Jolani, leader di Al Qaeda in Siria, parla in modo molto simile ai neocon americani


“O noi otteniamo la vittoria e la vediamo con i nostri occhi, o ci sarà il martirio sulla via di Allah”
di Scott Horton

“Questa è ora una battaglia per la liberazione e l’indipendenza dall’occupazione russa e iraniana”, Abu Mohammed al-Jolani

Nota del redattore: Jolani è un excapo dell’ ISIS come la sua organizzazione. Fu inviato dall’allora ISIS con sede in Iraq per sfruttare la situazione in Siria e creare una succursale dell’ISIS lì, ma ben presto, realizzando le dimensioni dell’apertura potenziale nella zona siriana, anche il corpo principale dell’ISIS si trasferì in Siria, dopo di che richiesero una fusione fra le due organizzazioni.
Lui e al-Nusra sono al-Qaeda soltanto nel senso che giurarono fedeltà a Zawahiri come un modo per non dover tornare all’ISIS proprio sotto Baghdadi. In realtà, tuttavia, non sono nemmeno una succursale dell’Al-Qaeda di bin Laden, ma dell’ISIS di Baghdadi, organizzazione ancora più medievale. Riportiamo di seguito alcuni brani dei suoi messaggi inviati ai suoi militanti:

Il leader di al Qaeda in Siria ha inviato il suo messaggio:

“Continua la implacabile e crudele campagna della Russia nel nordeste della Siria, dove vivono milioni di civili e rifugiati interni che potrebbero vedersi obbligati a fuggire in massa”, dice Jolani.


Il leader del gruppo terroristico che dominava la zona di Idlib e che obbligava i civili a convertirsi , pena il taglio della testa, ha lanciato in nuovo discorso.
Da questo si comprende che si avvicina un nuovo e pericoloso capitolo nella guerra in Siria e in Medio Oriente..
Al Jolani dice che la “rivoluzione siriana” ha ottenuto molti obiettivi contro il regime siriano, includendo la frattura del suo esercito, l’economia dimezzata e l’isolamento nazionale e internazionale (nessuna vittoria per i ribelli).
“La pazienza si trova sul punto di ottenere la vittoria”, dice Jolani, “l’antico regime se ne è andato per sempre, la rivoluzione jihadista ha avuto successo contro di quello in varie maniere: ha quasi smantellato il suo esercito, ha mostrato la sua vulnerabilità di sicurezza , ha distrutto la sua economia , ed ha mobilitato l’opinione pubblica internazionale isolando quel regime.
“Adesso però, noi dobbiamo affrontare puramente una occupazione russa. La Russia sta cercando di recuperare la sua gloria sovietica a spese del sangue siriano, utilizzando i metodio più atroci, uccidendo e spingendo all’esilio migliaia di innocenti, distruggendo i loro ospedali, le scuole, bruciando i granai e le fabbriche”.
Jolani “Adesso noi dobbiamo affrontare anche una occupazione iraniana che ha l’obiettivo di annientare il popolo sunnita e restaurare la gloria dell’Impero Persiano, attraverso le rivendicazioni dello sciismo e del settarismo e sostituire questo popolo con uno che sia utile alle sue mire espansionistiche”.
“Fra i due (Iran e Russia) il regime viene utilizzato come uno stato fantoccio per impadronirsi di territori e proprietà attraverso il cambiamento demografico…. Per raggiungere i loro obiettivi i due non hanno scrupoli nel commettere i massacri più atroci contro il popolo sunnita”, prosegue Jolani.
Ancora Jolani, “detto questo siamo di fronte ad una grande battaglia in nome di tutta la Ummah islamica, in nome di un mondo ipocrita che una volta ha voluto distruggere l’Unione Sovietica e affrontare le ambizioni iraniane”.
Jolani: “noi abbiamo superato adesso l’idea di rovesciare il regime, questa adesso è una battaglia per la liberazione e l’indipendenza da una occupazione russa e iraniana”.
Prosegue Jolani: “Il popolo del Levante, dell’Iraq, dello Yemen e del Golfo Arabo, in particolare delle due zone sacre (in Arabia Saudita ) e il popolo turco, sopporteranno le conseguenze. Il risultato si rifletterà sulle loro vite positivamente o negativamente.
Tutta la regione dovrà tenere in conto i risultati della guerra siriana, secondo come questi risultati sistemeranno le cose a livello internazionale e come saranno ridistribuiti i centri di potere nella regione”.

Miliziani dell’ISIS agli ordini di al-Jolani


Nota: il leader dei gruppi terroristi dell’ISIS e di Al Nusra in Siria canta la “canzone” che i neocons USA gli hanno insegnato nel corso del suo addestramento negli appositi campi istituiti in Giordania, attraverso l’indottrinamento fanatico del mullah provenienti dall’Arabia Saudita.

Gli obiettivi degli USA, dell’Arabia Saudita e di Israele coincidono perfettamente: distruggere il regime laico e multiconfessionale di Assad e creare califfati sunniti salafiti nel territorio della Siria e diffondere l’ideologia wahabita/salafita nel mondo arabo mussulmano.

Fonte: Check Point Asia

https://www.checkpointasia.net/al-qaedas-jolani-sure-sounds-a-lot-like-american-neocons/

Traduzione e nota: Luciano Lago

2 thoughts on “Jolani, leader di Al Qaeda in Siria, parla in modo molto simile ai neocon americani

  1. Documento chiarificatore, che ci libera da confuse falsità, come da sempre, il linguaggio dei terroristi, di Israele, e sopratutto degli Stati Uniti, che hanno inventato un terrorismo che era insignificante, e gli hanno dato un potere, superiore ad uno stato organizzato, pagato con le tonnellate di oro che hanno rubato alle popolazioni della Libia e del popolo Iracheno. Aspetto ancora una qualche inchiesta, che spiega dove gli Stati Uniti, hanno immagazzinato l’esproprio delle citate decine di tonnellate di Oro Rubato?. Ora l’Europa paga un tremendo prezzo per le criminosi scorribande della N.A.T.O., per la distrussioni di tutti questi paesi, mentre gli Ameri-cani, si fottono il bottino di guerre che paghiamo noi Europei in termini di denaro Pubblico, del crollo Economico, e perdite di dignità e Sovranità azzerata.

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