Il Consiglio della Federazione Russa ha risposto alla dichiarazione dell’UE sulla militarizzazione della Crimea

Il senatore della regione di Crimea, membro del comitato per gli affari internazionali del Consiglio della Federazione Russa, Sergei Tsekov, ha definito l’accusa dell’UE contro la Russia di militarizzare l’ambiente della Crimea.

L’Unione europea ha precedentemente rilasciato una dichiarazione secondo cui la posa delle navi da sbarco a Kerch è la prova della “militarizzazione” della Crimea e ha un impatto negativo sulla sicurezza regionale nel Mar Nero.

Unità navali russe in Crimea

“L’Unione europea non è in grado di valutare obiettivamente la situazione nel mondo, continuando a dimostrare una completa primitività nelle sue valutazioni di quanto sta accadendo in Russia e in Crimea in particolare”, ha detto Tsekov a RIA Novosti.

Secondo lui, se c’è qualcuno che è deliberatamente impegnato nella militarizzazione, avvicinandosi gradualmente e senza cerimonie ai confini russi, questi sono i paesi della NATO.
“Le nostre azioni per deporre le navi a Kerch sono di natura esclusivamente difensiva. Posizioniamo navi sul territorio del nostro stato al fine di enfatizzare il suo potere di fronte a un potenziale nemico “, ha sottolineato il senatore.

In precedenza, due navi d’assalto anfibie universali sono state disposte nello stabilimento di Zaliv a Kerch. Alla cerimonia hanno partecipato il presidente russo Vladimir Putin. Le navi prendono il nome da famosi leader militari: “Ivan Rogov” e “Mitrofan Moskalenko”.

La Crimea è diventata una regione russa dopo un referendum tenuto a marzo 2014, in cui il 96,77% degli elettori della Repubblica di Crimea e il 95,6% dei residenti di Sebastopoli hanno votato a favore dell’adesione alla Russia. L’Ucraina considera ancora la Crimea il suo territorio, ma temporaneamente occupato.

Il Ponte fra Crimea e Russia

La leadership russa ha ripetutamente affermato che gli abitanti della Crimea democraticamente, nel pieno rispetto del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite, hanno votato per la riunificazione con la Russia. Secondo il presidente russo Vladimir Putin, la questione della Crimea è “finalmente chiusa”.

Fonte: Источник: https://rusvesna.su/news/1595965341


Nota: L’Unione Europea non si è mai espressa a proposito della militarizzazione avvenuta nei paesi baltici confinanti con la Russia, Lettonia ed Estonia, tanto meno a proposito della militarizzazione di paesi dell’est Europa come Romania, Bulgaria, Georgia, dove sono presenti basi militari, installazioni missilistiche e truppe degli Stati Uniti. Piuttosto il Consiglio Europeo si preoccupa della “miltarizzazione” della Crimea, una penisola che fa parte integrante ormai della Federazione Russa, sulla base della volontà espressa dai suoi abitanti. Evidente che il Consiglio Europeo applica un doppio standard di giudizio sulle questioni di carattere strategico e militare. Tutto in funzione della propaganda di Washington sulla “minaccia russa”.

Fonte: Rusvesna.su

Traduzione e nota: Segei Leonov

4 thoughts on “Il Consiglio della Federazione Russa ha risposto alla dichiarazione dell’UE sulla militarizzazione della Crimea

  1. In quanto a “faccia da c..o”, in europa c’è un festival dei talenti(in questo gli italiani sono i più dotati). Non è credibile che siano in buona fede; si spacciano le menzogne più sfacciate con una disinvoltura degna di un oscar ollivudiano. Meritano tutti un riconoscimento adeguato…(non penso esattamente ad una specie di statuetta)

  2. Il fatto che un’entità non democratica come la UE, le cui istituzioni non sono mai state votate da nessuno visto che il parlamento europeo è solo un organo consultivo che ratifica le deliberazioni di un’entità burocratica come la commissione, si permetta di criticare un processo democratico come il referendum tenuto nella Repubblica di Crimea sul RITORNO alla madrepatria russa, dimostra che la UE è eterodiretta da lobbies internazionali a loro volta manovrate dallo staterello sionista.
    La finanza internazionale controllata perlopiù da famiglie giudaiche è con ogni probabilità gestita dal bnai brith, il servizio segreto giudaico della diaspora, e dato che gli organi centrali UE sono controllati dalla finanza internazionale ecco che la UE cerca di riportare la Crimea sotto il regime fallito ucraino per poter mettere a Sebastopoli la base della VI flotta USA la quale così può impedire ai russi di inviare aiuti alla Siria che così può essere consegnata ai wahabiti i quali potranno sterminare milioni di cristiani e alawiti in modo da aprire la Siria alla colonizzazione askenazita, come per il Golan.

    1. enfatizzazione della democrazia in senso positivo a parte, la Russia avrebbe fatto a meno di rispondere

      il tempo è denaro

  3. La composizione etnica della Crimea è circa la seguente: Russi 65,3%, Ucraini 15..1%,, Tartari 10,8%, varie etnie 1,4%. Domanda innocente: come è possibile che il referendum di annessione alla Russia il si abbia conseguito il 96,77% dei consensi? . Nei nostri bistrattati paesi occidentali un risultato del genere avrebbe provocato l’immediato annullamento della elezioni per evidenti incongruenze (chiamamole così) ma capisco che da quelle parti anche il 98/99 % rappresenta un normale risultato. Qui da noi è tutta un’altra cosa perchè siamo “vittime” della democrazia. Naturalmente Eusebio e Maramaldo invece ci credono .boh!, (insomma gli Ucraini con la Patria occupata dalla Russia,i Tartari decimati dal stalin, gli ebrei etc.hanno in massa detto si al signor Putin!

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