L’UE?: è la nuova URSS, parola di due ex dissidenti sovietici

di Salvatore Santoru

Spesso l’Unione Europea viene paragonata all’Unione Sovietica.
Al di là di quanto possa sembrare esagerato tale paragone, effettivamente ci sono alcune interessanti somiglianze.
Difatti, l’UE come l’URSS si basa su un sistema centralizzato di tipo tecnocratico, dove le decisioni importanti vengono prese per volere dei pochi burocrati facenti parte della Commissione mentre il Parlamento le ratifica, un pò come il Parlamento sovietico (“Soviet Supremo”) era tenuto a ratificare le decisioni del Politburo, i cui membri, come quelli della CE, non erano eletti da nessuno.
Inoltre, come per l’URSS, l’integrazione dei diversi paesi parte dell’UE è basata sull’omologazione, invece che sul rispetto e la valorizzazione delle diversità di essi, e sul predominio degli standard economici su tutto il resto.
Vi sono anche alcune somiglianze dal punto di vista della comunicazione, con il forte ricorso al politichese, e nella poca tolleranza delle posizioni critiche etichettate indistintamente come “populismo”.
Naturalmente ci sono delle differenze dal punto di vista economico: difatti l’UE è basata sulla dottrina neoliberista, quella che la giornalista e attivista canadese Naomi Klein chiama come la “dottrina dello shock economico”, mentre l’URSS sul collettivismo statalista.

A dar man forte a questi parallelismi, ci sono le interessanti riflessioni di due ex dissidenti sovietici: Anatolliy Golitsyn e Vladimir Bukovskij.

AnatolIy Golitsyn, disertore del KGB sovietico, nel 1984 avvertì che ci sarebbe stata una “falsa liberazione” dell’Unione Sovietica e dell’Europa dell’Est, e che ciò sarebbe stato accolto con grande entusiasmo dall’Occidente e avrebbe portato alla fusione della Comunità Europea con alcuni paesi dell’ex Unione Sovietica, esattamente ciò che è successo di lì a poco.
Bukovskij, storico dissidente sovietico, durante una visita al Parlamento europeo parlò di documenti segreti del Politburo e del Comitato Centrale che aveva potuto leggere nel 1992, e che riguardavano proprio la stessa UE.

Comision Trilatral

In quei documenti si faceva riferimento alla conferenza organizzata nel 1989 dalla Commissione Trilaterale con il presidente sovietico Michail Gorbaciov.
A capo di essa vi era il fondatore della stessa Trilateral, David Rockefeller, e l’ex segretario di Stato statunitense e cofondatore Trilateral Henry Kissinger, e anche l’ex presidente francese Valéry Giscard d’Estaing, tra l’altro tutti e tre accomunati dal fatto di essere membri del Bilderberg, un altro gruppo di potere particolarmente rilevante per la nascita dell’UE.

Scriveva Bukovskij: “……..L’URSS è stata creata per mezzo della costrizione, spesso per mezzo dell’occupazione armata. Si sta creando l’UE non per mezzo della forza armata, ma per mezzo della costrizione e del terrore economico. Per continuare a esistere, l’URSS si è estesa sempre di più. A partire dal momento che ha smesso di estendersi, ha iniziato a crollare. Suppongo che lo stesso succederà all’UE.
Ci avevano detto che l’obiettivo dell’URSS era creare una nuova entità storica, il Popolo Sovietico. Dovevamo dimenticare le nostre nazionalità, le nostre tradizioni e le nostre abitudini. Lo stesso sembra succedere nell’UE. Non vogliono che uno sia inglese o francese. Vogliono fare di tutti voi una nuova entità storica, gli Europei. Vogliono sopprimere i vostri sentimenti nazionali e forzarvi a vivere come una comunità multinazionale. Come risultato di 73 anni di un tale sistema nell’URSS, oggi ci sono più conflitti etnici che in qualsiasi altra parte del mondo.
Uno degli obiettivi grandiosi dell’URSS era distruggere gli stati nazionali. E questo è esattamente ciò che oggi vediamo in Europa. Bruxelles ha intenzione di ingoiare gli stati nazionali affinché non esistano più. Il sistema sovietico era corrotto dall’alto al basso. Lo stesso vale per l’UE. Le stesse attività antidemocratiche che vedevamo nell’URSS, fioriscono nell’UE. Coloro che si oppongono e le denunciano, vengono silenziati o castigati. Non è cambiato nulla.

Nell’URSS avevamo il gulag. Credo che l’abbiamo anche nell’UE, un gulag intellettuale denominato “politicamente corretto”. Se qualcuno tenta di dire ciò che pensa su questioni di razza o di sesso o se le sue opinioni non sono considerate buone, viene estromesso. Questo è l’inizio del gulag. È l’inizio della perdita della vostra libertà. Nell’URSS si pensava che solamente uno stato federale eviterebbe la guerra. Vi raccontano esattamente la stessa cosa nell’UE”.

UE URSS

Mentre si discuteva di come Gorbaciov dovesse necessariamente integrare l’URSS nell’accordo di libero mercato del GATT, nel Fondo Monetario Internazionale e nella Banca Mondiale, D’Estaing intervenne affermando che praticamente a breve l’Europa si sarebbe trasformata in uno “stato federale” e che sia Gorbaciov che i leader europei avrebbero dovuto trovare il modo migliore per favorire tale situazione e trovare le modalità con cui integrare anche i paesi dell’Europa dell’Est :

Questa conferenza fu tenuta tre anni prima che venisse ratificato il Trattato di Maastricht, che trasformò la CEE in UE, e per il quale lo stesso D’Estaing ha avuto un ruolo importante.

Nel suo discorso al Parlamento europeo, Bukovskij aveva anche affermato che il Parlamento europeo gli ricordava il Soviet Supremo, designato proprio per sembrare “supremo” mentre in realtà il controllo era nelle mani dei burocrati del Politburo, che lo stesso considera analogo alla Commissione Europea.

Fonti: Informazione Consapevole

Ticinolive

One thought on “L’UE?: è la nuova URSS, parola di due ex dissidenti sovietici

  1. Praticamente è uguale, cambia il modello economico, ma solo in parte perché anche in URSS c’era il capitalismo di Stato. La propaganda è identica e cioè chi è contro l’UE è razzista, maschilista, pervertito, criminale, ovviamente anche nazista, oppure fascista (anche se i due termini sono completamente differenti e soprattutto usati a sproposito da decenni) ecc ecc ecc. Il potere centrale decide con la moneta unica chi è idoneo e chi non lo è, il politicamente corretto è legge e uno di colore non è mai razzista anche se disturba bianchi, mentre al contrario ovviamente è razzismo. Inventano propaganda da rimbecilliti tipo “senza UE non si potrebbe più girare in Europa” e altre amenità varie. Con l’UE la schiavitù è servita!!!

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