“Leggi razziali” contro gli iraniani in Italia


Dal 5 Novembre 2019, le sanzioni approvate dagli Stati Uniti contro l’Iran, che tra l’altro sono illegali e contro gli accordi presi con gli stessi Usa nel luglio del 2015, hanno imposto una triste vita quotidiana ai cittadini iraniani in Italia, paese che si era sempre contraddistinto per la sua equidistanza nelle crisi mediorientali e la sua amicizia nei confronti dell’Iran.

Fabrizio lavora nell’amministrazione di una delle banche di Roma, e spiega che nella loro banca hanno assunto un impiegato iraniano, ma è paradossale il fatto che sono riusciti ad assumerlo, ma non riescono ad aprirgli un conto, solo perchè di nazionalità iraniana.

Le silenziose leggi razziali vanno oltre: molti iraniani che già hanno un conto, sono stati contattati e a loro la banca ha comunicato di voler chiudere il conto. Ancora una volta, l’unico motivo è la nazionalità. E’ accaduto a Hamed, che vive e lavora da tanti anni in Italia.

La persecuzione passa anche attraverso la stessa parola Iran; chi per qualsiasi ragione scriva nella causale di un bonifico bancario la parola Iran, Persia, Teheran, Isfahan ecc…crea subito il blocco del versamento; i soldi si bloccano e sono problemi per chi ha ricevuto i soldi e chi li ha mandati. E’ successo a Maryam, che aveva ricevuto dei soldi da un amico, che gli aveva rimborsato un prestito fattole durante un viaggio in Iran. A Maryam hanno fatto il quinto grado, ha dovuto portare in banca i documenti del suo permesso di soggiorno, rispondere addirittura ad un “interrogatorio”.

Insomma, in questi giorni si parla tanto di “leggi razziali”, di quanto fossero brutte, di quanto alcuni abbiano sbagliato in quegli anni in Italia e altrove in Europa; oggi la silenziosa persecuzione contro un intero popolo, solo per via della sua nazionalità, non pare tanto diversa.

Gli iraniani in Italia hanno sempre fatto parte di un’èlite, composta soprattutto da medici, ingegneri, accademici e scrittori e sono stimati intorno alle 15 mila persone. Trattarli in questa maniera non pare giusto; non solo perche’ discriminare delle persone, solo per la loro nazionalita’, e’ disumano.

Soprattutto perchè sono illegali le sanzioni che attualmente colpiscono il Paese; questa volta, non si può recriminare nulla nemmeno al governo di Teheran, che ha stretto un patto, lo ha rispettato e continua a rispettarlo ed in cambio avrebbe dovuto avere la fine delle sanzioni. (Fonte: Pars Today)

Nota:

Articolo 3 -Costituzione italiana: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali………”

Sembra evidente che sottoporre i cittadini di un altro paese sovrano, come la Repubblica Iraniana, ad una palese discriminazione nei propri diritti risulta una violazione di una norma costituzionale. Coloro che subiscono tale discriminazione hanno diritto ad adire un qualsiasi Tribunale, con l’assistenza di un legale, e richiedere la rimozione di regolamenti amministrativi che sono pregiudizievoli dei diritti delle persone.

12 thoughts on ““Leggi razziali” contro gli iraniani in Italia

  1. I tempi sono maturi per l’Italia di sganciarsi irrevocabilmente da questa dittatura infame e tornare a essere un paese libero e stringere legami più forti con la Russia che é l’unica a garantirci democrazia e ripresa economica di cui abbiamo bisogno, quello che accade nel nostro paese ai cittadini stranieri é ignobile, degno del più spietato gangsterismo.

  2. Ho molti conoscenti persiani, gente educata, tranquilla, colta, le cronache non hanno mai parlato di mafie iraniane e di altre schifezze,abbiamo da apprendere e dovremmo escluderli…la mafia nigeriana è più nelle nostre corde, noi amiamo la mafia

  3. E’ successo anche a mia sorella . Le è stato bloccato un bonifico a mio favore perché nella causale aveva scritto ” biglietto aereo per Iran che io avevo anticipato,: Dopo una settimana la banca l’ha contattata chiedendole per quale scopo andava in Iran, con quale compagnia aerea e con chi, Perché il bonifico partisse ha dovuto praticamente cambiare la causale .. Siamo all’assurdo. In Iran o Persia come amano chiamarla gli iraniani io ci son stato due volte e sto già programmando il terzo viaggio a cui seguiranno altri perché raramente ho visto un paese di tale bellezza e con una popolazione di così rara cordialità e cosi fiera del suo passato.

  4. Ciao Tutti
    Sono una ragazza Iraniana, Vivo in Italia da 10 anni e tante volte mi hanno trattato particolarmente male per la mia Nazionalità. Ho versato in banca Intesa 10000 Euro e subito sono stata chiamata e interrogata, mi chiamavano dalla banca 2/3 volte al mese e dovevo presentarmi la a spiegare tutta la faccenda dal capo a diverse persone e alla fine la direttrice della filiale viale Monza a Milano, mi ha detto, sei sotto nei nostri occhi, In lista nera e sotto controllo per riciclare i soldi….. Erano i soldi che ho portato dall’Iran e non potevo fare altro per via dell’imbrago!
    Tra miei amici che sono le persone benestante, ci sono ancora tanti che non sono riusciti a prendere la Carta di Credito!! Gli fanno capire che dovrebbero essere grati già per avere un conto e non devono chiedere altro….

  5. Sono Masoud. (Cittadino Italiano con origini persiane) Vivo in Italia da 42 anni mi sono laureato in Italia specializzato e sposato con una ragazza Italiana e ho figli all’ultimo anno di ingegneria Mi hanno costretto a chiudere il conto corrente attivo da oltre 40 anni preso la Banca intesa dicendo che gli dispiace sono disposizione da rispettare della banca intesa. Dal mio conto non ho fatto nessun bonifico e nessun movimento irregolare

  6. Cari tutti, ho scoperto ora questo casino. Abbiamo una studente che è appena arrivata dall’Iran e voleva aprire un conto corrente per poter essere pagata e non può. A questo punto che può fare?
    Sapete mica se le restrizioni si allargano alle cassette di sicurezza a questo punto?
    Questa gente deve vivere in qualche maniera sanzioni o non sanzioni. Cavolo che paese.

  7. Soprattutto tutti paese nella europei stati zitti che governo iraniano in più 1000 persone loro Ucciso Per uno settimana nessuno parlato da questo comportamento dittatura governo islamico per motivo soldi petrolio e gas Nostro parse irano quasi 24/000/ 000/000/000 dolori Rimasto in banca mondo dopo sanzione solo funzione in europei fanno rompere palle per iraniani vivono in europei
    Mi dai fastidio anche governo europei non capiscono come bisogno comprate con noi

  8. Discriminazione razziale
    Vivo a Milano da 15 anni dove mi sono laureata e lavoro dal 2007 sempre regolare con tutto. Ora ricevo una lettera dalla ingdirect per chiudere conto, il motivo non lo possono dire. Per due anni hanno continuato a dire a tutti gli iraniani che come il contratto vi possiamo chiudere il conto quando vogliamo , ma il 26/01/2020 in filiale di milano cordusio un loro operatore ha detto per il motivi politici e solo perche siete iraniani. Bene ci stanno trattando come gli ebrei nei anni 40. Se stiamo zitti fra può ci licenziano pure dal nostro lavoro visto che in italia non conta neanche avere la doppia cittadinanza , dove ti accolgono cm cittadino italiano ti fanno giurare ti regalano la bandiera italiana MA dopo vale nulla .
    P.S. la cosa interessante che al chiusura del conto devi firmare un foglio dove dichiari che stai chiudendo conto con la tua volontà

    1. Ciao, tu sei italiano e tua moglie iraniana e vi hanno chiuso il conto coattivamente? Che banca? Pensavo di suggerirlo come escamotage ad una coppia di amici (sono avvocato) ma a quanto pare non funzionerebbe… fammi sapere. Eleonora

  9. Ho un’amica che mi chiede informazioni, Lei è in Equador per lavoro del marito italiano, non ha ancora cittadinanza ma vive in italia da 10 anni, la stanno pressando (la banca) perché poiché ritira in dollari all’estero (normale in sud america) e le chiedono di firmare un modulo per la chiusura. Lei si sta rifiutando. Ma ho letto che stanno chiudendo i conti correnti COATTIVAMENTE…. giusto? Immagino a breve lo facciano anche a Lei. Qualcuno ha sentito l’ambasciata o un avvocato? Che si può fare?

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