LA GUERRA FINALE DI PUTIN

di Manuel Freytas

Nella scacchiera strategica di quell’esperto scacchiere russo dallo sguardo gelido, convivono, in forma disuguale e combinata, tre fronti simultanei di guerra.
Si tratta di conflitti decisivi per l’edificazione di un nuovo ordine mondiale inter capitalista che andrà a ridisegnare ed a marchiare (come sintesi) il nuovo destino e la nuova era dell’umanità.

La guerra finale per il potere mondiale che potrebbe porre fine al pianeta terra nell’incendio nucleare o ridisegnare un nuovo mondo capitalista al di sopra delle rovine. Conflitti strategici, di alta definizione, attivi, per adesso” freddi” ma in in potenziale stato di sviluppo e di deflagrazione.

Il pianeta capitalista, per l’accumulazione di contraddizioni e di conflitti strategici, si incammina verso una deflagrazione e ad un salto qualitativo di trasformazione. Questo salto, riassunto in tre fronti di conflitto, si chiama Terza Guerra Mondiale inter capitalista. Questa guerra, a sua volta, si divide in tre fronti principali di guerra.
La guerra economica e finanziaria, la guerra militare nucleare e la guerra mediatica (che include il terrorismo come arma di guerra psicologica nell’ambito del controllo sociale).

Vari fronti di attacco sono stati lanciati dagli Stati Uniti e dalle potenze alleate della NATO per dividere, isolare e per impadronirsi della Russia e del suo cortile di casa ereditato dall’ ex Unione Sovietica. Il colpo di forza decisivo per controllare il mondo capitalista senza competitors.
Questa guerra per il potere strategico ed il controllo dell’ordine mondiale imperiale include anche il gigante economico e nucleare cinese. Quello che oggi costituisce il principale alleato strategico inter capitalista della Russia. Quel gigante asiatico (la Cina) che affronta nel suo cortile di casa e nelle sue aree di influenza la stessa guerra in tre fronti lanciato dall’asse USA-NATO per dividerlo, isolarlo, sconfiggerlo ed inghiottirlo.

Con la guerra economica finanziaria , l’impero occidentale USA-UE cerca di isolare e debilitare le strutture produttive e commerciali della Russia (sostegno del suo potere militare e nucleare). Con gli spiegamenti occultati della guerra militare nucleare cerca di dividere ed isolare la Russia nel suo territorio e creargli “cavalli di Troia” con per mezzo degli ex paesi sovietici alleati nella NATO per frammentare la risposta militare di Putin su vari fronti ed obiettivi.
Con la guerra mediatica di propaganda cerca di isolare internazionalmente la Russia e demonizzare Putin come il nuovo “mostro nazifascista” della guerra di conquista davanti all’opinione pubblica mondiale. Tutta questa combinazione interattiva della guerra permanente simultanea condotta su vari fronti, si riassume e sintetizza nella Terza Guerra Mondiale inter capitalista come sviluppo inevitabile.

Là si trova Putin come la stella centrale del film del terrore. Di terrore nucleare. Putin, anche se qualcuno non se ne è reso conto, si trova già in guerra e ne è consapevole. In una “guerra permanente” contro l’asse USA-NATO, e vuole cingersi la corona di alloro. Sono già più di 20 anni che si allena e si prepara metodologicamente di fronte alla scacchiera.

Il suo strumento principale è consistito nel riposizionare la Russia come Potenza Militare Nucleare (gli imperialisti occidentali lo chiamano “risovietizzazione”) attraverso la combinazione della industria delle armi ed il potere economico ottenuto con lo sviluppo energetico.

Putin neppure fa più la colazione con i suoi gatti selvaggi. Si alza, morde una mezzaluna di burro e guarda la scacchiera. Putin è un generale in guerra. Si tratta dell’ultimo stratega di un mondo imperiale capitalista che ha ucciso il cervello umano come ultimo atto depredatorio di criminalità. Putin respira la guerra come se fosse ossigeno vitale e rigenerante. E’ il suo stato naturale senza nervi o emozioni.

Entrare in conflitto in una guerra capitalista permanente contro il vecchio ordine imperiale occidentale che ha egemonizzato il controllo del “mondo globalizzato” . Una guerra con la morte come destino e soluzione inevitabile.
La risoluzione finale, nel breve o medio termine, va a nascere dalla dinamica dei tre fronti interattivi e simultanei del conflitto. La Terza Guerra Mondiale andrà a scoppiare qualora questi tre fronti possano traboccare e non si possano più controllare o contenere, per via di negoziazione politica e diplomatica. Questo è quello di cui Putin è perfettamente cosciente ma non lo racconta a nessuno, neppure ai suoi gatti selvatici.

Lo stratega dagli occhi gelidi va preparando una risposta totalizzata nei fronti di guerra simultanei. Si tratta di un equilibrio delicato e sa che un errore di calcolo sarebbe sufficiente a produrre ” il botto”. Quelli che leggono, si informano e prendono coscienza, terranno il raro privilegio di capire prima che succeda se il vecchio sistema criminale imperiale capitalista farà il botto o sopravviverà in mezzo alle sue rovine e le sue piaghe umane globalizzate. Questo il grande dilemma di Putin che muove i pezzi della scacchiera come se fossero di cristallo.

Fonte: El Espia Digital

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