Il movimento 5 Stelle cerca di occultare il suo fallimento dietro la retorica del 25 Aprile


di Luciano Lago
Tutto induceva a pensare che, con il Governo giallo/verde, si sarebbe verificata una certa discontinutà nei riti e nelle celebrazioni della Repubblica e, sotto gli auspici di una nuova politica “sovranista”, finalmente si sarebbe verificata una svolta, con il superare la stanca retorica delle celebrazioni per il 25 aprile. Il momento sembrava opportuno visto che, con il PD all’opposizione, diventava più facile iniziare una presa di coscienza nazionale nella necessità di liberarsi dei falsi miti storici imposti dalla storiografia delle sinistra. Liberiamoci dei “liberatori” poteva essere il nuovo slogan di chi voleva segnare una fase politica nuova segnata dalla volontà di riprendersi la sovranità di questo paese.

Niente affatto, avevamo infatti sottovalutato la necessità per Di Maio e soci, in difficoltà nei sondaggi, di “coprirsi a sinistra ” riprendendo e facendo propri quei miti e quella retorica su cui ha cavalcato la classe politica in questi passati decenni, il mito dell’antifascismo e della Liberazione presunta . Ecco quindi che, come avviene ormai da molti anni, la data del 25 Aprile verrà segnata da una abituale valanga di retorica, di celebrazioni e rievocazioni ufficiali, altisonanti moniti dei responsabili delle istituzioni, dal presidente Mattarella ( successore del non compianto Napolitano) all’“impagabile” presidente della Camera Roberto Fico, come agli altri esponenti delle Istituzioni. Fra questi anche la sindaca di Roma, la Virginia Raggi che ha pensato bene di riparare i suoi fallimenti dietro la cortina dell’antifascismo, proponendo di cambiare nome alle strade di Roma che conservano nomi rioconducibili al ventennio, un espediente che non gli consentirà comunque di coprire le buche nelle strade e nascondere i cumuli di spazzatura e i grossi ratti che circolano per la città eterna.


Questa volta però la ritualità delle celebrazionni non riuscirà a nascondere, sotto la coperta della retorica dell’antifascismo, sempre buono per tutte le occasioni, il lascito disastroso di questa seconda repubblica, subentrata alla prima, che ha ridotto l’Italia, pur senza una guerra persa, come era avvenuto nel 1945, in una nazione in bancarotta, impoverita e affossata in una profonda crisi economica, un paese privo di qualsiasi sovranità, di fatto divenuto una colonia subordinata alle grandi centrali finanziarie ed alla egemonia di Washington, di Bruxelles e di Berlino.
La prova provata avviene proprio in questi giorni con la passiva acquiescenza dell’Italia al regime delle sanzioni internazionali decretato dai padroni USA contro tutti i loro nemici, dall’Iran, alla Russia, al Venezuela, alla Cina, a Cuba e chissà quanti altri paesi. A differenza di altri Stati che rifiutano di sottoporsi ai diktat di Washington dimostrando di essere paesi sovrani, l’Italia chinerà la testa come sempre e si adeguerà sacrificando i suoi interessi nazionali, come avvenuto per la Libia, per la ex Jugoslavia e per altre circostanze storiche. Qualcuno borbotterà al massimo “non capisco ma mi adeguo”(vedi Berlusconi nel 2011).

La favola storica dei “liberatori” non regge più, visto che sono loro, gli “esportatori di democrazia”, quelli che hanno seminato il caos in giro per il mondo con tutte le loro guerre per affermare i loro interessi egemonici , sono quelli che dirigono tutte le scelte della politica estera di questo paese, con l’ingombrante presenza delle 113 basi statunitensi sulla penisola, dalle sanzioni alla Russia alla partecipazione alle guerre della NATO, anche quando queste sono vistosamente contro gli interessi nazionali (vedi Libia). L’Italia è una portaerei naturale nel Mediterraneo, troppo utile e indispensabile per i “liberatori” che la utilizzano quando necessario, partendo dalle sue basi per bombardare paesi e popolazioni, dalla Libia alla Somalia allo Yemen, quando occorre affermare la politica del caos dei dominanti anglosassoni.

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Le nuove forze politiche oggi al governo, cercheranno di celare in modo goffo questa realtà che i vari discorsi ufficiali e le rievocazioni non riescono più ad occultare e che viene ormai percepita da una buona parte dell’opinione pubblica nazionale, quella più critica e non ancora omologata al pensiero unico.

Salvini si dissocia
Per evitare di essere coinvolto nella sagra delle celebrazion del 25 Aprile, opportunamente il ministro Matteo Salvini ha promesso di recarsi in Sicilia perchè, come lui stesso ha affermato, la vera “liberazione” da fare in questo paese attualmente è quella dalla mafia/camorra/indrangheta. Apprezzabile ma andrebbe meglio specificato che la mafia, la vera cupola mafiosa che attanaglia l’Italia non è propriamente quella dei boss di Corleone o di Palermo, semplice manovalanza, ma piuttosto la cupola delle Centrali Finanziarie transnazionali che impongono a questo paese le loro direttive ed a cui è stata consegnata la sovranità che una volta l’Italia deteneva, prima di subire la colonizzazione economica, altro che “liberazione”.

La narrazione storica fatta dai vincitori , quella della “resistenza che caccia la dittatura nazi-fascista” dall’Italia ed accoglie festosamente i “liberatori”, oggi non regge più a qualsiasi analisi storica. Risulta appurato il ruolo storico dei componenti del CLN finanziati dalle Banche anglosassoni per rovesciare il regime fascista e portare l’Italia nell’orbita del protettorato/colonia anglo americano. Non per nulla, contigue al CLN, vi furono alcune figure del mondo della finanza di allora, come Raffaele Mattioli (ex amministratore COMIT), o come Alfredo Pizzoni (Credito Italiano) che svolgevano il ruolo di “trade union” con gli ambienti finanziari anglosassoni per far ottenere il finanziamento degli alleati e delle grandi banche al CLN nella sua lotta clandestina, negli anni della guerra civile contro le autorità fasciste della RSI che governavano nel Nord Italia (assieme ai tedeschi) e che avevano socializzato le imprese, suscitando l’ira dei detentori del grande capitale.

Per non parlare degli agenti della Russia di Stalin (come Palmiro Togliatti) che operavano per stabilire in Italia una “dittatura del proletariato”, questione alquanto diversa dalla favola dei “difensori della libertà” propinata dalla propaganda storica allineata.

La descrizione del “male assoluto” fatta di un periodo storico (il ventennio fascista) che comunque segnò un epoca di riforme sociali (previdenza sociale, assicurazione infortuni estesa a tutti, TFR per i lavoratori, assistenza sanitaria per le famiglie, ecc.), oltre ad un periodo di grandi opere pubbliche (fatte in avanzo di bilancio) che neppure in 70 anni di democrazia è stato eguagliato, non regge di fronte ad una analisi critica, a prescindere dagli aspetti negativi o positivi di tale periodo storico.

Tuttavia questi sono discorsi di carattere storico che risultano troppo difficili e che andrebbero in controtendenza rispetto all’enorme apparato dei media, della comunicazione, della formazione accademica, dei pseudo intellettuali al servizio del sistema che da decenni hanno manipolato e falsificato la Storia, per creare le mitologie di comodo che costituiscono ancora oggi i pilastri della narrativa fondante di questo sistema politico e della attuale Repubblica.

Si conferma quello che disse un vero comunista d’altri tempi, Amedeo Bordiga, “la vera tagedia per il movimento operaio mondiale, è stata quella di precipitare sotto l’influenza di un prodotto sociale peggiore del fascismo stesso: l’antifascismo piagnone e democratoide”.

22 thoughts on “Il movimento 5 Stelle cerca di occultare il suo fallimento dietro la retorica del 25 Aprile

  1. ANPI associazione nazionale prostitute italiane , I’ll 25 aprile e’ LA festa dei traditori fategliela fare ,l’italia diventata centro profughi e’ il loro fiore all’occhiello ! Vedere I treni e le piazze piene di feccia colorata li manda in visibilio se LA fanno nei calzoni vanno in brodo di Giuggiole

  2. “Di fronte a qursta razza infriore e barbara come la slava…non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. I confini dell’Italia devono essere il Brennero, il Nevoso e le Dinariche: io credo che si possano sacrificare 500.000 slavi barbari a 50.000 italiani”.
    Benito Mussolini
    Caro Luciano Lago la verità bisogna dirla tutta e non solo una parte. Chi ha inventato l’uso delle foibe siamo stati noi italiani in camicia nera. Certo poi dopp l’8 settembre gli slavi si sono vendicati degli stupri delle persecuzioni degli incendi e devastazioni dei camerati colpendo anche italiani innocenti. Ma smettiamola di credere o di far finta di non sapere che il regime fascista fosse un regime bonario., ,È stato tutt’altro..

    1. Nessuna idea che il regime fascista sia stato un “regime bonario”, sicuramente ci sono stati anche eccessi nelle sue esternazioni e nelle guerre combattute nei vari fronti ma, egregio amico, non dimentichiamo che l’Italia fascista che si confrontava con l’Impero Inglese, quello che ha lasciato milioni di morti nella sua Storia coloniale recente, in particolare in India, nel Bengala, oltre che nelle colonie africane, tanto meno si dimostrò un Impero “bonario” quando ci fu il bombardamento di Dresda ordinato da Churchil ed eseguito dagli anglo americani (come tanti altri crimini degli alleati durante la guerra e dopo). Quindi rimaniamo nella realtà e abbandoniamo la retorica di coloro che vorrebbero darci “lezioni di civiltà” e condannare il “male assoluto” mentre hanno milioni di scheletri nell’armadio della loro Storia.
      Luciano Lago

      1. Chiedo alla Redazione un apprfondimento sulla questione “Liberazione”: anche i tedeschi e giapponesi festaggiano rispettivamente la “liberazione” del proprio Paese? ovvero anche loro “festeggiano” per aver perso la 2a guerra mondiale?
        P. S. I tedeschi festeggiano anche la sconfitta della 1a guerra mondiale insieme alla Jugoslavia e Turchia?
        P.S.2 Scommetto che anche l’Irak e la Libia festeggiano la sconfitta dei loro rispettivi leader! Chissà chi ha istutiito queste “feste”: i “liberati” o i “liberatori”?

        1. La risposta mi sembra ovvia. I paesi vinti che hanno mantenuto la loro dignità di nazioni, come il Giappone, la stessa Germania (per quanto divisa e distrutta nel 1945) non hanno mai istituito una festa per celebrare una presunta “liberazione”. L’Italia, che ha avuto nella sua storia la vergognosa pagina dell’8 Settembre, con la fuga del sovrano a Brindisi e le Forze armate lasciate allo sbando, è l’unico paese che della sconfitta (perchè di sconfitta si è trattato) ne ha fatto una festa in omaggio agli occupanti che, ancora oggi, mai se ne sono andati. Questa la vera origine della crisi che ha attanagliato l’Italia quella data dell’8 Settembre che ha segnato (come altri hanno detto) la “morte della patria” e lo è stata per tutti, per chi aveva combattuto da una parte o dall’altra, per gli sconfitti e per chi si è messo il comodo abito dei “vincitori”.
          Luciano Lago

      2. A dire il vero io ho sempre saputo che I responsabili in yugoslavia furono gli Ustascia croati di Pavelic erano loro che controllavano e tenevano in ordine quella masnada di zingari e ebrei impestati maledetti , poi a guerra persa si soon vendicati sugli italiani xche’Pavelic aveva tagliato LA corda

        1. La sua idea è confermata dagli avvenimenti del conflitto in Jugoslavia avvenuto a fine anni ’90. L’attitudine alla pulizia etnica di quelle popolazioni si è vista in quell’occasione. Dopo il 1945 (ed anche prima) ne fecero le spese gli italiani.
          L.Lago

  3. Ecco per chi avete Votato digitate” Beppe grillo su marte video” non c’e’ bisogno di andare tanto lontano per trovare persons come Grillo Basta andare al cotolengo !

  4. Ormai il 25 aprile è vuota e stanca retorica che non interessa più nessuno a parte i “forzati” addetti ai lavori.

    Il M5S cerca di rifarsi una verginità di sinistra per recuperare consensi confermando quindi che non si tratta di un reale movimento di rottura col passato ma semplicemente l’ennesima formazione sinistro-laicista sotto mentite spoglie.

    Alle prossime elezioni, sia europee sia, forse, nazionali anticipate, qualche voto lo recupererà, altri li perderà ma soprattutto decreterà la sua fine come movimento di ampio respiro e di cambiamento.
    In futuro diventerà un SEL qualsiasi.

  5. Seguo sempre con grande interesse gli articoli del Sig. Lago, ma questa volta ne risulta un polpettone noioso e confuso privo delle più elementari basi storiche. Pienamente d’accordo col sig. Alfvanred.

    1. La mia risposta al sig. Alfvanred, vale anche per lei. Naturalmente questa è una mia opinione, ciascuno può avere una sua idea e interpretazione dei fatti, la Storia però, quella reale e non quella narrata dai vincitori, rimane unica e non riformabile.

  6. quelli che hanno fatto veramente resistenza non hanno neppure una piazzetta dedicata in italia:
    onore a gaetano bresci a franco f. napoli e a giuseppe albano il gobbo.
    i grandi massacratori, massoni e traditori detengono il monopolio di vie e piazze.
    questa è l’italia uscita dalla resistenza dei voltagabbana e dei venduti
    riguardo a mussolini, se non avesse fatto la guerra in etiopia, l’intervento in spagna e fosse rimasto neutrale nella II GM
    sarebbe spirato nel suo letto e ricordato con una certa simpatia.

  7. IL lago e’ fin troppo political correct non esagera mai sembra un dosatore cerca di dissuadere I poveri gonzi da Web che si ubriacano delle proprie idee si improvvisano critici senza aver letto Oppure parlano dopo aver letto robaccia ingiudagliata come I siti dei vari bloggers Piu in voga digitate tacci vostra ” aaargh Italia ” all cervello bisogna dar cibo buono non LA robaccia dei blog che fanno da megafono alla Massoneria capitanata Dallas sinagoga

  8. I siriani non ci sono cascati e hanno sostenuto il loro amato dittatore.
    È la Siria esempio per tutti i popoli
    Noi siamo terra di nessuno

  9. I siriani non ci sono cascati e hanno sostenuto il loro amato dittatore.
    la Siria esempio per tutti i popoli
    Noi siamo terra di nessuno

  10. Non capisco i comment dei simpatizzanti dei partigianos, che poi ben poco fecero tranne rubare ai poveri contadini, non sanno lor signori che in guerra ci si massacra reciprocamente? English americanos e morocchinos in Italia furono santarelli? La croce rossa che era a conoscenza di parecchi campi di prigionia e fece un cazzo? La bomba pena di confetti per i bimbetti con gli occhi a mandorlla di Hiroshima e Nagasaky? La puzza di bruciato che si sente ancora oggi a Dresda? Poi la pagliacciata di Norimberga e nessuno che abbia mandato alla forca Bush con i suoi generali…smettetela con le cazzate su chi ce l’ha più lungo,la storia viene scritta da chi vince e chi perde deve fare la parte del coglione per lobotomizzare i simpatizzanti come voi

    1. per i ‘padani’ ricordo il bombardamento dei cani sulla scuola di Gorla a Milano e la morte di tanti bambini innocenti

      posso solo aggiungere con Onore che non fu certo nelle Due Sicilie e non furono i Duo Siciliani a portare il terrore giudeo/democratico contro i Fascisti come fecero i ‘partigiani’ (le br e l’isis di oggi, stessi padroni)

      dell’Uomo politico Mussolini, Sociale e Nazionale posso scrivere che fu, con Adolf Hitler, uno dei più Grandi Statisti del secolo scorso, omaggiato persino dai suoi nemici. Ho la foto in camera di fronte a me, a imperitura dimostrazione che quest’accozzaglia di popoli uniti selvaggiamente nella bastardaggine non lo meritava. E l’epilogo di quanto avvenne ne fu la conferma

  11. “Il 25 aprile è nata una puttana/ Bombe a man/ e l’hanno chiamata repubblica italiana/Bome a man, carezze di pugnal …”
    Non è che avevano ragione i vecchi fascisti, ormai tutti defunti?

    Cari saluti

    eugenio Orso

  12. Di maio il 25 aprile lo ha festeggiato con gli Ebrei nel ghetto ebreaico di Roma visitando LA sinagoga di Satana ,quando si hanno dei ministri del genere che strisciano ai cospetti dei rabbini tutto e’ perso , ci stava pure bonafede ministro brutto da far paura difatti nel ritornare I due figuranti soon stati tamponati , come a dire fermatevi ! un Segno !

  13. Ottima analisi di Luciano Lago che tocca i punti più importanti della Storia e non è affatto un polpettone come qualcuno ,ignorante di Storia, lo definisce. Purtroppo a furia di inventare la Storia il popolo italiano si ritrova con lacune spaventose sulla realtà del fascismo e della guerra civile al Nord.

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