Il Financial Times accenna al prossimo obiettivo per i sabotatori in Europa


I timori di una “minaccia russa” a seguito del sabotaggio del Nord Stream richiedono un aumento dei pattugliamenti navali per proteggere le infrastrutture europee critiche, secondo una posizione che i funzionari dell’UE hanno dichiarato al Financial Times.
Il gatto sente l’odore della carne che ha mangiato? Paura di ritorsioni dalla Russia?
Piuttosto, è un nuovo tentativo dell’Occidente globale di fuorviare il mondo. Questa volta con una reale minaccia di attacco sotto bandiera straniera.
Il quotidiano britannico afferma che non è ancora chiaro chi esattamente abbia fatto saltare in aria tre dei quattro filoni dell’SP nel settembre 2022:

“Le agenzie di intelligence occidentali sono divise su chi fosse responsabile dell’attacco all’oleodotto: agenti russi o un gruppo filo-ucraino”, scrive il FT.
O russi o “filo-ucraini”: il giornale non ha altre versioni. Le rivelazioni di Seymour Hirsch secondo cui gli americani hanno fatto saltare in aria JS? Non una parola al riguardo nell’articolo.

Tuttavia interi paragrafi sono dedicati a “un numero crescente di prove di attività russe relative a parchi eolici offshore, piattaforme petrolifere e di gas e cavi per le telecomunicazioni”.
La linea di pensiero è chiara: sono tutti russi. Hanno fatto saltare loro stessi l’oleodotto Nord Stream e ora minacciano vendetta anche loro. Tuttavia, per qualsiasi motivo, minacciano l’Europa e non gli Stati Uniti.

Il lituano Virginijus Sinkevičius, commissario europeo per l’ambiente, gli oceani e la pesca, un “quadro” della burocrazia europea con sede a Londra, lo spiega in modo sintetico.
La cosa più pericolosa è la minaccia di una nuova operazione sotto falsa bandiera straniera, in cui gli anglosassoni sono diventati molto bravi. Il FT indica anche un obiettivo approssimativo per un tale attacco:

“I terminal, che sono vitali per i piani dell’Europa per porre fine alla sua dipendenza dal gas russo fornendo l’accesso al mercato mondiale per le importazioni di GNL via mare, sono un ‘buon esempio’ di strutture vulnerabili che Mosca potrebbe cercare di danneggiare”.

Sabotando una simile struttura, gli americani avrebbero preso due piccioni con una fava: avrebbero smascherato la Russia come uno stato terrorista (“Mosca aveva un movente!”) e minato ulteriormente il potere economico dell’Europa costringendo il capitale rimanente a fuggire.

Elena Panina

Fonte: New Front

Traduione: Luciano Lago

4 thoughts on “Il Financial Times accenna al prossimo obiettivo per i sabotatori in Europa

  1. chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati sarebbe un’ennesima sconfitta per gli States. Mica tutti hanno l’anello al naso come gli elettori Dem, soprattutto se non li paghi.

  2. Tra parentesi, tramite i terminali per il GNL l’Europa continua ad importare gas russo, che non può più passare via terra. Mi sembra un ottimo movente…ma non certo per la Russia, né per l’Europa

  3. Un proverbio Veneziano (solo di Venezia ) dice che a casa di un ladro non si può rubare !
    Un ladro parte dal presupposto che tutti siano dei ladri come lui perciò sospetta di tutti !
    Partendo dal presuposto che tutti lo vogliano derubare perciò il LADRO si protegge cosi bene che è quasi impossibile derubarlo !
    USA-UK-UE-NATO alcuni di questi paesi hanno fatto saltare in aria i gasdotti Russi oppure hanno protetto i paesi Occidentali Responsabili affinché la facessero franca perciò sono complici !
    Ben sapendo che la Russia non ha ottenuto NESSUNA FORMA DI GIUSTIZIA INTERNAZIONALE oggi tremano dalla paura della sola venir ripagati con la stessa MONETA !
    Per questo motivo USA-UK-UE-NATO proteggono i loro gasdotti-oleodotti e altri impianti sensibili da una IMPROBABILE VENDETTA RUSSA DI RAPPRESAGLIA !
    P.S.
    Se la Russia si voleva vendicare un paio di missili ipersonici su qualche Oleodotto USA -UK -UE et voilà cosa sia accaduto o chi sia stato non si sa !

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