La trappola della guerra senza fine si ritorce contro l’Egemone USA

di Luciano Lago
Le previsioni fatte all’inizio del conflitto in Ucraina di una possibile sconfitta della Russia ed un isolamento di questo paese a livello internazionale, a seguito della furiosa campagna di sanzioni, sono state totalmente ribaltate dai fatti.
Alcuni analisti occidentali avevano pronosticato che l’offensiva russa in Ucraina, attuata da Putin nel Febbraio del 2022, poteva essere cosiderata una trappola in cui era caduto Putin che rappresentava una grande opportunità per gli Stati Uniti di perseguire i loro obiettivi di unificare l’Occidente in un unico fronte antirusso, creare un cuneo tra Germania e Russia, indebolire l’Europa e renderla dipendente dagli USA, mentre l’obiettivo principale era quello di logorare la Russia con una guerra a lungo termine, unificando l’Occidente sotto la tutela statunitense.
Nonostante che i primi obiettivi (quelli dell’Europa) siano stati effettivamente raggiunti, a distanza di quasi un anno dall’inizio del conflitto sembra evidente il fallimento di quello che era l’obiettivo grosso del piano USA, il logoramento della Russia ed il suo isolamento internazionale.
Inaspettatamente il vero beneficiario della strategia USA sembra essere la Cina, visto che le azioni dell’Amministrazione Biden hanno dato a Pechino una leadership indiscussa nel sud del mondo e nelle economie emergenti.
Il rovescio della medaglia della strategia USA
Il potere economico del blocco occidentale guidato dagli Stati Uniti è stato minato dalle sue stesse decisioni bellicose nel decretare frettolosamente una serie di sanzioni contro la Russia per punirla per la sua invasione dell’Ucraina.
Alla crisi ucraina, istigata dagli USA fin dal 2014 con il “golpe di Maidan”, attraverso cui l’Occidente intendeva neutralizzare Putin, si è avuta la risposta dell’arroccamento cinese, anch’esso annunciato prima dell’invasione, come “amicizia senza limiti”, ma che l’arroganza dell’Occidente aveva sottovalutato.
Non c’è dubbio che la leadership guerrafondaia di Joe Biden e del suo staff di neocon abbia trascinato l’Occidente in una delle peggiori crisi globali degli ultimi decenni.

Dopo aver stanziato oltre 100 miliardi di dollari per gli ucraini per farli suicidare in una guerra con la Russia, e dopo aver lasciato l’Europa in balia delle conseguenze delle sanzioni, il governo degli Stati Uniti, già da aprile 2022 si è mosso rapidamente nella regione asiatica per diffondere minacce, presagire catastrofi e cercare di demonizzare il suo insopprimibile rivale, la Cina.
A coronamento delle avventure della sua politica estera nella prima metà dell’anno 2022, ospite del XIV Summit delle Americhe, che sarebbe stato il più importante incontro emisferico, nel nuovo ordine che sembrava voler imporre al mondo, con la guida degli Stati Uniti, questo si è rivelato un fiasco totale.
Come conseguenza della cattiva leadership della principale potenza occidentale, nel suo delirio di onnipotenza, il mondo è stato trascinato in una crisi che ha sconvolto l’economia globale, mettendo in difficoltà non solo i suoi partner, ma soprattutto i paesi più poveri e le economie più fragili che devono sopportare a stento l’impatto della crisi.

Il trio Austin, Zelensky, Blonken


Tuttavia la diplomazia di pressioni e ricatti fatta da Washington non è riuscita nè a piegare nè a convincere i grandi paesi emergenti del mondo a posizionarsi al seguito della politica USA di sanzioni alla Russia e di allineamento con il blocco occidentale. Al contrario la reazione di grandi paesi, come l’India, l’Indonesia, l’Argentina, il Brasile, il Sud Africa, l’Algeria ed una miriade di paesi africani e asiatici, è stata quella di integrarsi con il nuovo blocco dei BRICS e allontanarsi dalla dipendenza dell’Occidente.
Così avviene uno spostamento sulla mappa internazionale di tredici Stati che, allettati dai vantaggi economici (energia a buon mercato e finanziamenti per le infrastrutture) si allineano fino ad entrare nel BRICS, che sta diventando il G20 delle “maggioranze”, blocco politico ed economico che si oppone all’ordine mondiale guidato dagli Stati Uniti, fatto questo che rende ancora più evidente il fallimento della strategia anticinese e antirussa di Washington.

Permane il ricorso alla guerra continua
Tutti coloro che hanno tentato di interporsi come mediatori nel conflitto, dalla Turchia di Erdogan, a Israele e, non da utimo, dallo stesso Papa Francesco e che hanno richiesto un accordo il prima possibile, sfidando i governanti europei succubi di Washington, hanno visto vanificare i loro sforzi per la ostinata volontà di Washington e di Londra di sabotare apertamente ogni tentativo di negoziato. Valgono a conferma di questo le testimonianze del premier israeliano Bennet e del turco Erdogan.
Al contrario i leader della UE annunciano che la guerra in Ucraina potrebbe durare anni e proclamano la necessità di sconfiggere la Russia sul campo di battaglia dell’Ucraina.
Con un’etica distorta dagli interessi della potenza egemone, i media occidentali hanno contribuito all’instaurazione di un pensiero unico e di una guerra prolungata senza fornire informazioni obiettive che contribuissero a una comprensione delle ragioni del conflitto e delle sue possibili soluzioni.
La massiccia disinformazione e la ostinata negazione della realtà, accompagnata ad una campagna di demonizzazione della Russia e della sua leadership, hanno contribuito a sospingere il conflitto in un tunnel senza uscita che non sia quella di un conflitto mondiale e nucleare.
Con le dichiarazioni della Merkel circa l’inganno voluto dei famosi accordi di Minsk, creati solo per prendere tempo e consentire alla NATO di armare l’Ucraina, si sono azzerate le possibilità di nuovi negoziati, vista la malafede ed il cinismo dei negoziatori occidentali rivelatisi falsi ed inaffidabili.
Gli occidentali e gli ucraini sono stati molto forti – e lo sono tuttora – nel campo dell’informazione. Mediante le grandi centrali dei media pilotate dagli anglo USA sono riusciti a manipolare l’opinione pubblica nella campagna di odio antirusso, inclusa la Hitlerizzazione di Putin, del capovolgimento dei fatti, attribuendo tutte le efferatezze alle forze russe e occultando le azioni criminali delle forze ucraine con i bombardamenti sulla popolazione civile del Donbass e la presa degli ostaggi civili come scudi umani.
La propaganda occidentale ci ha immerso in immagini di una sola parte, spesso falsate e distorte. I russi, sorprendentemente, sono rimasti del tutto assenti in quest’area, nonostante ci si potesse aspettare una loro controffensiva propagandistica, ma le fonti russe sono state censurate dai solerti funzionari della UE per rimanere arbitri della unica fonte di informazioni a senso unico.
I media occidentali hanno pubblicato reportage ucraini, pensati per dare un nuovo impulso alla consegna di armi della Nato. Tutto quello che accade sul campo non corrisponde alle dichiarazioni pubbliche dei referenti delle grandi catene dei media.
Tuttavia questo gioco di distorsione della realtà, a cui i maggiori media occidentali hanno partecipato e trasmesso in gran numero ogni giorno, ha cominciato ad avere un effetto opposto sulla popolazione.
In Europa cresce il sospetto sul discorso dei media e dei governi egemonici sulla guerra e sulle sue conseguenze nel deterioramento delle condizioni di vita e nell’aumento dell’inflazione.
Qusto malcontento è testimoniato dagli scioperi avvenuti a Londra, a Bruxelles, a Berlino e Parigi e dal crescendo delle manifestazioni di protesta che avvengono nei vari paesi europei.
Si accresce la consapevolezza che la vera trappola è quella in cui è caduta l’Europa nella sua insensata subordianzione alle direttive ed agli interessi degli Stati Uniti, con i governi europei incapaci di dire no al padrone d’oltre Atlantico che sta depredando il vecchio continente delle sue risorse per farle confluire nel mercato americano.

Si profila quindi un nuovo teatrale fallimento per gli Stati Uniti nel non aver previsto le conseguenze della politica aggressiva e tracotante che sta determinando effetti opposti a quelli pianificati, con rischio del definitivo crollo della propria leadership, in cui viene inevitabilmente trascinata l’Europa, screditata agli occhi del resto del mondo. Quel resto del mondo che oggi è alla ricerca di un nuovo ordine mondiale che rifugga dal neocolonialismo e dalle pretese di dominio e di ingerenza del vecchio egemone americano.

12 thoughts on “La trappola della guerra senza fine si ritorce contro l’Egemone USA

  1. Benissimo Luciano Lago … Perfetta descrizione della situazione ….
    La domanda successiva è : che fare, oltre la denuncia e la controinformazione, preziosissima e indispensabile, per dare una “spintarella” agli eventi …. cioè al crollo del sistema liberista-globalista che ci sta uccidendo ?
    Che si può fare, senza proporre subito il “martirio” individuale o milizie popolari armate (su cui sarei d’accordissimo) ?
    Lanciare una campagna di boicottaggio dei media di regime … cosa che molti “amici” del sito già praticano …
    Organizzare sottoscrizioni a favore dei popoli distrutti dall’imperialismo USA-NATO, quali Siria, Yemen, Palestina ecc.
    Manifestazioni tipo quella di Verona di qualche giorno fa …
    Incontri culturali per diffondere la conoscenza dei paesi resistenti, dall’Iran, a Cuba, dal Venezuela alla Corea del Nord ecc …
    E, lo dico a tutti i sostenitori di questo sito, chi più ne ha più ne metta, ogni suggerimento e proposta può essere utile …
    la creatività popolare non conosce limiti, era una delle caratteristiche italiche, qualcosa deve pur essere sopravvissuto …

    1. Grazie per l’apprezzamento.
      Secondo me intanto occorre darsi da fare ognuno nel suo piccolo, ad esempio partecipando alle varie manifestazioni contro la Guerra e contro la NATO che vengono indette da varie organizzazioni. Creare un forte movimento di opinione pubblica. Solo nell’ultima settimana ce ne sono state a Verona ed a Parma. A Marzo ne sono previste altre, come per l’11 marzo a Modena e in altre date a Roma.
      Oltre a questo occorre dare appoggio e visibilità a coloro che si attivano contro le sciagurate politiche di questo governo e della UE. Ciascuno può dare il suo contributo in varie forme anche sui luoghi di lavoro come nelle scuole e all’Università. Poi potranno seguire altre forme di resistenza, come i portuali di Genova, Trieste ed altri porti che si sono rifiutati di caricare le armi.

      Saluti

      Luciano Lago

  2. La forza degli USA :armi,dollaro e propaganda. Tantissimi scribacchini e trombettieri televisivi,anche allocati presso riservati club anglosassoni, sono incaricati di fare il lavaggio del cervello ai popoli europei , incuranti del loro- dei popoli- immiserimento. Infatti gli americani,oberati dal debito e ormai invisi a gran parte del mondo, hanno pochi avanzi da destinare ai servi europei.

  3. Devono affondare da soli per tutto quello che hanno fatto alle societa’ di tutri i tempi e con loro quei monarchi inglesi che hanno depredato la terra e i popoli … il mondo stara’ molto meglio dopo di loro…Dio lo voglia

  4. bisogna dare un taglio a questa operazione speciale ed eliminare il problema. ora utopia. uk , gb assiste , forma ed istruisce la ukro nazione banderista , ergo di fatto Putin deve dichiarare guerra all’impero britannico dei culacchioni e dei negreieri.

    1. Se ci va bene, l’intera Ucraina occidentale sarà ridotta ad un campo di patate, se ci va male saremo arrostiti in 5 minuti

  5. Per come si muove la faccenda è chiaro che che i satanisti vogliono una guerra sanguinosa per distruggere la popolazione. Principalmente europea, di razza bianca e preferibilmente composta in primis dai residui del Cristianesimo. Pertanto l’Europa sarà il campo di battaglia, tutta l’europa. L’agenda 2030 parole chiaro : prevedono una prima tranche di quattro miliardi di esseri umani in meno per quella data. Quindi dopo quella bianca, si occuperanno delle altre. Hanno già previsto che i migliori sudditi del nuovo regime di controllo globale, apparterranno all’etnia giapponese e cinese, abituati ad obbedire senza eccepire da secoli. Il loro numero è previsto a meno di un miliardo ( la fonte è sempre agenda 2030 ). C’è un roseo futuro in attesa.

  6. Questo sito e pochi altri valorosi analizzano e danno conto della realtà senza odio , astio e partigianeria sguaiata e volgare , sia detto : sii detto pure che dinanzi alla corazzata del web gestito dalla ue/Wef/Oms/Nato è difficile districarsi recuperare informazioni non tossiche quali quelle distillate dalle centrali della disinformazione Ue : stiam parlando di google , yahoo , microsoft news etc per citare casi conclamati di balle per poi aggiungere lo stato dell’arte della Disinfo di sky h24 news e Tgcom dove si registra da un anno un vergognoso ribaltamento dei ruoli. Per loro è facile sono proprietari dei mezzi di produzione , mettono i soliti stagisti a cottimo e via la ruota continua. dinanzi a questa routine nefanda e nefasta è chiaro che uno si forma un’idea tossica dellla verità in essere ed in fieri.

  7. Secondo me il sistema che tutti possono applicare è il boicottaggio . Cioè non sintonizzarsi sui canali TV dei padroni del vapore (mediaset, Rai,ecc.ecc) in modo da far calare l’audience e con questa la pubblicità i cui introiti consentono la loro esistenza. Poi non comperare i loro giornali in modo da accrescere il loro deficit. Tanto le notizie che divulgano sono false e propagadistiche. Oltre a ciò partecipare alle varie manifestazioni di protesta in modo da creare una notevole massa critica che non potranno oscurare o ignorare.

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