Il ricatto di Bruxelles e dei potentati finanziari su nuovo Governo Conte

di Luciano Lago
Mentre tutta la stampa del sistema, dal Der Spiegel, Repubblica, al New York Times, attacca a testa bassa la formazione del nuovo Governo, l’Italia viene trattata come l’ultima colonia, gli italiani vengono accusati dai tedeschi di essere mendicanti, fannulloni, evasori fiscali, scrocconi e ingrati.
Si manifesta evidente il ricatto di Bruxelles sulla nomina del ministro del Tesoro nella persona di Paolo Savona e con le pressioni dirette dagli ambienti vicini a Washington, nel timore che il nuovo Governo Lega-5 Stelle possa decidere di togliere le sanzioni alla Russia.
Sono le due sponde dell’Atlantico che si muovono per imbrigliare e condizionare la formazione del nuovo governo, da Washington a Bruxelles e Berlino. La Germania poi rappresenta il paese dominante e teme che un Governo meno accomodante di quelli a guida PD possa decidere di sgancarsi dagli accordi europei penalizzanti che hanno consentito alla Germania di ingrassare con il suo surplus miliardario a spese delgi altri paesei ed imponendo le sue regole a tutt l’Europa. Risulta inaccettabile per i tedeschi e per Bruxelles che venga nominato al Tesoro un professore che “odia la Germania” e ha scritto libri contro l’euro.
Questo spiega il braccio di ferro contro le nomine “scomode” proste da Lega e 5 Stelle come quella al Ministero del Tesoro ma non soltanto quella.
Il Presidente Mattarella, appellandosi al suo ruolo formale di nomina dei ministri, su proposta del presidente del consiglio incaricato, si fa garante dei potentati finanziari che hanno dato riservatamente il loro “non gradimento” a determinate nomine. Il Tesoro, la Difesa e gli Esteri sono fra queste.
In questo modo Mattarella si assume la responsabilità di mettersi contro la volontà popolare e si apre una luce sinistra su quali siano i veri “poteri forti” che pilotano tutte le scelte politiche in Italia, con buona pace della democrazia e della sovranità nominale del popolo. Si comprende perchè i personaggi come la Boldrini, la Bonino, Renzi e la solita compagnia di giro insistevano tanto sulle “cessioni di sovranità. Era il modo perassecondare i “poteri forti” evitando qualsiasi crepa e qualsiasi strappo della “colonia Italia”.
Lo strappo adesso potrebbe verificarsi e l‘aspetto pericoloso per “lor signori”, fiduciari di questi potentati sovranazionali, è quello che, la vicenda del braccio di ferro sulle nomine, mette questa dipendenza allo scoperto, anche i più stupidi iniziano a capirlo.
Salvini, a nostro avviso, fa benissimo a tenere il punto ed a non cedere, si tratta di una partita di gioco fondamentale. Se Mattarella insiste nel suo diniego, salta per aria il Governo Conte e si dovrebbe abndare alle elezioni salvo la nomina del solito “Governo Tecnico” sotto il ricatto dello Spread e dei mercati. A quel punto il “Re sarà nudo” ed i sudditi avranno il diritto di ribellarsi, nonostante la grande stampa, le Televisioni e tutto l’apparato del sistema sosterranno il nuovo Governo del Presidente.
La partita si fa interessante, vedremo quale sbocco si inventeranno i padroni del potere per imporre le loro regole….
Il grosso problema è che Mattarella è un coniglio. E’ stato messo lì da Napolitano, Renzi e Berlusconi…
Un tempo avrebbe avuto la chiavetta da girare nella schiena. Ma i tempi cambiano: ora lo tengono in carica come i cellulari e quando c’è bisogno di parlare, gli tolgono il cavetto ed egli recita come da copione.
La cosa positiva e’che stavolta si palesa in tutto il suo squallore come e’stata svenduta l Italia.
A capo ci devono essere persone che eseguono i diktat,altrimenti insultano.
Ma se arrivano all insulto e’evidente che e’il clasdico can che abbaia ma non morde.
Mattarella fa il suo “dovere” (con scrupolo istituzionale!) di Eugenio Orso
Non sono impazzito se affermo che Mattarella, presdellarep che non abbiamo voluto e vorremmo che se ne vada, in questi giorni gravidi di consultazioni e incarichi di governo sta facendo il proprio “dovere”.
Il suddetto sta semplicemente facendo quello che ci si aspetta da un esecutore di ordini come lui, ossia sta realizzando un piano, ovviamente segreto (ma non troppo!), che rimanda direttamente ai seguenti, grandi interessi che informano il sistema delle alleanze occidentali: troika, mercati e piazze finanziarie, banche d’affari (nonché banche tedesche e francesi), lobby ebraico-sionista, molto ascoltata e riverita in occidente, nato, pentagono e cia.
Nei giorni in cui si parla di beatificazione (in corso dal 1986) per l’indimenticabile e benemerito democristiano Giorgio La Pira, sindaco di Firenze nei lontani anni cinquanta e sessanta, uomo di governo, rompiscatole all’Onu, politico di gran cuore e coraggio, fin troppo vicino ai bisogni della popolazione, dei lavoratori e dei “meno abbienti”, un altro democristiano, con la tessera piddì in tasca, furbescamente rispettoso del suo ruolo istituzionale, va in direzione completamente opposta, facendo “la punta agli stronzi” (ma nel pieno rispetto del dettato costituzionale!), per cercare di fermare un candidato al ministero dell’economia, proposto da Lega e 5s vincitori alle elezioni, ma non gradito agli europadroni e ai kapò tedeschi dell’eurolager.
Il democristianissimo servo di dio La Pira aspirava a una vita tessuta di meditazione, preghiera, giustizia e carità, e salvò i posti di lavoro di migliaia di operai alla Pignone in crisi, convincendo Enrico Mattei a intervenire e acquisire, rischiò di essere accusato di “marxismo”, tenendo fede ai suoi principi con la vicinanza ai più deboli, fu l’eroe fiorentino che dopo l’alluvione del ’66 guidò la ricostruzione, eccetera eccetera.
Le generazioni cambiano, ma non sempre in meglio.
A conferma di ciò, il democristiano Mattarella riciclato piddì, senza particolari meriti e, soprattutto, senza mai aver fatto nulla di buono per i lavoratori, i pensionati e i disoccupati indigeni, si conferma in questi giorni basista istituzionale dei poteri esterni prima ricordati, ai quali segretamente riporta, per decidere a chi affidare i ministeri chiave del primo governo uscito dalle elezioni, dopo ben quattro esecutivi nominati dalla troika, espressione dei grandi cravattari finanziari.
Sappiamo bene che il governo 5s-Lega sarà modesto, tutt’altro che rivoluzionario, frutto di un patetico vorrei ma non posso.
Se riuscirà ad insediarsi, nonostante Mattarella, Berlino, Francoforte, New York e Bruxelles, si rivelerà il governo di una falsa (ex) opposizione, scivolata dopo il voto su posizioni atlantiste ed euriste minimamente critiche, e di una (ex) opposizione debole che ha accettato, alla fin fine, pur a malavoglia il “sistema delle alleanze occidentali”, in cui l’Italia è inserita … e stritolata!
Tuttavia, dopo aver fatto passare a denti stretti il presidente del consiglio incaricato Giuseppe Conte, personaggio semi-sconosciuto e non troppo pericoloso per il sistema, Mattarella, che degli interessi vitali degli italiani e dei loro risparmi se ne frega, ha obbedito a un riflesso da cane pavloviano e ha sbarrato la strada al professor Savona, ottuagenario ex ministro di Ciampi reo di aver criticato l’Europa “a trazione tedesca” e l’euro.
Il messaggio è chiaro.
Nonostante il voto politico abbia premiato 5s e Lega, i poteri fortissimi continuano a dettare legge e a … nominare i ministri in questo paese, grazie al basista istituzionale Mattarella, che nel ruolo ha “degnamente” sostituito Napolitano, l’ex comunista educato in America e prediletto dall’Alta Finanza dominante.
Di sicuro, uno navigato come Savona, che già in età si è schierato contro questo euro e le attuali “regole europee”, preoccupa per la sua autorevolezza e per la sua competenza in merito ai sistemi monetari, nonché per le sue posizioni di aperta critica alla Germania.
Meglio evitare il fastidio, quindi.
Così, a sostegno del loro guastatore Mattarella, i “Mercati” hanno agito sullo spread Btp-Bund e gli sciacalli delle agenzie di rating, Moody’s e Fitch, minacciano di declassare i titoli del debito pubblico italiani, spingendoli verso la soglia della “spazzatura”.
Gli attacchi usati per imporre il Quisling Monti all’Italia, nel 2011, ricominciano ora, come un copione già visto di un vecchio film, ma pur sempre inquietante, mentre le presstitute, le puttane mediatiche degli assassini finanziari, euristi, atlantisti e sionisti, seminano il panico (debito pubblico, spread e interessi sul debito alle stelle, risparmi in pericolo!), se il prossimo governo italiano non sarà di gradimento del padrone.
Persino il NY Times, da oltre oceano, ostracizza l’esecutivo “populista”, per non parlare dei giornali crucchi, che sbeffeggiano gli italiani, e delle dichiarazioni del “papa laico”, il ruffiano di repubblica Scalfari, che chiama i 5s e i leghisti “plebei al potere”.
Questa è la quintessenza della cosiddetta democrazia occidentale, mediatica e liquida, cioè di un sistema politico di dominazione raffinato e perverso, che distribuisce illusioni di sovranità agli “elettori”, mentre nella realtà chi decide è la classe dominante finanziaria, imponendo il suo diktat attraverso le “istituzioni” sopranazionali e, a un livello più basso, attraverso gli infami collaborazionisti come Mattarella.
Mattarella non ha costituzionalmente, in quanto presdellarep (voluto da Renzi, per nostra disgrazia!), diritto di veto a tutto campo sui ministri, ma, al momento, sta esercitando proprio una sorta di diritto di veto sul nome del futuro ministro dell’economia e si sta mettendo di traverso perché Conte, che lui stesso ha incaricato, sia costretto a rinunciare al mandato.
Di certo, come già chiarito, Mattarella non pensa ai risparmi degli italiani, messi in pericolo dalle spese pazze di un governo populista-cicala che gonfierà debito pubblico e spread, come alcune presstitute hanno cercato di far credere ai gonzi, ma svolge con caparbietà il ruolo di guastatore pro-troika.
Mattarella fa il suo dovere perché ha la consegna dall’alto e dall’esterno dell’Italia di impedire che il governo Conte riesca a insediarsi, per tornare, poi, all’ipotesi del “governo del presidente” o di scopo, o di servizio, in attesa di nuove elezioni.
L’Italia è in trappola, grazie all’azione perversa di collaborazionisti apolidi come Mattarella, che fa il suo “dovere”.
Il nostro nemico, oggi, è dentro le istituzioni.
In risposta a Eugenio Orso: ottima analisi, ma Mattarella non sta facendo il proprio dovere, in quanto non sta facendo gli interessi del popolo italiano per il quale dovrebbe operare in suo nome, ma sta facendo gli interessi di coloro che vogliono distruggere l’Italia, ridotta a serva dei potentati economici, in considerazione di ciò il prof. Paolo Savona deve andare al Tesoro per volere del popolo che piaccia o no.
Il fatto che abbia scritto Mattarella sta facendo il proprio “dovere”, virgolettando dovere, dovrebbe far comprendere che è un’ironia, che malcela il mio disprezzo per l’euroservo e nemico del popolo italiano che occupa indegnamente la presidenza della repubblica.
Dal punto di vista dei grandi cravattari finanziari, dei crucchi kapò dell’eurolager, degli atlantisti e della lobby giudeo-sionista, questo vile collaborazionista sta effettivamente facendo il proprio dovere …
Oggi il verme piddiota ha incaricato … Cottarelli, il tagliatore di spesa del Fmi!
Ecco l’epilogo: un’altra vittoria degli usurai, dei nemici del popolo, dei vampiri finanziari e atlantisti!
Basterebbe l’impiccagione, dopo lunga tortura, per mondare uno come Mattarella delle sue colpe?
Credo di no …
Cari saluti
Il grosso problema e’ che non abbiamo ancora in in Italia individuato il nostro grosso problema.
Savona in tutto questo non c entra nulla.
Ce ne sono di meglio di meglio di Savona che recano meno danno agli italiani o aoneno meno illusioni.
Il punto e’ chiaro: l’inghippo millantato, per quanto rozzamente esternato (vedasi scoop di Messora) e’ fondato ” semplicemente” sull’assenza di gradimento del programma di governo e in particolare sulla figura del ministro dell’economia. Ebbene non resta che una strada, costituzionale: andare in Parlmento e farsi votare il governo.Uno strappo forte, unico nella storia della Repubblica. Immaginiamo urla e strilla di giornaletti e tv, borse e borsette in caduta libera, spread e balle affini delle accomandite della rapina legalizzata, ovvero delle banche d’affari internazionali, esternazioni dotte di tuttologi tanto ignoranti, quanto ruffiani a pagamento degli stampatori di moneta. Qualcuno puo’ forse supponrre che ci possa essere una reazione diversa, una soluzione onestamente negoziabile per il problema corrente? Qualcuno puo’ ragionevolmene immaginare che ci sia lo spazio per un nome diverso per il presidente del consiglio e/o per il ministro dell’economia, tale da essere accolta dal colle e dalla ue e,contemporaneamente di sicura affidabilita’ per la linea di attuazione poliica scaturita dall’accordo per il governo, in sintonia con le istanze dei cittadini scaturite dalle urne? Se c’e’ qualcuno che lo pensa e’ un illuso.Il tempo trascorso dal 4 marzo ad oggi ha evidenziato, in modo chiaro le posizioni. in questo esso e’ stato enormemente proficuo. Siamo usciti finalmente, dopo anni dall’aura della narrazione falsa relativa al debito e balle conseguenti, abbiamo capito chi e perche’ vuole tenere l’Italia sotto le scarpe, sappiamo chi tra gli italiani, tra i nostri stessi amici e conoscenti ha interesse a far perdurare questo iniquo stato di governo. Insomma, siamo usciti dall’ipocrisia. Abbiamo un’occasione unica, inimmaginabile solo alcune settimane or sono, possibile, unicamente per ia contrapposizionee di vedute sullo scenario internazionalee. Non va sciupata. Serve determinazione e risolutezza fondate sul rispetto che dobbiamo a tutti ma nell’occorso a noi stessi Cittadini italiani, stanchi d’essere ingannati e oltraggiati nell’intelligenza da cialtroni e traditori..
Dico la mia, io vorrei la uscita dall euro e dalla ue. Vorrei che la banca d Italia non fosse in mano a San Paolo e UniCredit, ma tornasse statale,e vorreiche le infrastrutture nazionali strategiche siano nazionalizzate. Basta ue ., basta euro. E basta ste tasse e basta 50000 codicilli x far mangiare avvocati giudici pm e la pletora iconoclasta è autoreferenziale x eccellenza.
Hai perfettamente ragione, pero’ ti faccio notare che i soliti noti stanno tentando
di intrufolarsi nel nuovo governo, presentandosi vecchi, saggi e europeisti pentiti.
Diciamo che il marcio e’ il vecchiume che non molla la presa e si attacca alla vita
nostra come sanguisughe.
Sono i vecchi che vogliono il mondo che viene, cercano di realizzare quello che
hanno sognato nella vita. E i vecchi non hanno piu’ freni inibitori e pur di non
morire sacrificano volentieri i loro figli e nipoti.
I vampiri.
Salvini, non mollare per Dio! Abbiamo passato più di quindici anni di lacrime e sangue, ma siamo disposti a passarne altri cinque sotto il nuovo governo da te proposto, ma l’Italia e gli italiani devono liberarsi da questi sciacalli e tornare ad essere uno stato sovrano ad ogni costo, questa é una guerra giusta che va combattuta senza se e senza ma, non temiamo altri sacrifici, ma bisogna uscire da questa cloaca puzzolente che ci ha tolto onore e sovranità, e e tornare a essere una nazione che conta. Avanti tutta siamo con te, portaci fuori da questa trappola e smaschera i traditori che vanno contro gli interessi della nazione e del popolo. Il prof. Paolo Savona deve andare al Tesoro !!
Ultime notizie.
La situazione è più grave di quanto sembrasse.
Il verme Mattarella, servo della troika, ha posto il veto su Savona all’economia, mentre quando c’erano i governi collaborazionisti, Renzi e Reniz/Gentiloni, se ne stava zitto, rintanato al Quirinale..
Ormai il collaborazionista vigliacco alla presidenza della repubblica agisce allo scoperto, sicuro della forza (criminale e finanziaria) dei suoi padroni.
Nominato presdellarep proprio da Renzi, per c/o troika e Berlino, rappresenta la polpetta avvelenata che l’infame piddì ha lasciato al Quirinale, nel caso di sua sconfitta alle politiche.
I leghisti capiranno che con le lezioni democratiche non si va da nessuna parte e vincerà sempre l’occupatore del paese?
Chissà …
Cari saluti
Visto l’epilogo, e udito il vergognoso discorso del soggetto in questione, a dirne ciò che si pensa fino in fondo si finirebbe nel penale.
Ahah! Come non condividere!
Fallito il tentativo della nascita della terza repubblica. Grazie mattarella per essere il rappresentante degli italiani che non li rappresenta. C’è rabbia ora .ce puzza di Muggia e vecchio. C’è il rumore assordante del frusciare dei grembiulini. Allora mattarella ha solo preso tempo per spostare più in là le inevitabili votazioni che dovrebbero svolgersi a metà settembre. Aveva ragione Claudio , votare è inutile, rimane solo una ultima cosa da fare.
Leggo spesso le tue osservazioni e, nonostante la profonda distanza ideologica che ci separa, ne apprezzo l’arguzia e l’intelligenza.
Cosa ne pensi del fatto che Savona, sbandierato come anti sistema, come eversivo, sia poi vicepresidente dell’Aspen Institute Italia, a braccetto con figure quali
Monti, Prodi, Amato, Tremonti, Letta etc?
Un saluto
Ormai lo capiscono anche i cretini, il nostro intendimento non vale un cazzo. Sarebbe giusto impiccare chi sta vendendo questa povera Patria e il futuro dei nostri figli, i giornali tedeschi confermano quello che sono e sono sempre stati offendendo indiscriminatamente un intero popolo. Ci siamo rotti i coglioni di tutto questo, no, non puo’ durare, non deve durare e non durera’, con buona pace dei mangiapatate.
Buona sera a tutti
Chiedo scusa per il precedente saluto inopportuno. Ho provato se il commento si inseriva. Non ho molta simpatia, ne’ dimestichezza per gli adempimenti relativi a password e affini anche se questo sito e’ tra i piu’ semplici con cui relazionarsi.Stante la situazione politica possiamo solo dolerci dello stato delle cose. Questa sera abbiamo udito don Abbondio, di manzoniana memoria, pietire innanzi agli italiani la sua condotta in violazione della Costituzione (dell’art.90, se non vado a memoria errato) violazione asseritamente commessa per evitare al Paese gli strali che potrebbero provenire dal mondo economico internazionale e dalla Ue, se il prof. Savona fosse insediato mijistro del Tesoro. Bene, sintetizzando banalmente il concetto a suffragio del diniego alla squadra di governo, si puo’ affermare quanto segue: cari italiani, siccome con i vostri voti avete eletto degli sconsiderati che non hanno contezza della politica e dell’economia, io, presidente della repubblica, da buon padre di famiglia, dopo aver fornito pazientemente suggerimenti e proposte ed aver accolto ogni richiesta proveniente da questi discoli, persino quella di affidare l’incarico di premier ad un illustre sconosciuto di loro esclusivo gradimento, mi debbo ora rifiutare di dare corso alla totalita’ delle vostre richieste, essendo il prof. Savona sgradito a ben altolocati ambienti, che potrebbero arrabbiarsi in caso di sua nomina. Il concetto e’ chiaro e chiarissima la considerazione per i 42 milioni di elettori, soggetti per i quali l’esercizio del voto e’ una sorta di ginnastica della domenica, consistente nell’ esercitare una tantum l’esercizio fisico dell’ uso del pollice e dell’indice che trattiene una matita. Se fossimo al teatro potremmo ridere. Invece siamo in una repubblica con ootre 64 milioni di abitanti, alfabetizzati la cui stragrande maggioranza e’ in grado d’intendere e volere, oltre che di badare a se stessa, senza bisogno di siffatti “padri di famiglia”, peraltro appiopatici da un governo dichiarato ileggittimo dal competente organo cistituzionale.Ebbene il finale lo conoscevamo e conodciamo anche il futuro (L’ennesimo scherano, ineletto e’ gia’ in movimento) Cosa pensiamo di fare? Di restare a scrivere sui blog, di cantarcela e suonarcela tra noi, argomentando piu’ o meno speciosamente sul tema? Penso che il tempo sia scaduto da un pezzo e si debba onestamente passare dal dire al fare.Questo dovrebbe essere il messaggio che, all’unisono dovrebbe giungere forte e chiaro a chi oggi della politica fa mestiere, senza se e ma. Questa e’ la priorita’ per ogni italiano che condivida l’idea della necessita’ di un radicale, urgente cambiamento politico da attuarsi adesso, subito quale priorita’ della propria agenda.
Si spera che Salvini e Di Maio sollecitino la piazza ad uscire per manifestare…
A questo punto non c’e’ altro da fare ! Ma prima ancora , chiamare il gen .Pappalardo e far capire perche’ il presidente non e’ presidente.
In siffatto modo gli italiani capirebbero meglio di essere stati presi per i fondelli, piu’ o meno, per dieci anni .
Allora e solo allora si potrebbe movimentare il popolo…con o senza Eurogendfor !
Di fronte alla massa di milioni di persone, anche l’esercito tedesco, ben armato e preparato, dovette ritirarsi continuamente dalla terra russa.
Benvenuti nel “Nuovo Ordine Nazionele”, ovvero il capolinea della democrazia e l’inizione del nuovo Feudo della Finanza.