Il capo della NATO avverte la Cina di “gravi conseguenze” se fornisce armi alla Russia


Sarebbe “un errore storico con profonde implicazioni” se la Cina fornisse aiuti letali alla Russia, afferma Jens Stoltenberg
BRUXELLES

Mercoledì il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha avvertito la Cina delle conseguenze se fornirà armi alla Russia.
Parlando in una conferenza stampa dopo una riunione di due giorni dei ministri degli affari esteri della NATO, Stoltenberg ha affermato che “qualsiasi fornitura di aiuti letali da parte della Cina alla Russia sarebbe un errore storico con profonde implicazioni”.

Ha detto che la Cina ha rifiutato di condannare la guerra della Russia contro l’Ucraina e si sta allineando sempre di più con Mosca.

La Cina “fa eco alla propaganda russa, sostiene l’economia russa” e svolge attività militari congiunte in aria e in mare, ha spiegato Stoltenberg.
Ha sottolineato che la NATO non “considera la Cina come un avversario”, ma il “comportamento assertivo” di Pechino sfida gli interessi e i valori di sicurezza che la NATO rappresenta.

“La Cina sta investendo molto in nuove capacità”, compresi i missili nucleari a lungo raggio, ha affermato Stoltenberg.

Pechino sta “respingendo i diritti democratici nel proprio Paese e a Hong Kong, perseguendo le minoranze, usando i social media per sorvegliare la popolazione”, ha aggiunto.

Stoltenberg ha sottolineato l’importanza di mantenere l’unità della NATO e costruire partenariati con partner che la pensano allo stesso modo “in un momento in cui Pechino e Mosca stanno respingendo l’ordine internazionale basato sulle regole”.

Durante l’incontro, i ministri degli esteri della NATO hanno avuto colloqui con le loro controparti della regione Asia-Pacifico, Giappone, Corea del Sud, Australia e Nuova Zelanda, nonché con il capo della politica estera dell’UE Josep Borrell.

Stoltenberg ha affermato di aver invitato i capi di stato e di governo della regione Asia-Pacifico a partecipare al vertice dei leader della NATO a luglio a Vilnius, in Lituania.

Fonte: Anadolu Agency

Nota: Non c’è ancora stata una risposta ufficiale di Pechino alle affermazioni ed alle minacce di Stoltenberg al paese asiatico, tuttavia un funzionario del Ministero degli Esteri, rimasto anonimo, ha commentato in risposta a Stoltenberg:
Alle minacce di coloro che continuamente pretendono di interferire nelle relazioni della RPC con altri paesi non vale la pena di rispondere. Washington deve considerare che le gravi conseguenze saranno quelle che si verificheranno se gli Stati Uniti insisteranno a voler inviare armi ed assistenza militare a Taiwan.
Non è la Cina ma gli Stati Uniti sono quelli che inviano massicciamente armi al teatro di guerra in Ucraina alimentando il conflitto, aveva risposto in precedenza il Ministero degli esteri cinese ad una similare affermazione fatta dal Dipartimento di Stato americano.

Traduzione e nota: Luciano Lago

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