Lieberman ammette: l’accordo Teheran-Riyadh conferma il fallimento di Israele

L’ex ministro della sicurezza dell’occupazione israeliana, Avigdor Lieberman, ha dichiarato martedì che la normalizzazione delle relazioni tra Arabia Saudita e Iran è un fallimento della politica estera israeliana.
In un’intervista a Channel 12, Lieberman ha affermato che “Benjamin Netanyahu dovrebbe dimettersi”, sottolineando che per lui “il caso è chiuso”.
“Lui non padroneggia i dati e i dettagli della situazione e otteniamo solo scarsi risultati. Ad esempio, la normalizzazione delle relazioni tra Arabia Saudita e Iran è un fallimento per la politica estera israeliana”, ha sottolineato.
Lieberman ha invitato il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid e l’ex ministro della sicurezza israeliano Benny Gantz a sospendere i colloqui sugli emendamenti giudiziari proposti.
Commentando la decisione di lunedì di Netanyahu di rinviare l’approvazione delle leggi di riforma giudiziaria che mirano a ridurre i poteri della magistratura sul parlamento e sul governo, l’ha definita una “tattica dell’inganno”, assicurando che non parteciperà.
“Non esercita le sue funzioni e non è qualificato per ricoprire questo incarico”, ha affrontato.
Lieberman ha liquidato come caotica la gestione del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sia all’interno che all’esterno dei territori occupati. Il premier “non adempie ai suoi doveri e non è qualificato per ricoprire la carica”, ha accusato Lieberman.
Come ha avvertito l’ex ministro, Netanyahu “non capisce l’ordine delle priorità, né ciò che è sul tavolo”, nonostante le minacce dall’Iran, dalla Striscia di Gaza assediata e dal Movimento di resistenza islamica libanese (Hezbollah).

Secondo Lieberman, licenziando il suo ministro della Sicurezza Yoav Gallant, Netanyahu dimostra “di non comprendere l’ordine delle priorità, né (le sfide) che vengono poste sul tavolo”, in riferimento alle osservazioni del segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, il quale prevedeva un collasso interno dell’entità israeliana.
Gli esperti affermano che questo risultato (la normalizzazione delle relazioni Iran Arabia S.) basato sulla politica estera della Repubblica islamica dell’Iran per rafforzare i suoi legami nella regione, apre possibilità di sviluppo bilaterale e intravede complementarità e solidarietà tra i popoli per una piena integrazione.
Allo stesso modo, glui analisti ritengono che il patto sia una battuta d’arresto per Stati Uniti e Israele, poiché questo consentirà di rimuovere le influenze disastrose di queste due potenze nella regione.
In questo contesto, Yair Lapid ha riconosciuto che l’accordo tra Riyadh e Teheran “significa la caduta del muro di difesa regionale che avevamo eretto contro l’Iran “.
Fonte: media
Traduzione: Luciano Lago
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