Ossessione del dominio spinge gli USA a una guerra in Medio Oriente. Russia trasferisce truppe in Siria

di Luciano Lago
Un nuovo gruppo navale di attacco USA, con la portaerei Eisenhower, è in navigazione verso le coste israeliane. Si tratta del terzo gruppo d’attacco con la terza portaerei che viene mobilitata sul Medio Oriente.
Nessuno crede che tutto questo schieramento di forze sia per combattere contro un gruppo di guerriglieri a Gaza, mentre è facile comprendere che una forza possente come questa è destinata a prendere il controllo del Medio Oriente.
Le guerre della scuola Nato sono conosciute per mettere sotto attacco paesi indifesi mediante l’apparato militare soverchiante e con l’obiettivo di metterli sotto il controllo USA e saccheggiare le loro risorse.
Si inizia a capire che la terza guerra mondiale dovrà iniziare dal Medio Oriente, e che il fattore che potrà inclinare la bilancia della guerra sarà l’entrata nel conflitto dell’Iran. Tutti si domandano che cosa ci sarà dietro questa pazzia e la risposta è collegata alla ossessiva ricerca di dominio e di guerra da parte dell’oligarchia neocon di Washington.
Non è pensabile che le forze statunitensi entrino in guerra per controllare un pezzetto di terra desertica come Gaza dove non ci sono risorse ma soltanto miseria e fame.
Questo significa che gli USA vogliono entrare in guerra approfittando dell’operazione di Israele per controllare le risorse di altre regioni chiave dell’area dove ci sono risorse in abbondanza. I bombardamenti effettuati da Israele contro la Siria, sulle piste degli aeroporti di Damasco e Aleppo, lasciano intendere quali siano gli obiettivi immediati degli USA e di Israele. Sebbene il pretesto degli attacchi israeliani sia stato quello di colpire le forze iraniane in Siria, sembra che queste ultime non siano state sfiorate da queste bombe. Gli iraniani hanno occultato le loro forze in un’altra zona. Le piste degli aeroporti dovevano servire ad altro.

Base russa in Siria
Intanto in queste ore i russi hanno iniziato a trasferire migliaia di soldati dalla Russia alle basi in Siria, l’ordine è arrivato e Mosca sta effettuando il trasferimento delle sue forze, nonostante che gli aeroporti di Damasco e Aleppo siano stati inabilitati.
Per contrastare il blocco della Nato Mosca si prepara a rinforzare le sue truppe e i suoi capisaldi in Siria e lo fa con urgenza.
Il trasferimento non è stato impedito dagli attacchi di Israele e degli USA, le forze russe hanno sufficienti risorse per affrontare le forza Nato in Siria, così come i gruppi terroristi che stanno preparando attacchi contro le forze russe nel paese arabo, dietro istigazione di Washington.
Non è un caso che Putin ha avvisato Washington di aver messo in allerta i sui aerei Mig 31 armati con missili ipersonici, in volo costantemente sul Mar Nero e che hanno una gittata che gli consente di colpire obiettivi fino al Mediterraneo.
E’ significativo che in questi giorni una delegazione di Hamas si sia recata a Mosca dove ha avuto colloqui con le autorità russe. La delegazione di Hamas era guidata da un membro del Politburo, Abu Marzouk. Il vice ministro degli Esteri iraniano Ali Bagheri è venuto appositamente da Teheran e ha incontrato due dei massimi vice del ministro degli Esteri russo Lavrov, Sergei Ryabkov e Mikhail Galuzin.
Ciò significa che Hamas, Iran e Russia stanno negoziando allo stesso tavolo gli sviluppi della situazione.
Questa interoperatività tra Russia e asse della Resistenza indica che i russi vogliono entrare nel gioco che USA e Israele stanno conducendo nell’area mediorientale, in Palestina, Libano, Siria e sbarrare il passo ai piani americani di riprendere il controllo della regione.
Se gli americani credono di poter scalzare la Russia dalla Siria e distruggere le sue basi, ancora una volta, hanno sbagliato i loro calcoli.
Se l’Iran viene attaccato allora entreranno in funzione gli accordi segreti di cooperazione militare che prevedono un intervento russo in aiuto dell’alleato. In aggiunte l’Iran dispone di una arma importante: la chiusura dello stretto di Hormuz attraverso il quale passano almeno il 20% del petrolio mondiale (quasi 17 milioni di barili al giorno) e il 18% del gas naturale liquefatto (GNL), ovvero almeno 3,5 miliardi di barili cubi al giorno. Questo provocherebbe una crisi economica che potrebbe far saltare il sistema finanziario occidentale.
A questo si aggiunge l’intervento della Cina che ha già inviato una sua squadra navale di sei unità nel golfo Persico, con due unità fornite di missili ipersonici, che dimostra l’interesse di Pechino per mantenere aperte le rotte del petrolio e i rapporti con l’Iran che è un importante partner.

Particolare non trascurabile è quello che tutti i paesi arabi ed islamici sono furibondi con Israele e, di riflesso con gli USA, vista la complicità nel genocidio della popolazione di Gaza. Questo manda all’aria tutti gli sforzi di normalizzazione fatti negli ultimi ann e non si può escludere un intervento di alcuni di questi paesi a favore delle forze della Resistenza.
In tale contesto le portaerei USA e tutte le forze militari non potranno fronteggiare la reazione rabbiosa delle masse arabe che potrebbe scatenarsi contro le basi USA e gli interessi occidentali nell’area. Lo avranno calcolato a Washington, Londra, Parigi e Bruxelles? Non sembra probabile se le mosse e i piani di Washington sono dominati dall’ossessione del dominio.
Lo hanno calcolato si, il dollaro americano si svaluterà con inflazione a 3 cifre e con esso anche il loro imponente debito. In altre parole i possessori esteri dei titoli di stato americani rimarranno con il cerino in mano. Gli americani, i quali sanno di aver perso, stanno semplicemente buttando all’ aria il tavolo di gioco.
Non sarebbe necessario sparare nemmeno una cartuccia, da parte di Iran e Russia.
Basterebbe, che i paesi Arabi diminuissero la quantità di petrolio e gas da inviare in Occidente.
Ciò provocherebbe, sin da subito, un tracollo delle economie occidentali.
Gli Usa e vassalli finirebbero subito la loro esistenza
Viva Russia … denazificare la Palestina
gli yankee – zaion son rimasti alla Diplomazia delle Cannoniere ……….
ma adesso siamo alla diplomazia dei Kinzhal Sarmat Iskander Cecenci Wagner e Ninja Turtles
Il problema per gli stati uniti sono la Germania è Israele prima le riduce ai minimi termini da non farle rialzare più e meglio sarà per tutti questo devono capirlo al pentagono e alla cia o saranno trascinati in qualcosa di terribile.
“Guai agli spensierati di Sion e a quelli che si considerano sicuri sulla montagna di Samaria! Questi notabili della prima tra le nazioni, ai quali si recano gli Israeliti! Essi su letti d’avorio e sdraiati sui loro divani mangiano gli agnelli del gregge e i vitelli cresciuti nella stalla. Canterellano al suono dell’arpa, si pareggiano a David negli strumenti musicali; bevono il vino in larghe coppe e si ungono con gli unguenti più raffinati, ma della rovina di Giuseppe non si preoccupano. Perciò andranno in esilio in testa ai deportati e cesserà l’orgia dei buontemponi.” (Amos 6,1-7)
Non c’è molto da sperare negli eventi dei prossimi giorni o anche mesi, il vecchio premier sionista completamente pazzo come il gruppo fanatico che lo sostiene ha definito in diretta TV gli arabi di Palestina come “Amalek”, chi ha una pò di cultura biblica sa che Amalek per gli ebrei è un termine che identifica tutti quegli avversari che vanno distrutti senza pietà.
Il nuovo presidente della Camera dei rappresentanti USA Johnson si è affrettato a telefonare al suddetto premier completamente pazzo, mentre sembra che la sua candidata alla presidenza USA sia la sua più fedele seguace, Nimrata “Nikki” Randhawa, coniugata Haley, un’indiana cristiana evangelica fervente sionista, una che se entra alla Casa Bianca 10 secondi dopo ordina il bombardamento dell’Iran.
I sionisti più fanatici, ovvero la totalità dei sionisti, sta per andare in trance mistica, vogliono la vittoria totale e la ricostruzione del Tempio, quindi uccideranno tutti quelli che si oppongono, controllano in modo militare l’occidente allargato, e quindi useranno tutte le sue ancora rilevanti risorse per arrivare allo scopo.
Il ministro degli esteri cinese Wang Yi ha avuto una due giorni a Washington, probabilmente si è trattato di un incontro tattico, gli USA hanno bisogno di prestiti e merci cinesi, i cinesi devono esportare ancora per un pò negli USA e non possono uscire troppo rapidamente dal debito pubblico americano senza rimetterci, in realtà la situazione negli USA è catastrofica, a fine anno il debito pubblico sarà sopra i 33,7 trilioni di dollari, il governo federale spenderà oltre 600 miliardi di dollari per il mantenimento dello stesso in rapido aumento, le entrate fiscali saranno di 4400 miliardi di dollari in rapida diminuzione e il deficit di bilancio sarà di 1600 miliardi, una cifra in aumento.
Il vero vulnus dell’economia americana è l’inflazione che sta esplodendo a causa della svalutazione interna del dollaro, conseguenza dei 7-8000 miliardi di dollari stampati negli ultimi 4 anni per esportare l’inflazione americana all’estero, in realtà questa massa di dollari sta tornando indietro perchè la Cina, il massimo importatore ed esportatore mondiale, impone sempre più l’uso dello yuan nel suo commercio e quindi lo yuan ha già raggiunto la doppia cifra come valuta del commercio mondiale e il 4,5% nelle transazioni telematiche della piattaforma SWIFT, e quindi l’aumento incontrollato dei prezzi sta facendo crollare i consumi interni agli Stati Uniti, oltrechè erodendo i risparmi, gli stipendi e le entrate fiscali.
Il collasso dell’economia americana potrebbe essere vicino e repentino, forse i sionisti che controllano il golem americano lo sanno e quindi cercano di togliere di mezzo gli arabi di Palestina prima di restare senza protezione.
Cioe’ 1930, uguale uguale, la storia che si ripete. Spero questa volta abbiano fatto male i calcoli.
Una “magnifica ossessione” che potrebbe presto portare… a totale rovina!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Ormai di USA e Israele non se ne può più ; per fortuna si sta creando il polo di attrazione alternativo BRICS
Ogni volta che leggo un articolo di Luciano Lago non posso fare a meno di complimentarmi per le sue solite OTTIME analisi ! E’ più che probabile che forse stiamo vivendo le ultime settimane di “apparente” tranquillità, sia nel mondo intero ma soprattutto in occidente … forse i disastri che stanno per piombarci addosso arriveranno in forma attenuata soltanto in america latina e alcuni paesi asiatici e africani ! In compenso il dominio planetario anglo sionista, che già ha dovuto incassare durissime legnate (Vietnam, Afghanistan, Ucraina, ascesa dei Brics) sta per arrivare al capolinea … spero di sopravvivere almeno il tempo necessario per fare in tempo a brindare alla sconfitta definitiva del male assoluto … Cioè Washington, Londra, Tel Aviv, le tre capitali dove si annida il peggio dell’umanità … le capitali di suprematisti bianchi, oltranzisti liberisti, globalisti di ogni risma, ideologi del “mondo” lgbtq, finanzieri di Wall Street e della city londinese, fondi di investimento, complesso militar industriale, big pharma, giganti del web e il razzismo sionista del popolo eletto !