La strategia del naufragio programmato con affogamento incluso

di Luciano Lago
L’ultimo naufragio di un barcone davanti alle coste libiche con i suoi 117 morti di avanti ieri non è stata una disgrazia ed una “sfortunata coincidenza” come i media vorrebbero far credere.
I morti affogati non ci sarebbero stati, se la presenza delle ONG non avesse incentivato le partenze dando l’illusione ai migranti di un facile trasbordo e di un rapido traghettamento verso l’Italia, come era prassi consolidata durante la gestione migratoria dei governi Renzi e Gentiloni.
Per gli scafisti e le ONG collegate, si tratta di far funzionare una legge di mercato, quella di incentivare la domanda di migrazione per incrementare il drammatico ma profittevole business delle migrazioni. Questo business è ormai ben conosciuto da tutti, ma gli opinionisti della sinistra globalista ben si guardano dal condannarlo, preferendo molto più semplicemente cercare capri espiatori altrove, a cui affibbiare l’etichetta di “razzisti”. Bisogna accogliere, dicono, sempre e comunque per poi integrare e sviluppare quel modello di una società aperta e multiculturale che è agognato e indicato da tutti loro come una oasi di pace e felicità.
Lo dice l’ONU, lo sostiene il FMI, ce lo indica anche il Papa Bergoglio e lo caldeggia scopertamente anche George Soros, perchè non credergli?
Gli sciacalli del mare sono sempre in allerta e inviano i loro mezzi navali al largo della costa libica ma bene in vista affinchè i migranti, che aspirano ad imbarcarsi, scorgano le navi all’orizzonte e si sentano invogliati ad imbarcarsi, favorendo il business degli scafisti: tu paghi, io ti faccio imbarcare, viaggi sicuro, in Italia ti aspettano.
In un sistema capitalistico basato sulle leggi del mercato, la propaganda per l’imbarco e l’incentivo sono fondamentali e non è escluso che sia applicato in questo periodo un pacchetto promozione: viaggiate in tre, due adulti e un bambino, paghi due. All’arrivo ti aspettano e ti danno vitto alloggio e assistenza gratuita per tre mesi, all inclusive. i sembra poco? Come non approfittare.
Visto il momento di crisi e di calo delle partenze, si opera con una tale politica d’incentivi, che sospinge ed incoraggia l’emigrazione verso l’Europa e l’Italia in particolare: avviene come se qualcuno avesse drogato il mercato con incentivi molto favorevoli . Senza contare che, oltre a questa politica d’incentivi, vi è quella data dal fatto che, in Italia, una joint-venture Partito-Chiesa-ONG, una riedizione del vecchio “compromesso storico”, lucra su questo fenomeno e sulle persone per dar loro un’accoglienza che viene comunque remunerata.
I margini di finanziamento pubblico si sono ultimamente ristretti per effetto dei decreti di Salvini ma sono presenti altre organizzazioni della rete di favoreggiatori che si sostituiscono nel finanziamento delle strutture di accoglienza. La finanza internazionale già da tempo ha fiutato il business e ci è saltata dentro con tutte le sue risorse: finanziamenti alle famiglie di chi parte (microcredito), finanziamento alle organizzazioni del trasporto migranti in Africa, finanziamento agli scafisti per acquistare le nuove imbarcazioni. E’ intervenuta persino la Cina ad offrire scafi ultra leggeri con costi ridotti e durata garantita.
Cose risapute ed accertate dalle indagini svolte da organizzazioni serie come i servizi di intelligence dell’Austria e di altri paesi ma mai messi in luce e pubblicati dai media del sistema pro migrazione. Lo stesso sistema di media che pubblica incessantemente gli appelli della Boldrini, le incitazioni della Bonino, i sermoni dei Papa Bergoglio nella preziosa opera di convincimento dell’accoglienza senza limiti.
Tanto meno vengono pubblicati gli appelli di vescovi africani che incitano i propri connazionali a non partire e ad impegnarsi per lavorare nei propri paesi oltre all’allarme per la fuga delle risorse umane migliori, quelle dei giovani africani, che vengono sottratte ai paesi d’origine per cercare un destino di marginalità in Europa.
Il mercato ha le sue leggi inesorabili e non contempla diritti ma soltanto merci da usare e gettare (in mare), quale che siano gli esiti delle operazioni promozionali.
Chi si oppone alle leggi di questo mercato viene indicato come un bieco razzista, un reazionario o un fascista e deve essere tacciato a dito, condannato ed emarginato.
Il grande programma della sostituzione di popoli è stato lanciato da tempo e non potrà essere fermato da un Salvini qualsiasi.
Facile prevedere che ci saranno altri naufragi ed altri affogamenti per indurre commozione nell’opinione pubblica e costringere il Ministero dell’Interno ad aprire i porti e le frontiere: “ce lo chiede l’Europa, l’ONU e il Vaticano”.
Come è possibile che la gente non lo capisce.Sono anni che lo dico; però, il pazzo sono io. Mah!!!!!
Finirà questa sostituzione di massa? o dobbiamo aspettare un conflitto mondiale?
Quanti ne devono crepare affinché cessi questo commercio abusivo e criminale di persone?
Quanti ne devono rimpatriare in massa?
La gran parte degli europei, politici delinquenti esclusi, non li vuole.
Allora, quanti ne devono annegare?
100 al giorno per tre mesi?
1000 al giorno per un mese?
Mi chiedo spesso cosa penseranno (e cosa scriveranno) tra un migliaio di anni, di noi, popoli di idioti europei, le future generazioni.
Mi rispondo da solo:
propbabilmente la oscureranno, per la troppa vergogna di appartenere alla stessa specie umana.
Soros e chi é dietro di lui, ( U.S.A ) complice anche l’ONU, hanno un agenda da rispettare, 200 milioni di immigrati per destabilizzare e islamizzare l’ europa entro il 2050 e distruggere la cultura europea civile e religiosa, al suo posto verrà istituita la sharia, 200 milioni di immigrati prevalentemente maschi stupreranno tutte la donne europee per instaurare la loro razza e religione, e prevarranno per numero e maggioranza su qualsiasi governo europeo o nazionale. Se é questo che vogliamo, continuiamo a fare i buonisti e predicare l’accoglienza come molti politici su libro paga di Soros, se non lo vogliamo allora dobbiamo combattere, perché il silenzio vuol dire assenzo ovvero che sei d’accordo e sarà la nostra fine di popolo compresi figli, figlie e nipoti.
Se io vado a scalare una montagna, precipito e muoio, la colpa e mia o di quelli che ci abitano, parimenti per gli invasori sono loro che scelgono di imbarcarsi volontariamente o no e quindi il rischio é a loro carico, e poi perché dovremmo imbastardire la popolazione consentendo un invasione par al 50% della popolazione locale, da chi vuole questo é criminale, da chi subisce senza ribellarsi é follia ! Se non li fermiamo loro non si fermeranno devono portare avanti l’invasione ad ogni costo.
io so che nelle Sicilie non si fermano e tanto mi basta. Per pochi che la pensano come noi (io lo avevo capito già nel 1990 dai primi arrivi, quando Martelli e Pillitteri chiamavano Fascisti coloro che vi si opponevano e contestualmente avevo cominciato ad agire, poi mi hanno rinchiuso) tantissimi altri (per lo più in Piemonte) sono democratici quindi per le società capitaliste multinazionali. Se si svuota lì vorrà dire che a suo tempo ci andrò io, non mi rimane altro da fare. Cosa c’è da fare più qui se non al mare 6 mesi all’anno (finchè dura) anche se fra migliaia di regole tecniche imposte dalla milizia che reprimono tutto e tutti avvelenando la vita. Calati e lascia passare il vento. Una cosa è certa: da me non hanno niente. Non opero per questo stato di cose, non collaboro, fortunatamente posso farlo. Chi si alza presto al mattino nella sua condizione di costritto sociale (lavoratore) è solo uno che se lo prende in culo dal mattino alla sera. Quando si stancherà evidentemente i giudei hanno già i sostituti (?) Però sarà un casino, spero in quel tempo di essere già lontano…(e come godrò a vedere piangere tutti quelli che vanno a votare … FI, PD…)
c’è un’essere dentro di me che mi chiede di farlo felice e io gli ubbidirò
le palandrane gialle in Francia ? Ma perché, sono contro i negri ? No, sono insieme
è finita, F I N I T A