L’Iran censura il silenzio delle ministre “femministe” occidentali di fronte alle violenze compiute dalla polizia francese contro i manifestanti, soprattutto donne.

“Le scene di violenza in Francia sollevano interrogativi tra l’opinione pubblica e le donne francesi su dove siano le ministre femministe di Europa, Canada e Australia”, si è lamentato questo sabato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Naser Kanani, sul suo account Twitter .

L’alto funzionario iraniano continua, chiedendosi: perché non c’è un concerto collettivo di sostegno per appoggiare i diritti delle donne francesi che protestano?

In questo modo ha ripudiato i doppi standard occidentali quando si tratta di valutare i diritti delle donne nei rispettivi paesi e nella Repubblica islamica.
Teheran ha più volte criticato l’approccio dell’Occidente al tema dei diritti umani, dal momento che quest’ultimo rimprovera sempre all’Iran la situazione umanitaria, soprattutto nei confronti delle donne, mentre chiude un occhio sulla violenza di genere nel suo territorio.

Cosa succede in Francia?
Per settimane la Francia è stata devastata da massicce proteste e una serie di scioperi contro la controversa riforma delle pensioni del governo di Emmanuel Macron che mira ad aumentare l’età pensionabile da 62 a 64 anni entro il 2030.

Giovedì, nel nono giorno di manifestazioni, circa 3,5 milioni di persone in diverse parti del Paese europeo hanno partecipato a mobilitazioni, scioperi e arresti.

Il ministero degli Esteri iraniano critica il doppio gioco dell’Occidente quando si tratta di parlare delle proteste in Francia, rispetto ad altri Paesi come il caso dell’Iran.

Sui social circolano video che mostrano l’uso eccessivo della forza da parte delle forze di polizia francesi contro i manifestanti.

L’Iran condanna la violenta repressione delle proteste pacifiche in Francia
Colpisce il silenzio morboso degli Stati Uniti e dei suoi alleati occidentali di fronte a quanto accaduto in Francia, mentre in molte occasioni hanno utilizzato la questione dei diritti umani e dei diritti delle donne per imporre sanzioni illegali contro Teheran.

Il caso recente è stato dopo la morte della giovane iraniana Mahsa Amini lo scorso settembre, un fatto che è stato usato come pretesto, dall’Occidente, per istigare rivolte in Iran, per poi usare l’arma preferita, le sanzioni.

L’UE continua a sostenere i rivoltosi, estende le sanzioni contro l’Iran ma tace sulla violazione dei diritti delle persone che manifestano in Francia.

Fonte; Hispan Tv

Traaduzione: Luciano lago

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