Negli USA si è iniziato a parlare ancora una volta della possibilità di un conflitto militare a grande scala con la Cina

Le dichiarazioni, di un alto livello militare USA, sul rischio crescente di un conflitto fra le potenze mondiali preoccupa tanto con la Russia come con la Cina. Secondo il generale USA Mark Milley, la situazione si fa sempre più instabile.
Secondo il generale, nel corso di una sua audizione al Congresso, Pechino e Mosca hanno intenzione di cambiare l’Ordine mondiale e tutto sta diventando più instabile e le minacce alla sicurezza si stanno incrementando.
Il martedì 5 /04 il generale ha richiesto al Congresso un budget più esteso per il Pentagono in modo da fronteggiare le minacce che si presentano, considerando che stiamo entrando in una epoca di turbolenze con probabilità sempre maggiori che i conflitti internazionali si estendano, piuttosto che ridursi.
Russia e Cina hanno testato di recente nuove armi ipersoniche ,cosa che aumenta le preoccupazioni di Washington per cui si teme che gli USA stiano rimanendo indietro nella trecnologia militare considerata critica per il futuro, come scritto da un corrispondente della CNN.

In particolare la modernizzazione senza precedenti delle FFAA della Cina ha permesso di superare gli USA in aree chiave delle forze cinesi e risulta che il PC cinese controlla l’esercito e l’armata più grande del mondo e dispone di più truppe, di più navi e missili ipersonici degli USA. Un analista strategico americano ha argomentato che la Cina vuole stabilirsi come il principale mediatore della gestione nell’area dell’Indopacifico.
Nonostante che la Cina abbia un budget molto inferiore a quello USA, Pechino non ha le spese per le molteplici basi in tutto il mondo (come Washington) e per le concentrazioni di truppe degli USA in giro per il mondo. Gli USA sono ancora superiori in ricerca sviluppo ma la Cina insegue da vicino gli USA in questo ed altri settori.
La Cina sta modernizzando il suo esercito e si stanno esaminando le aree dove più è destinata l’attenzione delle autorità di Pechino. Reattori nucleari per porterei, missili ipersonici, sottomarini nucleari, ecc…
Si incrementa la spesa militare e la reltà è quella che, quando inizia la guerra, come accade in Ucraina, arriva il momento che un potenza finisce le munizioni convenzionali e può iniziare ad utilizzare le armi strategiche..
Stanno emergendo fattori che confermano il fatto che Putin ha lanciato la guerra non come pretesto inventato ma perchè le minacce che deve affrontare la Russia non erano astratte ma che realmente potevano rompere la parità di forze nucleari e che gli USA avrebbero potuto trattare da una posizione di forza..Non si può scherzare su questo.
Tale fattore si può constatare con gli USA che stanno lanciando una offensiva totale contro la Russia e questo può provocare nella Russia la certezza di dover lottare per la propria sopravvivenza, come aveva avvertito Putin in una riunione dell’anno scorso, quando aveva proposto di eliminre questra minaccia ma non fu ascoltato…
Come è finita già l’abbiamo visto: la NATO ha rifiutato e Putin ha proceduto a risolvere a modo suo….cercando di eliminare il problema.

In Russia sono convinti che ,se non si riesce a venire capo del problema con successo, la Russia potrà utilizzare le armi del suo arsenale anche quelle strategiche, armi nucleari incluse, si può esere certi che la Russia vorrà arrivare al finale e questo significa che si avvicina un conflitto nuclere.
Crediamo che il tema di un conflitto nucleare non è un pericolo astratto ma concreto, attualmente siamo nella fase della guerra di Ucraina che gli USA avevano programmato già da qualche anno.
Gli USA avevano stabilito già nel 2019, scrivendo tale analisi in un rapporto in cui si trasmetteva la tesi che l’alleanza di Russia e Cina sia una minaccia per gli USA e che per questo devono iniziare i preparativi per una guerra di grande scala.
Sembra che siamo già entrati in questa fase e nessuno conosce quale sarà l’esito finale.
Fonte: El Espejo
Traduzione e sintesi: Luciano Lago
La guerra in Ucraina è il prodotto finale della volontà di scontro, a tutti i costi con la Russia, degli Usa. Putin è stato costretto a rompere il destabilizzante accerchiamento a cui era sottoposto. Gli avevano perfino messo i nazisti alle porte, in attesa magari di una “rivoluzione colorata ” per le quali hanno sempre pronto lo ” specialista ” soros.
i POPOLI OCCIDENTALI dovrebbero protestare massicciamente contro i propri governanti contro l’invio delle armi, contro le sanzioni, contro la guerra.
La situazione non solo in Europa ma pure in Asia comincia a scaldarsi, la vecchia impicciona americana Pelosi, presidente della Camera dei rappresentati, doveva visitare Taiwan, forse per dichiarare la sua indipendenza, ma dato che la Cina aveva comunicato che avrebbe considerato la sua visita casus belli è stata dichiarata positiva al coronavirus e quindi ha rinunciato alla visita.
Un’altro punto caldo sono le Kurili, la Russia e il Giappone hanno cessato i colloqui per il trattato di pace e Mosca sta rafforzando la presenza militare e demografica sulle isole, e il Giappone non l’ha presa bene, per non parlare della Corea del Sud dove il nuovo presidente filo-americano vuole più aerei, portaerei e sottomarini nucleari USA di stanza nel paese.
Posto che le portaerei USA sono quasi tutte molto vecchie, dai trenta ai cinquanta anni, sono perennemente in bacino per mancanza di manutenzione e non sono in grado di tenere il mare, pare abbastanza evidente che i deindustrializzatissimi ed indebitatissimi USA cercano A PAROLE di mantenere il controllo sui loro sudditi asiatici tecnologicamente avanzati per sopperire all’arretratezza e debolezza della loro industria.
La sola Cina ormai produce più microchip di USA e UE messi insieme, e la colpa è solo dell’oligarchia speculatrice globalista che governa gli USA, l’Europa nel 1990 produceva circa la metà dei microchip a livello globale e fu solo perchè già allora gli speculatori che governavano gli USA vollero distruggere l’industria hi-tech europea ma non per portarla in patria, bensì per trasferirla in Estremo Oriente dove il lavoro costava poco o nulla.
Gli USA oggi sono un guscio vuoto deindustrializzato e iperindebitato,, e l’oligarchia speculatrice che risiede nelle degradate metropoli costiere e che ha fatto montagne di dollari controllando fino ad adesso il commercio globale, si appresta ad essere travolta dalle masse impoverite e degradate che lei stessa ha prodotto.
Gli Usa sono obbligati a fare la guerra alla Cina, per salvaguardare il dollaro.
Secondo me, ormai, è l’ultima carta che gli States hanno da giocare; prima del tracollo totale del loro impero.
Bisogna capire quando scoppierà quest’altra guerra.
Una soluzione possibile c’è : considerato che Joe fart ha messo in seria difficoltà economica e di recessione cavalcante gli STATES, il Congresso dovrebbe studiare una formula per fare dimettere Joe scoreggia prima che l’USA tocchi veramente il fondo e costretta ad essere attaccata militarmente dai Paesi cui cerca di ricattare economicamente !
Vedremo cosa succederà negli States con le elezioni di Mid Term a Novembre 2022. Se gli americani avranno capito cosa ha in mente il globalismo neo liberista tirannico riusciranno a prendere il sopravvento sui democratici marionette del Deep State altrimenti niente potrà evitare la III guerra mondiale che, se sarà nucleare, distruggerà anche gli USA.
Beh, se vale per Usa ed UE perchè non dovrebbe valere per continenti sotto minaccia Yankee ?