La Francia di Macron si prepara ad accaparrarsi la ricostruzione in Libia e mette fuori gioco l’Italia

di  Luciano Lago

Mentre il Governo Gentiloni balbettava cercando una sponda in Libia, appellandosi all’aiuto (improbabile) dell’Europa, degli USA e della NATO, ovvero delle stesse entità che hanno concorso a destabilizzare il paese nordafricano, il presidente francese Emmanuel Macron ha mosso le sue carte e si è inserito di prepotenza nel vuoto lasciato dall’Italia .

La Francia di Macron non si è persa in inutili chiacchiere si è mossa autonomamente tanto che è riuscita a far riunire, in un prossimo incontro a Parigi, le due parti che contano nel conflitto libico, quella del governo Serraj, appoggiato da USA e UE, e quella del generale Haftar appoggiato da Egitto, Russia e Cina.

Macron si inserisce di prepotenza come mediatore tra le parti per raggiungere una soluzione politica del conflitto che permetta di “riportare la stabilità e la pace nel conflitto libico”, secondo quanto ha affermato il francese. In realtà tutti sanno che il vero piano di Macron è quello di portare la Total, la massima compagnia energetica francese, in prima linea in Libia per sostituire le concessioni avute dall’ENI dall’epoca di Gheddafi nello sfruttamento petrolifero, concessioni che hanno permesso all’ENI di continuare ad operare nel paese, nonostante il conflitto.

Risulta evidente come questa notizia rappresenti plasticamente il disastro dell’Italia che, non avendo una propria politica estera autonoma, perde qualsiasi possibilità di mantenere le sue posizioni in Libia, dove da sempre aveva avuto un rapporto privilegiato di collaborazione. È opportuno ricordare infatti  che, prima dell’aggressione della NATO al paese che portò alla rimozione del Colonello Gheddafi, avvenuta nel 2011 con l’utilizzo delle fazioni ribelli collegate con gli jihadisti, l’Italia aveva una posizione preminente di collaborazione e di affari con il Governo di Tripoli.

Grazie a questa collaborazione, l’ENI aveva ottenenuto una posizione privilegiata di prima azienda energetica straniera ad operare nel settore petrolifero libico, così come anche l’Enel nel settore delle energie alternative e centinaia di altre aziende italiane che avevano ottenuto appalti nei vari settori industriali e dei servizi.

L’azione tempestiva di Macron permette alla Francia – appoggiata dagli USA – nonostante le sue responsabilità dirette nella destabilizzazione del paese, di ritagliarsi quel ruolo di primo partner che era proprio dell’Italia e consente ai francesi di mettere le mani sul petrolio libico lasciando campo libero ad aziende francesi in altri settori industriali e di servizi strategici in un paese che avrà grandi necessità di sviluppo e di ricostruzione, una volta ottenuta la stabilità e la pace fra le fazioni.

Questa vicenda dimostra per l’ennesima volta l’incapacità e l’insipienza dell’esecutivo italiano a guida PD, che non è stato in grado di agire e darsi una politica a favore degli interessi nazionali, andando sempre a rimorchio dell’Europa di Bruxelles (e degli USA) ed aspettando da questa interventi improbabili.

Serraj-Haftar

Mentre dalla Libia prosegue inarrestabile l’ondata migratoria verso l’Italia, con il Governo incapace di prendere decisioni adeguate all’emergenza, i nostri alleati francesi ci piazzano il classico “bidone” nel deserto lasciando all’Italia l’incombenza di fare da grande collettore del flusso dei migranti e riservandosi di prelevare dalla Libia il business del petrolio, del gas e della ricostruzione, scippandolo alle aziende italiane.

Ma d’altra parte con il Governo Gentiloni Alfano qualcuno poteva forse nutrire speranze di un esito diverso? Ci sarà il premio di consolazione per l’Italia di acaparrarsi le centinaia di migliaia di “risorse” provenienti dal paese africano che la Boldrini aveva preannunciato che “cambieranno il nostro stile di vita”.

La perdita della “quarta sponda” come veniva chiamata la Libia nell’epoca della colonizzazione non ci può lasciare indifferenti non soltanto per il grande valore geostrategico ed economico che questo paese riveste per l’Italia ma anche per il valore simbolico che la Libia ha avuto incrociandosi con la Storia d’Italia.

La vendetta postuma di Gheddafi contro l’Italia si manifesta nelle sue conseguenze , un paese che pensava di prosperare sul tradimento di un alleato non poteva davvero credere di rimanere indenne di fronte agli sconvolgimenti che hanno visto i Governi italiani complici e compartecipi del saccheggio della Libia.

L’ondata migratoria era stata prevista e ventilata dallo stesso Gheddafi come conseguenza della sua caduta, il tutto nel contesto di una politica del caos voluta dagli USA e dai nostri presunti alleati in Europa che oggi voltano le spalle all’Italia e lanciano il loro messaggio: problemi tuoi che ti devi risolvere da sola.

Questa si dimostra la vera essenza dell’Europa, altro che cooperazione e solidarietà tra i paesi membri. Si dimostra ancora una volta che ognuno persegue i propri interessi a scapito degli altri.
L’Italia svolge la parte del vaso di coccio fra i vasi di ferro nel Mediterraneo, l’ex “mare nostrum” ritornato al centro dei grandi interessi e delle strategie delle grandi potenze, come dimostra l’intervento in Libia da una parte degli USA, della Francia e della Nato e dall’Altra della Russia, della Cina e dell’Egitto.

Naturalmente un paese che non ha una propria politica estera autonoma, una propria sovranità, un paese che non difende i propri confini, che non ha una propria moneta e prende ordini dalle oligarchie tecno finanziarie, è facile prevedere che sia un paese destinato a scomparire come nazione e destinato ad diventare una pura espressione geografica. Un ritorno ai tempi più bui della Storia d’Italia.

19 thoughts on “La Francia di Macron si prepara ad accaparrarsi la ricostruzione in Libia e mette fuori gioco l’Italia

  1. Non ci vedo nulla di strano. L’Italia ha una classe politica illegittima, può quindi questa essere portatrice d’iniziative fruttuose?
    E’ sufficiente valutare le scelte legislative attuate: legalizzare le unioni tra culattoni, fatto di primaria importanza, oppure indire un referendum sulla riforma costituzionale che ci facesse regredire di eoni
    Gli esteri non sono dei cretini e capiscono chiaramente la situazione italiana e ne approfittano o devono rimanere alla finestra?
    Vorrei sbagliarmi ma la classe politica del bel paese è composta per la quasi totalità da: assassini, ladri, corrotti, pervertiti e drogati, il meglio che una società di decerebrati possa distillare.

    1. la classe politica e’ espressione del popolo che la elegge.
      come? non la eletta nessuno? infatti come popolo siamo nessuno, senza amore patrio, senza identita’, a parte se gioca la nazionale e quando vince

      that god taxi driver

  2. Nel mondo, da quando esiste l’uomo, sono sempre esistiti delinquenti e donne..di piacere.
    Se il popolo decide di premiare i delinquenti, la colpa è del popolo e non dei delinquenti. Questo è chiaro ?

    1. Mi scusi, Franko,qual’è il popolo che ha premiato i delinquenti?
      Perché se si riferisce a quello italiano temo sia in errore.
      Se invece si riferisce alla coorte di atassici che vota PD è tutta altra cosa. Se invece si riferisce alla restante massa votante sempre in errore rimane.
      Le due entità non rappresentano nemmeno il 50% degli italiani, i restanti, che sono la maggioranza, cosa dovrebbero fare?

  3. … nella mia esperienza in MM, son stato destinato anche presso un istituto formativo che produceva e, produce tutt’ora, ausili per la navigazione.
    Oltre ai militari, vi era anche numeroso personale civile; tra questi un signore originario di un comune della provincia di Massa Carrara (lui
    la chiamava Apuania 🙂 ).
    Di ottima cultura autodidatta, parlava due lingue, conosceva molte cose e, cosa gradita, mi ha regalato un sacco di libri … alcuni intrvabili di Papini,
    Panzini, Zangrandi e la ristampa anastatica di una biografia del Barone Rosso …
    La sua frase preferita, riferita all’attualità, era questa: è arrivato il momento di imbracciare le armi …
    saluti
    Piero e famiglia

  4. Visto che vogliono prendersi il petrolio libico, i francesi potrebbero prendersi anche gli immigrati provenienti dalle coste libiche (oneri e onori). Per il resto, chissenefrega: ENI, Total e le varie multinazionali dell’energia si scannino pure tra loro e si affoghino nella benzina.

  5. La cosa non mi sorprende affatto perché da sempre i francesi sono stati i più scorretti nei confronti del nostro paese. Voglio solo ricordare che alla fine dell’ultima guerra, ai trattati di pace del 1947 – in cui essi fondamentalmente giocarono in casa – nonostante l’Italia era divenuto paese amico, la Francia fu quella che propose la criminosa cessione alla Jugoslavia di Tito dei territori del confine orientale, che com’è noto si fece, oltreché quella che si prese i comuni liguri di Briga e Tenda, quest’ultima senza alcun fondamento storico ed etnolinguistico. Sono i nostri amici-nemici da sempre.

    1. non solo i francesi sono nostri nemici, ma anche gli inglesi, i tedeschi e gli U.S. non ho capito cosa aspettiamo a ncora a allearci con la Russia, sicuramente avremo sorte migliore, dal momento che Nato e U.E sono un alleanza dei nostri nemici

      1. Sì sono d’accordo, non siamo mai stati rispettati da nessuno, ma in assoluto le peggiori scortesie ce le hanno fatte sempre i francesi. Da sempre la Francia guarda l’Italia dall’alto verso il basso e non c’è nessuna reciprocità. Basti pensare che in Valle d’Aosta il francese è lingua co-ufficiale accanto all’italiano, nonostante non venga parlato da nessuno da quelle parti, mentre in Corsica dal 1853 il francese viene imposto come unica lingua ad una popolazione come quella còrsa, tutt’altro che francese se non solo nel passaporto. Viene da pensare, siamo fessi noi che ai patoisans valdostani facciamo questa concessione, oppure sono troppo sofisticati loro che non fanno concessioni di alcun tipo?

        Noi per loro siamo i “ritals” perché non abbiamo la erre moscia come la loro, o peggio, dei “macaroni”.

  6. Quando a governare il nostro paese sono coloro che per decenni hanno inneggiato all’internazionalismo e sputacchiato sull’ identità nazionale, dimenticando che quest’ultima non significa affatto e non tanto riarmo militare, quanto cultura, tradizioni e frutti del lavoro di milioni di nostri padri e nonni, non ci poteva essere altro epilogo. In questa contingenza libica non siamo stati capaci di nulla se non del “ci affidiamo all’ONU” (Renzi e Gentiloni), “ci affidiamo alla UE” (sempre loro due) come fosse una medaglia da mettersi al petto e una nota di merito perché noi siamo umani, noi siamo responsabili, noi siamo leali con la UE!. Incapaci, imbelli e pure fessi. Leali con Francia e Germania perché questi assicurano loro i posti di potere purché obbediscano e completamente sleali verso il popolo italiano, cui hanno rifilato centinaia di migliaia di clandestini con un accordo sottobanco mai reso pubblico.
    Indecenti e anche traditori dell’interesse nazionale.

    1. Vedere due qualunque Gentiloni e Mattarella ai giardini, sarebbe educato augurar loro una serena età da pensionati: vederli, in tutta la loro “dinamicità contagiosa”, nei posti dove sono stati artatamente posti mette i brividi o il latte alle ginocchia.
      Sarà ben stato un eccezione (forse perché certi suoi analoghi in grado francesi, come Lannes e Bessières, morirono attorno ai quarant’anni per una palla di cannone alle gambe), ma il feldmaresciallo von Blücher riuscì a comandare una carica di cavalleria ancora a settant’anni, nel tardo pomeriggio, rischiando d’esser fatto prigioniero a seguito dell’uccisione del cavallo, che nel cadere gl’intrappolò una gamba contro il terreno; l’intervento provvidenziale e fortunato di alcuni suoi cavalleggeri gli evitò la cattura.

  7. LA Francia mezza meticcia LA Germaina piena di turchi L’inghiltrrra non ne parliamo ,rimane l’Italia the last touch .Fossi in Macron e LA Merkel (ebrea Kasner,Merkel e’ il nome dell’ex marito)non vi lascerei neanche LA cartaigenica ,con gli sponsor che hanno vi possono pis…. In testa dalle scogliere di Dover.O via quel popolo con I cugini massoni oppure anche gli avanzi che vi stanno dando finiranno

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