Obama, il capo dei torturatori della CIA, ordina un blocco economico contro la Crimea e sanzioni contro il Venezuela

Il Presidente degli Stati Uniti e capo dei torturatori della CIA, ha ieri annunciato le nuove sanzioni contro la Russia ed il Venezuela, nella sua compulsiva politica di cercare la guerra per saziare gli appetiti di sangue del capitalismo occidentale giunto alla sua fase agonizzante. L’ordine sottoscritto dal nefasto Premio Nobel per la Pace, artefice di cinque guerre, stabilisce che viene proibito ogni tipo di scambio commerciale con la penisola russa della Crimea, come da un ordine esecutivo emesso il Venerdì.

“Oggi (Venerdì) ho dato ordine di prendere misure aggiuntive rispetto alla situazione in Ucraina. Questa direttiva proibisce l’esportazione di beni, di tecnologia o di servizi verso la Crimea, proibisce l’importazione, la tecnologia o i beni dalla Crimea, come anche proibisce nuovi investimenti in Crimea, proibisce l’importazione, do tecnologia o di merci dalla Crimea, come anche proibisce nuovi investimenti in Crimea”, ha dichiarato Obama in un comunicato stampa.

Obama ha aggiunto che questa direttiva “autorizza il segretario del Tesoro ad imporre sanzioni contro individui e società che operino in Crimea”.

Il mandatario  statunitense ha incolpato di nuovo la Russia di realizzare una “occupazione ed un tentativo di annessione” della penisola di Crimea da parte della Russia, come anche di appoggiare le milizie del sud est dell’Ucraina.

“Questo ordine esecutivo ha come proposito di dare chiarezza alle imprese statunitensi che operano nella regione e riaffermare l’impostazione degli Stati Uniti di non accettare l’occupazione e il tentativo di annessione da parte della Russia della penisola di Crimea, come anche ottenere che la Russia cessi il suo appoggio ai gruppi separatisti nell’Est dell’Ucraina e adempia ai suoi obblighi derivanti dagli accordi di Minsk”, ha spiegato Obama.

Inoltre ha promesso di continuare il coordinamento della UE e degli altri paesi  nella questione delle sanzioni. “Seguiremo controllando e calibrando le nostre sanzioni, in stretto coordinamento con i nostri soci internazionali per rispondere alle azioni della Russia”, ha concluso il presidente.

La Repubblica di Crimea e la città di Sebastopoli si sono separate dall’Ucraina e si sono integrate di nuovo alla Federazione Russa, dopo avere celebrato il 16 di Marzo un referendum in cui più del 96% dei votanti hanno confermato questa opzione. L’Ucraina da parte sua non ha riconosciuto né i risultati della stessa consultazione né l’adesione della penisola.

Obama ha anche firmato un progetto di legge per imporre sanzioni al Venezuela.

Il presidente statunitense Barack Obama ha firmato sanzioni contro gli alti funzionari del Venezuela, ha informato AP.

Il presidente statunitense ha firmato il progetto di legge che permette di imporre sanzioni al governo venezuelano che viene accusato di aver operato con durezza contro le proteste registrate nello scorso Febbraio, informa A.P..

Questo documento governativo autorizza l’implementazione di sanzioni che congelerebbero i conti e proibirebbero l’emissione di visti a qualsiasi persona accusata di aver operato in forma violenta o di aver violato i diritti umani degli oppositori del governo del Venezuela.

In precedenza, i presidenti del “Mercosur” (Organizzazione di Stati americani) avevano emesso un comunicato in appoggio del Venezuela e avevano rifiutato le sanzioni degli USA manifestando che:  “l’applicazione di sanzioni unilaterali, come quelle previste in questa legge, ledono il principio di non intervento nelle questioni interne di altri stati e non contribuiscono alla stabilità, alla pace sociale ed alla democrazia in Venezuela”.

Il Canada  annuncia nuove sanzioni verso la Russia.

Il Canada  si è trasformato in una specie di “protuberanza ossea”  dei torturatori di Washington, in un patetico burattino della politica bellicista dei suoi padroni degli Stati Uniti.  Di conseguenza a tale atteggiamento  di totale subordinazione alle politiche del governo USA, il governo canadese ha annunciato restrizioni nell’esportazione di tecnologia  per il settore estrattivo in Russia e delle sanzioni economiche aggiuntive con il divieto di viaggiare per 20 cittadini russi ed ucraini, queste le  nuove sanzioni decise il Venerdì dal primo ministro canadese Stephen Harper.

“Le sanzioni che abbiamo applicato fino alla data odierna, in stretta collaborazione con i nostri alleati e soci, stanno effettuando reali pressioni sulla Russia affinchè cessi il suo militarismo sul territorio dell’Ucraina”, ha scritto Harper in un comunicato emesso nel sito ufficiale del capo di Stato canadese.

Da parte sua il ministro degli esteri canadese, John Baird, ha detto alla stampa che “le sanzioni sono necessarie perché c’è un leader militarista al Cremlino che ha cercato unilateralmente di cambiare le frontiere in Europa”.

Harper aveva conversato il Venerdì con il presidente dell’Ucraina, Petro’ Poroshenko,  per dirgli che il popolo ucraino può contare con l’appoggio del Canada e che saranno prese misure aggiuntive se la situazione lo richieda, secondo quanto riferito da Baird alla stampa.

Le relazioni tra la Russia el’Occidente si sono deteriorate per motivo dell’adesione della Crimea alla Russia nello scorso Marzo e del conflitto armato nell’est dell’Ucraina.

Gli USA e la Unione Europea hanno approvato ari pacchetti di sanzioni contro Mosca che pregiudicano  sia i cittadini  sia le imprese del paese eurasiatico ed interi settori dell’economia russa.

In risposta la Russia ha messo sotto embargo per un anno alcune importazioni alimentari dagli Stati Uniti, dall’Unione Europea, dal Canada, dalla Norvegia e dall’Australia.

Fonti:     El Espia Digital       Latindispatch

Traduzione : Luciano Lago

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