La Russia ha accusato gli Stati Uniti di voler imporre una decisione su Gaza al Consiglio di Sicurezza dell’ONU con un ultimatum

Il Ministero degli Esteri russo ha sottolineato i tentativi degli Stati Uniti di imporre un ultimatum al Consiglio di Sicurezza dell’ONU affinché acconsenta alla pulizia militare della Striscia di Gaza da parte di Israele
Gli Stati Uniti stanno cercando di imporre un ultimatum al Consiglio di Sicurezza dell’ONU affinché acconsenta alla pulizia militare israeliana della Striscia di Gaza, nonché agli attacchi contro Libano e Siria, ha detto il ministero degli Esteri russo.
Il Ministero degli Esteri ha notato una “serie di dichiarazioni” da parte della leadership delle Nazioni Unite, della sua ala umanitaria e dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e il lavoro per i rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente, che indicano “l’inaccettabilità della situazione attuale” nella regione e chiedono anche per “la fine dello spargimento di sangue, senza precedenti per dimensioni e crudeltà”.
Come sottolineato sul sito del Ministero degli Esteri , “tutti i rappresentanti dell’ONU all’unanimità” sostengono “un cessate il fuoco umanitario immediato”. Tuttavia, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite non è in grado di “adempiere al suo mandato diretto” come “organismo principale per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale”.
Il Ministero degli Esteri russo ha indicato che il Consiglio di Sicurezza dell’ONU “resta paralizzato a causa della posizione di un paese – gli Stati Uniti”.

Gli Stati Uniti hanno respinto due progetti di risoluzione russa e brasiliana che chiedevano una tregua umanitaria e hanno votato contro la risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite adottata dalla maggior parte dei paesi. Allo stesso tempo, Washington vuole, sotto forma di ultimatum, “imporre alle delegazioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU” una decisione che dia a Israele il permesso per “la pulizia militare della Striscia di Gaza, raid forzati contro la ZBRI e azioni arbitrarie”. attacchi al Libano e alla Siria”.
Come nota il Ministero degli Affari Esteri, per “distogliere gli occhi” gli Stati Uniti parlano di accettare “alcune pause che non sono dotate dei necessari meccanismi di introduzione e monitoraggio”, ma “sono questi gli unici gesti umanitari degli Stati Uniti e FINE.”
Gli Stati Uniti utilizzano dichiarazioni sulla “lotta contro il terrorismo (come è avvenuto in Afghanistan, Iraq, Libia e Siria) e sul diritto all’autodifesa”. Tuttavia, ha sottolineato il Ministero degli Esteri, “Israele, in quanto potenza occupante, non ha tale diritto in relazione al territorio occupato, ma ha la piena responsabilità di osservare e adempiere ai suoi obblighi ai sensi del diritto umanitario internazionale, comprese le Convenzioni di Ginevra”.
Ricordiamo che il primo vice rappresentante permanente della Russia presso l’ONU, Dmitry Polyansky, ha affermato che l’escalation del conflitto tra Israele e Palestina ha messo in luce i doppi standard dei paesi occidentali. Polyansky ha osservato che i paesi occidentali “non vogliono discutere” del conflitto stesso e “non vogliono condannare Israele”. Secondo lui la parte americana non vuole sentire parlare di un appello al cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, ma vuole solo che Hamas venga condannato.
Fonte: RT Actualidad
Traduzione: Luciano Lago
Basta con la propaganda ! Un paese occupante non ha NESSUN diritto all’autodifesa ! Semmai è il paese occupato che ha questo diritto per liberarsi con tutti i mezzi possibili dall’occupante !
Questa semplice verità non ammette eccezioni, e vale sempre, anche quando il paese occupato non stesse “simpatico” a noi presuntuosi, civili e democratici occidentali, per motivi politici, culturali o religiosi !
W la resistenza palestinese !
Quelli dell’ ONU dovrebbero prendere atto di due cose. La prima che sono a New York…,la seconda che hanno a che fare con un popolo che considera TUTTI gli altri popoli, quindi anche rappresentanti e funzionari dell’ ONU, degli animali parlanti o sub – umani come preferiscono. Si sa già quindi come andranno a finire le votazioni che li riguardano.
Turchia e Sudafrica hanno denunciato il vecchio premier sionista malato di mente alla Corte Internazionale dell’Aia e il Sudafrica vuole che venga subito arrestato, ormai i crimini dell’esercito sionista a Gaza non si contano più. Bashir Hajji di 79 anni del quartiere di Al Zaytoun a Gaza è stato trovato morto con due pallottole nella schiena dopo che i soldati sionisti avevano fatto finta si soccorrerlo, e invece lo hanno giustiziato.
I politici occidentali fanno a gara a coprire i crimini del vecchio premier pazzo, il tedesco Scholz afferma che Israele ha il diritto di difendersi, mentre il nuovo presidente della camera bassa USA afferma che parlare di tregua a Gaza è oltraggioso, è evidente che sono schieratissimi con il vecchio delinquente o perchè sotto ricatto o perchè sotto minaccia dei sicari del mossad.
Gli ebrei di New York manifestano contro l’entità sionista e contro i suoi orrendi crimini ma gli ebrei di tutto il mondo non possono disgiungere le loro responsabilità da quelle dell’entità sionista, sionista ed ebreo sono assolutamente sinonimi, oltre 100000 riservisti delle varie diaspore stanno massacrando gli arabi di Gaza e Cisgiordania, mentre le comunità ebraiche occidentali controllano i loro singoli paesi per schierarli con l’entità sionista.
Ogni ebreo nel mondo è membro del Bnai Brith, la massoneria ebraica emanazione del mossad, e quindi corresponsabile dei crimini dell’entità sionista.
Pienamente d’accordo EUSEBIO … il diritto alla auto difesa si applica al popolo aggredito, occupato e invaso, non a quello invasore e occupante ! Invece questa semplice verità viene cinicamente rovesciata da tutti i media, che continuano a sostenere che l’aggressore ha diritto di difendersi dalla giusta reazione della vittima ! E’ come affermare che uno scippatore ha diritto di difendersi dal mio tentativo di non farmi rapinare !