Mario Draghi: pentito e convertito

di Marco Della Luna

Già nello scorso autunno si vociferava che, in gennaio, Renzi avrebbe fatto cadere Conte per farlo sostituire con Draghi, di cui Cossiga diceva: “E’ un vile affarista, non può essere premier, svenderebbe l’Italia”:

http://it.youtube.com/watch?v=ZBSErn2Uab0 e http://www.disinformazione.it/svendita_italia2.htm (http://www.disinformazione.it/svendita_italia2.htm)

Quindi, se il prossimo step prevede la svendita dell’Italia, chi potevano mandare, migliore di lui?
Salvini in passato ha definito Draghi come un agente europeista contro gli interessi italiani, ma ieri a Otto e Mezza con Lilli Gruber ha detto che oggi è invece possibilista verso di lui, perché le persone nel tempo cambiano quindi può essere cambiato anche Draghi.

Non penso affatto che Salvini creda in ciò che ha affermato, lo ha affermato perché altrimenti si sarebbe tagliato fuori dal coro quasi completo dei consensi per Draghi e dal gioco del Recovery Fund. Non è possibile che lo creda, poiché i grandi malfattori che si pentono dei loro misfatti innanzitutto li confessano e li condannano pubblicamente, e poi cercano di rimediare ai danni e in ogni caso, a un ex criminale, per quanto sinceramente si penta e si converta, non è che si possa affidare la cura delle sue stesse vittime.

Draghi avrebbe quindi dovuto dichiararsi pentito dell’avere imposto, nel 2008, alla Banca d’Italia, come suo governatore e contro il parere dell’ufficio di sorveglianza, di autorizzare l’acquisizione senza due diligence di Antonveneta da parte del Monte dei Paschi di Siena: un colpo da 18 miliardi che rovinò MPS e danneggiò tutto il Paese. Draghi avrebbe dovuto spiegare per conto di chi intervenne, fare nomi e fornire le prove di chi si arricchì in quell’operazione, onde consentire il risarcimento dei danni.
Avrebbe inoltre dovuto chiarire qual era la sua missione come vice direttore del Ministero del Tesoro a bordo del panfilo Britannia il 2 giugno del 1992, in quell’incontro segreto in cui, tra esponenti della partitocrazia italiana e della grande finanza internazionale, fu decisa l’operazione di destabilizzazione finanziaria dell’Italia e conseguente privatizzazione e svendita dei suoi migliori asset pubblici, indirettamente includenti il pacchetto di maggioranza della Banca d’Italia, a capitalisti stranieri. La destabilizzazione seguì nel settembre del medesimo anno, con la svalutazione della Lira ritardata di qualche settimana al prezzo di 70.000 miliardi, di cui si calcola che metà divenne profitto per gli amici del palazzo.

Quello che era il trio esplosivo della Troika: Merkel -Draghi- Lagarde


Draghi avrebbe altresì dovuto fare luce sulla vicenda del papello della Banca Centrale Europea con cui, poco prima del suo insediamento come presidente della BCE, si avviò il colpo di stato del 2011 per sostituire Berlusconi con Monti, il quale subito dopo vigorosamente colpì l’economia italiana soprattutto nel settore immobiliare con nuove tasse per 54 miliardi, da girare poi ai banchieri predoni francesi e tedeschi onde garantire i loro illeciti profitti nei prestiti fraudolenti erogati a Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda.
E altre cose avrebbe dovuto spiegare, Mario Draghi, sulla sua presidenza del Financial Stability Board e della BCE, con particolare riguardo al perché mai affidò a BlackRock, il massimo investitore internazionale nel settore bancario, la conduzione degli stress tests delle banche comunitarie (un conflitto di interessi mostruoso); e altresì al Quantitative Easing e ai suoi asimmetrici vantaggi per le imprese tedesche, e al trattamento delle banche tedesche decotte ma lasciate continuare a operare.
Draghi, nel suo discorso di accettazione dell’incarico di formare il governo, ha detto che si propone di rilanciare l’Italia. Egli sa bene che ciò è impossibile perché l’Italia da 29 anni circa è in declino costante e non ha mai, in alcun periodo, nonostante i cambi di governo, di legge elettorale, di moneta, messo in atto riforme che abbiano invertito il declino; e ciò dimostra conclusivamente che essa è un paese finito.

Finanza predatrice

Le ragioni profonde di ciò stanno nella sua disfunzionale composizione, fatta con aree storico-geografiche disparate e che non hanno mai legato, una unione prodotta mediante conquiste militari e che non ha mai attecchito, lasciando un paese diviso sempre più profondamente, nonostante le enormi risorse profuse per colmare la divisione, risorse il cui effetto è stato controproducente, come illustrato dal saggio Morire di Aiuti di due economisti meridionali (Accetturo e De Blasio), i quali hanno portato le prove di come gli aiuti al Meridione sono andati a consolidare e finanziare una classe dirigente parassitaria e ampiamente criminale. Nel dopoguerra in Italia si è affermata la società signorile di massa, analizzata da Luca Ricolfi nel suo recente omonimo saggio, una società che aspira, ritenendolo sostenibile, sostanzialmente a un reddito sicuro, indipendente dalla produttività; e questa generale aspirazione e convinzione, di cui è impregnata la mentalità nazionale, vincola la politica a promettere ciò che non può essere realizzato, o può esserlo solo al prezzo di sabotare il futuro.
Questa Italia invalida è entrata in un organismo, l’Unione Europea, progettato e gestito sostanzialmente da finanzieri predoni di area renana, in cui il Belpaese si trova come il socio debole che scioccamente si è messo in affari con soci molto più forti, quali sono la Francia e la Germania, Paesi nei quali perdipiù è prevalente il razzismo discriminatorio verso l’Italia, congiunto a diffidenza e a rancore per i tradimenti italiani nelle due Guerre Mondiali.

Questi paesi più efficienti da sempre usano le strutture di potere comunitarie per avvantaggiarsi sull’Italia ed estrarne risorse e toglierle mercati. E, dopo tutto ,un paese finito, quale è l’Italia, è logico che venga liquidato a beneficio dei paesi vitali.
In questa logica, appunto, il prestito di 140 miliardi del Recovery Fund è legato a condizionalità quali la riforma del catasto ( cioè un ulteriore aumento della tassazione degli immobili) e la riforma delle pensioni (cioè l’innalzamento dell’età pensionabile). Perciò quel fondo, messo nelle mani di una partitocrazia incompetente e ladra che applaude e sostiene un Draghi col passato che ha e che non ha mai rinnegato, è la situazione perfetta per la macellazione finale dell’Italia, perché il prestito verrà usato in modo improprio, clientelare, improduttivo, e tale da non aumentare apprezzabilmente l’efficienza del sistema-paese e il suo reddito; sicché, quando ci sarà da rimborsare il prestito stesso, bisognerà ricorrere a ulteriori svendite del patrimonio nazionale e ad ulteriori aumenti della pressione fiscale. E allora sarà la fine: quella che viene spacciata come una fune di salvataggio si rivelerà una corda per impiccarsi.


Ritengo che Draghi sia stato mandato (non certo da Mattarella) a gestire questa fase della tonnara, una fase che ben si è visto che i dilettanti e gli statisti improvvisati non sanno cavalcare. Il programma del nuovo governo non lo si discuterà adesso, è già stato deciso a Berlino, Draghi è solo un delegato, come Monti. Mi aspetto che, almeno all’inizio di questa fase, Draghi stabilizzerà la situazione e procurerà ossigeno e illusorie speranze al Paese; quindi consiglio di approfittare di tale periodo per monetizzare ed emigrare.

Fonte: Marco Della Luna

22 thoughts on “Mario Draghi: pentito e convertito

  1. Fin troppo banale dirlo…
    Peccato o meglio nn si sa, che la lega sia entrata nel governo.
    Come diceva Pound, i politici sono i camerieri delle banche·

  2. Secondo il Della Luna, quindi, il quisling della troika draghi, prluriomicida che dovrebbe essere già famigerato fra gli italiani, in un primo momento gestirà la “pandemia” (con speranza ancora alla snità?!), si occuperà del recovery (caro a conte che ha fato la stessa fine di berlusconi nel 2011), darà qualche “ristoro” alla plebaglia commericante, illudendo così per qualche mese il popolo bue (che in fondo se lo merita!), ma poi arriverà la mazzata finale da pax et tibi nell’oltretomba.
    Temo che il Della Luna abbia ragione da vendere (da svendere, data la presenza di draghi il privatizzatore), ma noto che il suo consiglio è sempre quello di emigrare, perché lui non riesce a concepire – forse giustamente, nel caso speficio dell’Italia con popolazione “zombificata” – che ci possa essere una lotta contro l’élite che ci ha mandato e imposto il terminator draghi.

    Cari saluti

    1. Draghi tramuterà il rame in oro. Non c’è cosa che quest’uomo non sappia fare. E per chi lo critica propongo il TSO

  3. “…….le persone nel tempo cambiano quindi può essere cambiato anche Draghi. “
    Domanda: chi ha vissuto distrattamente? Chi lo sostiene o chi lo nega?

  4. draghi nel tempo non cambia, dal 2 giugno 1992 sul Britannia, andando verso l’isola del Giglio, a oggi è sempre lo stesso “privatizzatore” che organizza svendite …
    salvini lo sa benissimo, ma si è calato le braghe davanti a draghi e ai suoi potenti padroni, quindi deve arrampicarsi sugli specchi per giustificarsi.
    Ma la merda non scivola sugli specchi?

    Cari saluti

  5. è un pulcinella al servizio dei R-R, a tempo pieno, fa quello che gli ordinano i maggiordomi e le cuoche, uno scuscià

  6. Sappiano tutti i leghisti che non sono nomenklatura di partito, o ricchi sfondati o almeno abbienti, che lo prenderanno anche loro bene in culo dal “governo” draghi, sostenuto in parlamento ben oltre la “maggioranza ursula” (o meglio “camarilla liberldemokratikka ursula).
    Di ciò dovranno ringraziare “il loro” salvini, finto populista, finto sovranista, finto filo-russo, funto filo-trump, buono per tutte le stagioni … e molte grazie diranno anche all’ultraliberista giorgetti, cresciuto da bimbo nel vecchio Fronte della Gioventù, ma pappa e ciccia, oggi, con i poteri finanziari e gran liberista …
    populisti da operetta e sovranisti d’accatto del lega, elettori di salvini “che è uno di noi”, da nord a sud (noi con salvini!) preparatevi alla storica inculata …
    Per voi vale il detto: chi è causa del suo mal pianga sé stesso.

    Cari saluti

  7. Udite, udite!
    La svolta di salvini!

    Svolta della Lega anche a Bruxelles. Difende Draghi dagli altri sovranisti
    L’europarlamentare Marco Zanni contro gli attacchi dell’AfD. Verso il sì del partito al voto europeo sul Recovery plan
    https://www.corriere.it/politica/21_febbraio_08/svolta-lega-anche-bruxelles-difende-draghi-altri-sovranisti-6efd92ec-6a58-11eb-924b-61776b6fba88.shtml

    [ … ] Matteo Salvini ci crede. Quando alle 16.30 incontrerà Mario Draghi sosterrà i suoi dossier potendo dimostrare di aver preso sul serio l’impegno per far funzionare il nuovo governo. Anche a vederlo, sempre in giacca e cravatta, i tempi delle felpe sembrano lontani. Soprattutto, il leader leghista è diventato abile in quello che non è sempre stato il suo forte: mordersi la lingua. Mentre la svolta sull’Europa ieri si è fatta assolutamente vistosa. Questa sera la plenaria del Parlamento europeo voterà il Recovery plan su cui fin qui la Lega si era astenuta. Oggi, sarebbe come minimo imbarazzante entrare a far parte del governo senza aver dato il pieno via libera al piano di ricostruzione. E così, si apprende che «parlamentari, economisti e tecnici della Lega sono al lavoro in queste ore in vista del voto. La Lega attende l’incontro col professor Draghi prima di prendere la decisione definitiva». Non per nulla: «Un conto era il silenzio del precedente governo che non ha coinvolto nessuno nella stesura del Recovery». Insomma: «Se invece dell’austerity praticata in passato si passasse ad una fase di investimenti e di rilancio economico, senza aumento di tasse, lo scenario cambierebbe completamente». [ … ]

    Che bravo scolaretto del drago draghi! Leggete il seguito:

    [ … ] «Che cosa faccio? Paro i colpi»
    Insomma, la svolta è visibile. Anche se gli ostacoli sulla strada del governo non mancano. Un leghista attribuisce a Salvini questa battuta: «Che cosa faccio? Paro i colpi». Quelli che arrivano dalla comunicazione dietro le quinte da parte dei possibili partner di governo, che vorrebbero il «tagliafuori» degli avversari di un tempo. Salvini ieri ha iniziato la giornata alla Regione Lombardia. L’idea è quella di «proporre al professor Draghi il modello Bertolaso», dato che ieri è stato annunciato il piano vaccinale per gli ultra ottantenni. Ma vicino a Salvini giurano che l’ex capo della Protezione civile non è ancora fuori gioco per il voto di Roma: piacerebbe anche a Silvio Berlusconi ma non a Giorgia Meloni.

    Et volià l’anima populista e sovranista che si dissolve in un attimo. Tutto e il contrario di tutto, proprio come il 7stalle (5 stalle + conte + grillo).

    Sovranista troika, o liberal populista, oppure sionista filo-russo, o anche demokrat che amava trump?
    salvini, l'”uomo” per tutte le stagioni!

    Cari saluti a tutti, meno che al “carroccio” sgancgherato e elista

  8. non sono così sicuro di dover criticare salvini.
    il motivo è semplice, andando col nemico non fa altro che evidenziare a tutti le grandi differenze che ci sono all’interno della (ex) attuale maggioranza giallozozza
    potrebbe essere una tattica per far cadere il governo Draghi, a fronte di dissidi tra lega vs pd e 5s vs fi, e mettere con le spalle al muro il traditore al quirinale e convocare finalmente le elezioni ? potrebbe

    altrettanto non sono così convinto nelle critiche alla meloni
    ha dimostrato coerenza, rispetto della parola, mi ricorda quegli italiani che nel 43 non tradirono nè la Patria, nè l’onore sebbene sapessero che la scelta era sbagliata
    “abbaiare alla luna” è più facile che entrare dove si prendono le decisioni? certo, ma fdi che appoggia il governo scenderebbe allo stesso livello vergognoso del 5s, ovvero i voltagabbana

    potrei sbagliarmi, molto probabilmente, ma esiste anche la possibilità che non mi stia sbagliando e il cdx italiano stia usando la “tattica Trump” per mostrare alla massa, rintronata da mezzi di informazione e social, quanto siano indegni i democratici, sia quelli di là che quelli di qua

  9. La Lega che si finge europeista per far esplodere le contraddizioni tra i partiti della nuova maggioranza, farne cadere il governo e cosi costringere Mattarella ad indire elezioni ? Mi sembra troppo raffinato come piano, spero sia cosi, ma temo che con la scusa della emergenza sanitario-economica si giustifichino le peggiori giravolte …….
    Certo ogni partito deve fare inghiottire dei bocconi indigesti al proprio elettorato. La Lega al governo con Pd, 5 stelle, Leu e Bonino.
    il Pd e Leu in un governo con Berlusconi e Salvini. I 5 stelle con tutti …..
    Gli elettori, benchè rimbecilliti dalla propaganda, non possono che essere disgustati dai continui tradimenti del partito che votano.
    Le contraddizioni distruttive della liberal democrazia sono ormai evidenti anche ad un neonato ……
    Vediamo se Meloni salva la faccia rifiutando il governo dei banchieri europeisti e globalisti.

    1. Attenzione! Stante il mio giudizio sulla lega di salvini (in futuro di giorgetti e zaia?) anch’io ritengo poco improbabile che salvini voglia entrare nel governo Quisling elitista per sabotarlo dall’interno, come una “quinta colonna sovranista” …
      meloni, invece, ha scelto di non votare la fiducia a draghi – credo l’unica, per ora – forse per astuzia …
      L’astensione sarebbe stata poco, una cosa ambigua e piuttosto vile, mostrando poco “carattere” e troppo attaccamento (forse un po’ di subalternità) nei confronti degli “alleati del centro-destra”, perciò il voto contrario.
      Standone fuori, meloni sa dopo la “cura” draghi salvini, se effettivamente come sembra appoggerà draghi abbassando vistosamente la testa, perderà consensi nelle amministrative e si dissanguerà … quei consensi li vuole meloni (un po’ di “poltronismo” locale non fa male).
      Tuttavia, l’opposizione sarà “costruttuiva” e, infatti. meloni ha esternato la sua stima per draghi … anche questa una piccola furbata, perché. all’occorrenza, voterà alcuni provvedimenti del governo, giudicati “utili” per il paese. Non vuole che attacchi mediatici e di altra natura (giudiziari) in futuro la distruggano e azzerino fdi (com’è stato ai tempi di monti per idv dipietrista e lega del crchio magico intorno a bossi rimbambito), se dovesse disturbare troppo il manovratore..

      Non ci si illuda, perché l’opposizione parlamentare di fdi sarà morbida e ambigua, in qualche misura opportunistica.
      In parlamento non può nascere nulla di buono, per noi.

      Cari saluti

  10. spiace veramente leggere su questo sito lo scendere in dissertazioni sulla democrazia, anche da parte di persone intelligenti e preparate

    la democrazia è come la massoneria: non esiste quella buona

    1. Se si fanno dissertazioni sulla demokrazzzia, in qquesto sito, è per metterne in evidenza tutto il profondo marciume e cercare di trasmettere ad altri il sacrosanto disgusto.

      Cari saluti

      1. Il parlamento nei sistemi liberal democratici è un luogo di rappresentanza di ceti privilegiati al soldo della finanza imperialista internazionale …… ergo chi non fa parte della cricca di privilegiati non può attendersi niente di buono ma solo provvedimenti distruttivi per la stragrande maggioranza …… oltre al disgusto dobbiamo trasmettere anche la voglia di fare qualcosa per rovesciare e abbattere un tale sistema ……

        1. Potremmo fare qualcosa di concreto, in questa situazione, soltanto se avessi un forte appoggio esterno e un aiuto concreto da qualche potenza libera … Inutile dire quale.

          Cari saluti

  11. Impalerei tutti, compresi gli assidui elettori di un sistema schifoso mascherato dalla democrazzoia, dalla massone costituzione ed altre amenità.
    Pregate e non perdete tempo con le cazzate per gli ultras da bar: la Politica, quella vera, è una cosa seria che non si vede da migliaia di anni.

  12. dopo aver spogliato le ricchezze pubbliche dello Stato Italiano ngli ann 90, distrutto la Banca d’ Italia e acciuffato le sue riserve in oro, ora c’ è da rapinare le ricchezze private degli italiani, prima offrendo loro finanziamenti vantaggiosi, poi strangolandoli e togliendo loro i capitali,
    questa fu la tattica dei Rock- Rotsch negli anni 20 in America, dove la proprietà privata di milioni di farmer e piccoli proprietari fu fagocitata dai Rettiliani circoncisi

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