di Stato USA) è quello di circondare la Russia con un anello di paesi ostili, dall’Ucraina alla Bielorussia ed alla Georgia. Una vecchia idea dell’Amministrazione USA che completa la strategia di creare basi NATO sempre più vicine ai confini russi dal Baltico alla Bulgaria.
Tuttavia il segretario di Stato USA Mike Pompeo ha sostenuto ultimamente che è la Russia che minaccerebbe, secondo lui, le “democrazie occidentali”.
Fonte: New Front
Traduzione e nota: Sergei Leonov