“Non capisce la Cina”: Pechino suggerisce a Von der Leyen di scrivere meglio i suoi discorsi

L’ambasciatore cinese presso l’Unione europea ha affermato che il discorso di Ursula von der Leyen prima della sua visita a Pechino contiene “interpretazioni errate delle politiche e delle posizioni cinesi”.
L’ambasciatore cinese presso l’Unione europea, Fu Cong, ha definito “incoerente” e “contraddittorio” il discorso pronunciato dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, prima della sua visita in Cina e le ha suggerito di trovare una migliore scrittrice per i suoi discorsi.

“Sono rimasto un po’ deluso”, ha detto Fu venerdì in un’intervista alla CGTN. “Quel discorso conteneva molte false dichiarazioni e interpretazioni errate delle politiche e delle posizioni cinesi . E direi che chiunque abbia scritto quel discorso per il presidente von der Leyen o non capisce veramente la Cina o ha deliberatamente distorto le posizioni cinesi”, ha aggiunto.

Secondo la diplomatica, “il discorso riflette davvero un’ambivalenza profondamente radicata” nel capo dell’Esecutivo europeo, poiché, da un lato, si rende conto che è importante e nell’interesse dell’Europa “impegnarsi con la Cina “.
D’altra parte, però, rivela che von der Leyen ” teme le critiche , soprattutto da parte degli estremisti in Europa e forse anche dagli Stati Uniti”, ha aggiunto Fu. “Se leggi il discorso, avrai l’impressione che due persone si stiano combattendo, quindi non c’è coerenza”, ha detto.

La Von der Leyen dovrebbe fare una visita ufficiale a Pechino insieme al presidente francese Emmanuel Macron la prossima settimana, dove dovrebbero incontrare il presidente Xi Jinping. In questo senso l’ambasciatore ha affermato di sperare che “la sua visita in Cina e il suo dialogo con i vertici cinesi gli permettano di conoscere meglio ” il Paese asiatico.

Allo stesso modo, anche il direttore degli affari europei del ministero degli Esteri cinese, Wang Luton, ha apprezzato i commenti di von der Leyen.

“La parte Ue ha parlato molto di recente della rimozione dei rischi”, ha scritto Wang sul suo account Twitter, osservando che “se c’è qualche rischio, è il rischio di collegare il commercio con l’ideologia e la sicurezza nazionale e creare un confronto”. “.

Le dichiarazioni arrivano dopo un discorso che la funzionaria europea ha tenuto giovedì, in cui ha sottolineato che l’UE deve “fare uno stress test” e “de-rischiare” le sue relazioni con il gigante asiatico, sia politiche che economiche, sostenendo che un “disaccoppiamento” dalla Cina non è né una strategia percorribile né di interesse per il blocco comunitario.

“Dobbiamo riconoscere che il mondo e la Cina sono cambiati negli ultimi tre anni e dobbiamo rivalutare l’accordo globale sugli investimenti [tra l’UE e Pechino]”, ha esortato.

Allo stesso tempo, ha difeso che Bruxelles deve essere “più audace” nel suo approccio nei confronti di Pechino, dal momento che, secondo Von del Leyen, la Cina “sta diventando più repressiva in patria e più assertiva all’estero”.

Nota: Il discorso della von der Leyen appare incomprensibile alle autorità cinesi per la sua ambiguità.
Da un lato infatti riconosce il ruolo importante della Cina nella cooperazione internazionale ed in particolare con la UE, dall’altro critica una presunta repressione all’interno della RPC.

Da notare che la Cina ha già fatto presente di essere preoccupata per la dura repressione a cui sono stati sottoposti i manifestanti francesi in protesta contro Macron (vedi foto sopra), così come in altri paesi della UE e non ha mancato di ricordare che ci sono persone tuttora incarcerate in Europa, il più famoso dei quali è Julian Assange, per aver denunciato i crimini commessi dagli Stati Uniti, nel corso delle loro campagne belliche, e altri come lui. Inoltre l’Europa che si preoccupa dei “diritti umani” in Cina non ha mai alzato un dito per condannare le violazioni di questi diritti in Palestina, in Siria sotto l’occupazione e sanzioni americane, nello Yemen o in Iraq. Senza parlare delle carceri speciali della CIA, come Guantanamo e altre dislocate in vari paesi. Quindi è certo la UE non ha voce in capitolo per criticare la RPC.
L’Europa deve portare rispetto per la RPC e smettere di interferire nei suoi problemi interni, piuttosto pensando ai propri tanti problemi. Questo il pensiero degli osservatori cinesi che hanno commentato le dichiarazioni della “madame” von der Leyen.

Fonte: RT Actualidad

Traduzione e nota: Luciano Lago

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