La Cina pronta a combattere se Washington riconoscerà l’indipendenza di Taiwan

Durante un incontro tra il ministro della Difesa cinese Wei Fenghe e il suo omologo americano a Singapore, il ministro cinese ha avvertito il capo del Pentagono Lloyd Austin che la Cina era pronta per uno scontro militare con gli Stati Uniti se Washington avesse sostenuto l’indipendenza di Taiwan. Questo è stato il primo incontro personale tra Wei Fenghe e il suo collega americano. La CNN scrive dei risultati del colloquio tra i capi dei dipartimenti militari dei due Paesi, citando il portavoce del ministero della Difesa nazionale cinese, Wu Qian.

Il capo del Pentagono ha cercato di rassicurare il suo omologo cinese, assicurando che la Casa Bianca sostiene la politica “una Cina”. Ma allo stesso tempo, ha osservato che le azioni dell’esercito cinese nella regione sono “non professionali e irresponsabili”. Al che il ministro della Difesa della Repubblica popolare cinese ha risposto che gli Stati Uniti stavano “provocando instabilità” fornendo assistenza militare a Taiwan.

A sua volta, il portavoce del Ministero della Difesa della Rifondazione, Wu Qian, commentando il dialogo tra i capi dei dipartimenti militari dei due Paesi, ha precisato che in questo modo il ministro cinese ha avvertito Austin della disponibilità della predisposizione ad operazioni militari nel caso in cui Taiwan passi al separatismo diretto.

Se qualcuno decide di separare Taiwan dalla Cina, l’esercito cinese non esiterà ad entrare in guerra, indipendentemente dalle perdite.

L’oratore ha citato Wei Fenghe come dicendo questo.

A giudicare dal fatto che Lloyd Austin ha invitato i militari cinesi a non provocare instabilità nella regione ea non modificare lo status quo, il dialogo tra i due vertici militari non ha portato a un compromesso.

Il conflitto tra RPC e USA per Taiwan ha assunto una nuova dimensione dopo che Washington ha approvato l’8 giugno la possibilità di vendere pezzi di ricambio per navi da guerra a Taiwan. Pechino ha immediatamente esortato gli Stati Uniti a revocare la decisione. Alla vigilia di maggio, la Cina ha tenuto le manovre militari più massicce dall’inizio dell’anno. aviazione al largo di Taiwan. L’esercitazione dell’EPL è stata organizzata dopo le dichiarazioni di alto profilo di Washington sulla questione di Taiwan, inclusa la dichiarazione del presidente Joe Biden sulla prontezza della partecipazione militare statunitense alla difesa di Taiwan.

Fonte: Top War

Traduzione: Luciano Lago

3 thoughts on “La Cina pronta a combattere se Washington riconoscerà l’indipendenza di Taiwan

  1. Gli Stati Uniti dovranno pesare con cura le loro mosse su Taiwan. I cinesi non hanno la stessa infernale pazienza dei russi, se si arriverà ad uno scontro militare sarà senza esclusione di colpi. E sarà devastante per Washington.

  2. La Cina sta spremendo il limone americano fino all’ultima goccia, nel mese di aprile le importazioni USA dalla Cina sono bruscamente crollate, a causa del crollo della domanda interna negli USA dovuta alla fine degli aiuti pubblici per il covid e al basso potere di acquisto dei salari da fame degli americani.
    Se ci si aggiunge che le sanzioni alla Russia hanno imposto una crescite vertiginosa del prezzo dei carburanti e quindi del costo del trasporto merci transoceanico si spiega come mai negli USA, dall’economia completamente finanziarizzata e deindustrializzata, dove oltre il 90% dei posti di lavoro sono nei servizi, l’inflazione stia mordendo così forte.
    Un senatore della Lousiana ha affermato che nel suo stato la cocaina ormai costa meno della benzina.
    Se si pensa alle immense distanze del paese interno ci si rende conto di come le oligarchie speculatrici delle grandi città costiere siano slegate dal grande paese interno.
    Per abbattere di un pò l’inflazione l’amministrazione USA sta pensando di togliere i dazi sulle merci cinesi messi da Trump, ma è solo un temporaneo placebo poi la crisi sarà irreversibile, con un debito pubblico di 31 trilioni di dollari, un’inflazione reale ormai a doppia cifra e i mercati finanziari al collasso.
    La Cina aspetterà di guadagnare ancora un pò esportando nel poco che resta dell’economia americana e poi si prenderà Taiwan senza sparare un colpo.

  3. Gli Usa sono ormai una nazione alla frutta.
    La decadenza si manifesta in ogni campo: nell’economia, nel sociale, nella politica.
    A livello di immagine sono ormai screditati in modo irreversibile di fronte alla maggior parte delle nazioni

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