La Russia non “scherza” più con l’Occidente: si prepara alla guerra

di Luciano Lago

L’impressione che si ricava dagli ultimi avvenimenti, in particolare dall’episodio accaduto nelle acque del Mar Nero fra le navi ucraine e quelle russe, è quella di un clima decisamente mutato nelle relazioni fra Russia e Occidente (USA-NATO-UE) e diventato di aperta ostilità e predisposizione al conflitto, costi quello che costi.

Questa impressione si deduce anche dai mutati atteggiamente dei massimi responsabili dei settori militari della Russia e, in particolare, dalle dure dichiarazioni del Ministro della Difesa, Sergej Shoigu, come da quelle del capo di Stato Maggiore Generale, Valery Gerasimov, che di fatto hanno oscurato lo stesso presidente Vladimir Putin che non è apparso sulla scena ed è rimasto in silenzio per circa tre giorni, dopo l’incidente nel Mar Nero.

Quando Putin è apparso ed ha fatto le sue dichiarazioni, gli osservatori hanno notato che, per la prima volta, Putin ha abbandonato i toni concilianti e di comprensione ed ha assunto una postura più dura e decisa: C’è stata un’“invasione”, ha detto Putin a una conferenza a Mosca, delle “acque territoriali russe”. Questa è stata ideata dal presidente ucraino Petro Poroshenko per aumentare le sue prospettive elettorali presidenziali per le elezioni interne e “per vendere sentimenti anti-russi” agli Stati Uniti e all’Unione Europea. Alla fine Putin ha concluso le sue dichiarazioni con una battuta sarcastica: “Se [gli ucraini] vogliono bambini per colazione, probabilmente li avranno”.

Il senso è quello di dire, qualunque cosa accada, per l’Occidente il colpevole è sempre la Russia, questo il caso dell’Ucraina, uno stato fallito in mano ad una junta neonazista che ha adottato lo stato di emergenza e che per la UE e gli USA ha sempre ragione. Il doppio standard di giudizio dell’Occidente si applica in questa crisi con il silenzio della UE e di Washington quando gli ucraini avevano sequestrato le navi da pesca russe nel mar di Azov, così come con l’assenso a tutte le provocazioni dell’Esercito ucraino fatte in violazione degli acccordi di Minsk. Non contano per l’Occidente le aperte incitazioni di autorità politiche ucraine a minare e far saltare il ponte realizzato in Crimea.

La Russia ha il diritto di difendersi e lo farà abbandonando la predisposizione alla diplomazia e al ricorso al diritto internazionale, sistemi che, con l’America di Trump, non contano nulla, vista la sua condotta volta a stracciare qualsiasi trattato già sottoscritto ed a calpestare ogni interesse altrui nel principio sbandierato del primatismo americano (“America the First”).

In Occidente prevale comunque l’isteria anti russa con la punta massima del Regno Unito che è arrivato ad affermare che la Russia è “una minaccia peggiore dell’ISIS“. Cosa si può rispondere ad affermazioni di questo tipo se non con la legge della forza.
Il dialogo con l’Ucraina e con l’Occidente ormai è chiuso. Avete voluto un clima di preguerra con gli schieramenti di truppe, di basi Nato e di missili sotto le frontiere russe, con la ulteriore provocazione di voler portare una flotta Nato nelle acque del mar di Azov, sembrano dire i responsabili russi. Bene adesso avrete quello che avete cercato fino ad oggi.

Aerei radar russi in Siria

Sembra ormai finito il tempo degli avvertimenti, dell’avviso di “gravi conseguenze”, delle “linee rosse” da non attraversare, la forza dei fatti si impone e la Russia ha fatto sapere con chiarezza che aprirà il fuoco su chiunque si avvicini al territorio russo con intenti ostili, che siano navi, aerei o truppe, della NATO o dell’Ucriana o di altri paesi.. C’è un importante corollario: la parte russa si riserva il diritto di decidere unilateralmente quale sia l’intento ostile. L’avviso è stato dato in forma inequivocabile dal Ministero della Difesa, dalla Guardia di Frontiera del Servizio Federale di Sicurezza (FSB); in breve, lo “Stavka”. Finito il tempo delle parole inizia quello del fuoco.

Gli osservatori notano che lo stesso Putin sembra sovrastato dalla volontà dei militari di rispondere colpo su colpo senza possibilità di manifestare l’abituale riluttanza ad agire, mascherandosi dietro intimazioni, diritto internazionale, trattative diplomatiche e negoziali.

Era già accaduto anche in Siria, quando l’aviazione israeliana aveva abbattuto l’aereo russo con 14 militari a bordo, vennero allora chiusi gli accordi di coesistenza con Israele e decisa la predisposizione di un sistema missilistico difesa antiaerea per blindare il cielo della Siria ed impedire i raid aerei delle forze israeliane. Probabile che anche allora, di fronte alla perdita di vite russe, siano stati i miltari a forzare le decisioni. Non si può trascurare l’avvertimento dato, in quella occasione, dal generale russo, Leonid Ivashov, il quale aveva invitato Mosca a colpire ed abbattere qualsiasi jet da combattimento israeliano

Missili russi su basi mobili

che violi lo spazio aereo siriano.
“Mosca dovrebbe espellere l’ambasciatore israeliano in Russia e abbattere gli aerei da combattimento israeliani in caso che questi entrino nello spazio aereo siriano”, aveva detto in quei giorni, Leonid Ivashov, il presidente dell’Accademia delle questioni geopolitiche della Russia.

Sembra chiaro che l’ala militare più dura, quella che ha fino ad oggi ha rimproverato a Putin una eccessiva accondiscendenza con l’Occidente e con Israele, abbia alla fine preso il sopravvento, forzando Putin a prendere decisoni drastiche di far entrare in azione le forze armate in risposta alle tante provocazioni subite dagli USA e da Israele. Si ricordano bene le provocazione con gli attacchi con il gas inscenati in Siria per giustificare una aggressione miltare contro le forze siriane, si rimprovera a Putin di non aver reagito in quella occasione e di aver lasciato troppo spazio alle forze della coalizione USA, le stesse che oggi ne approfittano per costituire basi illegali in Siria, da dove continuano ad armare e addestrare gruppi terroristi che inevitabilnmete rivolgeranno le armi contro le forze siriane e russe in Siria.
Un totale disprezzo degli interessi e della sicurezza della Russia.

Finalmente la Russia sembra aver capito la reale natura di Washington e del gruppo di potere dei neocon che dirige la politica USA e ne decide le azioni. Sembra ormai chiaro che questi vogliono lo scontro con la Russia e magari il suo lento logoramento in conflitti regionali. Soltanto la regola della forza può far capire alla dirigenza di Washington che le conseguenze della politica bellicistica possono andare oltre i loro obiettivi e diventare un boomerang per l’America. Il messaggio bisogna farlo arrivare ai responsabili del mastodontico apparato militare/industriale USA che necessita di nuove guerre per alimentarsi.

I colpi sparati dalle navi dalle navi del FSB russo contro le imbarcazioni ucraine hanno un significato anche simbolico e dimostrano che si è rotto l’incantesimo del dialogo e della diplomazia, l’orso russo è uscito dal letargo e torna a far sentire il suo ruggito.
L’Occidente non può più pensare di calpestare gli interessi della Russia e rimanere impunito. Fine dei giochi.

9 thoughts on “La Russia non “scherza” più con l’Occidente: si prepara alla guerra

  1. Finalmente commento per la prima volta dopo un bel po’ di tempo che non l’ho fatto in questa oasi di verità in mezzo al mainstream malato.
    Luciano Lago ha fatto un’altra delle sue eccellenti analisi. Il mio parere è che la questione del mare di Azov e del sequestro delle navi ucraine sarà una delle tante scaramucce come quelle del passato e del futuro. Si vuole testare qualcosa, forse la psicologia degli strateghi russi, o del popolo medesimo nei confronti del governo russo, Ma.è la situazione complessiva che va valutata,
    Continuo a pensare che la guerra sia inevitabile. Entro 5-10 anni, a medio-termine, salvo incidenti militari.
    Da cattolico, mi pare (le profezie sono volutamente velate) che lo scenario profetico preveda una situazione di rivoluzioni/guerre civili in Europa ove la Russia ne approfitterà per una guerra preventiva e attaccherà a sorpresa,
    Queste rivoluzioni dovrebbero iniziare da Francia, Gran Bretagna, Italia.
    Badate che gli ingredienti ci sono tutti: 1) Gran Bretagna con BREXIT 2) Francia, guardate quante ne stanno facendo a Macron, Parigi semi-devastata, 3) Italia, clima di odio razziale, in buona fede o cattiva fede, a mio parere sollevato da Salvini, che è al governo esattamente perchè visto come l’uomo forte che ha trovato il capro espiatorio per una popolazione senza lavoro, senza futuro, senza speranza. Non dò giudizi politici, esprimo solo quello che vedo.
    Quando inizieranno quelle rivoluzioni/guerre civili la Russia, preparatasi psicologicamente e militarmente, come vediamo già oggi, alla guerra, attaccherà a sorpresa (al suo fianco la Cina), quindi la guerra mondiale ventura non sarà una guerra diretta tra superpotenza, ma sarà indiretta e concausata da situazioni di disordini interne in Europa.
    In fondo, quale momento migliore per attaccare un nemico che ti ha predisposto psicologicamente alla lotta ed è pure già ferito?
    Alessandro

  2. Una brutta storia! Mi spiace che anche i ns governanti che abbiamo votato e a cui abbiamo dato fiducia e mandato non sembrano scomporsi di questa brutta piega degli avvenimenti e seguono la corrente dei guerrafondai. Io, noi del popolo pacifista che apprezziamo le meraviglie del Creato, incluso l’uomo, cosa possiamo fare contro questi poteri malvagi oltre a pregare?

    1. E secondo te che dovremmo fare?Che centrino noi? Perché i nostri figli devono pagare in prima persona solo perché siamo italiani e perché i nostri politici sono allegati alla America.mi sembra ingiusto ,e mi sento impotente ,a sapere che dobbiamo pagare un bollettino di guerra di cui non abbiamo colpa, sarebbe stato meglio per tutti noi allearci alla Russia,in quanto si può dire di essere cugini, che diventare il giardino dell America

  3. Alessandro confonde bene il clima da odio “razziale”con il clima da odio antifascista, molto più netto e reale…Inoltre non mi risulta che nel cattolicesimo esistano profezie di rivoluzioni europee che favoriscono l’arrivo della Russia che invade ! Semmai esiste una profezia in cui in Francia si cercherà un re che sarà aiutato dalla Russia per ricostruire un tessuto sociale europeo degradato; questo sì, ma sempre da prendere con le pinze dato che il Mandante delle profezie, può modificare queste e gli avvenimenti come Lui vuole.
    Riguardo all’articolo, pienamente condivisibile data la situazione ormai chiara del subordine europeo ai Serpenti Uniti.

  4. La Russia non deve farsi scrupoli di sferrare il primo colpo, che dovrà essere efficiente e decisivo, quelli contro cui si trova a combattere sono gangster in doppio petto senza religione ne morale alcuna, quindi niente scrupoli, e poi va ricordato che buona parte delle guerre sono orchestrate da una mente residente in mediterraneo con la complicità di U.S, G.B

  5. Non ci sarà nessuna Guerra da nessuna parte del mondo semplicemente perché la gente ignorante non esiste più nei paesi normali e intendo normali i paesi dove non ci sono musulmani. La gente oggi è connessa conosce i suoi diritti e non ha nessuna impronta ideologica ergo non è più tanto stupida da prendere un fucile e andare a sparare all’aria. Se una guerra di coglioni come in medio oriente non si può più fare risulta ovvio che non si può nemmeno fare una guerra tra stati armato di atomica….. Sarebbe la fine del mondo e checché se ne dica un altro mondo non c’è nell’universo conosciuto

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