PER LA PALESTINA E IL MONDO

di Isidoros Karderinis (*)
La regione della Palestina dal 7 ottobre è entrata in una guerra terribile. E, naturalmente, lì i fiori sono appassiti, e il sole è scomparso perché è scesa l’oscurità, e i giovani non possono cantare, e i bambini non possono giocare con noncuranza per le strade, e le colombe bianche della pace non volano nel cielo cupo.
E di chi è la colpa di questa tragedia? È colpa del popolo israeliano? È colpa del popolo palestinese? Chiaramente no. Entrambi i popoli sono innocenti e buoni. Gli israeliani hanno il diritto di avere un proprio Stato, ma anche i palestinesi hanno diritto ad avere un proprio pezzo di terra con status statale. Ma i politici, e soprattutto la potente parte israeliana, in tutti gli anni precedenti non hanno intrapreso le misure giuste necessarie per risolvere questo problema scottante nella regione del Medio Oriente, provocando l’attuale tragica situazione.
E, naturalmente, i popoli di tutto il mondo sono innocenti e buoni. La stragrande maggioranza delle persone in ogni paese non vuole la guerra, non vuole uccisioni, morti e criminalità. Vogliono vivere in un ambiente pacifico, bello e felice. Vogliono la pace. Vogliono sorridere ogni giorno e sognare. Tutte le persone in questo mondo fissano degli obiettivi e cercano di raggiungerli, dando così significato alla propria vita. Non vogliono che questi obiettivi vengano interrotti violentemente, improvvisamente e bruscamente, come accade quando un paese precipita in preda alla guerra. Non vogliono crogiolarsi in questo orrore per mesi e nemmeno anni, in nessuna circostanza. Padri e madri vogliono vedere i loro figli progredire e renderli orgogliosi. Non vogliono essere mandati in guerra e uccisi nel modo più raccapricciante.
Ma chi su questo pianeta fa le guerre? Naturalmente, le grandi potenze economiche che dominano il nostro pianeta e attraverso le guerre promuovono i loro interessi, scopi e piani. Si nutrono letteralmente di guerre e non si preoccupano di quante migliaia o addirittura milioni muoiono. Naturalmente, anche alcuni politici che stabiliscono, promuovono e cercano di attuare aspirazioni nazionaliste estreme e di conquista hanno un ruolo nelle guerre.
E oggi vediamo che l’umanità è stata precipitata nella follia della guerra. L’umanità oggi sta attraversando la fase più critica della sua storia, poiché è letteralmente un passo prima della Terza Guerra Mondiale, i cui risultati devastanti per la civiltà umana molti di noi non vivranno abbastanza da vedere. E come disse Albert Einstein “Se ci sarà una terza guerra mondiale, la quarta sarà a manganellate”.

In ogni caso, quindi, le vittime sono le persone. Pagano la guerra con il sangue. In passato ci sono stati popoli che sono stati attirati dai loro politici attraverso una propaganda implacabile, il lavaggio del cervello e l’allarmismo lungo questo percorso pernicioso e tragico. Tipico è l’esempio del popolo tedesco, vittima del nazismo e della propaganda goebeliana, che trasformatosi così in una leva per lo sterminio di altri popoli.
E, naturalmente, l’anima e il cuore di ogni persona buona e compassionevole sono spezzati dai tragici eventi che accadono oggi in Medio Oriente, ma anche in Ucraina e altrove. Qualsiasi brava persona non può fare a meno di piangere davanti alla vista orribile di persone con teste, braccia e gambe mozzate. Non può fare a meno di piangere davanti all’immagine dei bambini sfigurati e inzuppati di sangue. Non può fare a meno di piangere con le carovane di profughi che lasciano la loro amata terra con le bombe sospese sulle loro teste. Non può non versare lacrime per ogni persona scomparsa, armata o civile, palestinese, israeliana, russa, ucraina o di qualsiasi altra nazionalità. Dopotutto, tutti gli esseri umani, biologicamente siamo uguali, siamo usciti dallo stesso grembo e abbiamo lo stesso destino.
Tutte le persone, e soprattutto coloro che occupano posizioni chiave del potere politico, e voglio credere che ci siano anche politici sani e politici che hanno una certa statura politica, dobbiamo lottare per fermare le spietate guerre omicide, per evitare la catastrofica Terza Guerra Mondiale e per dare vita ad un nuovo mondo democratico che sarà basato sulla cooperazione, sul rispetto reciproco e sulla coesistenza pacifica di tutti gli stati e i popoli del pianeta.
Palestina anno 2023
Una regione immersa nella guerra implacabile
Senza sole, senza gioia, senza fiori abbracciati
Innaffiata con sangue rosso e lacrima incessabile
Senza canzoni, senza bambini spensierati.
Cadaveri orribilmente sparsi ovunque
Senza gambe, senza braccia, senza testa
Le case nel terreno ferito sono crollate dunque
E i piccioni da nessuna parte nella cupola celesta.
Carovane di rifugiati senza destinazione chiara
Con le bombe che volano nell’ aria amara
Partono con paura dalla loro patria amata
E sul palo la bandiera insanguinata.
Sogni sepolti nel fango diffusibile
E cuori spezzati in mille pezzi come bicchieri
Volti straziati da un dolore indescrivibile
E intorno c’è la Morte con i suoi cavalli neri.
Vittime in questo mondo ingiusto e miserabile
Sono sempre i popoli innocenti con buone mani
Che spuntano dalla loro anima un profumo amabile
O sono palestinesi o israeliani.
O Palestina, la nostra anima è piena di acerbità
Per questa terribile tragedia e selvatichezza
Il nostro pianeta sta sprofondando nell’oscurità
E nei nostri occhi, rabbia e tristezza.
*Isidoros Karderinis è nato ad Atene nel 1967. È giornalista, romanziere e poeta. Ha studiato economia e ha completato gli studi post-laurea in economia del turismo. I suoi articoli sono stati pubblicati su giornali, riviste e siti web di tutto il mondo. Le sue poesie sono state tradotte in inglese, francese e spagnolo e pubblicate in antologie poetiche, riviste letterarie e colonne di giornali letterari. Ha pubblicato otto libri di poesie e tre romanzi in Grecia. I suoi libri sono stati tradotti e pubblicati negli Stati Uniti, Gran Bretagna, Italia e Spagna.
Nessuna persona razionale può amare la guerra, ma, e lo dico a malincuore, quando l’uso della forza rimane l’unico modo per garantirsi la sopravvivenza, è necessario che le vittime di una aggressione, occupazione, sfruttamento, colonialismo, repressione, sterminio, SI ARMINO, e non per ragioni ideologiche, patiottiche, economiche o religiose, ma soltanto per garantirsi la sopravvivenza ! Servono esempi di guerre giuste e sacrosante ? Dalle guerre indiane contro i coloni inglesi, alle guerre di liberazione dal colonialismo in Indocina, Africa e America Latina, Vietnam, Cambogia, Corea, Algeria, Palestina, Cuba, Nicaragua, Yemen … l’elenco sarebbe troppo lungo ! Quasi sempre si tratta di combattere le èlite locali in combutta con gli interessi economici di èlite finanziarie di potenze straniere che voglio esportare il loro modello di società affamando, reprimendo e uccidendo il proprio e gli altri popoli che osano resistere alla loro egemonia … ogni riferimento a USA-UK-NATO-SIONISTI non è casuale ! In conclusione, la resistenza armata popolare è più che mai moralmente ed eticamente giusta e assolutamente necessaria anche se il ricorso ad essa comporta per forza di cose conseguenze dolorose e sanguinose ! L’istinto di sopravvivenza non può morire nonostante che la propaganda, le menzogne e le armi di distrazione di massa, facciano di tutto per tenere soggiogati i popoli !
Condivido in toto il tuo intervento. Ci si deve ARMARE perchè là fuori c’ è un 10% di mondo che considera la guerra uno strumento legittimo per approppiarsi di ricchezze altrui e schiavizzare altri popoli. Ripeto, GUERRA come strumento LEGITTIMO per derubare e schiavizzare! Non so se sono stato chiaro, io ti uccido perchè voglio la tua terra e il tuo salvadanaio mentre tuo figlio deve essere mio schiavo! Certi popoli come gli anglosassoni ed ebrei con la loro classe dirigente ragionano così. Il problema GROSSO è che qui in Italia ci sono la maggior parte delle forze di sinistra con i loro intellettuali che sono paurosamente ideologizzate (evidenzio PAUROSAMENTE) le quali considerano l’ uso brutale della forza uno strumento “retrò”, roba da incivili primitivi come i gorilla nella giungla! Dagli anni ’70 in avanti al mantra “fiori al posto di cannoni” i popoli sono stati disarmati con il risultato che coloro che le armi se le sono BEN tenute hanno avuto il sopravvento sugli ingenui fiorai. Palestinesi, Libici, Siriani ed Iraqeni…il loro unico torto è stato quello di non avere avuto un esercito efficiente, magari con la bomba atomica! Ergo, le forze di sx (parlo di quelle italiane) sono STUPIDE. Di fatto la 5^ colonna di chi l’ esercito ce l’ha! E badate che io mi considero socialista.
Non conoscevo Isidoros Karderinis, è un articolo bellissimo, intelligente e umano: vorrei solo citare un ulteriore punto legato ad aspetti delle nostre “democrazie”. Ovviamente il popolo non vuole la guerra ma se tempo fa un primo ministro israeliano avesse risolto una precedente crisi israelo-palestinese concedendo lo status di nazione ad un pezzo di Israele sarebbe poi stato rieletto? E tutto questo in un’epoca in cui corruzione e ricatti tra partiti, mezzi di comunicazione e “forze esterne” sono in gran spolvero? Purtroppo, nonostante i finti divieti formali sono tuttora ampiamente utilizzate narrazioni e ideologie pensate per dividerci e per odiare il “nemico del momento”. Capite quanti danni può fare il controllo dell’informazione, danni che ovviamente si auto-amplificano nelle bagarre politiche. Da piccolo c’erano i pellerossa, poi i giapponesi, i tedeschi, coreani, vietnamiti, russi, cinesi, i serbi, poi l’Isis ecc. Basta nemici!
Totalmente d’accordo con ANNIBAL61 e MARCELLO VIGNOLI !
Il male permea la societa’ umana ad ogni latitudine. Naturalmente nelle alte sfere e’ molto piu’ insidioso e raffinato mentre in basso e’ grossolano e sfacciato. Se fossimo in larga maggioranza buoni, credo non avremmo simili mostri. Visto che vengono dall’umanita’ credo che non si faccia abbastanza per renderli inefficaci. Vi e’ collaborazione, quanto meno con l’ignavia.