La mano di Washington nel Tentativo di “rivoluzione colorata” a Hong Kong

di Stephen Lendman (*)

Il Giornale The People’s Daily, organo ufficiale della Cina ha indicato con poche parole, scrivendo: “Non c’è dubbio che il (regime di Trump) abbia la mano in quello che sta succedendo a Hong Kong.”

Lo stesso giornale ha “segnalato il sostegno degli USA ai manifestanti nella” città, a quello che è in corso da mesi, ovvero un tentativo subdolo di destabilizzare il paese in un momento di guerra commerciale istigata dal regime di Trump – che ha iniziato a minare lo sviluppo industriale, economico e tecnologico della Cina.

Il Global Times cinese ha chiesto: “Si sta verificando una rivoluzione del colore a Hong Kong? Pensiamo di sì … (i rivoltosi coinvolti nella) cinica distruzione dello stato di diritto della città. ”

“I manifestanti radicali vogliono paralizzare la città, minare l’autorità del governo e della polizia”.

“Le dimostrazioni non sono più un modo complementare per esprimere le richieste nel quadro giuridico, ma un tentativo di rovesciare lo stato di diritto e rimodellare la struttura di potere della città. Questa è una tipica rivoluzione di colore sobillata dall’esterno. “

Una dichiarazione dell’ufficio del commissario del Ministero degli affari esteri della Cina, nella regione amministrativa speciale di Hong Kong recita quanto segue:

“La distorsione della realtà, il cieco rispetto dei doppi standard da parte dei politici americani è già vicino all’isteria”, aggiungendo:

“Hanno cospirato con elementi criminali radicali e sono follemente coinvolti in casi criminali anti-cinesi a Hong Kong” – indicando la furia di Pechino verso il regime di Trump su quanto sta accadendo e probabilmente l’intenzione di rispondere a modo loro a suo tempo.

L’inviato cinese a Mosca Zhang Hanhui ha messo in guardia le nazioni straniere, in particolare gli Stati Uniti e il Regno Unito, dal “ficcare il naso nei nostri affari”.

In un articolo del 13 agosto, ho suggerito che quanto sta succedendo è un tentativo del regime di Trump di destabilizzare la Cina prendendo di mira la parte bassa di Hong Kong, puntando su molti dei residenti nella parte della città considerata più filo-occidentale.

Le mani sporche degli Stati Uniti probabilmente hanno orchestrato e manipolato elementi della quinta colonna filo-occidentale di Hong Kong per ribellarsi contro le sue autorità al potere e contro l’autorità di Pechino.

Trump molto probabilmente non sa o non capisce nulla di geopolitico / economico o su cosa stia succedendo in modo disastroso in alcune parti del mondo a causa delle azioni del suo regime – gestite da Pompeo, Bolton e dal loro gruppo di consiglieri neocon.

Martedì Trump ha twittato un messaggio senza senso: “Molti stanno incolpando me e gli Stati Uniti per i problemi che si verificano a Hong Kong. Non riesco a immaginare perché? ”

Mercoledì scorso, ha suggerito un incontro con la cinese Xi Jinping per discutere delle proteste in corso, cosa che non risolverà nulla se anche fosse tenuto.

Hong Kong Manifestanti

Pechino vuole fermare le ingerenze statunitensi nei suoi affari interni. Le mani sporche degli Stati Uniti sono ovunque su quanto sta accadendo in città. La palla si trova nel campo di rigore del regime di Trump che esegue la sua agenda geopolitica ostile alla Cina.

Il NYT, organo dell’establishment USA, non ha mai incontrato una guerra di aggressione, rivoluzione del colore, colpo di stato vecchio stile o altre azioni ostili degli Stati Uniti sulla scena mondiale che non abbia sostenuto con tutto il cuore.

Rivolgendosi a quello che sta accadendo in città, nei suoi commenti ostili alla pace e alla stabilità, gli editori della destra hanno messo la verità in testa, chiamando i ribelli manipolati / radicalizzati dagli Stati Uniti in gran parte “giovani … che ardentemente non vogliono andare oltre sotto il dominio repressivo del Comunisti cinesi “.

I cosiddetti “comunisti cinesi” sono capitalisti del libero mercato, quelli che da molto tempo guidano la nazione cinese verso l’economia leader del mondo.

Il suo sistema di successo ha creato crescita e sviluppo economico a lungo termine. Ellen Brown ha citato Michael Hudson affermando che gli Stati Uniti richiedono un “cambio di regime economico” in Cina, volendolo conforme al modello occidentale fallito che loro rifiutano, aggiungendo:

“I cinesi dovrebbero avere lo stesso tipo di libero mercato neoliberista che ha distrutto gli Stati Uniti (e altri paesi occidentali).”

La Cina li mette in imbarazzo per l’efficienza e l’efficacia del suo modello economico e finanziario che non sta permettendo al bullismo statunitense di cambiare.

Hong Kong, diplomatica USA fotografata in riunione con i leaders della rivolta

Il sistema di Pechino è “una minaccia economica per il modello neoliberista occidentale, ed è questa minaccia esistenziale che è l’obiettivo delle guerre commerciali e valutarie (del regime di Trump) oggi”, ha spiegato Ellen Brown.

Le tattiche della rivoluzione colorata americana a Hong Kong, la sua guerra commerciale e ibrida in corso e il sistema di perno dell’Asia del regime di Obama, continuato da Trump, per stabilire una maggiore impronta militare del Pentagono nell’Indo / Pacifico, fanno parte della guerra di Washington con altri mezzi sulla Cina.

Il NYT finge diversamente, sostenendo che i rivoltosi di Hong Kong siano “ribellioni spontanee”, sostenendo erroneamente che le tattiche dirompenti inaccettabili, utilizate dagli agitatori di Washington, riflettono il dissenso della libera espressione.

Se le proteste violente scoppiassero nelle città degli Stati Uniti e continuassero per giorni, specialmente se orchestrate e manipolate da una potenza straniera, sarebbero state duramente represse dallo Stato Federale nelle strade per farle finire.

*Stephen Lendman è stato vincitore del Project Censored nel 2008 e vincitore del premio giornalistico internazionale del 2011 Mexican Journalists Club. . L’ultimo libro di Stephen come editore e collaboratore si intitola “Flashpoint in Ucraina: come gli Stati Uniti guidano per l’egemonia rischiando la III guerra mondiale “. – www.claritypress.com/LendmanIII.html

Fonte: Information Clearing House

Traduzione: Luciano Lago

7 thoughts on “La mano di Washington nel Tentativo di “rivoluzione colorata” a Hong Kong

  1. Le politiche fallimentare degli occidentali sono destinate alla sconfitta. C’è da chiedersi cosa si può apprendere ormai da un occidente indebitato sino allo spasimo e non c’è più rimedio al loro modello di società. Illusi del loro fallimento conclamato.

    1. la BCR può utilizzare l’oro delle sue riserve per pagare le importazioni, se necessario. E’ ovvio che date le sanzioni occidentali, tale dichiarazione sia destinata ai Paesi BRICS, e prima di tutto la Cina. Per la Cina, la volontà della Russia di pagare le merci con l’oro occidentale è molto conveniente. Ed ecco perché: la Cina ha recentemente annunciato che cesserà di aumentare le riserve auree e valutarie denominate in dollari USA. Considerando il crescente deficit commerciale tra Stati Uniti e Cina (la differenza attuale è cinque volte a favore della Cina), questa dichiarazione tradotta dal linguaggio finanziario, dice: “La Cina non vende più i suoi prodotti in cambio dei dollari”. I media mondiali hanno scelto di non far notare questo storico passaggio monetario. Il problema non è che la Cina si rifiuta letteralmente di vendere i propri prodotti in dollari USA. La Cina, ovviamente, continuerà ad accettare i dollari come mezzo di pagamento intermedio per i propri prodotti. Ma appena presi se ne sbarazzerà immediatamente, sostituendoli con qualcosa di diverso nella struttura delle sue riserve auree e valutarie. In caso contrario, la dichiarazione delle autorità monetarie della Cina non ha senso: “Fermiamo l’aumento delle nostre riserve auree e valutarie denominate in dollari USA“. Cioè, la Cina non acquisterà più titoli del Tesoro degli Stati Uniti con i dollari guadagnati dal commercio mondiale, come ha fatto finora. Così, la Cina sostituirà i dollari che riceverà per i suoi prodotti non solo dagli Stati Uniti ma da tutto il mondo, con qualcos’altro per non aumentare le riserve valutarie in oro denominate in dollari USA. E qui si pone una domanda interessante: con cosa la Cina sostituirà i dollari guadagnati con il commercio? Con quale valuta o bene? L’analisi dell’attuale politica monetaria della Cina dimostra che molto probabilmente i dollari commerciali, o una parte sostanziale, la Cina li sostituirà e di fatto li ha già sostituiti, con l’oro fisico. Pertanto, il solitario delle relazioni russo-cinesi è un grande successo di Mosca e Pechino. La Russia acquista merce direttamente dalla Cina con l’oro al prezzo attuale. Mentre la Cina compra risorse energetiche russe con l’oro al prezzo attuale. In questo festival russo-cinese della vita c’è un posto per ogni cosa: merci cinesi, risorse energetiche russe e oro quale mezzo di pagamento reciproco. Solo il dollaro non vi trova posto e non sorprende, perché il dollaro USA non è un prodotto cinese, né una risorsa energetica russa. E’ solo uno strumento finanziario intermedio di liquidazione, un intermediario inutile. Ed è consuetudine escludere gli intermediari inutili dall’interazione di due partner commerciali indipendenti. Va notato che il mercato globale dell’oro fisico è estremamente ristretto rispetto al mercato mondiale del petrolio. E soprattutto il mercato mondiale dell’oro fisico è microscopico rispetto alla totalità dei mercati mondiali di petrolio gas, uranio e merci.

    2. “Chi ha l’oro detta le regole”, ma in occidente stanno zitti. Sono silenziosi perché nessuno sa come uscire da tale situazione. Se si spiegano al pubblico occidentale i dettagli del disastro economico incombente, porrà ai sostenitori dei petrodollari mondiali le domande peggiori, come:

      – Per quanto l’occidente potrà acquistare petrolio e gas dalla Russia in cambio di oro fisico? E cosa accadrà ai petrodollari degli Stati Uniti quando l’occidente esaurirà l’oro fisico per pagare petrolio, gas e uranio russi e le merci cinesi? Nessuno in occidente oggi può rispondere a queste semplici domande. Ciò si chiama “Scacco matto”, signore e signori. Il gioco è finito.

  2. Ste boiate lei atlas le deve andare a raccontare da blondet cosi paziente con I suoi merli ” Determineremo una Crisi economica Universale con tutti I mezzo clandestini possibili coll’ Oro che e’ tutto Nelle nostre Mani ” protocolli dei savi di sion capitolo 3 Testo che ha svelato I piani degli ebrei che difatti sono I padroni indiscussi di tutte le Banche e Borse mondiali per non parlare di Hollywood e I media ,scritto piu di 1oo anni fa , vada a fare in cu… Atlas , lei a fare I’ll disinformatore non vale una cicca vada piuttosto a caccia di tucani tunisini

    1. lei sed ignora che io i protocolli li so quasi a memoria

      lei sed è conosciuto da tutti i lettori del sito come un giudeo provocatore

      a lei sed non la compra nessuno, proprio perchè la conoscono

      lei sed se vuole fare una cosa utile all’umanità nella sua triste vita deve gettarsi nel tritacarne: i porci poi le saranno riconoscenti, sono gli unici che mangiano di tutto

  3. Hong Kong e’ stata inglese per 100 anni soon degli asiatici occidentali hanno un po LA nostra mentalita’ vogliono essere trattati umanamente non hanno LA mentalita:’ da schiavi dei Cinesi , se a hong Kong LA popolazione si ribella fa solo bene , non vedo cosa ci sia di bello a vivere sotto I comunisti schiavisti cinesi dei criminali umanitari trattano le persons peggio che le bestie ,ora che quests gente sia sfortunata intendo I cinesi purtroppo non e’ una buona ragione perche’ Le loro Tare mentali se Le debbano beccare pure quelli di hong Kong , sull’ebreo atlas mi sembra di averle gia’ detto che niente mi ferma sono Un mad dog non come voi che se vi viene voglia di dire qualcosa di traverso all’alba le guardie dei giudei vi vengono a far visita

    1. redazione per favore, non si tratta di censurare o reprimere chi è in dissenso o in disaccordo, cosa che quì non esiste, ma questo commentatore è palesemente solo provocatorio e aggressivo nei confronti degli altri utenti e tenta costantemente di portare le discussioni a livelli bassissimi e offensivi per sua evidente strategia ormai corroborata dai fatti. Si presenta anche sotto innumerevoli nomignoli scorrettamente. Posso solo consigliare per il bene e il prestigio del sito di prendere i provvedimenti che più riterrete opportuni

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