Israele continua nella sua politica di esecuzioni mirate di palestinesi

Quattro martiri e 18 feriti in un’incursione israeliana camuffata in un mercato a Jenin. “Il conto della vendetta sta salendo”
Giovedì 16 marzo, in pieno giorno e come le bande mafiose, l’esercito di occupazione israeliano ha effettuato un’operazione militare nel centro di Jenin, durante la quale sono stati martirizzati quattro palestinesi, due dei quali leader delle Brigate AlQassam” e delle Brigate AlQuds.
Le forze speciali israeliane a bordo di due auto Skoda civili hanno attaccato per assassinare i due giovani nel centro affollato della città.
Le forze speciali israeliane hanno giustiziato a distanza zero Nidal Khazem, il capo delle brigate AlQuds, affiliato al movimento della Jihad islamica, e Youssef Shreim, il capo delle brigate AlQassam (Hamas) a Jenin, nonché l’adolescente di 14 anni, Omar Awadin, che era sul luogo della tragedia.
Testimoni hanno riferito che giovani oppositori erano al mercato, compravano vestiti e si facevano la barba, quando sono stati presi di mira dai killer israeliani.
Successivamente sono scoppiati scontri armati tra le forze di occupazione israeliane e i giovani palestinesi, ha riferito PalToday.
Il ministero della Sanità palestinese ha affermato che quattro palestinesi sono stati martirizzati e altri 18 sono rimasti feriti, di cui 4 gravemente feriti, durante l’aggressione israeliana contro Jenin.
I martiri sono: Youssef Shreim (29 anni), Nidal Amin Khazem (28 anni), Omar Awadin (14 anni) e Louay Al-Zaghir (37 anni).
In reazione, la Jihad islamica in Palestina ha affermato che l’assassinio di due leader delle Brigate AlQuds ha alzato il conto della vendetta contro il nemico israeliano.

Con questi quattro nuovi martiri, il numero dei palestinesi uccisi dalle forze di occupazione israeliane dall’inizio di quest’anno è salito a 88, compresi 16 bambini, una donna e un detenuto nelle carceri dell’occupazione.
Da notare che questa strage arriva a pochi giorni dal vertice sulla sicurezza che si terrà a Sharm el-Sheikh il 19 marzo tra rappresentanti dell’Autorità palestinese e dell’entità sionista, con la partecipazione dell’Egitto e della Giordania e patrocinato dagli USA .
Nota: Le forze della resistenza palestinese rifiutano qualsiasi dialogo con Israele fino a quando non saranno ritirate le forze di occupazione dalla Cisgiordania e non sarà ripristinato il diritto dei palesinesi a Gerusalemme.
Fonte: Al Manar
Traduzione: Fadi Haddad