01 Nov 2017 Il Pentagono vuole inviare truppe nel Donbass con l’avallo dell’ONU
Dopo il suo incontro con Poroshenko, Kurt Volker, l’inviato speciale della Casa Bianca, ha dichiarato che prima della fine dell’anno Washington andrà a presentare una risoluzione all’ONU per introdurre “truppe per mantenere la pace” nel Donbass.
Tuttavia ha aggiunto, nel caso che qualcuno avesse dei dubbi, che dette truppe saranno armate, si dovranno schierare nelle zone di combattimento e dovranno controllare la frontiera russo-ucraina.
Senza alcun dubbio, la Russia bloccherà tale proposta al Consiglio di Sicurezza se il controllo delle frontiere si dovesse consegnare a queste “truppe di pace”, cosa che consisterebbe di fatto ad un blocco del Donbass che avrebbe l’effetto di permettere all’Esercito ucraino di invadere le due repubbliche di Lugansk e Donetsk e provocare un massacro su larga scala della popolazione di etnia russa.
Il Cremlino ha riaffermato il suo appoggio agli accordi sottoscritti a Minsk.
Volker ha anche assicurato che gli USA vogliono fornire armi pesanti al governo di Kiev, cosa che di fatto rappresenta un’altra provocazione più che mascherata. Putin ha messo bene in chiaro in ripetuite occasioni che questa è una linea rossa che darebbe luogo ad una risposta da parte di Mosca.
Che tipo di risposta? Una di quelle è che il Governo russo consegni passaporti in massa alla popolazione di entrambe le Repubbliche, cosa che permetterebbe all’Esercito russo di avere il diritto di utilizzare la forza per proteggere i cittadini del Donbass.
L’altro sistema è il riconoscimento diplomatico delle repubbliche, una misura che ogni volta è prospettata negli alti funzionari russi e dai media russi. Tale misura sarebbe vincolata alla rinuncia definitiva degli Accordi di Minsk e si potrbbe approvare questo stesso autunno.

Stemma battaglioni ucraini
Se gli Stati Uniti consegnano armamento pesante a Kiev, la Russia farà altrettanto con le milizie del Donbass.
Fino alla data di oggi, gli Stati Uniti hanno fornito armamento “difensivo” al governo dell’Ucraina e il Congresso (dominato dai neocons) sta facendo pressioni su Trump per far fornire “armi letali”.
In realtà, negli ultimi giorni del suo governo, Obama aveva firmato un contratto con l’impresa Air Tronic per fornire armamenti all’Esercito ucraino. Da tempo sono iniziate le consegne di queste armi. Già da acune settimane sono arrivati 100 lancioagranate anticarro PSR-1 nelle mani della Guardia Nazionale e del Battaglione nazi Azov.
Non sembra probabile che la Russia potrà assistere passivamente ad un riarmo del regime ucraino e dei suoi battaglioni neonazisti senza reagire.
Fonte: Diario de Octubre
Traduzione: Alejandro Sanchez
Stefano
Inserito alle 01:32h, 02 NovembreCredo che a breve putin schierera’ i carri armati nel Donbas. E costruira’ una frontiera fisica.
Silvia
Inserito alle 05:39h, 02 NovembreSara’ difficile che gli americani glie lo lascino fare.
nessuno
Inserito alle 07:02h, 02 NovembreGli ameri-cani in Ucraina contano come il due di coppe, non hanno
alcuna possibilità di impedire uno schieramento di forze Russe nel
Donbass, ed i Russi dell’esercito(?) Ucraino ne fanno un solo boccone
se oseranno intraprendere azioni bellicose contro di loro, e saranno
fortunati se non invaderanno tutto il Paese se necessario, ma a pensarci
bene: cosa se ne farebbero di uno Stato ridotto alla fame? Meglio che
continuano a mantenerlo i pirla della Nato, scritto questo, in ultima analisi
mi chiedo: chi rischia una guerra con la Russia per la bella faccia di
Poro-scemo e la sua cricca nazista? La Russia ha ampiamente dimostrato
la sua capacità militare in Siria e mi sembra che gli ameri-cani ne sono
usciti suonati, loro fanno i bulli solo con chi non ha difese o alleati……
Nord Corea docet.
animaligebbia
Inserito alle 07:47h, 02 NovembreCredo proprio che gli americani e i cagnolini scodinzolanti nato nelle sterminate pianure ucraine troveranno il cetriolo che fa al caso loro; parliamo di un esercito che dopo 15 anni non controlla ne’ lIraq, ne’ l’Afghanistan.
Citodacal
Inserito alle 12:29h, 02 NovembreLa recente installazione di missili Iskander a Kaliningrad (che certa stampa europea ha subito dipinto come una aggressiva minaccia a Berlino) e le ancor più recenti dichiarazioni del presidente della Commissione Difesa del Parlamento russo Vladimir Shamanov, secondo cui la regione citata potrebbe essere rafforzata ulteriormente dal punto di vista militare, ci suggeriscono l’opportunità crescente di poter iniziare a capovolgere il ragionamento e la visione complessiva: che siano cioè i russi ad iniziare ad avere alcune serie possibilità d’impedimento nei confronti degli americani e non più il contrario.
Annibale55
Inserito alle 08:17h, 02 NovembreHo capito….vogliono schierare truppe con avvallo ONU in quanto sanno che non arriverà MAI. Credete a me: gli americani non sono pronti per gli scarponi su terreno ed i sacchetti di plastica, non lo sono mai stati. Ci vuole un qualcosa che gli smuova, un false flag insomma. Il problema è che dopo l’ 11 settembre deve essere pure bello grosso!
Walter
Inserito alle 14:29h, 02 NovembreSono d’accordo con te: se volessero farlo davvero, non chiederebbero l’avvallo dell’ONU. Peraltro, sapendo benissimo che non lo otterranno. Mi sembra, piuttosto, una mossa diplomatico-mediatica.
Idea3online
Inserito alle 17:56h, 02 NovembreSe questo dovesse avvenire……prima che ciò accada la Russia benedirà la Novorossia, con militari russi a seguito…..se la Russia ha vinto in Siria..se volesse prenderebbe tutta l’Ucraina in pochi giorni per farla ripartire economicamente in pochi mesi…..ma aspetta.