Libia: La Russia esplora la terza via in Libia e contatta Seif al-Islam Gheddafi
Per la prima volta, gli ufficiali russi del GRU hanno legato con Seif-al-Islam Gheddafi e i suoi sostenitori in Libia, nel tentativo di esplorare una terza via escludendo sia il maresciallo Khalifa Haftar (Cirenaica) che il presidente Fayaz Al -Serradj (Tripolitania).
Questa iniziativa russa presa dopo le consultazioni con l’Algeria mira a sondare la popolarità del clan Gheddafi e la loro capacità di federare le potenti tribù libiche, veri detentori del potere informale in Libia. La terza via si sbarazzerebbe del voluminoso maresciallo Haftar e in particolare dei suoi pericolosi sostenitori egiziani, sauditi, emirati e francesi mentre neutralizzava la Turchia e il governo di Fayaz Al-Serradj a Tripoli.
La situazione rimane esplosiva attorno a Sirte, l’antica roccaforte di Gheddafi, dove le fregate della marina turca iniziano a schierarsi al largo. L’Egitto del maresciallo Abdelfettah al-Sisi ha iniziato a mobilitarsi e armare con fondi degli Emirati le tribù libiche più potenti della Cirenaica, in particolare l’Abidat e quelle con ramificazioni nell’Egitto occidentale. Il vero problema nel conflitto libico è la stretta sugli idrocarburi e le risorse idriche.
Il maresciallo Khalifa Haftar è scomparso dall’opinione pubblica dall’avvicinamento delle forze governative di Tripoli e delle forze turche vicino a Sirte e Al-Jufra. Rapporti non confermati della paura di Haftar di un’operazione di decapitazione turca con un attacco di droni o un’operazione speciale.
In tutti i casi, i paesi che sostengono Haftar faranno di tutto per evitare uno scenario del genere, mentre la Turchia non intende lasciare andare la presa sul territorio o piuttosto una straordinaria opportunità storica di diventare un potere interpretando il ruolo dell’ala armata dell’amministrazione Trump facendo avanzare le proprie priorità strategiche neo-ottomane.
Fonte: Strategika 51
Traduzione: Luciano Lago
Teoclimeno
Mentre l’Italia sta a guardare…Eppure quanto accade in Libia dovrebbe riguardaci e molto.
Eugenio Orso
Spero che l’Egitto si metta in moto e infligga una pesante sconfitta alle bestie turche filo-atlantiste, in modo che non mettano le mani sull’intera Libia.
Cari saluti
Carlo Degliantoni
Anche in questo caso molto dipenderà dal nostro amato Zar (che Dio lo protegga sempre)
Eugenio Orso
Sarebbe utile, in effetti, una saldatura militare fra la Santa Russia e l’Egitto, che consenta l’umiliazione della nato e, come effetto collaterale positivo, il collasso dell’infame turchia.
La sconfitta della nato è importante, a partire dalla terra libica o da altrove, perché è quella la vera base, armata, del potere oppressivo dell’élite finanz-globalista-giudaica.
Cadrebbero, poi, come birilli l’unione europoide/eurolager, l’entità sionista isaraele e la sconcia tirannia saudita ….
Cari saluti.