La Francia “rinfaccia” alla Russia la protezione che fornisce ad Assad con l’attaccare i suoi nemici
Il ministro francese della Difesa, Jean-Yves Le Drian, ha rinfacciato oggi alla Russia “l’appoggio che questa fornisce con il suo intervento militare al leader siriano Bashar al-Assad visto che gli aerei russi attaccano tutti i sui rivali e non soltanto gli jihadisti dello Stato Islamico”.
Le Drian, nel corso di una intervista al canale televisivo France 3 ha segnalato che “l’operazione della Russia in Siria cerca in primo luogo di proteggere i propri interessi nella regione, e in particolare la propria base militare di Latakia, così come proteggere Bashar al-Assad”.
Rispetto a questo ha insistito che la Russia bombarda tutti quelli che combattono il presidente siriano e non si limita a colpire i miliziani dell’ISIS.
Il ministro francese ha ribadito l’idea che la soluzione del conflitto “può arrivare soltanto da una soluzione politica mediante un accordo in cui deve essere inclusa tra gli altri la Russia e l’Iran, ma a condizione che Bashar se ne debba andare”.
Le Drian ha giustificato i bombardamenti francesi in Siria di circa un mese fa perchè avevano verificato che nel paese l’ISIS aìdisponeva di campi di addestramento in cui si preparavano attentati in Francia ed in Europa. Inoltre ha precisato che di queste operazioni se ne potranno avere delle altre.
Dunque il ministro francese lancia le accuse alla Russia ma dimentica di chiarire quali e dove sarebbero questi “rivali” del presidente al- Assad, quelli che sarebbero gli “oppositori moderati”, secondo la narrazione USA, quelli che meriterebbero di essere tutelati.
Il governo francese è sicuramente al corrente di quanto dichiarato anche dal generale USA Lloyd Austin il quale ha riconosciuto il fallimento totale del programma di reclutamento ed addestramento dei “ribelli moderati” in quanto questi, una volta entrati in Siria, si sono consegnati con tutte le loro armi ed equipaggiamenti al gruppo di Al Nusra, ramo di Al-Qaeda in Siria come già era successo in precedenza. Vedi: Tragicommedia obamiana. Storia dei 75 “ribelli moderati” addestrati dagli Usa in Siria
Dunque dove sono i “moderati” di cui parla Le Drian? I russi affermano di averli cercati e di non averli mai trovati.
A meno che il governo francese non voglia considerare come “moderati” gli stessi miliziani del gruppo di Al-Nusra, jihadisti che si sono contraddistinti per tagliare la testa agli infedeli, per lo sgozzamento dei civili considerati infedeli (cristiani , drusi e alawiti), per collocare le autobombe davanti alle scuole ed ai mercati nelle città siriane provocndo stragi di civili.
D’altra pate lo stesso ministro degli esteri francese, Fabius, circa due anni addietro, aveva definito quello di questi terroristi di Al Nusra come di persone che fanno “un buon lavoro” tanto da essere denunciato per incitazione all’omicidio da parte di alcuni profughi siriani residenti in Francia. Vedi: Denuncia contro il ministro francese Laurent Fabius alla Corte di Giustizia
Il governo francese ha pesanti responsabilità nel disastro provocato in Siria dall’appoggio dato dai paesi occidentali ai gruppi terroristi che hanno seminato morte e distruzione nel paese arabo.
Risulta accertato che, mescolati ai gruppi dei terroristi, operavano alcuni militari di forze speciali francesi,inoltre si sa che Hollande si è impegnato con l’Arabia Saudita, paese ispiratore e finanziatore del terrroismo jihadista, ad appoggiare e sostenere i gruppi terroristi in cambio di lucrose commesse fatte alla Francia dalla Monarchia Saudita.
Non meraviglia quindi che il governo ed il ministro francese siano in prima fila nel richiedere l’allontanamento del presidente Bashar al-Assad anche se non è chiaro a quale titolo possano pretendere i francesi di determinare chi debbe governare un paese sovrano che non è più colonia della Francia dal 1943.
La vecchia mania di “grandeur” espone al ridicolo il presidente francese ed i suoi ministri i quali, come ha sostenuto la Marine le Pen, ” per interessi economici hanno ridotto la Francia ad essere la prostituta del regime saudita e del Qatar”. Vedi: PROSTITUTION POLITICO-ECONOMIQUE DE LA FRANCE AVEC LES REGIMES SAOUDIEN ET QATARI
Si aspetta a breve la risposta del Presidente Vladimir Putin e del suo ministro degli esteri Sergei Lavrov.
Fonte: La Vanguardia
Traduzione e commento di Luciano Lago