Netanyahu richiede a Trump che Washington riconosca come legale l’annessione del Golan siriano

TEL AVIV, Israele – Di fronte al ritiro annunciato da Trump delle forze USA dalla Siria, Netyanyahu ha colto l’occasione per richiedere al presidente USA il riconoscimento dell’annessione di fatto del Golan siriano, già condannata da varie risoluzioni dell’ONU.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ritiene molto importante che gli Stati Uniti riconoscano la sovranità israeliana sulle alture del Golan occupato illegalmente da Israele dopo il conflitto del 1967. Questa sarebbe considerato da Netanyahu una compensazione rispetto al preannunciato ritiro delle forze USA dalla Siria che ha creato forte preoccupazione nelle autorità di Tel Aviv.
Netanyahu vuole ottenere da Washington il riconoscimento della sovranità di Israele sulle alture del Golan, in modo da far accettare poi alla comunità internazionale come fatto compiuto l’ampliamento dei confini di Israele.
Evidente il tentativo di Netyanyahu di approfittare della completa disponibilità del presidente USA alle richieste di Israele, come già avvenuto con il riconoscimento di Gerusalemme quale capitale dello Stato di Israele e come avvenuto per l’uscita unilaterale di Washington dal trattato sul nucleare con l’Iran.
Domenica, Netanyahu ha detto che Israele continuerà a confrontarsi con le attività militari dell’Iran in Siria.
“La nostra posizione è chiara. Continueremo ad agire contro il trinceramento militare iraniano in Siria, anche al presente, e agiremo contro ogni elemento che mina o tenta di indebolire la sicurezza di Israele “, ha detto Netanyahu a una riunione del governo citata sul tuo account Twitter ufficiale .
Il primo ministro israeliano ha espresso il suo desiderio durante un incontro con il consigliere per la sicurezza nazionale di Donald Trump, John Bolton. la petizione formale è stata inviata dalla cancelleria israeliana al segretario di Stato Mike Pompeo, questo dopo che in Brasile lo stesso Pompeo aveva avuto un incontro con Netanyahu.
Nota: Netanyahu è convinto che Trump non rifiuterà di pronunciarsi a favore di Israele come sempre ha fatto fino ad oggi e qualcuno avanza l’ipotesi che la prossima richiesta di Israele sarà quella di riconoscere la sovranità di Israele anche sulla Cisgiordania.
Tale riconoscimento sarebbe un passo in avanti verso il vecchio progetto sionista di creare la “Grande Israele” ,ampliando i confini dello Stato a spese dei suoi vicini.
Netanyahu sa bene che questo può essere un momento favorevole per l’entità sionista, visto l’appoggio di cui gode Israele dalla comunità dei cristiani evangelisti sia negli USA che in Brasile, con l’elezione di Bolsonaro. Ad un riconoscimento degli USA seguirebbe di sicuro un riconoscimento del Brasile e dei paesi satelliti di Washington come l’Honduras, il Guatemala ed altri.
Gli osservsatori indipendenti oggi iniziano a commentare che a questo punto Trump potrebbe essere qualificato come un “fantoccio di Israele” che si muove in funzione prioritaria degli interessi di Israele prima ancora che non per gli interessi del popolo statunitense.
Di conseguenza non si può escludere che in un momento determinato Israele possa richiedere a Trump di scatenare un conflitto contro l’Iran che sarebbe combattuto fino all’ultimo marine.
Fonte: FRN
Traduzione e nota: Luciano Lago
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questo sarebbe il momento per la Syria di riprendersi quello che gli é stato tolto illegalmente, ora o mai più, se le cose vanno avanti così che Israele chiede e Washington esegue, sarà impossibile riprenderselo.
questo è il momento in cui i giudei se ne devono andare all’inferno. Nessun altro li vuole.
Dante : ‘Uomini siate ! Sì che il giudeo tra voi di voi non rida’