La strategia della Elite dominante a Washington per portare Trump ad un conflitto con la Russia
di Luciano Lago
Ci sono forti dubbi e varie ipotesi che circolano fra alcuni analisti, circa quali siano le reali intenzioni della Elite di potere a Washington nei prossimi passi di politica estera decisi da Trump sui teatri di guerra in Siria ed in Ucraina.
Di sicuro il Presidente Donald Trump si trova sotto ricatto da parte del gruppo dominante dei Neocons che sono indirettamente collegati con la campagna di delegittimazione del neo presidente che viene condotta a tutti i livelli dal sistema mediatico e dalle ONG (persino da Hollywood) che mobilitano le piazze con svariate manifestazioni anti-Trump.
Trump al momento sembra deciso a lottare e tenere duro ma la pressione si fa sempre più forte ed il gruppo dei neocons sembra che gli stia preparando qualche trappola sul teatro di guerra più delicato e complesso: in Siria.
Il tentavivo di creare il fatto compiuto, la provocazione che avrebbe potuto portare alla scintilla del conflitto diretto con la Russia, c’era già stato durante l’Amministrazione Obama ed avvenne precisamente 17 Settembre del 2016, quando l’aviazione USA e quella della coalizione alleata effettuò il bombardamento delle postazioni dell’Esercito siriano a Deir el Zor nella zona centrale della Siria, con un bilancio di 62 vittime ed un centinaio di feriti fra i reparti dell’Esercito siriano. Il bombardamento aveva permesso l’avanzata delle forze dell’ISIS che palesemente l’aviazione USA stava favorendo (come poi ammesso dallo stesso John Kerry).
Dalla ricostruzione degli eventi, oggi possiamo essere sicuri (ed i russi lo sanno) che quello non fu un “errore” come da giustificazione fornita dal Comando USA ma una azione voluta ed ordinata dal Pentagono per forzare la mano ad Obama e creare la scintilla del confronto diretto con la Russia. In sostanza si trattava del frutto di una lotta interna fra gruppo dei neocons ed il Pentagono, alle spalle di Barack Obama e di John Kerry che in quel momento non avevano interesse a provocare una reazione russa. Vedi: L’attaco USA a Deir Ezzor non è stato un errore
Fino ad oggi non si è saputo se, fra i reparti a Deir el Zor ci fossero militari russi (sarebbe stato facilmente possibile) e questa sarebbe stata a tutti gli effetti una azione di guerra contro le forze russe in Siria, schierate a difesa del Governo di Damasco.
Risulta ormai chiaro a tutti gli osservatori che, di fatto, le forze della coalizione USA svolgevano il ruolo di facilitatori dell’ISIS e degli altri gruppi terroristi come Al Nusra (quest’ultimo sostenuto ed armato direttamente dagli USA), con l’obiettivo di rovesciare il Governo di Damasco e procedere ad uno smembramento del paese arabo, importante per la sua posizione strategica, per le risorse di gas e petrolio scoperte di recente davanti alle sue coste. Il piano era chiaro e il Comando USA si muoveva in questa direzione fino all’arrivo delle forze russe che hanno “messo allo scoperto” il doppio gioco di Washington e fatto fallire i suoi piani.
Nelle prossime settimane, una volta che l’Amministrazione Trump decida come muoversi ed uscire dall’ambiguità, ordinando l’arrivo di nuove truppe USA sul terreno in Siria, non invitate dal Governo di Damasco e quindi illegali secondo la legge internazionale, ufficialmente per concquistare la roccafore dell’ISIS a Raqqa e per puntellare le truppe dell’Esercito siriano Libero, una formazione appoggiata dagli USA, sostenute anche dall’Esercito Turco, si vedrà come intende muoversi il nuovo comando USA.
In quel contesto, mentre le forze russe e siriane hanno ripreso il controllo della città di Palmira e Deir el Zor, le forze USA potrebbero decidere di muoversi con l’appoggio aereo e tentare una sortita contro le postazioni siriane-russe nella zona settentrionale della Siria per spianare la potenziale zona di occupazione, altrimenti denominata “zona di sicurezza”.
I russi non accetteranno mai di ritirarsi dalla Siria e rinunciare alle loro basi ed alle enormi risorse investite per mantenere la loro stretta alleanza con Damasco e sostenere l’integrità del paese. Ne sono la prova le installazioni missilistiche create di recente (documentate dai satelliti spia USA) nel paese che lasciano indicare la possibilità che Mosca voglia utilizzare la Siria anche come trampolino avanzato sul Mediterraneo per i suoi missili balistici di medio raggio puntati conto le basi Anglo-USA nel Mediterraneo. Questo senza contare le forze aeronavali schiarate a Latiaka ed a Hmeimim, già dichiarata base permanente da Mosca.
Risulta quindi chiaro che un attacco contro le forze russe-siriane in Siria scatenerebbe la reazione russa ad ampio raggio ed il conseguente conflitto nucleare in un momento in cui Mosca si sente assediata dalla dislocazione delle truppe NATO presso i suoi confini.
In questo scenario si è inserita anche Israele che, mediante l’incontro di Trump con Netanyahu, ha sicuramente fornito a Trump l’urgenza di muovere le pedine contro l’Iran e di conseguenza di intervenire in Siria contro la presenza delle forze iraniane ed Hezbollah che sono vicine ai confini di Israele e che Tel Aviv considera una “minaccia alla sua sicurezza”.
Nel contesto attuale non è possibile nè realistica una qualsiasi pressione su Putin per convincere la Russia a staccarsi dall’alleanza con l’Iran e tanto meno ad abbandonare il sostegno alla Siria di Bashar al-Asad dove in questo momento è vincente.
Da qui l’idea nefasta dei neocons di creare una provocazione bellica per mettere con le spalle al muro Trump e la sua pretesa di normalizzare i rapporti con la Russia. Questa provocazione potrebbe concretizzarsi nel teatro siriano con un improvviso bombardamento missilistico ed aereo contro il quartier generale delle forze dell’Esercito siriano. Una azione di forza che scatenerebbe immediatamente la reazione russa che dispone delle rampe dei missili SS 300 ed SS 400 oltre ad alcune postazioni di missili SS-21 Tochka, missili tattici muniti di testata convenzionale che sono stati di recente inviati al porto di Tartous.
In questa ipotesi, possiamo essere sicuri che, dalle basi russe in Siria e nel Caucaso, come dalle unità navali nel Mediterraneo e nel Mar Caspio partirebbe una risposta bellica distruttiva da parte dei russi che andrebbe sicuramente a colpire le basi USA in Medio Oriente, le unità della VI flotta e le forze USA dislocate in Siria. nel giro di pochi minuti si avrebbe una mobilitazione delle forze nucleari russe e statunitensi da una parte e dall’altra dell’Atlantico con lo scoppio di una Terza Guerra Mondiale combattuta con armi termonucleari.
La domanda d’obbligo è quella se i personaggi dell’Elite di Washington siano consapevoli di quale sarebbe il risultato di un conflitto nucleare che non avrebbe vincitori ma causerebbe la distruzione totale di buona parte del pianeta e ricaduta radiottiva generale su tutte le regioni incluse quelle degli Stati Uniti. Alcuni sostengono che, nella mente distorta di questi signori (criminali), vi sia la convenzione di riuscire a dare il primo colpo (“first strike”) sulle difese russe che lascerebbe indenni per un 80% quelle USA. Da qui la convinzione di una mossa azzardata per arrivare ad un “redee rationem” con Mosca prima che diventi impraticabile un conflitto. Tutti gli specialisti militari dissentono da questa tesi che oltre tutto non tiene conto dell’elemento della triade, quello dei sottomarini nucleari che, da soli, sarebbero sufficienti a distruggere oltre la metà degli obiettivi militari e industriali negli USA.
Nel frattempo, nel clima di mobilitazione generale causato dalle manovre della NATO ai confini russi, le più massicce mai effettuate dalla Seconda Guerra Mondiale, circolano voci accreditate da fonti informate secondo cui il presidente Vlady Putin avrebbe già ordinato l’evacuazione del Cremlino, in vista di un conflitto, e lo spostamento dei comandi strategici in altra postazione, probabilmente in appositi rifugi bunker fra i monti Urali.
Putin sembra che abbia “mangiato la foglia” e stia preparando le sue difese, come si preparano i russi che sono già entrati in un clima di pre guerra.
Gli europei invece, ignari, continuano con i loro spensierati balli, le loro partite di calcio, ed i loro trastulli pensando che niente accadrà sul fronte orientale.
Fonti: South Front
L’ultima parte, quella della spensieratezza, mi fa ribollire il sangue. Come i pesci ignari di stare per essere pescati.
Ma i pesci sono incoscienti e irrazionali.
Gli uomini invece sono dotati della facoltà di intendere, volere e comprendere, aggiungo io
Quindi, quando scoppierà la guerra, nessun rimpianto per costoro perché non sono scusabili. Giacché per colpa loro e della loro inerzia moriranno anche i coscienti e consapevoli.
Posso comprendere l’apatia e l’indifferenza nei giovani, intenti a divertirsi tra discoteche e locali notturni (ma anche in questo caso fino ad un certo punto, io ad esempio ho 24 anni, mi documento su tutto e sono in questa sede apposta, e i miei coetanei li schiaccerei come mosche in argomenti come questi, lo dico non per superbia ma per fatti, so cosa pensano e dove arrivano, e vi dico che c’è da mettersi le mani ai capelli), ma gli adulti, i cui padri sono cresciti nel dopoguerra, che hanno il senso del dovere, dei sacrifici, che hanno cavalcato l’onda dei gloriosi anni del 68-69′, quando erano studenti anche loro, che hanno lottato per la parità tra operai e impiegati, per la riduzione del l. settimanale?
Dove sono tutti costoro?
Ahinoi, ci dobbiamo rassegnare
@Alessandro
Si ripete il modello orchestrina del Titanic, che continuava a suonare come nulla fosse, mentre la scura e gelida acqua iniziava a invadere i locali. Ma è normale; decenni passati a rimuovere il senso cosciente della vita e la vivacità intellettuale producono anche di peggio; nessuno disprezza il sano aspetto ludico, soprattutto se rigenerante della psiche e della mente, ma questa indifferenza è piena conseguenza di quanto descriveva Pascal in merito all’incosciente e fatuo “divertissement”, che è poi un modo superficiale di porsi nei confronti dell’esistere: più che svago è stordimento, come la grappa che circolava in trincea prima d’un assalto. E dobbiamo al grande Maresciallo Jean Lannes, che più volte dimostrò un coraggio fisico eccezionale in battaglia, le parole per cui in guerra “On étourdit les hommes pour mieux les mener à la mort” (Si stordiscono gli uomini per meglio condurli alla morte): in bocca a un valoroso suonano ancor più veritiere.
Consolati comunque, sebbene relativamente; l’età non conta per essere o meno stupidi (e c’è una splendida canzone di Brassens che lo ripete). E a detta pure di molti che lo hanno vissuto, nemmeno il 68′ è stato poi così glorioso: per molti versi ha dato la stura al porre le basi di questo liberismo sfrenato e senza orizzonti; molti dei protagonisti di quell’epoca se ne stanno ora, con le chiappe foderate, a indirizzare tronfiamente verso il disastro collettivo.
Ma anche all’inizio della Grande Guerra la spavalda convinzione collettiva era quella di sbaragliare il nemico in breve tempo; gli orrori prolungati della trincea furono uno shock tremendo, morale oltre che fisico, che si cercò di nascondere e negare, finché si poté, in tutti i modi (e nonostante tutto si giunse alla Seconda…)
Gli uomini non imparano nulla, se non individualmente (non è il menare un solipsistico orgoglio il motivo per non farsi irreggimentare, ma quello di aver maggiori possibilità di apprendere: certo sempre con molto disagio in più e la fatica di provare a far funzionare la propria testa); credono di fare gli ottimisti, ma restano stupidi (poiché, presi come pesci abbacinati tra ottimismo e pessimismo, tralasciano di riflettere sul mutevole realismo): pensano che il peggio, a cui non v’è mai limite, indietro mai non torni e dunque si adagiano su se stessi, placidi, entusiasti, incoscienti; lo stesso imperatore filosofo ebbe a scrivere: “Gli uomini non cambiano, per quanta pena tu ti dia”. Per come funzionano le masse, aveva piena ragione.
Ma non ti rassegnare mai al disperare di non poter apprendere qualcosa, fosse anche l’ultima cosa che riesci a fare.
Ls maggior parte della gente semplicemente non crede che ci sara’ una guerra
Ciao Citodacal, grazie per il commento.
Sono consapevole delle prospettive che il 68′ ha impresso ponendo le basi per l’attuale società, tuttavia mi piace porre l’attenzione sul fatto che allora ci si mobilitava. Oggi nulla, mentre vedo enormi file di uomini (e donne) di ogni età per l’ultimo smarthphone. Sono contrario ai disordini sociali con violenza, ma non alle proteste di massa. Mi piace rammentare in siffatto contesto che la disobbedienza civile è l’arma migliore senza spargimenti di sangue o molti spargimenti di sangue.
Certo, l’età non fa l’intelligenza, ma teoricamente i giovani dovrebbero essere più svegli nell’apprendimento, alleati anche i mezzi di informazione moderni, invece son del tutto appiattiti. Ciò che può essere d’ausilio è in realtà è utilizzato a fin di male
Bisognerebbe poi specificare che mentre i giovani son del tutto indifferenti, gli adulti rifiutano di porsi domande, dunque di comprendere. E qui si aprirebbe un altro capitolo.
Non voglio consolarmi, perché a questo punto l’unico conforto sarebbe sperare nella distruzione di 3/4 della collettività.
Grazie per i detti che hai riportato, ne terrò debito conto
Grazie a te. Lungi da me l’idea di voler in qualche modo annichilire la tua direzione (spero si sia capito) e la tua visione complessiva, che sostanzialmente condivido; men che meno il muovere critiche alla tua lucida e più che motivata esposizione. Gli è che ho visto troppa gente infiammarsi per grandi ideali e poi perdersi dietro ad opportunismi vari, oppure meschinerie, o banalità indecorose, oppure ancora accasciarsi storditi e sfiancati quando la visione non si realizzava, e nemmeno ripiegati davvero su se stessi, bensì afflosciati e vuoti (perché al fondo di sé esiste sempre una Luce; e la si trova sapendo come cercarla). Le polveri con cui prende fuoco la massa obbediscono a un diverso criterio da quello con cui si può dar fuoco alle proprie: laddove l’umidità di quelle può risultare esiziale all’accensione, nessuno può impedir d’accendere le proprie (“«Il saggio basta a se stesso.» Ma, o mio Lucilio, i più intendono male quest’espressione e tengono il saggio lontano da ogni attività, imprigionandolo entro la sua pelle. Bisogna dunque spiegare il significato e l’estensione di queste parole: Il saggio basta a se stesso per vivere felice, non per vivere. Per vivere, infatti, ha bisogno di molte cose; per la felicità solo di un animo retto, coraggioso e noncurante della sorte.” – Seneca, “Lettere a Lucilio”, IX).
Dice Hagakure : “Cadi sette volte e otto volte risorgi” (perché otto? una possibile risposta me la sono data, ma è troppo articolata per questa sede). Non è detto che si risorga sempre allo stesso modo e nello stesso “ambiente” psicologico e mentale precedente. Però è certo che, se vuoi davvero cercare qualcosa di reale, prima o dopo dentro di te la trovi, fossi pur l’ultima persona rimasta sulla Terra. In questo senso, se anche fossero sacrificati i 3/4 dell’umanità, rimane pur sempre 1/4 con cui provare a far qualcosa e non è detto che vada egualmente per il verso giusto, o quello auspicato. Intendo dire: se anche fossi la sola persona che ha compreso ed è intenzionata ad “essere”, questa è la sola cosa che non si perde mai. Ed è tra questo genere di individui che si può comunicare davvero come uomini, e non come manichini.
Dice un anonimo:
“Circondato da centomila nemici,
sarò schiacciato in quanto forma.
Ma l’Essere è, e mio rimane,
per quanto forte possa essere l’avversario.
Nessun nemico potrà mai penetrarlo.”
Ti auguro una buona serata.
“Cadi sette volte e otto volte risorgi”, se cado mi rialzo, Citodacal, perché risorgo?
Ciao Citodacal, a chi lo dici di gente che s’infiamma per ideali e poi si perde. Oggi nemmeno c’è l’ideale, quindi non si parte proprio, almeno chi ha l’ideale e poi si corrompe parte bene anche se finisce male. Hai ragione tu, esiste qualcosa o qualcuno che non si perde mai, e su questo dobbiamo sperare. Possiamo essere persino io o tu.
Mi piacciono molto i detti che hai riportato, un grazie davvero
Giorgio, non sia così letterale. Lo so che sa far meglio, ma finge di non saperlo fare.
Veramente speravo in un ampliamento ed approfondimento del concetto, pazienza!
Anche il 68 non e’ stato tanto glorioso. Andava bene la riduzione dell’orario settimanale ecc., ma poi c’e’ stato un certo degrado.
Avendolo vissuto, ahimè, ritengo il ’68 un’immane catzata che ha prodotto i risultati elencati da Piero, una cosa avvilente.
Hai capito tutto, come sempre… eh eh eh
Se fosse come dici oggi sarei io a governare, toh, non sono io, ma sempre quelli che governavano prima del’68, che si sono accorti che potevano portare tutto a loro favore, con appena un minimo di correzione qua e là.
I miei amici del ’68, o meglio, del ’77, oggi sono dirigenti di grandi gruppi, ma non dirigono con mente sessantottina ma come Marchionni della peggior specie, ma guarda! Solo gli idioti dicono di loro “questi sessantottini”… guarda cosa è la sinistra… mica dicono questi di sinistra non hanno più niente, kaputt, fine, the end, hanno fatto il salto.
Stessi ragionamenti che facevo pure io, sfiorato dagli eskimo e dalle assemblee e dai cineforum, stesse carriere ‘capitalistiche’ dei piu’ furbi eccetera.
Quello che non sappiamo è stato abilmente insabbiato fuori i libri di storia. Un grande bibliofilo, Il dottGAValli ha fatto uscire dalle sabbie mobili parecchie vecchie fonti sull’argomento. con mirabili sintesi.
Ci fu un questore, di cui non rammento il nome, che prima d’uno scontro di piazza disse ai suoi uomini: “Stiamo per prendere a manganellate la futura classe dirigente italiana”.
Lodevole, dati i tempi che viviamo. Quello che ci frega è ciò che ci danno, la non necessità di pensare, se dici che è poco!
Pensare dovrebbe essere un meccanismo automatico, a quanto pare non lo è, quando arrivi all’ultimo punto, quello del non ritorno, dici, non guardo, e chiudi gli occhi.
Mai come ora siamo stati vicini al baratro. Mi piacerebbe vedere i tiggì dare le notizie di cui qui si parla, per vedere cosa succede.
Già questo ci dice come siamo vicini al baratro, le tv non dicono niente “per evitare il panico sociale”, dicono loro, invece è per non svegliare le coscienze, che solo alla tv la siorra Maria e il sior Giovanni credono.
Quanti hanno un computer? Quanti vanno su siti alternativi anche solo per sentire un altra voce, un altra visione delle cose?
Sembra che l’essere umano abbia paura di sapere. Che sensazione sgradevole.
salve
l’unica realtà del 68 è questa: al popolo, quello operoso, lavoratore, onesto e integro sono stati “democraticizzati” tutti i vizi, le porcherie, le droghe e le perversioni
fino ad allora, erano esclusiva di nobili e alta borghesia.
Queste “conquiste”, sono entrate come un cavallo d Troia e hanno devastato tutto il resto …
Tornando in tema, Putin è uomo intelligente e pieno di buon senso, non farà mai la prima mossa ma, dall’altra parte ?
saluti
Piero e famiglia
Come il solito io ho il mio modo di vedere le cose, ed è questo, i nobili e l’alta borghesia si sono appropriati del ’68, (come del PCI, come di tutto, come sempre succede), e l’hanno trasformato a loro favore, qualunque cosa fai se la prendono e la gestiscono, in questo sono intelligenti. Ecco perché le cose buone non saranno mai buone, alla fine.
Se non estirpi il cancro quello si mangia tutto e muori, con i nobili e l’alta borghesia l’umanità è morta. 2+2=4 PUNTO.
Ieri pensavo, quelli che hanno bisogno dei poveri potessero sostituirli con robot, sarebbero felicissimi, ma fossi in loro starei molto attento, che i poveri, essendo umani, li puoi dominare, le macchine se vanno in avaria fanno cose strane, incontrollabili…
Ma se la Bibbia dice che vinceranno i buoni, che Stana sarà sconfitto, di che parliamo? E’ come mi dicessero tu morirai sotto la lava, e io mi faccio la casa sotto un vulcano, secondo te lo faccio per sfidare la sorte, o perché non credo a chi me lo ha detto?
E se fossi io in realtà quello che ha sparso la voce che morirò sotto la lava per potermi fare la casa, sapendo che tanto non è vero niente, ma risulto così intrepido, ottimista, ma soprattutto, mi sono fatto la casa?
Le ultime guerre non sono mai state combattute nel suolo yankee o nelle sue immediate vicinanze, ma sempre e solo in Europa e ciò sta a significare la cecità delle classi governanti relative. Con profonda frustrazione devo rilevare che gli errori del passato non hanno insegnato assolutamente nulla e quindi devo concludere che sia un progetto satanico in forza dell’assioma che: “Errare è umano, perseverare diabolico.”
Mi permetto di dissentire da questa ipotesi, a mio avviso gli usa stanno semplicemente cercando qualcosa che ripaghi il disimpegno della Russia su un’attacco all’Iran e forse alla Cina. Putin questo lo sa e resta a guardare, non teme di essere attaccato, farebbe troppo male agli yankee, ciò non significa che se avrà i suoi vantaggi farà il paladino di qualcuno, del resto nessuno lo ha fatto per lui. È il pezzo più importante della scacchiera e lo sanno tutti, questo è il nodo da sciogliere prima di mettere le mani sull’Iran tanto bramato dagli usa e da israele, il cui obiettivo successivo è la Cina, ma l’orso russo deve essere ricompensato con tanto miele.
La teoria della guerra nucleare limitata , la cosiddetta guerra di teatro, e’ per il momento rigettata dal cremlino che ha piu’ volte comunicato alla controparte americana l’intenzione di colpire direttamente il suolo americano in caso di conflitto. E’ evidente che il potere finanziario consoliderebbe il suo traballante potere in caso di una guerra devastante in Europa, cosi’ come e’ avvenuto nei precedenti conflitti ; le immani distruzioni lascerebbe intatto lo status quo ai vertici della piramide , mentre la base della stessa verrebbe riconfigurata includendo la Russia riottosa che priva della sua contiguita’ con l’Europa in macerie ,finirebbe per finire inglobata nel oceano di umanita’ asiatica. Trump e’ oggettivamente debole perche’ costretto a giocare alle regole stabilite dai padroni dei mezzi di informazione, che sono gli stessi che detengono il monopolio dell’emissione monetaria e la suprema autorita’ morale. Come si e’ arrivati a questo e’ ancora un oscuro enigma per le masse stordite da decenni di edonismo e indottrinate a falsi valori ecumenici , di cui il 68 fu un trampolino di lancio. Noi europei abbiamo spesso riso degli americani e della loro ignoranza, del loro credere al wrestling e ai falsi santoni dispensatori di “miracoli”, ma a passo spedito li abbiamo raggiunti, ed ora rivaleggiamo con loro in quanto a superficialita’ e piaggeria. Le masse amano intrupparsi ed assentire, ed a suonare il campanaccio sono quei poteri , non piu’ cosi’ occulti , che manipolano attraverso i media la percezione della realta’ da parte dei consumatori. Questo e’ cio’ che siamo : consumatori . Consumiamo oggetti,situazioni e anche sentimenti, viviamo una vita scandita al ritmo di pulsioni primitive e soddisfazioni empiriche e certificata da codici comportamentali preconfezionati dagli opinion leaders, spesso depravate celebrita’ o finti martiri. La Russia di Putin e’ fuori da questo jew world order, cosi’ come l’ Iran e la Siria, e ha intenzione di restarci. La guerra che questi “signori” vogliono provocareserve solo a cosolidare il loro potere sull’occidente che sta lentamente reagendo al loro dominio. Non voglio continuare oltre segnalando mali e medicine, ma mi limito sibillinamente. Chi e che cosa potrebbe sconfiggere le infezioni mortali se venissero messi fuorilegge gli antibiotici e proibito lo studio di Pasteur ? Se l’operato di persone o gruppi di multiple cittadinanze risulta nocivo per le comunita’ in cui agiscono, e’ criminale evidenziarlo ? Chi sono questi “signori” ,come Soros, o Shultz , o Spectre ,o Nuland,o Kagan e centinaia di altri, che cambiano cittadinanza a piacere e ovunque esercitano il proprio dominio ? cosa sono convinti di servire con le loro incessanti attivita’ ?
Stasera tutti i media, compreso il tiggì 1, diranno che gli USA &ALLEATI dichiarano pubblicamente che vogliono il controllo dell’intero pianeta, è per arrivare al raggiungimento di tale scopo che hanno messo in piedi tutte le organizzazioni terroristiche degli ultimi 150 anni, e che hanno circondato la Russia, e che cercano con continue provocazioni che la Russia muova per prima, perché gli USA sono il magazzino/laboratorio di una nuova razza OGM…
Quindi basta che la Russia non muova per prima, no? Vediamoli questi alieni per quello che veramente sono, giù la maschera…
Mostri, sono mostri. Sembrano storielle, purtroppo sono mostri per davvero…
I russi dovrebbero pretendere che in Siria siano presenti tv e giornalisti delle maggiori testate occidentali, con “moviole” che mostrino le armi che usano i “patrioti” dell’ISIS, e riprendano le forze “democratiche guidate dagli USA” nel pieno delle azioni di “protezione” dell’ISIS.
Se l’occidente si rifiuta di fare questo, sarà la dichiarazione ufficiale della loro complicità al complotto in atto per la conquista del pianeta da parte della solita cricca satanista con sede principale negli USA, e innumerevoli succursali sul pianeta.
Provate a dire a chi conoscete i fatti di cui qui si parla, vi guarderanno come foste dei matti. Non perché non ci credono, o ci credono, ma solo perché si rifiutano di sapere, proprio non vogliono sapere, per non dover pensare. Quando leggo le critiche al’68 mi scappa da ridere, quella era una generazione che pensava anche troppo… e infatti il potere se l’è presa, questi sono talmente insignificanti che nemmeno li considera, cagnolini idioti e fedeli, scodinzolanti, solo attenti se casca qualche osso dal tavolo del padrone.
Euforici di droghe alcol e sesso, per non andare troppo dentro se stessi e il mondo in cui vivono. La paura fa 90.
Provate a dire a chi conoscete i fatti di cui qui si parla, vi guarderanno come foste dei matti. Non perché non ci credono, o ci credono, ma solo perché si rifiutano di sapere, proprio non vogliono sapere, per non dover pensare. Quando leggo le critiche al’68 mi scappa da ridere, quella era una generazione che pensava anche troppo… e infatti il potere se l’è presa, questi sono talmente insignificanti che nemmeno li considera, cagnolini idioti e fedeli, scodinzolanti, solo attenti se casca qualche osso dal tavolo del padrone.
Euforici di droghe alcol e sesso, per non andare troppo dentro se stessi e il mondo in cui vivono. La paura fa 90.
Ciao Tania, è questo il problema.
Non solo rifiutano di sapere, proprio non ci credono, entrambe le cose.
Confermo che si viene presi per pazzi, se va male pure per arroganti e superbi, sapientoni, tanta è l’aria di perbenismo e conformismo.
È un atteggiamento che a me fa ribrezzo e collera.
Avranno amara sorpresa, tutti quanti, come meritano
L’uomo è folle! Parla di guerre, guerre nucleari, come parlasse dell’ultimo film visto la sera prima. Tutte queste bombe che ogni giorno esplodono a destra e a manca, cosa emettono nell’aria? Quante specie animali si estinguono sotto questo continuo incessante bombardamento? Qui si parla di una partita a scacchi che non è una robbetta su un tavolo, poi ci si alza e si torna a casa, qui si parla di città che saranno rase al suolo, di opere d’arte perse, la nostra storia sparirà! Bastaaaaaa. Quelli che dicono che le guerre sono indispensabili mettiamoli al ROGO! Ma come si permettono di coinvolgere tutti nelle loro privatissime paturnie? si curino il cervello , sono PAZZI! O si sparino un colpo, e si tolgano di mezzo, che non se ne può più di feccia simile!
E’ semplice. Basta che tutti si sottomettano completamente all’elite globalista-americana e non ci sara’ nessuna guerra.
Purtroppo sarà egualmente guerra, in un modo o nell’altro. Perché il solo modo per tenere sottomessi i popoli è quello di provocare costantemente una conflittualità. Non s’è mai visto un popolo vivere in pace ed equilibrio, se sottomesso. Comunque l’insoddisfazione cova sotto la cenere. Quindi la sottomissione significa vivere in un costante stato conflittuale, pertanto di guerra, che si esplica o nel subire o nel ribellarsi, prima o poi. La strategia sottile è quella di stordire l’essere umano per renderlo inagibile al pieno uso dell’intelletto (sia la razionalità, che l’intuito d’ordine superiore, ovvero ciò che Aristotele definisce “intelletto agente” e l’induismo “buddhi”), nella errata convinzione che un certo tipo di coercizione, abile quanto invisibile, riesca a deprivarlo del bene più prezioso definitivamente, rendendolo inabile ad azione e reazione, se non quelle indotte e controllate in modo esogeno (azione e reazione partono correttamente dal pensiero e dalla riflessione profonda – e nel caso più elevato, da sospensione trascendentale del pensiero –: se si offuscano ambedue il comportamento umano si uniformerà meccanicamente alla consuetudine indotta nella massa – ed ecco perché è sempre importante essere “critici”, ovvero esercitare lo spirito di discernimento, nei confronti anzitutto di se stessi: ma siccome è scomodo, ben pochi intendono farlo).
Il tentativo di soppressione di cui poc’anzi potrebbe funzionare se fosse stato l’uomo a creare se stesso; ma poiché non stanno così le cose – e l’uomo non conosce mai completamente se stesso fino in fondo, almeno finché non si pone seriamente il problema di come farlo – ne risulta l’impossibilità di comprimere fino all’estinzione ciò che è l’Origine dell’intero universo, presente anche nell’uomo medesimo. Non si può comprimere definitivamente, fino a soffocarlo, il Principio della vita: prima o dopo qualcosa si risveglia poiché, come suggeriva qualcuno, non puoi “impacchettare l’acqua” o “legare il vento” (“Spiritus ubi vult spirat et vocem eius audis sed non scis unde veniat et quo vadat sic est omnis qui natus est ex Spiritu”, Gv, 3:8).
Probabilmente alcuni Paesi del Mediterraneo, per esempio la Grecia, quando faranno accordi con la Russia, modificando la loro strategia in politica estera, provocheranno un duro colpo psicologico all’Elite Occidentale, e la loro risposta contro la Russia verrà depotenziata dalla Storia. Tutto dipende dalla Grecia e da altri Paesi del Mediterraneo. Questione di mesi o di anni.
Sembra che riusciranno a scatenare l’ecatombe nucleare …
Le élite seguiranno lo spettacolo, relativamente al sicuro, dai loro rifugi nelle isole neozelandesi che hanno comprato.
Non credo che Trump abbia la stoffa per opporsi, ma , soprattutto, non credo che il suo gruppetto di potere, ampiamente infiltrato e in via di “decapitazione”, abbia qualche possibilità di opporsi.
Spero solo che le legioni di idioti sinistroidi lobotomizzati, neoliberisti e neolibertari, e i loro capi, che bruceranno come tutti nel fuoco nucleare, soffrano almeno quanto noi, se non di più.
Cari saluti