
14 Apr 2021 Il “liquidatore” Mario Draghi inizia con liquidare l’Alitalia..
di Luciano Lago
Come avevamo previsto il principale ruolo di Draghi e’ quello di fungere da “liquidatore” e in questo ruolo il noto banchiere si è ben immedesimato.
Lo dimostra la vicenda Alitalia, il primo grande brand italiano che il governo Draghi ha deciso di liquidare, naturalmente in conformita’ con le direttive di Bruxelles che non fa sconti al nostro paese.
L’operazione favorira’ gli interessi delle compagnie francesi e tedesche pronte ad accaparrarsi gli slot dell’Alitalia, un patrimonio di ricavi sicuri non appena ripartirà il turismo e i voli commerciali fra i paesi europei e dell’area mediterranea.
La UE ha decretato direttive penalizzanti che obbligano la compagnia di bandiera a cambiare nome e assetto in funzione di discontinuità con la precedente gestione. In pratica Bruxelles richiede di rinunciare ad un brand, quello dell’Alitalia che era fra le prime 10 compagnie di prestigio nel mondo, un brand che ha un valore inestimabile ma che deve essere buttato nel cesso in nome della conformità alle normative europee.
Ce lo chiedono gli stessi burocrati europei che hanno consentito i finanziamenti governativi a compagnie come l’Air France e la Lufthansa, ma per l’Alitalia questo non è consentito, risulterebbbe contrario alle norme liberiste che vogliono tutto regolato dal mercato. Peccato che questo non vale per i concorrenti dell’Alitalia ma vale soltanto per le compagnie del Bel Paese.
“Ce lo chiede l’Europa”, ci dicevano personaggi come Prodi, Letta, Gentiloni, Renzi e compagnia cantane. L’Italia deve inchinarsi ai commissari europei e per questo ha scelto di farsi commissariare da Mario Draghi, un super commissario che certamente non ha alcuna intenzione di favorire quelle aziende che lui giudica già decotte, come lo stesso “super Mario” ha già dichiarato, e l’Alitalia è una di queste.

Il patrimonio costituito in decenni dall’Alitalia e dai suoi dipendenti, a parte gli sprechi e le malversazioni fatte dai politici, non deve essere conservato. Può essere utilizzato da Francia e Germania per avvantaggiare le compagnie di bandiera di questi paesi che certo non rinunciano a far volare i propri aerei per compiacere Bruxelles e i suoi burocrati.
l’Alitalia sarà messa in liquidazione, provocando il licenziamento immediato di 11 mila dipendenti che perderanno anche la cassa integrazione, entrando subito in Naspi.
Non c’è sbocco alla trattativa con la commissione Europea e questa rimane in fase di stallo per il decollo della nuova compagnia che dovrebbe sostituire la vecchia Alitalia, procedendo all’acquisto degli aeromobili, che porterebbe del denaro cash fresco alle disastrate casse della azienda, attualmente in amministrazione controllata.
I ministri incaricati di risolvere il nodo Alitalia, Giancarlo Giorgetti, Daniele Franco e Enrico Giovannini dei trasporti, non sanno che pesci prendere – mentre aspettano durettive da Draghi e dalla commissaria europea alla concorrenza Margrethe Vestager.
I ministri annaspano mentre il tempo stringe e i dipendenti sanno che il loro destino è segnato, si prevedono ben 7 mila esuberi e rinuncia a gran parte degli slot di Malpensa (il secondo hub dopo Fiumucino) e con pochi aeromobili che rimarranno in servizio.

Il suicidio dell’Alitalia, si quella che era la nostra prestigiosa compagnia di bandiera, è una sorta di suicidio assistito o meglio una liquidazione voluta che ha molti responsabili ma prima di tutti una intera classe politica e i vari governi che si sono alternati in questi anni.
La soluzione imposta à quella di gettare “il bambino con l’acqua sporca”, senza alcun tentativo di salvare e risanare la compagnia.
Per questo compito è stato scelto un “liquidatore di prestigio” come Mario Draghi che potrà mettere nel suo albo anche questa perla ma, ne siamo sicuri, ne seguiranno altre: il liquidatore deve fare il suo mestiere, è stato nominato per quello.
Draghi non si considera un “dittatore” come il turco Erdogan, lui è soltanto un liquidatore e si può permettere di rompere i rapporti con il premier turco e far liquidare anche i contratti che molte aziende italiane avevano in corso d’opera con la Turchia. Poi verrà la volta della Cina quando dovrà qualificare come “dittatore” anche Xi Jimping e saranno migliaia le aziende italiane che saranno espulse dalla Cina, il maggior mercato di export al mondo, con grande vantaggio dei concorrenti tedeschi, francesi e di altri paesi.
D’altra parte è anche vero che, a un paese ridotto al ruolo di una sub colonia, non serve neanche avere una propria compagnia di bandiera. Serve molto di più avere un bravo liquidatore.
atlas
Inserito alle 22:25h, 14 Aprileprima di tutto non c’è un paese, le Due Sicilie sono uno Stato ancora sotto occupazione. Il resto sono italiani, cioè genti di razze diverse mescolate dalla massoneria dal 1860. Provò Mussolini con l’italianismo cameratista, chiamato ‘Fascismo’, ma andò male
Eugenio Orso
Inserito alle 22:49h, 14 AprileSto pensando, in effetti, che il vero compito affidato a draghi sia quello di distruggere ciò che rimane dei settori produttivi in Italia, soprattutto le attività tradizionali e industriali, con particolare attenzione per le piccole e medie. Il resto in svendita.
Mi pare molto strana la “sparata” con risonanza mediatica contro erdogan, che pure è un boia e un dittatore, ma pur sempre nella nato e “partner” ue.
Non avendo sottomano un regeni qualunque, draghi si è risolto a “perdere il controllo” (non supportato dalla stessa ue/commissione europoide) in modo “emotivo”, lui, freddo come un serpente e molto misurato nelle parole…
Così facendo, sta eseguendo il diktat dei globalisti, cioè distruggere ciò che resta dell’economia italiana, ed ha compromesso in un attimo i rapporti commerciali fra Italia e turchia, che valgono molti miliardi.
Cari saluti
atlas
Inserito alle 04:13h, 15 Aprilefaranno di tutto per impedirci di manifestare, Paolo Borgognone
https://www.youtube.com/watch?v=9ZnwaO_2Bbg&t=4s
Arditi, a difesa del confine
Inserito alle 04:23h, 15 Aprilealitalia è un carrozzone mangiasoldi che avrebbe dovuto essere smembrato già da anni, in uno Stato serio.
però sono anche tanti voti quindi i padroni del pd giustamente continuano a rimandare l’esecuzione per paura di perdere ulteriori voti
articolo che non condivido minimamente, alitalia è uno dei simboli dell’assistenzialismo clientelare, uno dei cancri insieme alla magistratura, del nostro Paese.
Mardunolbo
Inserito alle 11:37h, 15 AprileConcordo Arditi, sul fatto che Alitalia da sempre è un carrozzone spremi-voti, ma cercare di ripristinare no?
Ristrutturare non significa eliminare nè cancellare il nome ! Ma se le direttive europoidi , di cui Draghi è portavoce, sono queste bisogna opporsi…
Non per nulla i lavoratori Alitalia chiedono di unirsi ai lavoratori alberghieri e ristoratori per fare fronte comune !
Ben vengano le unioni per opporsi alle dittature economiche !
Teoclimeno
Inserito alle 05:49h, 15 AprileMario Draghi, nell’indifferenza generale, sta portando avanti quanto stabilito, sul panfilo Britannia il 2 Giugno del 1992: la distruzione dell’Italia.
Recharbo
Inserito alle 07:51h, 15 AprileMi associo a questa interpretazione. Ci dica l’autore come procederebbe lui per salvare Alitalia ….
giorgio
Inserito alle 08:28h, 15 AprileMi permetto di azzardare una risposta …… nazionalizzare Alitalia (e altre aziende e settori strategici dell’economia) sottraendola alla gestione distruttiva partitocratica …..
ma per fare questo ….. la precondizione è abbattere il sistema, fuori da euro, Ue, Nato ecc. ecc. …..
purtroppo questo non è all’ordine del giorno (per ora, quando i frigoriferi saranno vuoti forse si) ….
quindi assisteremo alla distruzione di ciò che ancora è sopravvissuto alle distruzioni operate dai precedenti governi …..
Teoclimeno
Inserito alle 09:02h, 15 AprileEgregio Signor GIORGIO, la penso esattamente come Lei. Molti cordiali saluti. TEOCLIMENO
Eugenio Orso
Inserito alle 11:14h, 15 AprileOvviamente,perché draghi ha l’incarico di portare fino in fondo la “distruzione creativa” delle attività produttive in Italia, mettendo in liquidazione ciò che resta della grande industria e distruggendo la PMI, tanto santificata dagli ultra-liberisti in altra epoca (ormai remota) davanti alle privatizzazioni e alla liquidazione della grande industria pubbliza, alla quale lo stesso draghi ha dato un grande contributo.
Cari saluti
Redazione
Inserito alle 12:34h, 15 AprileSemplice. Nazionalizzandola e sottraendone la gestione ai partiti.
Saluti
Luciano Lago
Mario
Inserito alle 07:29h, 15 AprileUSCIRE DALL EURO E DALL EUROPA
W RUSSIA W CINA…………..
Teoclimeno
Inserito alle 12:01h, 15 AprileA dire il vero, io avrei un’altra proposta alternativa e risolutiva, in aggiunta a quelle già proposte: incamerare tutti i beni della Chiesa, così finalmente rendiamo un po’ di giustizia agli italiani ed agli stessi cristiani, che sono stanchi, di sentire predicare bene e razzolare male. “È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei celi”. Parola del Signore, e se lo dice lui, penso che possiamo credergli.
Kaius
Inserito alle 12:20h, 15 AprileMa quanto sei demente…..quindi secondo te ai ricchi è precluso l ingresso nel Regno dei Cieli?
Quel passo spiega semplicemente che il troppo potere può corrompere l animo umano ma ciò non significa che un ricco non posso usare il suo potere per del bene a se stesso e al prossimo!
Io ho un idea migliore comunque……
Tagliamo la testa a tutti i massoni,appropiamoci dei loro beni e usiamo per militalizzare la Chiesa in modo da tagliare la testa ad altri massoni ancor più facilmente!
Non ti suona molto meglio?
Mardunolbo
Inserito alle 16:03h, 15 AprileKaius , concordo pienamente ! Vediamo se Telomeno concorda o per esso meglio i massoni….
giorgio
Inserito alle 19:34h, 15 AprileKAIUS ….. certo ……. in teoria un ricco può usare il suo denaro per il bene comune ……. se volesse ……
il guaio è che intanto i ricconi di questo tipo se pure esistono si contano sulla dita di una mano …… se ogni 100 milionari ce ne fosse uno così sarebbe già sorprendente …..
e omettendo di chiederci come ha fatto il 99 per cento dei ricchi ad arricchirsi ……. appunto ……
stendiamo poi un velo pietoso ….. molto pietoso, su come la chiesa cattolica (e non solo) usa l’obolo dei fedeli ……
abbiamo già visto troppi cardinali con l’attico, altri che mettono quei soldi nei fondi di investimento e nei paradisi fiscali …… che il clero debba fare una bel bagno di umiltà e perdere i troppi privilegi materiali di cui gode in stridente contrasto con l’insegnamento evangelico, credo non possa negarlo nessuno ……
Infine sottoscrivo in pieno la proposta di eliminare fisicamente i massoni ……. cosi come i sostenitori della liberal democrazia mercantil globalista affiliata ai poteri finanziari ……. pena di morte per il reato di liberal democrazia e massoneria ……
Capitano AQUILANTE
Inserito alle 14:20h, 15 AprileMio nonno era un ARDITOe ha attraversato il PIAVEcon il pugnale tra i denti per salvare L’ITALIA ,so convinto che ora invertirebbe il cammino e andrebbe a ROMA PER GIUSTIZIARE__questa classe politica Tutta e LA CHIESA per le sofferenze e lo SFASCIO che stanno causando al nostro paese possibile che non ci siano più ITALIANI CON LE PALLE,avessi qualche anno di meno sarei già partito.
Ad_LItteram
Inserito alle 15:10h, 15 AprileL’Italia è una grassa carcassa che darà la vita a molti predatori e non predatori. Buon appetito.
Teoclimeno
Inserito alle 18:26h, 15 AprileLo sapevo… non puoi proporre una soluzione che vada a beneficio dei poveri, che subito si scatena l’Inferno. Mi sembrava di ricordare, che il 25% del reddito nazionale, pagasse per il 75% delle entrate dello Stato. Insomma, come da consolidata tradizione: i poveri portano, ed i ricchi prendono.
Teoclimeno
Inserito alle 07:29h, 16 AprileUno a caso fra i tanti. https://www.youtube.com/watch?v=d9Z9WBwmcBM
Teoclimeno
Inserito alle 08:06h, 16 AprileEra il 2005, ma lui sapeva già tutto. https://www.youtube.com/watch?v=izUX0yPWt6s