Indignazione in Germania per l’atroce morte di Maria, una vittima della cultura di “benvenuto della Merkel”
“Non avremmo avuto questa vittima ne’ tante altre se il nostro paese fosse stato piu’ preparato sui pericoli che sempre si accompagnano all’immigrazione di massa” , ha dichiarato il presidente del sindacato di polizia tedesca.
Lo stupro e l’assassinio in Germania di una giovane studentessa di medicina di 19 anni, ad opera di un adolescente rifugiato afgano, ha provocato una reazione frenetica contro la politica delle porte aperte all’immigrazione imposta dalla cancelliera Angela Merkel, come informa il Daily Mail.
Nella notte dello scorso 16 Ottobre, Maria Ladenburger, di 19 anni d’eta’, e’ stata violentata nella localita’ di Friburgo, nel sud della Germania, mentre stava ritornando alla sua residenza universitaria dopo aver partecipato ad una festa. Inoltre risulta che la giovane sia stata affogata subito dopo in un fiume. La vittima era figlia di un alto funzionario dell’Unione Europea e nel suo tempo libero lavorava come volontaria presso un campo per rifugiati.

La vittima del brutale omicidio, Maria Ladenburger
La polizia ha arrestato un giovane rifugiato afgano di 17 anni che viene accusato di aver violentato ed ucciso la ragazza. Si informa che il giovane afgano ha anche confessato il delitto.
Il presidente del sindacato di polizia tedesca Rainer Wendt, nel corso di una intervista alla Bild, ha affermato che l’omicidio della ragazza, come tanti altri episodi similari, avrebbe potuto essere evitato se si fossero previsti i pericoli connessi con l’immigrazione di massa.
Una vittima fra le tante della cultura di benvenuto della Merkel
A sua volta la formazione politica nazionalista AfD (Alternative for Germany) ha realizzato a Friburgo una manifestazione di protesta nel corso della quale il portavoce di AfD, Jörg Meuthen, dopo aver manifestato che nel suo partito sono “costernati per questi crimini”, ha accusato le autorita’ di Governo di aver trascurato gli effetti della politica di apertura delle frontiere all’ondata migratoria senza controlli ed in particolare si e’ lamentato che vengano definiti populisti coloro che avevano messo in guardia sui pericoli di accogliere centinaia di migliaia di giovani maschi, single, provenienti da una cultura patriarcale islamica.
Una voce solitaria, quella della politica Julia Klöckner, del partito della CDU (lo stesso della Merkel) ha sostenuto invece che l’episodio non deve considerarsi significativo perche’ questo tipo di crimini brutali possono essere commessi sia da stranieri che da cittadini tedeschi e questo purtroppo non è un fenomeno nuovo”, riferisce il Daily Mail.
La crescente ondata di indignazione pubblica in Germania renderà sempre più difficile per la cancelliera (che si presenta per un quarto mandato alle prossime elezioni politiche), giustificare che non ci devono essere limiti nel numero di rifugiati che ancora possono arrivare.
Attualmente sono presenti in Germania circa un milione di rifugiati e migranti ed i servizi di intelligence tedeschi affermano che sono presenti alcune centinaia di potenziali terroristi jihadisti arrivati dalla Siria e da altri paesi.
L’ira della popolazione verso i rifugiati è stata alimentata dall’alto profilo dei crimini commessi da molti immigrati fra cui le violenze contro le donne ed altri crimini sessuali avvenuti nelle piscine pubbliche.
Fonte: DailyMail
Traduzione e sintesi: Luciano Lago
salve
se tutto sarà confermato, la ragazza sarà una vittima di uno degli stessi che lei accudiva .
Non invoco guerre sante o altro, però il buon senso, la cultura e l’intelligenza, dovrebbero far capire che
la misura è davvero colma, non solo in Germania ma ovunque in Europa.
Quando, come a Genova, non si fano pagare tasse (per i primi due anni) agli immigrati che aprono una qualsiasi attivtà commerciale e
questi ne approfittano, cedendo ogni due anni, lo stesso impiego ad amici o parenti mente si continua a tassare in modfo esorbitante
i commercianti locali (ogni anno a Genova chiudono centinania di negozi/piccole imprese anche storiche) è ovvio che, prima o poi
qualcosa di tremendo possa accadere.
saluti
Piero e famiglia
Sig. Pietro: le leggi in Italia sono scritte per avvantaggiare lo straniero non
il Cittadino Italiano, ne abbiamo a migliaia di esempi di come si privilegia lo
straniero al danno degli autoctoni. Anche se ci siamo liberati dei due principali
artefici di questa invasione,(renzi-alfano) i danni arrecati al nostro Paese sono
talmente profondi, che non vedo una soluzione, a meno che non ci sia un uomo
politico con le palle che per amore della Patria non prenda decisioni drastiche
e definitive, tipo Australia: confinamento degli immigrati su un territorio neutro,
esame delle domande, se si entri se no via,oppure il mio metodo: una mazza di
ferro da 15 k. e spaccare pietre 12 ore al giorno sotto il sole o la pioggia, tempo
una settimana non ci sarà bisogno di espellerli, se ne andranno da soli, altro che
hotel, smartphone paghetta…
Anche peggio. Qualche anno fa – e tuttora lo sostiene – Piercamillo Davigo dichiarò pubblicamente che le leggi italiane finiscono col favorire il disonesto, ovviamente in via indiretta.
Citodacal
Si, ricordo. Dalle mie parti (non dove lavoro adesso: qui la legalità è più estesa…in apparenza!) si dice: “a liggi è a favuri do delinquenti”, e capirai bene dalle parole tra virgolette che la mia provenienza mi ha fatto conoscere anni bui di dolore diffuso e pertanto affermo a ragion veduta quanto sopra.
Ricordiamoci che siamo solo con l’inizio dell’esodo non solo Africano verso l’Europa,il premio nobel per la pace Amerikano ha piantato 3 guerre per farci invadere e più anti Putin che antimusisis,nel prossimo decennio ce ne saranno arrivati se va male 15/20 milioni di risorse li chiamano!Allora conteremo le vittime e il disagio del popolo cristiano soppresso dalle crociate al contrario.Dovrmmo nasconderci nelle catacombe!!
Non ci nasconderemo mai nelle catacombe. Mettitelo bene in testa. LI FAREMO A PEZZI! Uno per uno.
Come qualcuno ha già detto su queste pagine in fondo siamo tutti prigionieri su questo pianeta per cui diventa ridicolo parlare di razze, colore della pelle etc, ognuno di noi lotta per l’affermazione della propria esistenza, che si realizza in un luogo, in un tempo, e quindi quelli coinvolti direttamente diventano importanti, quelli lontani dal luogo e dal tempo prendono altri significati, altrimenti non ci sentiremmo condominio, quartiere, città, regione, stato, ecco perché non posso essere contenta di questa invasione di ciò che considero mio, il mio mondo, e questo sul piano teorico, se poi penso all’atto pratico, la questione si fa drammatica visto che questa invasione di altri popoli con altri usi e costumi è una guerra che una banda di squilibrati mentali ricchissimi con la paturnia di dominare il pianeta ha PROGETTATO, PIANIFICATO, a tavolino!
Se vado in casa d’altri mi è stato insegnato un codice di comportamento, diritti e doveri, diritto di essere trattata gentilmente perché sono una persona, e doveri di rispetto verso chi mi ospita, non è che entro in casa d’altri con pretese di essere parte della famiglia, no?
Per cui se vado in un altro Paese mai mi porrei come una che pretende ciò che nemmeno gli stanziali hanno, se lo faccio è perché sto lottando per la mia vita, una lotta spietata che lascerà cadaveri sul campo, in questo caso non mi si venga a parlare di fratellanza, solidarietà, buonismo, perché nello stesso momento che mi metto nella condizione di fregare uno stanziale solo di GUERRA si tratta, io gli sto facendo la guerra, e lui ha il diritto di difendersi da me. Punto.
Quindi tutto si basa su come noi umani decidiamo di vivere su questo Pianeta in cui siamo prigionieri, la nostra unica casa, o ci organizziamo in modo di poter convivere, e lo spazio sul pianeta c’è per tutti, ognuno ha già la sua terra, il suo Stato, i suoi usi e costumi, quindi le cose esistono già tutte, chi va a casa d’altri per prendersi spazi altrui con prepotenza fa un atto di guerra, sia chiaro, e gli stanziali hanno il preciso diritto e dovere di difendersi da un atto di guerra! E’ ora che chi ci ha dichiarato guerra e ci invade con altri popoli LA FACCIA FINITA, vada pertanto affanculo. Punto.
Dobbiamo far sapere ai porci della CASTA che non vogliamo più nessuno a CASA NOSTRA, CHIARO?
Siamo cattivi, egoisti? SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI
Se i poveri del mondo massacrati dai PADRONI delle MULTINAZIONALI vengono usati dai PADRONI delle MULTINAZIONALI come arma di guerra contro di noi, GUERRA SIA! Noi combatteremo per la nostra terra, per la nostra casa, per i nostri usi e costumi, noi contro i padroni delle multinazionali, noi contro il loro esercito di invasori usato al pari dell’ISIS, che sia chiaro a tutti, esattamente come fecero i miei genitori quando lottarono contro i CRUMIRI povera gente meridionale usata contro gli operai del nord!
La storia è fin monotona, mai niente di nuovo da millenni, sempre le stesse cose che si ripetono, come è possibile che un copione rimanga invariato per millenni senza che nessuno si stanchi di vedere sempre lo stesso spettacolo francamente mi ha sempre stupita.
Se su questo pianeta noi potessimo vivere non con dolore e disperazione ma con gioia, speranza, sicurezza, quello di cui sopra per cui avete votato Non mi piace non esisterebbe, io non farò mai una cosa che possa avvantaggiare chi ha messo il pianeta in questo scacco spero non matto, proprio non ci riesco, ognuno si deve assumere le proprie responsabilità, e avere un gesto di solidarietà per chi è in difficoltà da sano gesto diventa insano se la persona in difficoltà è uno strumento che qualcuno sta usando contro di me, me per dire noi, e non cambio idea.
Qui c’è qualcosa che tocca, il nostro comportamento è illogico, non possiamo perdere la dignità al punto di dare il consenso ad altri di massacrarci, io credo che il nostro riscatto sarebbe togliere importanza agli uomini e delegarla ad un essere superiore, un Dio, se pur inventato, un feticcio su cui accentrare le nostre gioie, angosce, preghiere, io penso che noi dobbiamo smettere di pendere dalle labbra di pochi ricchissimi che sono come noi, non meglio non peggio, solo esseri umani come noi, e non possiamo vivere la loro vita, spostare il baricentro da questi ad un Dio ci farebbe bene, non a chi si dichiara portavoce di quel Dio piuttosto che un altro, no, ognuno di noi dovrebbe avere un filo diretto con il Dio, senza intermediari, così che poi quando ci guardiamo ci vediamo per come veramente siamo, abitanti di un pianeta in cui siamo prigionieri ma contenti, che è bello, sembra fatto apposta per noi.
Perché dobbiamo vivere male quando potremmo vivere bene? Di religioni non mi intendo per nulla, ho letto un poco della Bibbia, il Pentateuco, e il Dio di cui narra non mi piace, è portatore di cattivi sentimenti, se si pensa solo alla storia di Caino ed Abele c’è da smarrirsi in tanta crudeltà (divina)!
Preferisco immaginarmi un Dio che mi piace, che mi permetta di considerarlo divino, così che poi guardo i 7 miliardi e passa di esseri umani come me come guardo me, perché sono come me, e io come loro.
salve
..Dio ci ha donato il libero arbitrio e l’intelletto, sta a noi usarlo bene.
Non accusiamo Dio di colpe solo nostre, non è onesto…
saluti
Piero e famiglia
Vorrei tanto non accusare, forse avrei solo bisogno di non male interpretare le questioni, spesso prendo cantonate cosmiche, ma per correggermi devo rendermene conto, o altri me lo fanno notare, altrimenti come faccio a capirlo?
Personalmente, con il mio cervello di umanoide, se sono la creatrice di un robot impartisco gli input che lo muoveranno, posso scegliere se dotarlo di totale autonomia decisionale o mettere dei paletti, dipende da come mi pongo con la mia creatura, se la lascio completamente libera so che tutto può succedere, se voglio stare tranquilla metto dei paletti, ma qui la domanda che mi faccio è : ma come posso io sapere le intenzioni del mio creatore, che è sparito? Ci sono delle scritture manipolate da altri umanoidi come me, che riportano un Dio con caratteristiche troppo simili a noi, vuole amore, sacrifici, è vendicativo, è severo, etc… Io credo che il mio creatore se non mi si mostra significa che mi ha creata autonoma, cioè è inutile che mi dica cosa devo e non devo fare se tanto mi ha messo tutto quello che serve per vivere e in più mi ha dato il libero arbitrio, no? A che mi serve la Bibbia se è già incorporata in me assieme al libero arbitrio? Mi sto perdendo, mi fermo. Ho perso il filo di dove volevo arrivare, chiedo scusa.
Cercalo, Dio. Direttamente. Non accontentarti di definizioni: Dio è oltre ogni definizione.
Si, vero, sono d’accordo.
Per essere sincera, ci siamo già trovati, come quando perché preferisco rimanga una cosa mia, per il resto mi piace giocare con le religioni, posso pure dire di essere atea perché è vero, io non credo ai preti e agli ebrei, gli altri nemmeno li prendo in considerazione, anche perché poi non potrei aver niente da dire visto la mia ignoranza in materia.
E meglio ancora ci si apra a Lui. Lo si accolga e penetri in ognuno di noi. Dio è ovunque e non ci sarebbe bisogno di cercarlo, quantomeno non troppo in questo mondo materiale, per evitare brutti inganni e ancor più terribili sorprese. Dentro noi stessi, basta aprire, “spalancare le porte” a Cristo, per trovarlo.
Non accuso Dio di nulla essendo egli (Dio) pura forza cosmica che è in tutto e in niente che è tutto, accuso specificatamente il Dio degli ebrei per quello che di lui si ricava leggendo la Bibbia.
“Una voce solitaria, quella della politica Julia Klöckner, del partito della CDU (lo stesso della Merkel) ha sostenuto invece che l’episodio non deve considerarsi significativo perche’ questo tipo di crimini brutali possono essere commessi sia da stranieri che da cittadini tedeschi e questo purtroppo non è un fenomeno nuovo”, riferisce il Daily Mail”.
Certo, ma questo abominio lo ha perpetrato l’ afghano, non un altro, per cui ciò che sostiene in totale malafede la “signora” Julia Klokner (non si riesce nemmeno a scrivere il nome) è di una iniquità di livello inqualificabile. Sicuramente la stessa starà molto attenta ai luoghi che frequenta e all’ etichetta delle compagnie. Ma nessuno si illuda che in quei ranghi, cui appartiene la “onorevole” dichiarante, non si commettano atti ancor più cruenti e immorali. D’ altra parte, se fosse vero che la povera ragazzina sia stata figlia di un alto funzionario della Unione Europea – “dei criminali e degli usurai”, aggiungo io – allora la sua tragica scomparsa rappresenta proprio la drammatica miopia con la quale quella istituzione opera, nel completo dissenso, perdipiù.
Mi aspettavo che dal “mainstream” qualcuno commentasse tirando in ballo numeri e statistiche (che peraltro, formalmente, non mi pare appaiano nemmeno quindi, in loro assenza, la dichiarazione della Sig.ra Klöckner è una concettualizzazione di massima). Ma anche con dati alla mano il problema non può essere circoscritto o ponderato soltanto su episodi più o meno isolati, più o meno frequenti, sebbene terribili; la pressione sull’aumentare o no statistico degli stupri è uno dei tanti fattori che una immigrazione di massa introduce in un ambiente considerato autoctono, tra cui ad esempio una crescita, comprensibile e prevedibile, di un disagio più o meno consapevole negli abitanti originari. Se anche gli indici numerici non mutassero significativamente (ma significativa nella vittima resta comunque l’esperienza anche di un solo stupro, o qualsivoglia forma di violenza), esistono comunque altri elementi sottili all’opera, di cui sarebbe bene tener conto. Una introduzione sociale sostanzialmente forzata e in grande numero (mutatis mutandis, ecologicamente equiparabile all’introduzione di una specie biologica nel territorio colonizzato da un’altra) esercita comunque una pressione psicologica e sociale, le cui possibili conseguenze non sappiamo fino in fondo, ma possiamo forse dedurre al meglio: e il peggio?
Basterebbe riportare come esempio le difficoltà occorse nell’iter integrativo dei “terroni” nel nord Italia (al CAR il mio fidatissimo compagno di branda pugliese mi diceva di un suo amico che gli chiedeva: “Ma è vero che al nord ci chiamano “torroni”?), o quello degli stessi italiani emigrati in Germania e in Inghilterra; e nel primo caso erano perfino italiani nella loro stessa nazione!
I “terroni” al Sud ed i “polentoni” al Nord. Non credo che su questo potremmo fare un paragone poichè il sistema culturale, religioso e di lingua era comune. Erano sottili differenze di comportamento sociale e riguardo l’esterno che hanno sempre reso le differenze sud-nord. Così come l’emigrazione di massa d’italiani verso gli Usa, era un’emigrazione economica con severa ed attenta accoglienza, piena di controlli ed analisi. Oltre a tutto era un’emigrazione in nazione con stessa radice culturale, stessa religione ma con diversa lingua.le differenze non erano poi così vistose come voglio o farci credere ora paragonando l’emigrazione nostra di decenni fa con l’immigrazione abusiva di adesso !
Inoltre nella metà dei casi “terrone” era detto senza odio o disprezzo, ma con una punta di compatimento. Nell’altra metà dei casi era detto con sentimenti negativi…Ma anche in questo caso l’emigrazione selvaggia era stata provocata dalle grandi industrie che richiedevano manovalanza di basso prezzo per le fabbriche ed avevano mandato voce al Sud. Insomma, anche qui un moto migratorio indotto…