Il Governo giallo/verde ha fatto la manovra: un successo o una mezza resa?

Il Governo Giallo/Verde alla prova dei Fatti con la prima manovra economica.
di Luciano Lago
Poteva essere un “bagno di sangue” come accade normalmente quando una compagine di governo raffazzonata e velleitaria (come Lega e 5 Stelle) si scontra con i grandi poteri delle Istituzioni transnazionali, quali la Commissione Europea, il Fondo Monetario Internazionale, la BCE, le Agenzie di Rating e il Ministro dell’Economia della “Grande Germania” che vigila sui bilanci e sulle manovre ecomomiche dei paesi del “Club Med”, Italia in Primis.
Leghisti e pentastellati, con il prof. Conte alla testa, si sono trovati per la prima volta al cospetto di una prova importante: varare una manovra economica che potesse rappresentare una svolta rispetto alle precedenti manovre dei governi di centro sinistra appiattiti sulle logiche di bilancio imposte dalla Commissione Europea.
Dopo tanti proclami, tante enunciazioni e dichiarazioni roboanti, alla fine anche i rappresentanti del Governo giallo Verde si sono dovuti piegare alla logica dei conti, dello spread, del rischio di sanzioni e delle aperte intimidazioni fatte dalla Commissione Europea e dagli altri organismi.
Quella venuta fuori è in definitiva una soluzione di compromesso che scontenta tutti, pensionati, lavoratori dipendenti, giovani (blocco delle assunzioni nella P.A.), concessionari auto (super tassa auto ) e piccole imprese, accontenta qualcuno, come le P.IVA al di sotto della soglia dei 60.000 euro annui e una parte di quanti aspettano il reddito di cittadinanza, che arriverà forse, non si è ancora capito bene quando, per alcuni soltanto ma non per tutti. Si è capito che non ci sono le risorse sufficienti, i soldi non bastano.
Inutile entrare nei tecnicismi della manovra che ancora non si conosce ma quello che interessa è entrare nella logica delle cose.
I soldi non ci sono per fare autentiche manovre di espansione perchè le risorse sono strettamente in mano ai “padroni della moneta”, ovvero al banchiere della BCE che emette migliaia di milardi (quantitative easing) attraverso i tasti di un super computer che fa arrivare liquidità alle banche, le quali si guardano bene di distribuire tali soldi alle imprese o alle famiglie e piuttosto, in massima parte, li impiegano per investimenti finanziari. Così vogliono gli organismi finanziari e il governo della Germania che si preoccupano della stabilità dei mercati, di evitare l’inflazione e di mantenere bassi i tassi di interesse. Di sviluppare l’occupazione in Italia e nei paesi mediterranei e far ripartire la crescita, non gliene può fregare di meno. I lavoratori italiani, quelli giovani e di buona volontà, come gli spagnoli, greci e tedeschi, possono emigrare in Germania per fornire mano d’opera per le industrie tedesche, purchè si imparino il tedesco e siano specializzati.
Il bilancio dello Stato italiano, super indebitato, è stretto nella gabbia del Fiscal Compact e dei vincoli stabiliti dalla Commissione non può permettersi manovre espansive e nessuno può derogare tali vincoli, pena il rialzo dello spread e il declassamento del rating sulle emissioni del Tesoro che fanno salire a dismisura i tassi passivi che si pagano agli investitori.
Qualcuno aveva capito dall’inizio che, se non si spezza questo meccanismo, non ci sono possibilità di uscirne fuori e fare una politica economica indipendente, che fosse davvero espansiva per dare occupazione e creare crescita economica. Questo qualcuno non è stato ascoltato e si è continuato a discutere dello 0,02 o 0,04 %.
Bisogna accontentarsi di piccoli risultati anche se il momento sarebbe stato favorevole, vista la rivolta in Francia dei Gilet gialli contro le politiche liberiste di Macron, vista la difficile situazione della Germania e il Brexit del Regno Unito, per contestare le regole ed impugnare i trattati capestro della UE.
Si doveva tenere duro ma di fatto c’è stato un arretramento nella trattativa con la CE, dal 2,4% al 2,04% (circa 10 miliardi in meno) ma con la riserva della CE che si ripromette di vigilare e imporre misure compensative (aumenti dell’IVA).
Di fatto c’è un implicito commissariamento del Governo e questo è confermato dai sermoni del Presidente Mattarella dai ringraziamenti del premier Conte e dalle sperticate lodi dei grandi media alla “intermediazione” del presidente e alla buona volontà e magnaminità dei Moscovici e soci. Non c’è stata la procedura di infrazione europea e questo si considera un successo. In realtà non lo è stato ma piuttosto è l’ammissione di una mezza resa.
L’unica strada (a n.s avviso) sarebbe quella indicata dall’economista Nino Galloni, quella della emissione di mini Bot di stato per finanziare lavori pubblici e creare occupazione. Questa sarebbe la priorità per qualsiasi governo che voglia, fra l’altro, rispettare la costituzione anche a costo di sfidare la UE e i potentati finanziari. I signori di Bruxelles vogliono fare la faccia feroce?
La minaccia a brutto muso di uscire dall’euro di una paese come l’Italia farebbe tremare le poltrone sotto il deretano dei banchieri tedeschi e francesi che hanno centinaia di miliardi di emissioni italiane nel portafoglio delle loro banche.
Un vecchio detto recita: “Quando l’acqua tocca il culo, tutti imparano a nuotare.”
La classe privilegiata (politici), per ottenere consensi popolari abbraccia diverse ideologie, quando entra nei meccanismi che regolano gli interessi del potere centrale deve cambiare strategia, non potrà mai fare gli interessi delle masse. Il potere ragiona così: se permettiamo a 2/3 dei cittadini di stare almeno decentemente, essi si attaccheranno come sanguisughe al loro stile di vita, e li avremo sempre dalla parte del potere centrale, anche nella cabina elettorale. Obbediranno a tutto pur di non perdere anche il minimo agio. Fine delle lotte sociali. Il rimanente 1/3 può crepare, non servono a nulla
Giusto ragionamento sociologico, in cui non deve entrare (perché “antiscientifica”) quella variante (chiamiamola etica) di nome “dignità”. – Ma altrove talvolta ci entra, magari di straforo. La differenza tra francesi e noi è da secoli la medesima: loro cercano, nelle emergenze, di compattarsi come popolo, noi invece cerchiamo di sfasciarci come poppppolo. Parlare di “dignità” sociopolitica alla massa degli italioti è veramente una barzelletta. Sono, sociopoliticamente, dei pitechi. Dunque stiamo sereni: un popppolo del genere s’ingoierà senza batter ciglio sanzioni, commissioni, multe, troike e compagnia bella. …. Come Vittorio Alfieri aveva fatto di tutto per “spiemontesizzarsi” così faccio di tutto per disitaliotizzarmi. Ciao.
era inevitabile un compromesso, da quando l’uscita dalla Comunione Monetaria (che ormai è più una questione di fede e teologia che economica), è stata derubricata dalla campagna elettorale sia del movimento che della lega nel 2017. Oltretutto la questione è stata inscritta nel contratto del 2018. Quindi, non si può volere la moglie piena e la botte ubriaca. Io avrei preferito una italexit senza sé e senza ma, ma per non spaventare gli elettori, si è optato per una strada più diplomatica. Quindi è chiaro che un accordo lo avremmo dovuto prendere anche con l’eu che cerca qualsiasi cavillo per ostacolare il primo governo populista d’europa. L’eurocrazia ha cercato qualsiasi appiglio per condannare l’italia, mentre non ha fatto niente contro la francia, che pure ha un debito che ormai ha raggiunto il 100% del suo PIL, (la soglia di guardia è stata messa al 60% dalla eu), ma visto che il governo è uno della establishment finanziario qualsiasi cosa gli è concessa, pur di restare in sella. Attenzione perché il belgio è appena capitolato da una settimana, sotto i colpi della rivoluzione populista, mentre in Francia tali proteste sono state temporaneamente neutralizzate, ma potrebbero manifestarsi più avanti in modo più dirompente. Il governo pentaleghista, non aveva tante altre opzioni sul tavolo. Inoltre sarebbe bene ricordare che quanto scritto nella manovra finanziaria, è solo un obbiettivo, che poi potrebbe nemmeno essere raggiunto, e che anzi si possono sempre fare mille altre correzioni. Quello che il governo legastellare non poteva fare proprio invece, era risolvere tutti i problemi economici e finanziari che sono purtrooppo una eredità oltre quarantennale, a colpi di magia. Questa non è una vittoria, ma non è una sconfitta. Serviva rifiatare e smetterla con questa inutile campagna sui decimale, di cui alla fine quello che conta, è la sostanza e l’efficacia della finanziaria, non il carattere squisitamente contabile e ragionieristico. Inoltre l’EU, attraverso tutti i suoi diversi portavoce (che dovrebbero essere solo degli imparziali burocrati, mentre sono dei politici a tutti gli effetti), ha cercato in tutti i modi di far cadere il governo. Ora, secondo me, ce ne si poteva anche fregare di questa procedura di infrazione, e tirare dritto, però se il governo legastellato ha deciso così, avrà valutato che questa era la cosa migliore da fare, perché nel lungo periodo tutti i governi cambiano, ma Micron deve cadere prima.
Siamo stati commissariati dall’UE durante il governo Berlusconi
con il governo di transizione
ed illegittimo ( perchè dichiarato tale dalla Corte Costituzionale ) di Monti
che , illegalmente ( perchè non si è comportato come un governo di “transizione”),
ha distrutto la domanda interna (distruzione che continua ancora oggi)
ed ha cambiato perfino la Costituzione ( art.81) + a firmato il “Fiscal Compact” .
Poi Ci siamo fatti commissariare nei cinque anni di governo PD
( l’unica cosa che hanno fatto bene è stata … l’aumento del Debito Pubblico) .
Adesso , anche questo governo (nonostante i buoni propositi)
si è arreso ed è stato , in pratica , commissariato dalla Comm.EUROpea .
Non solo non ha portato a casa il minimo sindacale che prevede il trattato Maastricht ( il 3% )
accettando supinamente i diktat di Francoforte/Bruxelles (il 2,04% … !!! )
ma non ha creato nessun scudo per difenderCi ( SI PUO’ FARE a costo Zero )
dalle Lobby finanziarie che Ci spellano vivi ( mercati , speculazione , spread,
interessi sul debito , mancanza di denaro circolante ,ecc, ecc. .)
Es. :
a) cancellare/annullare la modifica dell’art. 81 & il Fiscal Compact
perchè espressione di un governo illegittimo .
b) emissione dei “Mini Bot” o C.C.F.
c) Banca del Ministero del tesoro garante di ultima istanza .
Insomma , non solo non hanno fatto cose da “minimo sindacale”
& a costo zero ma stanno seguendo le orme di … Tsipras & della Grecia .
Digitate : “Siamo ingannati dai politici attori servi dei sionisti “Video che vale in Peru’ per l’Amor di patria guardatelo questo Video di 5 minuti alyltrimenti continuate a brancolare NFL buio
Lo pseudo-popolicchio si merita i gemelli Tsipras.
E’ del tutto inutile dire altro e manco scomodare le “categorie dello spirito” di un Cacciari televisivo: tant’è vero che l’ha detto un MoscoWc qualsiasi che non è questione di bilanci (?!) ma di regole dette. Ergo discutere d’altro è lodevole ma pur sempre sesso degli angeli è. Certo ci sono dei soloni che spaccano il capello in 8 16 32 256…a tirar differenze dell’ennesimo sforamento francese. ‘mbé? Ma la Francia tiene l’atomica e il pupazzetto Macron serve all’Angela oramai dipartita in cielo. Conti&Conte italiani n’est pas possible ma al suo governo il buon MoscoWc, oh oui 3, 4, 5% o tutto il cucuzzaro!
Ps. Se manco un minuto si riesce in Italia ad “emulare” i transalpini GJ che dire ancora? Certo c’è più Europa ma della panzana segretaria CGIL…avanti popolo
La foto è emblematica , vale più di mille parole. La mano sulla spalla. Tipico messaggio massonico.
verissimo
Altro che ” un successo o una mezza resa …., ” ,
il Governo , ( sia quello attuale M5st. e Lega opp. sia quello eventualmente PD e F.I. ) ,
ci porterà in Grecia …. a nuoto !!!!
Guardate un pò qui ::
https://youtu.be/he16eLmcJdw