La Cina aumenta le sue importazioni di petrolio dall’Iran

Secondo Bloomberg, le raffinerie cinesi indipendenti hanno aumentato i loro acquisti di greggio iraniano il mese scorso dopo aver ricevuto quote aggiuntive per le importazioni di petrolio nel 2021. Questo nonostante le sanzioni decretate dagli Stati Uniti che avrebbero dovuto bloccare l’export di petrolio iraniano.
Bloomberg ha affermato che la Cina ha importato circa 18 milioni di barili a novembre, o 600.000 barili al giorno, di greggio iraniano. Questa cifra, la più alta da metà estate, è di circa il 40% superiore a quella di ottobre.
Il greggio iraniano, stoccato sulle navi in Cina e intorno a Singapore e in Malesia, è stata una delle migliori opzioni per le raffinerie cinesi indipendenti, che hanno ricevuto nuove quote di importazione prima della fine di quest’anno.
Il volume di greggio e gas condensati stoccati offshore nella regione asiatica è ai minimi da settembre, con oltre la metà di proprietà di Iran e Venezuela.
A questo proposito, giovedì il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian e il suo omologo cinese Wang Yi hanno discusso delle relazioni bilaterali, del processo di negoziazione nucleare di Vienna e degli sviluppi internazionali.
Durante questa intervista telefonica, Hossein Amir-Abdollahian ha annunciato di essere pronto a recarsi a Pechino nel prossimo futuro, rispondendo all’invito del ministro degli Esteri cinese.
Amir-Abdollahian ha ringraziato il governo cinese per la sua posizione di sostegno alla delegazione iraniana nei colloqui sul nucleare di Vienna, ha definito positiva la procedura dei colloqui e ha criticato la mancanza di iniziativa da parte dei paesi occidentali, esprimendo l’auspicio che quest’ultimo agire secondo logica e buona fede.

Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha anche rivolto i calorosi saluti del presidente Xi Jinping al suo omologo iraniano, definendo strategiche le relazioni tra i due Paesi e annunciando l’intenzione del governo cinese di sviluppare e approfondire i legami bilaterali.
Pur sostenendo le posizioni della Repubblica islamica dell’Iran, il ministro degli Esteri cinese ha sottolineato la necessità di realizzare la convergenza e la cooperazione con i paesi in via di sviluppo nella lotta all’unilateralismo e all’egemonia delle potenze internazionali, in particolare degli Stati Uniti.
Wang Yi ha anche descritto l’imminente visita della sua controparte iraniana in Cina come un’opportunità per promuovere gli obiettivi comuni dei due paesi.
Nota: Si dimostra che la politica delle sanzioni di Washington, volta ad isolare l’Iran, è stata un completo fallimento che ha ottenuto l’effetto opposto di far consolidare un asse fra Iran, Cina e Russia che rappresenta una sfida per gli Stati Uniti.
Fonte: Press TV
Traduzione: Luciano Lago