L’ex ministro della Difesa dell’Ucraina parla di cancellare Donetsk e Lugansk dalla faccia della terra .
L’ex ministro della difesa ucraino: riconquistare il Donbass significherebbe cancellarlo dalla faccia della terra
L’ex ministro della Difesa dell’Ucraina Kuzmuk ha detto che l’esercito ucraino ha abbastanza forza per entrare nel confine con la Russia, ma per questo sarà necessario “spazzare via” le città del Donbass. Kuzmuk ha rilaciato queste dichiarazioni in onda sul canale ZIK.
Allo stesso tempo, Kuzmut ha confermato che i militari della Repubblica Ucraina hanno notevolmente rafforzato il loro esercito nel corso degli anni. “Quando diciamo che in tre anni abbiamo avuto l’opportunità di ricostruire il nostro esercito, ed abbiamo anche dato loro la possibilità di recuperare, rafforzare e ripristinare l’ordine, tra l’altro loro hanno adesso una buona disciplina, non ci sono tribunali e sentenze, tutto è deciso dalla legge del tempo di guerra”.
Tuttavia, ha proseguito Kuzmuk,” l’esercito ucraino è ancora in grado di raggiungere il confine con la Russia. Abbiamo il potenziale, ma questo comporta spazzare vias Donetsk, Lugansk, Gorlovka e tutte le altre città dalla faccia della terra; ci sono civili lì, questa è la nostra popolazione e non se ne andranno mai, perché non si arrenderanno “- ha dichiarato l’ex capo del ministero della Difesa. ” Per loro, la popolazione civile è uno scudo umano. Immagina come sia possibile assalire Donetsk – è impossibile, posso perfino sviluppare e giustificare un piano in studio di smobilitazione per il Donbass , ma per gli stessi motivi non si può fare “, ha detto Kuzmuk.

Ministro ucraino
Ricordiamo che politici ucraini e militari fanno regolarmente dichiarazioni categoriche sul ritorno del Donbass all’Ucraina. Ad aprile, il segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa, Turchynov, ha dichiarato che l’esercito ucraino in Transcarpazia dovrebbe spostarsi a est “metro per metro, chilometro per chilometro”. Alla fine del dicembre 2016, Turchinov aveva dichiarato che Kiev era pronta per “la pulizia (etnica) dei territori occupati”. A ottobre, il nazista Yarosh aveva dichiarato che Kiev avrebbe riacquistato il controllo del Donbass il 20 aprile 2018, per il compleanno di Hitler. A giugno Jarosh ha annunciato la preparazione di una “imminente operazione militare” nel Donbass. Pochi giorni prima, il deputato ucraino Tymchuk ha dichiarato che l’APO era pronta a sgomberare il Donbass in 5-6 giorni e raggiungere il confine russo.
Nota: Chissà se le autorità della UE, che stanno attualmente fornendo al Goveno ucraino un programma di finanziamemti e di aiuti, prendono nota di queste dichiarazioni degli esponenti dell’Establishment di Kiev.
Il programma del Governo di Kiev è ormai molto chiaro: riprendere la guerra anche per distrarre l’opinione pubblica dai gravissimi problemi di dissesto economico che il paese sta attraversando e per questo sono ” in trepidante attesa” delle nuove armi letali che il Governo di Washington e la NATO hanno promesso di consegnare a Kiev.
Il prossimo futuro in Europa non promette niente di buono nonostante il refrain propagandistico degli esponenti della UE che continuano a sostenere che “la UE ha garantito 70 anni di pace all’Europa”. Evidente che Ucraina ed ex Yugoslavia, per gli oligarchi della UE, sono state cancellate entrambe dalla carta geografica europea.
Fonte: Fort Russ
Traduzione e nota: Luciano Lago