Iran: l’accordo Iran-Arabia Saudita è un terremoto politico per gli Stati Uniti

Il consigliere per gli affari militari del leader supremo iraniano, il maggiore generale Yahya Rahim Safavi, ha definito l’accordo Iran-Arabia Saudita un “terremoto politico per gli Stati Uniti”.
Il generale Rahim Safavi ha dichiarato che “questo accordo politico segna l’inizio della fine dell’egemonia americana nella regione” sottolineando “che con l’accordo tra Teheran e Riyadh è iniziata la fase post-americana nella regione del Golfo”.
Ha spiegato che “l’accordo Iran-Arabia Saudita è nell’interesse di entrambi i Paesi e della regione dell’Asia occidentale”, aggiungendo che “l’accordo non è diretto contro nessun Paese della regione”.
Ha osservato che “l’accordo è uno dei più grandi colpi della Cina agli Stati Uniti, e sembra che Cina e Russia sosterranno l’Arabia Saudita per diventare un membro dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai”.
Venerdì 10 marzo Iran e Arabia Saudita hanno annunciato in un comunicato congiunto l’intenzione di ripristinare le relazioni diplomatiche per riaprire le ambasciate nei due Paesi entro due mesi.
Diversi Paesi arabi, tra cui Egitto, Emirati Arabi Uniti e Qatar, hanno accolto con favore questo scongelamento delle relazioni, sottolineando “che creerà un clima positivo nella regione e contribuirà alla sua stabilità e sicurezza”.
In un contesto correlato, il presidente del parlamento iraniano, Mohammad Baqer Qalibaf ha dichiarato: “L’accordo per riprendere le relazioni tra Iran e Arabia Saudita ha dimostrato che la principale causa di disaccordo nella regione è l’ingerenza delle potenze straniere”.
Qalibaf ha aggiunto: “Il rilancio delle relazioni tra due importanti paesi ha fatto sperare nell’avvio dello sviluppo della cooperazione politica ed economica tra i due stati, a beneficio di tutti i paesi della regione”.
Ha concluso che “il prerequisito per lo sviluppo di questa cooperazione è il rispetto del buon vicinato e l’instaurazione della fiducia reciproca”.

Fonte: media
Nota: Gli Stati Uniti vengono messi nell’angolo dalla Cina che dimostra di avere soppiantato gli Stati Uniti nell’iniziativa diplomatica e nell’influenza nella regione. Questo è un brutto colpo per Washington e per Israele che contavano di isolare l’Iran e creare una coalizione di paesi contro Teheran, dove l’Arabia Saudita era il perno principale.
Il panorama del Medio Oriente è cambiato e gli stessi alleati di Washington girano le spalle ai funzionari americani ed ai loro vassalli mentre aprono le porte ai cinesi.
Questo avrà delle enormi conseguenze.
Fonte: media
Traduzione e nota: Luciano Lago
Terremoto… senza uso di armi tettoniche!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Finalmente i paesi arabi hanno capito di non ammazzarsi fra loro perché fratelli e i francesi americani e inglesi li hanno sempre trattati da schiavi e metterli uno contro gli altri buona fortuna.
La capacità di penetrazione politico-economica della Cina in Medio Oriente si spiega con il dato economico del valore manifatturiero aggiunto cinese che supera il 30% a livello globale, mentre la somma di USA e UE al 30 neanche ci arrivano, se ci si aggiunge l’India che ha un valore tra il 4 e il 5%, anche considerando il Giappone al 7% in rapido declino, si capisce come i paesi produttori di petrolio preferiscano di gran lunga avvicinarsi alle potenze eurasiatiche in ascesa piuttosto che all’occidente allargato in rapido crollo.
Mentre la Cina vara una nave da guerra dopo l’altra, come due nuovi cacciatorpediniere tipo 52 in questi giorni, la sua terza portaerei Fujian è in allestimento e nel cantiere navale di Jiangnan si lavora già da tempo alla costruzione della prima portaerei a propulsione nucleare Type 004, più grande della Type 003 a cui appartiene la Fujian, che potrebbe avere cannoni a rotaia e armi laser, la NATO per riarmare l’esercito polacco, tra le proteste della popolazione con non vuole la guerra contro la Russia si deve affidare all’acquisto di armi dalla Corea del Sud, segno che le completamente deindustrializzate in quanto finanziarizzate economie occidentali non possono farlo.
Tra l’altro nel nuovo governo cinese il posto di ministro della difesa è andato ad un generale sanzionato dagli USA, segno che nel Pacifico la situazione potrebbe presto degenerare.
Kim Jong-un ha messo le forze armate in prontezza di combattimento, il che potrebbe indicare che mentre la Russia sta sulla difensiva in attesa dell’offensiva ukro-NATO nel Pacifico le armi potrebbero cominciare a parlare presto.
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La Cina che porta alla stretta di mano iraniani e sauditi : il mondo sta veramente cambiando ; quante cose incredibili vedremo
La Cina mette l’impegno per unire. Scommetto che qualcun altro si era, negli anni, impegnato a dividere.